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Autore: Lost on Mars    30/12/2014    7 recensioni
Dopo un grave incidente, Luke si ritrova nell'Aldilà. Clarisse, un angelo, gli fa capire di essere ancora in tempo per svegliarsi e tornare a vivere sulla Terra. Per farlo, dovrà portare a termine una serie di buone azioni, alcune saranno difficili e richiederanno dei sacrifici, ma Luke non può andarsene e lasciare tutte le persone a cui vuole bene, non può andarsene e lasciare Michael per sempre.
[Michael/Luke]
Genere: Commedia, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Luke Hemmings, Michael Clifford, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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15.
Against your fate

(Ascoltate Endlessly dei The Cab durante la lettura, se vi va)

 
 
È tardi. Fuori è notte fonda, Michael dorme profondamente: io non ho sonno perciò sono seduto su una sedia sotto la sua finestra lo guardo dormire. Vedo una stella cadente, ma non esprimo nessun desiderio, perché tutto quello che voglio è tornare a vivere e c’è un solo modo per farlo. È stata una giornata a dir poco meravigliosa. Oltre ad aver fatto una doccia dopo un sacco di tempo, ho passato una giornata intera come ai vecchi tempi. Io e Michael non siamo usciti di casa: troppo strano vedere un ragazzo quasi morto camminare mano nella mano con il suo fidanzato, ma a me andava bene così. Quando sua madre è tornata a casa, non ho lasciato la sua stanza, ma lui è rimasto con me, e a me andava ancora bene così.
Torno a guardare le stelle, stanotte sono più luminose del solito. La mia attenzione, però, viene catturata da un rumore che proviene dal vetro. Mi affaccio alla finestra e sull’erba vedo Clarisse, che mi saluta. Non indossa mai abiti diversi, comincio a pensare che sia una sorta di divisa da angelo. Dopo aver capito che non posso più saltare dalle finestre, esco dalla stanza senza far rumore e cerco di raggiungere il giardino. La sua pelle brilla sotto la luce della luna, sembra eterea e irraggiungibile.
« Buonasera, Lucas » mi saluta. Si mette seduta sull’erba e mi invita a sedermi accanto a lei. Lo faccio e incrocio le gambe.
« Buonanotte, direi » replico io, scherzosamente. La vedo sorridere, ma c’è qualcosa che non va nel suo sguardo. Sembra triste, oppure è dispiaciuta. Forse ho fatto qualche cazzata e ho bruciato le mie possibilità di ritornare in vita. Se è così, giuro che trovo un modo per ammazzarmi un’altra volta. Sono così vicino!
« Frena le tue supposizioni, » mi riprende, sorridendo ancora. « Non hai fatto nulla di sbagliato, e non puoi morire una seconda volta. Non sono triste, nemmeno dispiaciuta, sono solo... non volevo essere io a darti quest’ultima missione, perché la trovo estremamente crudele e... logorante. Sì, credo sia la parola giusta. Ma sorvoliamo... ».
« Aspetta, » la blocco io. « Sto per ricevere la missione che mi farà ritornare sulla Terra? ».
« Esatto. Dovrebbe essere un momento eclatante, ma non lo è. Non sono per nulla felice di comunicarti questa missione, Lucas, mi sono opposta. Ho detto ai miei fratelli che era assurda, troppo perfino per un umano come te ».
« Un umano come me? Che ho di speciale? ».
« Voi uomini siete la cosa creata più bella. Provate emozioni così forti, che noi angeli possiamo solo immaginare. Io mi sento fortunata perché in tutti questo tempo ci sono quasi riuscita, a provare quello che provate voi, intendo. Insomma, a volte vi invidio, sai? Voi vi innamorate, soffrite, piangete, ridete, amate con tutti voi stessi e siete disposti a fare qualsiasi cosa per qualcuno a cui tenete veramente. Noi angeli non siamo fatti così, voi siete di gran lunga più belli » dice.
 Non so come ribattere, mi sento colpito. È la prima volta che Clarisse mi rivela tutte queste cose. Secondo me, quella con più umanità di tutti, qui, è proprio lei. Lei che mi ha accompagnato in questa pazza avventura e che rimarrà fino alla fine. Mi dispiacerà lasciarla.
« Anche tu mi mancherai tanto, » continua. « Ma tornando a prima, tu sei l’umano più speciale che abbia mai avuto il piacere di incontrare. Per questo non credo sia giusto che i miei fratelli abbiamo deciso per te una missione così... impegnativa. Ecco, hai fatto tante cose grandiose, Lucas, e spero con tutta me stessa che riuscirai anche in questa ».
« Sono tutte orecchie » le assicuro io, sorridendo. Voglio sapere. Devo. Cosa sta aspettando? Sapevo che questa missione sarebbe stata la più difficile, non ho paura di niente. Sono disposto a tutto pur di tornare a vivere.
Lei sorride di nuovo, poi fa un grande sospiro. « Devi aiutare Michael. Devi aiutarlo a capire chi è il suo vero amore ».
Il mondo si congela. Smetto di respirare per un istante. No, devo aver sentito male. Questa missione non ha senso! Insomma, detta così sembra che Michael abbia dei dubbi sui suoi sentimenti e io so che non è così. Me l’ha dimostrato da sempre, quando ero vivo, adesso che sono quasi morto e me lo dimostrerà fino alla fine. Non ha senso, non ha senso!
« Lucas, calmati, ti prego, » mi dice Clarisse. « Lasciami spiegare ».
« No! » urlo io. Mi alzò immediatamente dall’erba. E se Michael non mi amasse davvero? Allora quello che sto facendo non ha senso. Voglio piangere. Non mi rendo nemmeno conto che l’azione ha preceduto la volontà. Un momento dopo sento la mano di Clarisse sul viso che mi asciuga ogni lacrima.
« Siediti, devo spiegarti tutto o non riuscirai a portarla a termine ».
Annuisco, respiro, mi calmo. Sono pronta a sentire tutto. Devo solo cercare di non pensare al peggio. Stavo così bene prima. Cinque minuti fa guardavo Michael dormire ed ero felice. Adesso sento il peso del mondo sulle spalle.
« Questo non significa che non sia tu. Ci sono tanti tipi di amore, questo te l’ho già detto. C’è quello di una vita e c’è quello che sembra essere destinato. Ma come penso avrai capito con queste missioni, il destino si può cambiare, può avere tante sfaccettature, la vita no. La tua vita, Lucas, è in bilico e puoi salvarla solo credendo in te stesso e in quello che fai. Se ti arrendi è finita, e so bene quanto tu voglia tornare a vivere. Ora, c’è un motivo in ogni cosa che hai fatto, visto, o sentito. Non me ne hai mai parlato, ma io percepisco ogni tuo pensiero: ti sei sentito morire quando hai visto Michael e Ashton, non è vero? »
Mi ci vuole un po’ per metabolizzare il tutto. Poi comprendo la sua domanda. Annuisco.
« Ashton è... il destino ha designato lui per Michael. Ma Michael non è stato fatto per lui. A volte capitano certe crudeltà, che il destino ci sia da una parte sola. Ma nel tuo caso è un bene. C’è qualcun altro che aspetta Ashton, là fuori, che non sarà felice se non sarà con lui. Tu puoi rovesciare il destino di Michael, puoi farcela, Luke. Devi solo convincerlo. Devi fargli capire cos’è meglio per lui. E la scelta sta te. È inutile dirti quello che devi fare, sei umano, scappi dalla sofferenza e questo è uno dei motivi per cui vi ammiro tanto. Scappa dalla sofferenza e convinci Michael che il suo vero amore sei proprio tu. Non dovrei dirti tutte queste cose. Il mio... discorso doveva fermarsi molti consigli fa, ma tu sei speciale, Lucas. Ti meriti il meglio ».
« È tutto? Devo convincere Michael che lui ama me e nessun’altro? » le chiedo, con la voce spezzata.
Lei annuisce e mi sorride per incoraggiarmi. Lo apprezzo. Mi sta aiutando tantissimo.
« Non so se te l’ho mai detto, ma ti voglio davvero bene, Clarisse. Mi stai aiutando più di quanto ti sia permesso farlo » le dico. Poi mi viene spontaneo, l’abbraccio. Il suo corpo è piccolo e sembra fragile, ma so che potrebbe polverizzarmi con uno schiocco delle dita. Questo pensiero fa sorridere entrambi. Ingoio il groppo che ho in gola e cerco di pensare lucidamente. Sono ad un passo dal riavere la mia vita e ad un passo dal lasciare Clarisse per sempre.
« Non mi lascerai per sempre, » mi dice lei, con le braccia attorno al mio collo. « Io ti guarderò sempre da lassù. Sarò il tuo angelo custode ».
« Non eri addetta alla porta grigia? » le dico, scherzando.
« Compirò diciassette anni terrestri tra pochissimo tempo. Posso avere un regalo ».
« E sceglieresti vegliare su di me finché non muoio? ».
« Te l’ho detto che sei speciale, no? Adesso vai, il sole sorgerà tra poco e tu hai un ragazzo da convincere ».
***
 
Quando Michael si sveglia, sembra sorpreso di trovarmi ancora lì, nella sua stanza. Io sono pensieroso, invece, è giunto il momento di tirar fuori l’argomento “Ashton” che, personalmente, avrei preferito non dover mai tirar fuori. Cerco di comportarmi normalmente. Rifacciamo colazione come il giorno prima, stiamo sul divano, abbracciati, ma io sembro assente. Michael lo nota subito. E come potevo pensare che non si accorgesse di una cosa del genere.
« Sei strano, sicuro che vada tutto bene? » mi chiede.
Vorrei dirgli di sì, ma sarebbe una bugia grandissima. E so che non me lo perdonerei mai se gli mentissi. Non sono capace a mentirgli, lui lo scoprirebbe.
« Devo parlarti di una cosa » gli rispondo, sospiro. Lui spegne immediatamente la televisione e mi guarda negli occhi, in cerca di risposte. Mi sento venir meno. Non volevo che questo momento arrivasse, Clarisse ha ragione, sotto certi punti di vista è una missione crudele. Ho affrontato tante cose, ma non so se sono pronto ad affrontare anche questa.
Faccio un respiro profondo e raccolgo tutto il coraggio che ho in me.
« Ti ho visto, con Ashton » dico. Ho sganciato la bomba, è fatta, non si torna indietro. Non so cosa aspettarmi da lui, che tipo di reazione potrebbe avere. Mi viene da vomitare. Sto facendo del male ad entrambi e ne sono consapevole, e mi odio per non riuscire a venirne a capo. Ero pronto a dimenticare Ashton. Ero pronto a passare sopra ogni cosa, ma ora deve ritornare tutto a galla.
« Io... » inizia lui. Abbassa lo sguardo. Non sa cosa dire. Nemmeno io saprei cosa dire, ad essere sincero, se mi trovassi nei suoi panni. Vorrei dirgli che l’ho già perdonato e che non sono mai stata arrabbiato veramente. Sono stato solo tanto male, ma il suo sguardo, i suoi tocchi e i suoi baci hanno guarito ogni ferita.
« Non c’è bisogno che ti scusi » ribatto. Non sono arrabbiato con lui. Non potrei mai farlo, non farei mai niente che possa allontanarlo da me in qualche modo.
« Era passato tanto tempo » continua Michael. Cerca di giustificarsi e lo capisco. Che la smetta, prego qualsiasi cosa ci sia lì fuori di farlo smettere. Clarisse, mi senti? Fallo smettere.
« Stavo cercando di tornare indietro » continuo io, cercando di cambiare argomento. Non ho bisogno di scuse. Non deve scusarsi di nulla.
« E ci sei riuscito? » mi chiede. Rialza lo sguardo, i suoi occhi incontrano i miei. Sono così belli che potrei morirci dentro.
« Mi manca una sola missione » gli dico, sto col fiato sospeso. Non sono pronto, non sono pronto!
Segue una pausa. Michael ha sgranato gli occhi, sorpreso.
« Ovvero? ».
« Devo aiutarti a capire che è il tuo vero amore ».
« Non capisco ».
« Ashton. Lui è tipo la tua amia gemella, è il destino, capisci? Ma io ti amo, e tu ami me. E so benissimo che non credi nel destino ».
« Ho baciato Ashton perché la mia vita è un casino. Io non sono innamorato di lui... e lui non— ».
« Michael, ho voglia di baciarti e di fare l’amore con te finché la tua vita non sarà più un casino ».
« Finché non ti svegli la mia vita sarà sempre un casino ».
« Ma io ho ancora voglia di baciarti ».
« E allora fallo, ti prego ».
Non mi oppongo. Credevo sarebbe stato peggio di così, ma non importa. Gli prendo il viso tra le mani e lo bacio. Dio, è il miglior bacio di sempre. Ne assaporo ogni momento, sorrido contro le sue labbra, lo spingo giù sul divano e sento le sue mani sui miei fianchi. Ha detto che non lo ama. Ha detto che non è innamorato di lui. L’ho convinto? Dovrei scomparire adesso, forse. Dovrei svegliarmi. Ma per quanto mi piaccia baciare Michael, perché sono ancora qui?
Mi blocco all’improvviso.
« Che c’è? » mi chiede, preoccupato.
« Non sta funzionando. Sono ancora qui » mormoro.
« Magari funziona a scoppio ritardato. Su, non vorrai perderti i tuoi ultimi momenti da fantasma? » scherza, io sorrido e torno a baciarlo come fosse il mio ultimo giorno. E in certi sensi, lo è, è l’ultimo giorno che passerò sospeso tra la vita e la morte, per ritornare ad essere finalmente una persona vera.
***
« Sono giunto ad una dimostrazione matematica ».
Le mie parole fluttuano nella stanza di Michael, mentre lui mi tiene tra le braccia e io non sento freddo. Sono passate altre dodici ore e non ha funzionato nulla. Mi sono un po’ scoraggiato, lo ammetto, Clarisse non si fa sentire nonostante io la chiami. Deve esserci un meccanismo. Michael ha detto che non ama Ashton, ma non è bastato. Forse deve dirlo, deve riconoscere che io sono il suo vero amore.
« Per cosa? » mi chiede lui, accarezzandomi i capelli.
« Per provare che sono io il tuo vero amore » rispondo.
« Non c’è bisogno di nessuna dimostrazione ».
Lo sento ridere.
« Sì, ma io te la dico lo stesso. Guardaci, Michael, andiamo in giro con i jeans strappati, mentre ci urlano dietro di comprarne un nuovo paio, ma non lo facciamo mai perché questi jeans parlano di noi e della nostra storia, e di tutte le volte che li abbiamo buttati sul pavimento, di tutte le volte che ce li siamo scambiati, anche per sbaglio. E ci segniamo la pelle con l’inchiostro per raccontare ad immagini quello che non tutti vogliono sentire a parole. Non siamo perfetti e non lo saremo mai, per questo ci bastiamo così, con tutte le nostre imperfezioni e tutti i pezzi mancanti. E io dico che tutti i miei vuoti, quelli che mi fanno male, puoi riempirli solo tu, e spero di poter essere io a riempire i tuoi fino alla fine del mondo »
« Non ho mai conosciuto e mai conoscerò qualcuno che riesce a riempire i miei vuoti come sai fare tu, Luke. Non abbiamo bisogno di dimostrazioni, lo sappiamo e basta. È così e nemmeno il destino può dirci cosa dobbiamo fare » mormora, mi lascia un bacio sul collo, sulla guancia, sulle labbra. « E sai perché? Perché noi siamo più forti. Anche se tu non sei veramente qui e domani sarà passato un altro mese, noi siamo invincibili »
« Devi dirlo, così mi sveglierò e sarà davvero domani, non sarà un mese ».
« Sei tu il mio vero amore, quello che voglio per tutta la vita ».

 
Salve a tutti! Ecco qui il penultimo capitolo.
Sigh, siamo già alla fine. Ma è inutile tirare avanti quando le cose sono perfette, no? Dunque, prima una comunicazione di servizio (?) poi il capitolo. Martedì prossimo è il 6 Gennaio e io probabilmente non sarò a casa. Cercherò di aggiornare lunedì, ma nulla è sicuro perché è l'ultimo capitolo e voglio scriverlo per bene, in più ho un sacco di compiti da fare e non so quando farli. 
Adesso, oddio, non potete immaginare quanto sono stata male scrivendo della mia bambina, il mio agioletto Clarisse. Io le voglio troppo bene e temo che il lieto fine qui non ci sarà per tutti *piange*, no, sul serio. Mi inventerò qualcosa. Mannaggia a me, non potevo creare un angelo asessuato? Senza emozioni?
Piango troppo.
Però mi sono rifatta con la parte Muke. Allora, una veloce precisazione: i loro dialoghi sembrano affrettati, ma è fatto apposta. Tutto quello che Luke aveva da dire su Michael l'ha detto in tutti questi capitoli, ormai è proiettato già verso la vita e mi pareva inutile aggiungere sensazioni descritte un milione di volte :) Spero vi sia piaciuto!
Ringrazio chi ha recensito lo scorso capitolo: jamesguitar, sogni_impossibili, AbbracciamiFavi (mi ero abituata all'altro nome :c), Jade_Horan, zjamskjsses, Letizia25 e Sureness ♥
Bacioni,
Marianne

 
   
 
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