Essere qualcosa di diverso.
[Choji Akimichi]
Infanzia difficile.
Piena
di dita puntate e di beffe.
Colma di sguardi cattivi. Occhiate
disgustate.
Bagnata da lacrime amare, somiglianti a tempeste
perenni.
I brutti pensieri non volevano andarsene mai.
Di
giorno faceva il duro, fingeva che parole così cattive, non lo
toccassero.
Di notte, poi, non dormiva. Pensava troppo. E non
viveva più.
Perché non andavano bene quei chili in più?
Perché
doveva essere "qualcosa di diverso"?
Eppure i sogni li
aveva. Tanti. Belli. Grandi.
Come il suo cuore e la sua
anima.
Voleva solo che qualcuno capisse. Comprendesse.
Uno
c'era. E sorridendo, ogni giorno, gli diceva grazie.
Grazie,
Shika. Grazie di essere qualcosa di diverso insieme a me.
[110 parole]