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Autore: funcool88    31/12/2014    0 recensioni
"Oggi potrebbe essere il mio ultimo giorno di vita. Sono sereno anche se ogni tanto penso che potrei perdere tutto."
21/12/2012. Si sapeva. Si aspettava. I maya l'aveva detto.
La fine del mondo è qui. Come vi sareste comportati se fosse accaduto veramente?
Cosa avreste fatto se foste sopavvissuti? Con questa storia narrata in stile diario io proverò ad immaginarmi una fantastica avventura in un mondo post apocalittico, spinto dal desiderio di scoprire cos'è accaduto quella notte terribile.
Genere: Avventura, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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00:00

Ci siamo! Sento chiaramente la terra tremare, urla e bestemmie volanti.
Non oso immaginare come sia la situazione là fuori...
Non credevo l'avrei mai detto ma... Dio mi aiuti.

  • Credo.. credo di essere ancora vivo. Ora devo riposarmi, domani esco a vedere cos'è successo là fuori.

09:43

Non sapendo cosa posso trovare, ma soprattutto CHI, porterò con me il coltello multiuso e il mio martello da geologo.
Scriverò mentre cammino, per annotare il prima possibile ogni cosa.
Finalmente sono per le strade del mio paese. Sento un leggero mal di testa, forse sono le radiazioni.
La situazione è ben peggiore di quanto potessi sperare. Le macerie invadono gran parte delle strade, molte case non esisono neanche più.
La chiesa e il suo alto campanile che vedevo da casa mia ora non sono altro che un mucchietto di detriti.
Cazzo era ora, ci voleva la fine del mondo per tirarla giù?
Comunque, di persone o animali non c'è la minima traccia. Dove sono finiti tutti?

Mi incammino verso Rovigo, a cercare superstiti.

16:45

Mentre percorrevo la Busa (la strada che collega Rovigo e il mio paese tramite la campagna) ho fatto un brutto incontro. Sono ancora scosso.
Sto scrivendo cercando di controllare la mano che trema, spero riusciate a leggere quanto segue un giorno.
Mi trovavo circa a metà strada quando ho cominciato dapprima a sentire un puzzo come di putrefazione, di morte quasi. A breve sono seguiti dei passetti nell'erba dei fossi ormai asciutti.
Ho accelerato il passo, ma i passi inseguitori acceleravano con me. Allora mi son girato per vede cosa effettivamente mi stesse seguendo. Col senno di poi non l'avrei mai fatto.
Davanti a me si trovavano tre cani. Sopravvissuti non so come, ormai erano tutto tranne che dei cani. Ringhianti, con gli occhi iniettati di sangue accorciavano le distanze tra di noi.
Più li guardavo più mi accorgevo che qualcosa non andava. La pelle cadeva a brandelli, erano come marci, si vedevano parti di crano. Ho soffocato dei conati di vomito.
Io ero come paralizzato, ma non so come son riuscito a sbloccarmi e prendere il martello da geologo per difendermi.
Uno di loro all'improvviso decide di caricarmi, io preso alla sprovvista me lo sono ritrovato davanti in un batter d'occhio. Appena in tempo sono riuscito ad alzare la gamba istintivamente per allontanarlo quel minimo.
Non se lo aspettava, credeva di avermi in pugno. Gli altri due cani nel mentre emettevano suoni gutturali, probabilmente stavano dicendo al primo cane di lasciare qualcosa per loro.
Deciso in un altro attacco, questa volta sia avvicina lentamente, con l'intenzione di scattare di colpo, lo sapevo. A quasi due metri da me, spiccò un balzo che però avevo previsto.
Con non so quale forza, ho vibrato un colpo di martello alla sua testa, rompendola e sparpagliandola in giro.
Sognerò per notti il rumore delle ossa che si rompono seguito da un suono molliccio e raccapricciante. Dal collo ormai usciva solo la lingua penzolante. Occhi e denti erano un po' ovunque.
Gli altri cani poi sono fuggiti, penso intimoriti per la fine brutale del loro "capo". Il punto è: ce ne sono altri? Hanno subito altre mutazioni? 
Mentre scrivevo ciò non mi sono reso conto di essere ormai giunto in centro. Come nel mio paese, molti edifici sono crollati, in seguito a non so bene quale evento.

19:00

Scrivo con gioia dal mio bar preferito, non m ene voglia la proprietaria se mi servo da bere da solo. La corrente ormai manca da quasi un giorno, le cose in frigo non sono fresche.
Poco male, è da stamattina che non mangiavo qualcosa. Mi soffermo qui un altro po', il buio mi fa sentire al sicuro, nonostante m incuta un certo timore.
Anzi, non è neanche tanto la paura del buio, ma di quello che può nascondersi in esso.
Riprendo a vagare, cercando una sistemazione per le notti future.
 

   
 
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