“ Caro diario,domani è il grande giorno.Il giorno che aspetto da una vita,per quel poco che ho vissuto. Il giorno più bello. Il giorno in cui cambierà tutto”

Posai la penna e il diario in cima alla valigia e la chiusi. Controllai che fosse tutto apposto per domani. La valigia era pronta,i biglietti dell'aereo c'erano,tutto era apposto.

Il telefono incominciò a vibrare sul letto.

"Pronto?"

"Marti! " Una voce femminile rispose dall'altra parte. Troppo strana. Preoccupata forse.

"Fati,va tutto bene?"

"Si ...beh..no cioè sono agitata. Molto. Sto iniziando a pentirmi di questa cosa...insomma non sono nemmeno maggiorenne,non è una cosa da tutti i giorni scappare."  Rispose agitata. Odio quando mi fa pentire pure a me delle cose che sto per fare.

"No ehi..stiamo spettando questo giorno da molto tempo ormai,vuoi davvero rovinare tutto?"  Chiesi cercando di farla ragionare.Non potevamo ritirarci proprio adesso. Era tutto pronto,tutto perfetto.

"lo so ma.."

"niente ma Fatima! Dobbiamo andarcene...lo stiamo facendo per il nostro bene infondo." Le ricordai.

"Hai...hai ragione." Feci un sospiro di sollievo per la sua risposta.

"Dai ora andiamo a dormire. Ci aspetta una lunga giornata domani. Buonanotte ti voglio bene."   Dissi cercando di chiudere questa conversazione. Non doveva pentirsi un'altra volta di tutto questo.

"Vabene..notte,anche io."

Chiusi il cellulare e lo misi sotto il cuscino.Mi misi sotto le coperte e cercai di addormentarmi.

Fatima's Pov

Non capisco...non capisco perchè sono così. E' tutta la vita che aspetto di andarmene da questo inferno. Di essere libera.E adesso..beh adesso rovinerei tutto per la mia agitazione ed emozione? Non ci penso proprio. Spero solo che andrà tutto bene.

Mi misi a dormire cercando di liberarmi da ogni mio pensiero. E così feci.

…

La mattina seguente mi svegliai alle 07:00. Alle 09:00 dovremo prendere l'aereo da Milano e perderlo non sarebbe stata una delle cose migliori.

Mi vestii velocemente,cercando di fare in fretta. Marti sarà qui a momenti e non ho proprio voglia di sentirla lamentarsi di prima mattina.

So quanto sia stressata in questo periodo perciò preferisco evitare maggiori problemi.

Mi misi un filo di trucco,presi la valigia,la borsa e scesi in salotto.

Poggiai il tutto davanti alla porta per poi dirigermi verso la cucina.

Non avevo nessuna voglia di cibo ma se non avrei mangiato qualcosa mi sarei sentita male così presi un biscotto e me lo misi in bocca. Il resto del cibo ce lo avevo nella borsa per sicurezza,tutte schifezze ovviamente.

“Allora...stai attenta vabene?Parigi è una grande città,potrebbe accadervi qualcosa..”

Dice mio padre appena uscì dalla cucina. Un senso di colpa mi riempì il cuore. Crede davvero che andremo a Parigi,chr andrò a studiare e che non lo deluderò mai. Che poi non lo capisco. Cosa cavolo sta dicendo? Da quando si preoccupa per me?. Ogni senso di colpa svanì e cominciai a provare solo odio e felicità per quello che stavo per fare.

“Si..si non preoccuparti,starò bene.” mi limitai a rispondere. Continuammo a parlare su i miei futuri studi a Parigi. Nel frattempo scese anche Nora a salutarmi. L'unica persona che mi sarebbe mancata di questo posto. La sorella migliore al mondo. Mentre parlavamo notai uno strano sgaurdo di mio padre..i suoi occhi mostravano per la prima volta tristezza. E anche se questo mi addolorava molto,distolsi lo sguardo da lui guardando l'orologio.

Poco dopo suonarono al campanello. Doveva essere Marti.

“ Buongiorno signor Donati,ciao Nora!” dice rivolgendosi ad entrambi. Papà ricambiò con un sorriso mentre Nora venne ad abbracciarmi.

“Torna presto ti prego!” mi chiese silenziosamente nell'orecchio. Mi sentivo sempre più in colpa di tutto ciò.

“Lo farò” risposi altrettando silenziosa.

Ricambiai il suo abbraccio per poi andare da mio padre e stamparli un bacio sulla guancia,

“Ciao Papi,ciao Nora!”

Dico per poi chiudere la grande porta dietro di me. Uscita da quella casa iniziai a saltellare senza un motivo. Ancora non potevo crederci. Stavo per andarmene davvero da tutto questo?.