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Autore: treautunni_    01/01/2015    2 recensioni
E Calum rimane lì, fermo ancora per qualche secondo perché quella ragazza è davvero bella, ma è pur sempre una sconosciuta, una sconosciuta che non rivedrà mai. E poi Calum non è sentimentale, lui è un duro, lui è freddo e distante.
E Lena si allontana velocemente, il cuore che le batte forte e le mani che le tremano. Quel ragazzo è bello, molto bello e le ha fatto uno strano effetto allo stomaco sentire la sua pelle entrare in contatto con quella di lui. È bello sì, ma è pur sempre uno sconosciuto, uno sconosciuto che non rivedrà più. E poi Lena non è sentimentale, lei è una forte, fredda e distante.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Calum Hood, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Forti,freddi e distanti.'
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Ehm, salve? Mi vergogno a pubblicare solo ora, sono passati mesi dall’ultima volta e mi scuso moltissimo. Ho avuto una sorta di blocco per questa storia ma ora son tornata e prometto di non lasciar passare più così tanto tempo per il prossimo capitolo. Ringrazio la Vane che mi ha spinto ad aggiornare e nulla, prometto che ci sentiamo presto. Grazie per aver anche solo letto e grazie a chi ancora legge. <3

Yeli_

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Capitolo sedici

 

 

 

Calum arriva a casa di Luke dieci minuti dopo, in anticipo come sempre. Entra senza nemmeno bussare, usa le chiavi che il biondo gli ha dato anni prima. Lo trova disteso sul divano beige, col telefono tra le mani e lo sguardo concentrato. Si siede pesantemente sul divano e – Luke, si può sapere che hai?- Il biondo alza lo sguardo dal cellulare e – Niente Cal- e se c’è una cosa che Calum odia del suo migliore amico è questa, questo suo negare sempre tutto, questo suo tentativo di nascondere le cose. Lo chiama di nuovo, il moro e Luke capisce di dover dire tutto. Si mette a sedere ed inizia ad esporsi completamente, dice tutto, anche quello che non avrebbe mai immaginato di svelare.

 

 

 

::::

 

 

 

Lena è seduta a terra, la schiena alla porta e le gambe lunghe protratte in avanti. Ha “Thinking out loud” che risuona nelle orecchie e la voce di Ed che la fa star bene. Le mani tremano ed i pensieri vanno all’unica persona che vorrebbe lì con lei. “Take me into your loving arms” Rivive la sera prima, quel bacio che ancora le fa tremare il cuore, Calum lì con lei, sorride Lena e sente di provare finalmente qualcosa, qualcosa che non avrebbe mai pensato di provare. “Kiss me under the light of a thousand stars” E desidera averlo lì. Il secondo ritornello inizia quando il campanello suona, Lena si alza sgranchendosi un po’ le gambe ed apre la porta. Scende le scale fino a giungere davanti l’ingresso, con una lentezza che sa di impazienza. Si sistema i lunghi capelli neri e poi sorride quando apre la porta. Calum è lì davanti a lei, con un sorriso sghembo in faccia. Si guardano in silenzio, quando lui si avvicina a lei e le lascia un bacio a fior di labbra. Dopo qualche secondo si allontana e le sorride, ancora. Lena si volta senza dir nulla, cercando di nascondere quel rossore che le colora il viso.

 

L’imbarazzo regna sovrano nel grande salone. Lena non sa cosa fare, è impacciata e si tortura le mani da ben dieci minuti.

- Se continui così le mani ti cadranno, mh – il tono più dolce e meno freddo. – è un vizio, non ci posso far nulla.- e le tensione tradisce il suo tono di voce che si abbassa leggermente. Calum le si fa più vicino, Lena continua a torturarsi le mani, non sa cosa fare. È questione di minuti o forse secondi, il moro le prende piano le mani e la bacia, la bacia come ha fatto la sera prima. La stringe tra le sue braccia e Lena capisce cosa significhi essere tra le braccia giuste.

 

Take me into your loving arms.

 

 

::::

 

 

Clare odia Ashton. Lo odia perchè è così insistente da farle saltare i nervi. Insiste da più di due ore su quanto abbia bisogno delle sue bacchette e su quanto lui abbia il diritto di riaverle. Clare non cede però, perché è testarda e perché non da mai indietro quello che ormai è suo di diritto. È colpa del biondo se è così distratto ed ha dimenticato una cosa tanto “preziosa” in un negozio. – Ti prego, Clare. Non riesco a suonare altrimenti.- -Ashton, mi sembri uno stupido, ma vai in un negozio. Ne vendono di altre, se non lo sai!- Solito tono saccente. Solito sbuffo del biondo.

 

Ashton si avvicina, furbo. Un sorriso strano ad increspargli il volto. Clare lo guarda interrogativa. – Che vuoi?- Silenzio. Ashton si avvicina ancora un po’. – Ashton, che vuoi?- ripete Clare, la voce non più tanto ferma come in precedenza. Il biondo continua ad essere silenzioso, nemmeno un sospiro lascia le sue labbra schiuse. È ormai ad un passo da lei. Le accarezza piano una guancia e la bacia, dolcemente come nessuno.

- Avrai le tue bacchette.-

Ashton sorride vittorioso per poi baciarla nuovamente.

 

 

 

 

  
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