Fanfic su artisti musicali > 5 Seconds of Summer
Segui la storia  |       
Autore: Erica_A7X    31/12/2014    0 recensioni
Hope Hood, sorella sfigata di uno dei ragazzi più popolari della scuola. Niente amici ma solo una grande famiglia: suo fratello Calum, il suo migliore amico Michael e i due ragazzi che ama di più al mondo Ashton e Luke. Deve compiere una scelta, ma come andrà a finire?
***
"Camminavo per strada pensando a cosa ci fosse di più bello al mondo, ma non trovavo nulla che fosse abbastanza sorprendente da farmi provare qualche emozione. Da quel giorno avevo smesso di sentire ogni cosa, ero caduta in un oblio di apatia completa e non avevo mai trovato nemmeno la speranza per riuscire ad uscirci.
Mi chiamo Hope Hood e sono una mina vagante."
***
"[...] Qualunque ragazza vorrebbe un momento come questo con il ragazzo che le piace, ma tu no piccola Hood, tu vuoi semplicemente negarti il romanticismo solo perchè non vuoi scegliere e credimi, non m'importa molto di chi sceglierai ma non voglio vedere che tu ti neghi una cosa bella come l'amore solo per non soffrire"
Genere: Angst, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 CHAPTER 19
Era arrivato il giorno del matrimonio. Era passato un mese da quando avevo visto mia madre per l'ultima volta ed era andato tutto stranamente bene, a scuola Brian non mi aveva più infastidita, il lavoro per gli altri andava bene, le mie ferite erano guarite quasi tutte e avevo trovato un bel vestito. Luke era sempre il ragazzo migliore che mi potessi trovare, Ashton aveva superato completamente la cosa è si era messo con una bella ragazza. 
L'unico che mi preoccupava era Calum che continuava ad andare con ragazze a caso e tornare all'appartamento la mattina dopo con vari segni di rossetto e succhiotti a marchiargli ogni parte del suo collo. Michael lo teneva d'occhio, spesso rimettendoci lui, anche se diceva di voler rimanere single per scelta. Nessuno ci credeva ma finché le cose fossero andate per il verso giusto, nessuno avrebbe fatto nulla per cambiarle.
"Hope sei pronta?" non avevo nemmeno finito di truccarmi ed ero ancora in biancheria, no che non ero pronta cavolo! Qualcuno bussò alla porta.
"Non ti azzardare ad entrare perché sono mezza nuda" 
"Sono Luke e so abbastanza bene come sei fatta anche senza vestiti"
"Entra scemo" la nostra relazione era progredita velocemente, non che fosse nei piani ma era semplicemente successo ed era impossibile negarlo visto che anche tutti gli altri lo sapevano. In più Mikey era in casa quando è successo e aveva sentito tutto, andandolo subito a dire a mezzo mondo. 
Luke entrò in camera mia e chiuse la porta dietro di se, mi guardò attentamente. Ero seduta davanti allo specchio, con in mano il fondotinta e il pennello per applicarlo, in biancheria intima e sul ripiano del mobile tutti i trucchi sparsi in giro.
"Perché non fai una pausa Hope?"
"Certo Lukey e dimmi per fare cosa secondo te? Ho ancora un milione di cose da decidere e.." inutile dire che mi fu impossibile finire la frase, le labbra del mio ragazzo ave no già provveduto a chiudere le mie e a bloccare il fiume di parole che stava uscendo. 
"Io ho un'idea su cosa potremmo fare"
"Non ci pensare nemmeno lontanamente, non abbiamo tempo e un'altra doccia non me la faccio, anche perché ho appena piastrato i capelli e non voglio rovinarli"
"Eddai piccola" 
"No Lukey, passami il vestito" lui si allungò per prendere il pezzo di stoffa sul mio letto e, dopo avermelo passato, si stese. Lui era ancora in pigiama, i capelli spettinati, gli occhi ancora un po spenti, come se si fosse appena svegliato. Io erano almeno due ore che mi stavo preparando e sapevo che Calum era sveglio da più tempo di me, avevo sentito il suo camminare da una parte all'altra della camera appena mi ero svegliata. 
Luke si alzò appena mi vide vestita. Io lo guardai e non riuscii a trovare assolutamente nulla da dire; nella stanza ero io quella vestita bene, ma lui, oh lui era talmente meraviglioso che non c'erano abbastanza parole per descriverlo. 
"Che hai?"
"Niente"
"Adesso mi spieghi perché mi stavi guardando come se fossi un dio"
"No ma niente" che avrei potuto dirgli? 'Ah no niente, sei solo talmente bello da farmi rimanere senza parole', assurdo. Lui mi guardò ancora e poi sbuffò, probabilmente perché sapeva cosa stavo pensando e non voleva mettersi a litigare su chi fosse il più bello. 
"Lukey, va a fare la doccia"
"Ma tanto non dobbiamo andare subito, abbiamo ancora un'oretta, è Cal che vuole andare li all'alba"
"Vai scemo, che non ci vengo al matrimonio con un accompagnatore che puzza" mi guardò offeso per poi scoppiare a ridere. Appena uscì dalla camera iniziai a scegliere il tipo di make-up che avrei avuto; il vestito era di un grigio chiaro, di quelli con il busto stretto e la gonna ampia sotto. Il tulle della gonna creava un meraviglioso effetto, mi faceva sembrare vestita di nebbia, mi sarebbe convenuto optare per qualcosa di leggero, ma i trucchi urlavano 'smoky eyes' a gran voce. Lo ascoltai, non avevano mai sbagliato prima ed ero sicura che non l'avrebbero fatto nemmeno quella volta. 
Calum entrò di colpo, era visibilmente agitato.
"Io non ci vengo"
"Oh no fratellino, tu ci verrai e farai finta che il povero scemo che si sposa la mamma non sia poi così idiota"
Lui era già vestito, completo persino di cravatta grigia, il completo nero gli stava veramente bene, se non fosse stato mio fratello gli sarei già saltata addosso probabilmente.
"Dai vedrai che andrà tutto bene"
"Lo spero davvero"
"Più che altro speriamo che la mamma non ci faccia brutte sorprese"
"Già" andai ad abbracciarlo, era talmente agitato da tremare come una foglia. Mi sussurrò piano un 'grazie' e poi uscì dalla camera lasciandomi libera di continuare con il mio lavoro. 
Altri 20 minuti dopo ero pronta, mancavano solo le scarpe, ero indecisa tra due paia di tacchi e gli anfibi neri, solo perché Cal mi aveva vietato espressamente le All star, altrimenti sarei andata con quelle. Luke era appena uscito dalla doccia, Calum mangiava per soffocare il nervoso, Mickey e Ash erano seduti sul divano a giocare con l'Xbox perfettamente vestiti. Ridicolo, c'era la follia in quella casa.
"Ragazzi ho bisogno di una mano" dissi piazzandomi davanti allo schermo, interrompendo la partita in corso. 
"Levati Hope"
"Tra 20 minuti dovremo andare, quindi avreste dovuto spegnere, soprattutto perché non avete ancora su le cravatte, quindi se volete il mio aiuto per metterle, datemi il vostro parare" gli piazzai davanti le tre paia di scarpe, loro scartarono subito gli anfibi con una scusa patetica del tipo 'se devi fare la figa almeno falla bene', ah Michael e la delicatezza. A quel punto erano rimasti i due tacchi, ovviamente scelsero quelli più alti, che sfortunatamente per me erano di un bellissimo grigio sfumato, perfettamente in tema con il vestito. Calum smise improvvisamente di mangiare e venne in soggiorno.
"Sorellina sei wow. Anche se avrei scelto un trucco meno pesante, così sembra quasi che tu debba andare in scena, sei molto teatrale. Ma sono sicuro che sarai anche la più bella a quel matrimonio"
"Grazie Cal, anche se non so come valutare il tuo commento del trucco, dato che ci ho messo almeno mezz'ora"
"Sempre ad analizzare ogni cosa. Ma dov'è Luke?" 
"È uscito dalla doccia 10 minuti fa, si starà vestendo"
"Vado a controllare, tu finisci di mettere a posto questi due" feci mettere in fila Mickey e Ash e mi preparai a fare il nodo al cravatte. Ashton aveva un completo nero con una cravatta verde molto scuro, che ovviamente io adoravo, essendo il verde il mio colore preferito; finito lui fu il turno di Michael e della sua cravatta rosso scuro, quasi sangue, che risaltava particolarmente sul completo grigio scuro. Erano entrambi meravigliosi, Calum era fantastico, io, per una volta, ero vestita bene, puntualmente l'unico che mancava all'appello era il mio ragazzo. Andai verso la sua camera rimanendo pietrificata sullo stipite della porta. Luke aveva un completo nero è una cravatta azzurra, azzurro cielo precisamente, che faceva risaltare i suoi occhi come non mai. I capelli perfettamente sistemati, leggermente spettinati per dare il solito tocco che lo distingueva da tutti i biondini. 
"Merda" Luke e Calum si girarono a guardarmi. 
"Bene io vado di la e ti lascio sistemare il tuo uomo sorellina, non metteteci molto o entreremo e vi porteremo al matrimonio nelle condizioni in qui vi troviamo" sbuffammo entrambi e lasciammo uscire Calum dalla stanza.
"Sei dannatamente bello"
"E tu sei semplicemente.. Non lo so, non ho parole" mi avvicinai a lui lasciandogli un piccolo bacio, per poi staccarmi e prendere le distanze, avrei voluto baciarlo fino allo sfinimento, ma non c'era tempo e il rossetto scuro che impregnava le mie labbra si sarebbe rovinato.
"Dai andiamo Lukey, altrimenti Calum si agita più di quanto non sia già"
 
"Arrivati" annunciò Ashton. Osservai Vaul di fianco a me strofinare i palmi contro i pantaloni, come a volerselo asciugare, gliene presi una e lo fermai dicendogli che sarebbe andato tutto bene. Lui sorrise e scese dalla macchina, aiutando anche me ad uscire. Luke scese dopo di noi e attaccò a parlare con Michael mentre andavamo verso l'entrata della villa. 
Il posto era davvero bello, mamma doveva esserselo trovato molto ricco per permettersi un matrimonio li. Il grosso problema era l'erba umidiccia, l'avevano bagnata da poco e i tacchi affondavano leggermente facendomi sbilanciare in continuazione. Non riuscivo a camminare molto bene cosi, Luke mi prese in braccio fino al grosso, enorme, porticato. Quello portava ad un'altrettanto enorme veranda che dava sul mare. Non potevamo essere ancora a Sydney, non poteva esistere una cosa del genere in una città così caotica. Eppure c'eravamo, o meglio dovevamo essere appena fuori dalla città. 
"Cal ma siamo ancora a Sydney?" 
"Appena fuori. Incredibile vero?"
"Si, lascia senza fiato" 
"Dai piccola andiamo, vediamo dove s'e nascosta la mamma, almeno vedremo il vestito in anteprima" Salutammo gli altri e entrammo nella villa. Una schiera di camerieri ci disse dove andare, sapevamo che saremmo arrivati. Un cameriere di nome John ci accompagnò personalmente da nostra madre e quando fu davanti alla porta bussò annunciandoci alle persone nella stanza. C'erano almeno 3 parrucchieri, 2 truccatori e un'altra decina di persone. Incredibile. 
"Mamma"
"Calum, Hope, ben arrivati ragazzi. Fatto buon viaggio?"
"S-si" Calum era abbastanza stupito dalla vista di tutta quella gente e dell'abito di mia madre. Io la guardai indossare quel vestito e, per una volta, fui costretta ad ammettere che aveva scelto bene. L'abito era di un grigio chiaro, un corpetto stretto, scollatura a cuore, spalline sottili, con tanti piccoli brillanti ad ornarlo. La gonna ampia e voluminosa era composta da pezzi di tulle che davano diverse sfumature di grigio ad ogni parte della gonna. Sembrava avesse vita propria. 
"L'abito è meraviglioso" non avrei mai detto una cosa simile, ma era un sogno. Era così bello che non sarei mai riuscita a tenere tutti i complimenti dentro, meritava di riceverli. 
"Grazie Hope, speravo ti piacesse. Mi hanno detto che avevi un vestito simile e ho voluto sceglierne uno che potesse essere all'altezza del tuo. Sei bellissima, sembri una principessa" 
"Grazie" ero alquanto sorpresa, il primo complimento di mia madre nei miei confronti, quella giornata non poteva diventare più strana. Quanto mi sbagliavo, ma ancora non lo sapevo. 
Calum si mise a sedere su un divanetto e io feci lo stesso, guardando le truccatrici lavorare sul viso di mia madre e i tre parrucchieri sistemare i suoi capelli. Come aveva dato a premettersi una cosa del genere poteva saperlo solamente lei. Papà non le passava più i soldi ora che noi vivevamo da soli, arrivavano tutti a noi. 
"Cal ma secondo te, da dove sono usciti tutti i soldi per il matrimonio?" sussurrai all'orecchio di mio fratello. 
"Il suo quasi marito sicuramente"
"A questo punto mi domando chi sia"
"Anche io piccola"
Mia madre si alzò dalla sedia e camminò un po per la stanza, cercava di ammorbidire le scarpe, non dovevano essere particolarmente comode, erano più alte delle mie e sembravano molto pesanti, erano perfettamente in tono con il vestito nonostante fossero bianche. Davano quel tocco che la faceva sembrare davvero una sposa, schiarivano tutto il look. Ecco il contrasto, io sembravo il cigno nero, lei un meraviglioso cigno bianco.
 
 
 
 
Ciaao, si lo so di essere terribilmente in ritardo ma la scuola e la mancanza di ispirazione mi hanno risucchiata in un vortice di disperazione e carenza di sonno. 
Il capitolo fa un pochettino schifo, nel senso che l'ho scritto a più riprese e non sono sicura di essere riuscita a dargli quell'unità che avrei voluto. Detto ciò vi lascio e prometto che aggiornerò presto, mi metto subito al lavoro per il prossimo capitolo che sarà probabilmente l'ultimo e ci sarà un'epilogo, solo per chiudere la storia. 
Baci e grazie di tutto. 
Erica
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > 5 Seconds of Summer / Vai alla pagina dell'autore: Erica_A7X