Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |      
Autore: cressydirectioner    31/12/2014    1 recensioni
"Le nostre vite erano sbagliate ..... e noi volevamo solo cominciare tutto dall'inizio".
Danielle, Evelyn, Harry, Louis, Vivian, Abby, Niall, Liam, Zayn e Abigail, sono stanchi della loro vita, sbagliata e ingiusta. Decidono di scappare all'estero, con identità false, decisidi chiudere il capitolo della loro vita, e ricominciarne un'altro. Ma forse, sarà più difficile del previsto.
Riusciranno i nostri personaggi a ricominciare tutto daccapo? Riusciranno Vivian e Niall a stare insieme? O i rimorsi e i sensi di colpa li divideranno definitivamente? Riusciranno Danielle e Harry a scoprire la verità sui loro genitori ? Riuscirà Abby a scappare dalla polizia? Riuscirà Liam a non essere più usato dai suoi genitori? Riuscirà Abigail a ritrovare la sua dignità? Ma soprattutto, riuscirà Louis a mantenere la promessa,ad essere diverso, migliore?
Non vi resta che leggere.....
Ecco a voi, Wrong||over again
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Incompiuta, Tematiche delicate, Violenza
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ci vediamo nello spazio autrice*^* Buona lettura ....................................................... DONCASTER, 17 SETTEMBRE 2014 P.O.V Danielle/ 7.45 a scuola "Andiamo?" Harry poggiò una mano sulla mia schiena. Varcammo il cancello della scuola. "Voglio andarmene...." Mormorai abbracciandolo. "E dove, tesoro...." Gli occhi cominciarono a bruciare e quel groppo al petto salì di nuovo. E strinse, nelle viscere, bruciò, mi consumò. Di nuovo. Percepii qualcuno avvicinarsi, ma non ci feci molto caso, il viso e immerso nel petto di mio fratello. Quando però notai sempre più persone avvicinarsi, alzai la testa. Erano tutti studenti e professori. Avevano espressioni preoccupate e mortificate. Non volevo cazzo. Non volevo essere compatita. Perché ormai, avevo capito che la gente è falsa. Loro mi avevano promesso di starmi accanto, sempre. Ma non hanno mantenuto la promessa. Se ne sono andati, senza un addio, lasciando me e Harry da soli, i miei genitori. Sono morti. E io sono morta, dentro, con loro. Ed eccoli, quei bugiardi: ci dispiace, erano dei genitori fantastici, delle persone meravigliose, poverina.... Scoppio a piangere, tra le sue braccia, tra le braccia di chi mi ha capito e ha saputo ascoltarmi. Loro ci hanno accerchiato, lo spazio è minimo, le lacrime mi annebbiano la vista. Scappo. Mi allontano da tutto e da tutti. Corro per i corridoi freddi della scuola. Vorrei ricominciare dall'inizio. Perché la mia vita, è così fottutamente sbagliata. P.O.V. Harry/ 8.30 a scuola Non è ancora tornata. Il banco è vuoto, così come una parte del mio cuore. Vederla così, mi distrugge. Lei è la mia Dany. Vorrei urlare, urlarle in faccia: non ti ricordi? Hazza e Dany, per sempre, contro tutto e tutti. Lei è la mia Dany, cazzo. E io la amo. È la mia sorellina... "Styles? " "Sì?" "Dov'è sua sorella?"Chiese la professoressa Smith, venendomi davanti, avvicinandosi tanto, da farmi sentire il suo alito. "In bagno...." "Hahaha.....pensi che me la beva, Styles?" La classe era in tensione. Possibile che non lo sapesse? "Devo chiamare i suoi genitori, o mi dice ora dov'è sua sorella?" Genitori..... a quella parola, sentii gli altri trattenere un sospiro. Serrai la mascella, più forte possibile. "Ripsonda..." "I miei sono...." Deglutii a fatica, tremando...non avrei ceduto davanti a loro, non l'avrei fatto, io non sono così. La rabbia prevalse, e mi alzai di scatto, urlando. "Sono morti, ok?! Sono morti!" La porta si aprì, e Danielle entrò. Le andai incontro e l'abbracciai. Lei, ormai, era l'unica cosa bella che mi era rimasta. Sorrise debolmente. "Andiamo..." Le sussurai. Presi lo zaino. "Dove crede di andare, Styles?" Chiese la Smith, imperterrita. "Non sarà certo lei a fermarmi...." P.O.V. Vivian/ 13.40 a casa Horan Mi sbattè contro il muro freddo, baciandomi con passione. Amavo quando lo faceva. Quando mi faceva capire che sono sua, dal modo in cui mi stringeva i fianchi, muoveva la sua lingua con la mia. Mi alzò una gamba e la mise attorno al mio bacino, in modo che le nostre intimità entrino a contatto. E sfregò su di me, facendomi gemere rumorosamente. "Oddio ,Viv...." Gemette nel mio orecchio. "Non sai cosa ti farei..." Niall mi alzò le braccia e sfilò la mia maglietta della divisa scolastica. "Potrebbero scoprirci...." Sfilò il mio reggiseno e mi guarda con desiderio. "Non c'è nessuno in casa, Viv....." Stava per baciarmi il petto ma io lo bloccai. "Dì sopra, per favore..." Sorrise, le pupille dilatate più del solito, forse per l'eccitazione."Ai tuoi ordini, cuginetta....." Odiavo quando mi chiamava così......ma era vero. Io ero sua cugina. Ero la cugina di Niall Horan, l'unico che mi abbia mai fatta sentire viva, l'unico che mia abbia fatto provare le emozioni dell'amore, del sesso. Ed era sbagliato, lo sapevo. Ma non potevo evitarlo: bruciavo tutte le volte che mi baciava, mi bagnavo tutte le volte che mi toccava. Era vita, aria, ossigeno. P.O.V. Niall/13.45 a casa La posai sul letto, velocemente mi sfilai la maglietta. Non riescivo ad aspettare. *Voglio stare dentro di lei, sentirla calda contro di me, baciare la sua pelle morbida, sentirla urlare il mio nome in preda al piacere.* Un'altro gemito ed è mia, solo mia. Ero appoggiato al muto e lei si muoveca su di me, come fosse una dea. La mia dea. "Andiamo via...." "Cosa?" Geme contro il mio collo. "Andiamo via. Scappiamo da tutto e da tutti." Ridacchia. "Ti amo, Niall." "Anch'io." Peccato che io pensassi davvero di scappare....perché così avremmo potuto risolvere tutto. Perché questo era sbagliato. La nostra vita era sbagliata.... P.O.V. Louis/16.05 carcere di Doncaster Flashback: Salgo di corsa le scale, preso dal panico, col labbro sanguinante, cercando una via di fuga, e sapendo che non l'avrei mai trovata. Entrai in camera mia, cercando di chiudere a chiave la porta, mentre Daisy e Phoebe, nascoste sotto il letto, urlavano di paura. Avrei voluto prottegerle, tirarle fuori di lì e dire loro che c'ero, che il loro fratellone era tornato. Ma LUI, era ancora in casa. Ed era più pericoloso di sempre. Rabbrividii sentendo mia mamma urlare: Charlotte. Persi un battito. No. Non l'aveva fatto. Era sua figlia, dopotutto.... "Scusami, verme....ero occupato con tua sorella. È stato divertente direi..." Gli tirai un pugno in piena faccia."Tu...."Un'altro. Ormai ho io in mano la situazione."Brutto...." Un'altro pugno, stavolta nello stomaco." Bastardo! "Gli sputo in faccia. "Era tua figlia!" Vorrei sprofondare in un baratro, andare via, ma non potevo. La mamma, Felicite, le gemelle, avevano bisogno di me. E io non le avrei lasciate sole..... "Non giocare con me, Louis..." Quel mostro ghignò. "Sai di cosa sono capace...." Fine flashback Ispiro il mozzicone. Il fumo entra nelle narici, nella gola, mi rilassa. All'entrata del carcere, si trovava una guardia. Una bellissima troia gli passò davanti. Gli fece l'occhiolino, ma lui sembrava non averla nemmeno notata. Meglio per me, allora. "Hey,bella, mi aspetti? Ci facciamo un thè a casa mia." "Sì sì certo!" Prima di andarmene le tirai uno schiaffo sul sedere e le palpai un seno. Hehe, caro Louis, ti divertirai molto oggi....se non fosse che adesso ti rovinerai la gioranata. Cosa voleva da me quel lurido bastardo? Non lo vedevo da 2 anni e oltretutto non mi era minimamente mancato. Qualche minuto dopo, ero davanti alla sua cella. Se ne stava seduto per terra, più grasso e più vecchio di quanto lo ricordassi. Perché mi aveva chiamato? Appena mi vide scattò in piedi, ma inciampò subito finendo contro il muro. Pensava che lo avrei compatito? Mi faceva solo ridere. "Louis....non saluti tuo padre? "La sua voce era calma e calda. "Tu non sei mio padre...." La sua fronte si corruga e a quanto pare volle ribattere, ma lo precedo. "Cosa vuoi da me? Sbrigati, ho altro da fare." Mi sorrise. Un sorriso che poteva essere tutto, fuorché un sorriso sincero. "Ti volevo solo avvisare che .....- si avvicinò alle sbarre, mettendo il viso tra queste. "Tra non molto uscirò di quì, figliolo." I suoi occhi erano spalancati, il viso contorto in un sorriso idiota. Avrebbero dovuto rinchiuderlo in un manicomio. "E terminerò ciò che ho iniziato.... perché ricordati: io sono Mark Tomlinson." E cominciò a ridere, una risata isterica, malefica.....e agghiacciante. Esatto, lui era Mark Tomlinson, l'incubo della mia infanzia, colui che uccise mia sorella 4 anni fa. "Non guardarmi così....infondo siamo uguali...." "Cosa?" Urlai. "Ma sì, guardati ...... tutto tatuato, quei piercing, le canne che ti fai....puzzi di fumo, e scommetto che sei anche un bravo puttaniere. Sono orgoglioso di questo Louis. " Gli sputai in faccia, accigliato. No. Io non ero come lui. "Tenetelo d'occhio. Controllatelo." Detto questo alle guardie, uscii. La troia era lì che mi aspettava. La portai a casa mia e me la feci, brutalmente. Forse aveva ragione quel pazzo. Forse,io, ero come lui. P.O.V. Liam/18.47 al laghetto Ero stanco. Stanco di sentire quelle esultazioni per me. Stanco di essere scommesso nelle corse. Stanco di essere usato dai miei genitori. Perché in fondo, a loro interessavano solo i soldi che vincevo nelle gare. Perché non posso essere come tutti i ragazzi normali? Amati dai propri genitori? Perché la mia vita deve essere così sbagliata? Liam Payne, il ragazzo più veloce di tutta La Gran Bretagna. Wow, dovrei esserne felice no? Invece io, odio la mia vita. Prendo un sasso e lo lancio. Affonda nel laghetto. Ne lancio un'altro, e un'altro ancora. Solo per scaricare la rabbia. E sono sempre io, Liam Payne. Il ragazzino di 12 anni che veniva picchiato nei bagni della scuola. E ora, sono il Liam Payne conosciuto in tutta Europa. Ma non ne sono comunque felice. Lancio un'altro sasso. Sento qualcuno urlare, una ragazza. Alzo lo sguardo, incontrando due occhi chiari, pieni di lacrime. P.O.V Abby/18.55 al laghetto Appena mi arrivò il sasso in testa, caddi a terra, urlando ma cercando di non piangere. Alzai lo sguardo. Il suo era spaventato, corse subito all'altra sponda. Era impacciato nei movimenti, buffo ma talmente dolce. "O Dio mio! Scusami! Mi dispiace! Ti ho fatto troppo male?" "No...."Mi porse una mano aiutandomi ad alzarmi. Ci guardammo un attimo. Si, lo avevo già visto a scuola lui, il famoso Liam Payne. Mi guardò un attimo. Spalancò gli occhi; mi spaventai. Forse..... "Scusami. Devo andare. Ci vediamo a scuola, no?" "Sì, certo..." E se ne andò subito via, con passo veloce. Qualcosa mi graffiò il polpaccio. Lo raccolsi, era un volantino. "Barbara Plavin" Paura. P.O.V. Abigail/21.30 pub Moon Light Mi strusciai sulla ringhiera in modo sensuale, ottenendo fischi dal pubblico. Lo feci di nuovo, ruotando i fianchi e leccandomi le dita. Un uomo in prima fila, tutto sbronzo, cercava di toccarmi. Disgustata mi allontanavo, concentrata sul mio "lavoro". Non posso tornare a casa a mani vuote. Devo impegnarmi, no? Ma a differenza di tutte le altre puttane, mi disgustava fare questo genere di cose.... ma cosa potevo pretendere? Con un padre che aveva calpestato la mia dignità? Mi costringeva a fare la spogliarellista nei pub, non lavorava, e i soldi che guadagnavo li usava solo per comprare alcolici. La mia vita, era così sbagliata. La canzone fini, Luke, il proprietario, mi disse di tornare a casa perché il mio turno era finito, e mi diede persino la mancia in più. Raccolsi i miei vestiti e durante il tragitto verso il mio camerino, ragazzi e uomini, mi palpavano da tutte le parti. Arrivata al camerino, diedi il turno a Mary. Uscii, dal quel posto disgustoso, che odorava di fumo e alcool. Mi incamminai. Voltato un angolo, sentii dei passi dietro di me. Ma avevo troppa paura per girarmi a vedere chi fosse. I passi si fecero sempre più vicini. Mi misi a correre. L'aria gelida mi riempiva il naso, i capelli lunghi mi finivano negli occhi. E continuai a correre.....finchè non andai a sbattere contro qualcuno. E cioè, Zayn Malik. P.O.V. Zayn/21.40 strade di Doncaster Girai l'angolo, sentendo dei passi veloci, e qualcuno mi finì addosso, ovvero Abigail Henderson. "Abigail! Cosa..." "Shhh..."Mi intimo, mettendomi una mano sulla bocca. Mi spinse contro il muro di un edificio. Sentii delle voci, maschili. "È passata per di quà! "Disse uno dei due. Un attimo dopo le labbra di Abigail furono sulle mie. Ricambiai il bacio; non riuscivo a crederci. Abigail Henderson, la ragazza più popolare di tutta la scuola, stava baciando me, Zayn Malik, il ragazzo orfano e buddista.....in poche parole, il più sfigato di tutta la scuola. Sentii mormorare uno dei due: che culo, quella! Fortunato il tipo! E poi l'altro:dai stupido,andiamo. Si staccò dalle mie labbra e, deluso, capii che il suo era stato solo un diversivo. "Grazie Malik. Ci becchiamo. " Sorride raggiante e si allontanò nella notte, il cappuccio della felpa calato sul viso. Guardai l'orologio. C'ero stato molto dalla nonna. Senza problemi, tornai al mio appartamento, un bilocale in un palazzo di periferia. Stetti per Infilare le chiavi nella toppa, ma notai una cosa strana. La porta era socchiusa. Cominciai a tremare. Capitemi, non sono mai stato un tipo coraggioso. Entrai. Le luci erano accese. Presi subito un coltello dalla cucina, quella era vuota. Mi diressu in camera mia, il coltello davanti a me, le mani che tremavano. Controllai con cautela sotto il letto, negli armadi. Recitai un pezzo di preghiera, sfiorando la statuina di Buddha, sperando che mi portasse fortuna. E poi il bagno. Anche quello era vuoto. Emisi un sospiro di sollievo. Prima di uscire, notai una cosa, una scritta, sullo specchio. Mi avvicinai. Sangue. "Comincia a scappare, Zayn. Perché dopo, sarà troppo tardi." P.O.V. Evelyn/22.30 parco comunale di Doncaster Chiusi la porta. Inspiro:aria. Aria fresca, pulita. Ero stata li dentro tutto il pomeriggio, chiusa in camera mia. Mi ero fatta un nuovo pearcing, ecco perché. Eppure, loro non sapevano cosa combinassi di notte. Io, cammino, passeggio, di notte. È l'unico momento della giornata in cui tutto è silenzioso, le case buie, e tu puoi sederti tranquillamente su una panchina, a sentire i rumori che ti circondano. A volte creo motivetti da suonare alla batteria. Altre canticchio. La musica è la mia vita. Quando mi insultano, io ascolto musica. Quando mi sento sola, ascolto musica. Non sono come tutte le altre ragazze a scuola:loro sono belle, alte, magre. Io sono bassa e.... troppo magra. Già, io sono anoressica. Ero grassa, prima. Ho fatto tutto questo solo per piacere a lui.... eppure lui non mi nota. Già, Harry Styles. Ora sono anoressica, ma non mi vuole comunque. Decisamente:non sono come tutte le altre ragazze di 17 anni. Loro hanno delle "vere" amiche....l'unica mia amica è la notte. Perché quando sono sola e triste, passeggio di notte per le strade di Doncaster. Vorrei solo una vita diversa, migliore, voglio poter suonare la mia musica. E ormai ho constatato che la mia vita è sbagliata. Io sono sbagliata. E l'unica soluzione, è scappare e ricominciare tutto daccapo. ciauuuuuuuuu*^* porco giuda, ho speso un giorno intero a scrivere sta roba, ma ce l'ho fatta♡ non preoccupatevi, non saranno così i capitoli. Consideratela una spece d'introduzione, a storia già iniziata però...ecco, questo era solo un post inizio♥♥ spero che vi abbia incuriosito*^* e che continuerete a leggerla. Serviva per far conoscere la storia dei personaggi e il loro modo di esprimersi e di guardare la realtà♥♥ vi lascio con questa "introduzione" perchè per qualche giorno sarò via quindi vedrò cosa fare....ho deciso per questa storia una trama alquanto insolita, anche per i personaggi (Zayn Malik buddista? hahahaha rido male...) comunque, veramente, ho cercato di scrivere qualcosa di diverso, qualcosa che nessun'altro abbia mai scritto qui su efp( o almeno spero)... giuro che se questa storia è simile ad altre, è una pura casualità♥♥ Mi farebbe molto piacere se mi lasciate almeno 1 recensione, così continuo Buonanotte (o buongiorno)*^*
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: cressydirectioner