Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |      
Autore: Prof Cactus    01/01/2015    1 recensioni
Materia di rigetto in questione? Matematica.
Agormento? Algebra.
Chi sono? Sono Virginia Reynolds e odio quei numeri mischiati alle lettere.
Chi è lui? Il mio nuovo professore di matematica. Odio i suoi capelli.
Chi sono loro? Beatrice e Louis, Niall, Zayn e Liam e Leeroy. Sappiate che quest'ultimo vi ucciderà di corsa per tutta la palestra.
Dove siamo? A Londra, nell'evoluzione moderna dei campi di concentramento nazisti, solo per noi studenti: la preside è la sorella gemella della strega di Biancaneve.
Che cosa dobbiamo fare? Sopravvivere. E magari far tagliare i capelli al prof.
*
Immersi tra numeri, lettere greche e alfabeto, tra righe e quadretti, quaderni, libri, penne e matite; tra le mura di una scuola in decadenza, tra le mura in un liceo. Hanno sedici anni, venti, trentadue, cinquatrè. Ma non è l'età o il lavoro che fai, ciò che davvero è fondamentale è l'amore e il sapersi comprendere.
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Maths Lessons

Prologo: chi, come, dove, cosa, quando, perché? Le domande della vita.


Virginia Reynolds é una ragazza totalmente fuori dal comune.
Anzi, oserei dire proprio in un paese del tutto differente dall'amata Inghilterra; rendiamoci conto che il Wales non è proprio dietro l'angolo e Cambridge non é decisamente vicino Londra.
Eppure il suo sogno era trasferirsi e finire gli studi qua, senza i suoi continuamente a mettere voce in ogni capitolo della sua vita, senza sua sorella da vedere, senza nessuno. Quello che fece fu coraggioso: lasciare tutto per intraprendere un viaggio - ma nemmeno tanto lungo poi - fino a molti chilometri di distanza da casa, abbandonandosi al destino che l'attendeva.
E questa cosa le piaceva.
È curioso come qualcuno ami lasciarsi al fato senza preoccuparsi: "Ah, ma io per mantenermi faccio pure la cameriera, mica ci sono problemi" aveva detto.
"Poi, finiti gli studi, faccio un altro lavoro. Mica voglio fare la cameriera per sempre magari in un bar sconosciuto ad essere vivente che diventa il ritrovo dei vecchini cerebrolesi" aveva anche aggiunto.
Aveva affittato un locale non molto lontano dal liceo e lo condivideva con una coinquilina molto simpatica che aveva anche un lavoro part-time come comica; Virginia non era povera, anzi, totalmente il contrario. Avete presente le ricche sfondate dalle origini regali? Ecco, lei ne era l'esempio lampante, ma dei soldi di cui aveva a disposizione ne usava l'indispensabile e, in questo caso, per pagarsi il vitto e l'alloggio annuo condiviso.

Entrambe studiavano ad una scuola particolarmente rara in Inghilterra... si, loro andavano al liceo linguistico e, ci posso mettere una mano sul fuoco, è grasso che cola che ce ne sia uno.
Facevano il terzo anno, in una sezione indecente con i peggio soggetti, e con me che, si, sono un soggetto "trasgre" ma dipende dai punti di vista.
Le ore di studio previste erano sei, ma pesanti a sfare, l'unico lato positivo era che non avevamo compiti per i giorni a seguire visto che li facevamo tutti durante le ore scolastiche. I professori erano pallosi e la preside resta ancora una vecchia megera callossa, sorella di Dante Alighieri; nonostante la signora Horan fosse cosí ostia nei confronti di noi ragazzi, adorava suo figlio Niall e schifava letteralmente la sua relazione con me, come non ammetteva relazioni tra docente e alunno: "Immorali e lussuriose. Non vorrei essere denunciata per pedofilia cracracra" detto con voce molto sgraziata e incazzosa.
Era per colpa di quella vecchiaccia se le vacanze estive erano durate poco e quindi ai primi di settembre eravamo giá seduti ai banchi a sudare sulle sedie scomode attendendo che un professore qualsiasi facesse la sua entrata da quella maledetta porta ad arco di classe, attirando l'attenzione su di sè e levandola a CERTE PERSONE di cui non faccio nome -Paidge e Jessica- che continuavano a scuotere le loro chiome leonine, una mora e una bionda, sistemandosi continuamente eyeliner e mascara mi-piace-valorizzare-le-mie-ciglia-finte-trapiantate una e rossetto rosso sono-una-zoccola della nuova collezione di mi-faccio-tutta-la-scuola-anche-questo-anno l'altra.

"Per me alla fine diventerá cieca per quanto mascara si mette" pronunciò Virginia spolverando con nonchalance il banco e appoggiando la testa sul palmo della mano.
Io, davanti a lei, mi voltai nella sua direzione e di Louis appoggiandomi al muro: "Ahahah, si, e per il rossetto?" domandò il ragazzo accanto a lei.
"Semplice, a furia di metterselo si rovina le labbra, le perde e diventa muta. Ahhh che liberazione, tanto inquinamento in meno con la sua bocca zittita!".
Virginia sapeva giocare bene sull'ironia e il sarcasmo.
"Vivi, io dico che dovevi andare a fare la bocca della veritá invece che venire a scuola" dissi.
La castana si voltò nella mia direzione e mi guardò interrogativa: "Si beh, perchè alla fine dici il vero" risposi ovvia.
"Si, e per ogni sentenza sparata ti danno una sterlina. Faresti carriera" se la rise Louis.
"Siete stronzi tutti e due, state ridendo di me!".
"HAHAHA No, ridiamo con te!" affermammo entrambi, non riuscendo però a smettere di ridere.
In quel momento fece la sua entrata, cadendo, un ragazzo sulla ventina di anni mettendo in mostra un bel fondoschiena rotondo coperto da un boxer Calvin Klein.
". . . Wow" fu quello che dissero le ragazze.
". . . È gay" fu quello che dissero i ragazzi.
". . . È più etero di Kai e quel porcone di Baekhyun messi assieme" dissi io.
". . .  Dovrebbe cambiare marca e usare le cinture" fu quello che disse Virginia.
Il ragazzo, suppongo nostro professore di chissá quale arcana materia, si alzò ripulendosi e sistemando il suo zaino stile trekking che portava, alzó i pantaloni giá ascellari e si appiccicó gli occhiali molto nerd al viso: "Buongiorno- i-io sono il vostro professore di ma-matematica!" si espresse evidentemente imbarazzato.
"Buongiorno professore-di-cui-non-so-nome-cognome-e-gruppo-sanguigno" dissero alcuni -anche io e la Vivi- al 'nuovo arrivato' dandogli un semi caloroso benvenuto.
A tutti parve di scorgere un piccolo sorriso sulle sue labbra, sostituito poi da un arricciamento delle labbra:" Sono Harry Styles, piacere di conoscervi" posizionò la sua roba sulla cattedra e andò a scrivere il suo nome alla lavagna.

Uno ad uno dopo ci toccò presentarci, dando particolari come 'mi piace il chachacha' o 'ascolto roba coreana' o peggio ancora 'vado matta per il mango, vivo di quello, e se me lo toccate vi taglio le palle'. Manco l'FBI era così accurata nei dettagli, ma era questo che ci aveva interessato a tutti del professor Styles.
Toccó a Virginia, la scena fu epica: "Mi chiamo Virginia Reynolds e mi piace dire la veritá".
Il professore alzó lo sguardo dal registro e fece la fatidica domanda:"Cioè?".
"Paidge e Jessica sono putains e non mi piacciono i suoi capelli. Faccio schifo a matematica e ho il rigetto, non si aspetti nulla da me" alzó le mani e si risedette con le risate del professore che pareva divertito mentre le due nominate sembravano parecchio offese.
Io a malapena mi reggevo la pancia per le risate e feci una figura di pupù quando Styles mi chiamò e caddi con la testa sul banco tentando di pronunciare il mio nome: "Mi chiamo Beatrice Tomlinson e mi piace il mango. Vado ai rave party e domani mi faró i rasta" sorrisi. Il prof sorrise. Louis sorrise. Vivi ridacchiò.
WTF.
Finì il giro con una certa VanPenns, una certa olandese di cui ignoravamo l'esistenza, e cominciammo a selezionare gli argomenti per lo studio dell'algebra; con grande dispiacere giá dalla settimana successiva il professore voleva iniziare il programma, e sentii la mia amica pronunciare un lieve vaffanculo sbuffando.

Materia da rigetto.
Professore scordinato.
Algebra.
Meglio di così non poteva andare.

 

DAN DAN DAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAN
ECCOMI QUAAAAAAAAAA *in veste di Wonder Woman*

Come avete passato il Capodanno signore? Io--- bene.
LOL.
Non mi presento, perchè si, perchè non ho tempo per presentarmi, ho una strizza che mi urge correre per casa con la coda da Ih Oh di Winnie the Pooh.
Ma okaaaaaay-- io non ascolto tanto i 1D però una mia amica mi fa la capa santa con costoro che non ho resistito a dedicarle una storia. Che sta pure su Wattpad, con stesso nome cetera cetera (poop).
Spariscisco (?) adesso e vi lascio.
BUONA NOTTEH


 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Prof Cactus