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Autore: hillies    01/01/2015    0 recensioni
DAL TESTO:
Entrate, sua nonna fece sedere la nipote in cucina e le portò un bicchiere d'acqua per farla riprendere, dopodiché si sedette vicino a lei ed iniziò a parlarle dolcemente dicendo: "Allora cara, so che tutto questo potrà sembrarti strano, però è comunque il tuo destino e devi accettarlo, perché devi sapere che noi siamo state create per uno scopo, ovvero riuscire a togliere alcune parti del male nel mondo, perché ogni Staylor…"
"Aspetta un attimo, calma! Che cos'è una Staylor?" esclamò Veronica interrompendo la nonna.
"Bè, noi siamo delle Staylor tesoro, e abbiamo dei poteri magici. Comunque riprendendo il discorso, ogni Staylor è divisa in quattro copie.."
"Copie?!" disse Veronica interrompendo di nuovo la nonna.
"Sosia, se preferisci.
Genere: Azione, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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una staylor molto speciale

STAYLOR







"Veronica! Lascia stare quei cavalli e vieni in casa ad aiutarmi!" la chiamò a gran voce la madre.
Veronica era una ragazza di sedici anni, alta, magra, capelli castani e occhi verde speranza. Era una ragazza molto timida e riservata, e proprio per questo non aveva molti amici, anzi non ne aveva. L'unica persona con cui riusciva a confidarsi era sua nonna Margherita, la sola che era in grado di capirla.
Veronica diede un'ultima carezza ai cavalli ed entrò in casa sbuffando. Preparò il tavolo e mangiò in fretta e furia, ansiosa di tornare nel fienile.
Passò un'altra ora con i cavalli, dopodiché decise di andare da sua nonna Margherita nella casa accanto, come faceva molto spesso.
Entrò salutando calorosamente sua nonna, abbracciandola, dopodiché andarono tutte e due in salotto per bere una tazza di thè, che Veronica adorava.
Ad un certo punto mentre parlavano Veronica vide un libro sul tavolino li vicino e siccome le sembrava interessante decise di allungarsi per prenderlo e leggere la trama. Si girò un attimo visto che sua nonna l'aveva chiamata per chiederle una cosa sulla scuola e senza accorgersene attirò a sé il libro. Appena dopo essere sprofondata di nuovo sul divano, Veronica iniziò a  leggere la trama, mentre sua nonna sbalordita, visto che aveva assistito alla scena, mandò giù tutto d'un fiato il thè rimasto nella sua tazza.
Subito dopo che Veronica ebbe finito di leggere e bere il suo thè, la nonna le si avvicino per parlarle e lei, preoccupata per quello che poteva dirle, si avvicinò e Margherita iniziò a parlare:
"Veronica, quello che sto per dirti è una questione veramente importante, che non ho mai detto a nessuno fino ad oggi, mi raccomando io mi fido di te perciò non dirlo a nessuno, ok? O almeno non agli umani. Tranquilla, una volta finito capirai…"
"Nonna mi spaventi, cosa c'è di così importante da dire?" chiese
Veronica spaventata.
"Oh tranquilla, non è nulla di preoccupante. E' difficile da spiegare ma proverò a farmi capire il meglio possibile. Per cominciare voglio dirti che tu, mia cara, possiedi dei poteri magici, molti poteri magici, e che hai una tua sosia in giro per il mondo. Devi trovarla entro i tuoi vent'anni altrimenti i vostri poteri svaniranno per sempre. Ma non ho ancora finito, perché devi sapere che in tutta questa storia vi è anche il male: perché per ogni sosia del bene nasce anche una sosia del male, che sono molto cattive e che devono essere distrutte per il bene vostro e del mondo. Lo so che è difficile ma è proprio così" Disse la nonna.
Veronica la guardò a lungo stupita, poi quando finalmente si riprese, le rispose:
"Ehm… nonna, sicura di stare bene?! Secondo me è meglio che tu vada a riposarti un po'…"
"Ma no tesoro, che dici! È la pura verità, credimi. Anche se è difficile prima o poi te ne accorgerai cara!"
"Ok, nonna,  anche se io non ti credo comunque. Ora vado. Sai, io credevo che almeno tu non mi raccontassi storielle come ai bambini! " disse Veronica poco convinta, avviandosi verso la porta.
"No no, aspetta… non ho finito!" ma Veronica ormai era uscita di casa correndo.
Decise di tornare dai suoi cavalli adorati per dargli da mangiare. Prese il fieno e perplessa iniziò a pensare a tutto quello che poco prima le aveva raccontato sua nonna e così decise di vedere se veramente aveva ragione e di provare i suoi cosiddetti "poteri".
Iniziò a pensare mentre intanto allungava una mano vero una mucchietto di fieno, e disse poco convita: “Fieno spostati”, ma purtroppo non ci riuscì. Sentì la voce di sua nonna dietro di lei: "Tesoro, devi crederci, altrimenti non funzionerà."
Veronica, senza risponderle, ci riprovò e il fieno si spostò. Rimase a bocca aperta e si girò verso sua nonna, per poi raggiungerla e riempirla di domande: "Nonna, ma com'è successo? Perché ho dei poteri? Anche tu li avevi? Da quanto sai questa cosa?"
Avrebbe voluto continuare, ma Margherita la interruppe dicendo:"Ehi, ehi calmati tesoro, stai tranquilla! Ora ti spiegherò di nuovo tutto con calma e tu mi farai tutte le domande che vorrai. Però andiamo a casa a sederci che è meglio e intanto tu ti tranquillizzi, che ne dici?"
"Si ok, forse hai ragione, andiamo che è meglio" e con questo finirono la loro conversazione per poi dirigersi in casa.
Entrate, sua nonna fece sedere la nipote in cucina e le portò un bicchiere d'acqua per farla riprendere, dopodiché si sedette vicino a lei ed iniziò a parlarle dolcemente: "Allora cara, so che tutto questo potrà sembrarti strano, però è comunque il tuo destino e devi accettarlo, perché devi sapere che noi siamo state create per uno scopo, ovvero riuscire a togliere alcune parti del male nel mondo, perché ogni Staylor…"
"Aspetta un attimo, calma! Che cos'è una Staylor?" esclamò Veronica interrompendo la nonna.
"Bè, noi siamo delle Staylor, tesoro, e abbiamo dei poteri magici. Comunque, riprendendo il discorso, ogni Staylor è divisa in quattro copie.."
"Copie?!" disse Veronica interrompendo di nuovo la nonna.
"Sosia, se preferisci. E appunto sono due brave e due cattive, le due brave sono state allontanate in diverse parti del mondo fin dalla nascita e devono ritrovarsi entro i vent'anni altrimenti i loro poteri svaniranno, come ti avevo già detto prima. Questo te l'avrei dovuto dire quando avevi sette anni, ma purtroppo, non so il motivo, tu non hai mai iniziato a fare magie. Magari a quest'ora può darsi che la tua sosia l'avresti già trovata, e ti saresti già allenata! Ma non importa, lei  sarà già in viaggio per trovarti, ne sono sicura cara." Disse rassicurandola la nonna.
"Ah... e le sosia cattive?" Chiede Veronica.
" Bè le sosia cattive invece sono insieme fin dalla nascita, come gemelle, e loro diffondono il male nel mondo e vanno fermate al più presto. Io le mie due sosia cattive le ho già  distrutte! Ovviamente con la mia la mia sosia "
" Wow, quindi anche tu eri una Staylor! e la mamma?" disse Veronica stupita.
"Bè vedi non tutte le persone lo possono essere e, infatti, tua madre non lo è, per questo non sa niente e tu mi raccomando non dovrai mai dirglielo né a lei né a nessun altro essere umano, intesi?" spiegò la nonna Margherita.
" Ma quindi noi non siamo esseri umani?" disse Veronica completamente sconvolta.
"Bè non proprio, siamo diciamo un po' soprannaturali, ecco!"
"Questa cosa mi spaventa..."
"Oh no, presto ti abituerai, tranquilla..." Disse rassicurandola la nonna.
" Spero. E comunque una volta che io e la mia sosia brava ci saremo riunite cosa succederà?" chiese
Veronica sempre più curiosa.
"Beh, qui viene la parte più difficile. In pratica voi due brave e le due cattive dovrete scontrarvi in una battaglia. Se vinceranno le cattive, nel mondo si aggiungerebbero cose cattive, brutte, e voi scomparireste per sempre."
" E in caso contrario?" chiese Veronica con voce tremante.
"In caso contrario il bene trionferà anche sul mondo e le due cattive scompariranno e con loro anche un male nel mondo, e voi no. Ah, dimenticavo: se le due sosia brave non riescono a congiungersi e litigheranno, vincere la battaglia sarà veramente difficile, perché litigando i vostri poteri perderanno forza" pronunciando queste parole, Margherita accarezzò il viso della nipote.
" Ma nonna io… io… ho paura; insomma, non so che fare! Come faccio a trovare la mia sosia brava? E se non riusciremo a congiungerci? E se non riesco a vincere la battaglia  ed io scomparirò? Cosa devo fare?" chiese Veronica scoppiando a piangere.
La nonna cercò di calmarla dicendole che l'avrebbe aiutata e che di sicuro ce l'avrebbe fatta.

"Ascoltami: ora respira. Ho ancora tante cose da dirti e da insegnarti, quindi ora vai a riposare. Vieni domani mattina alle 8.00 nel fienile, ti insegnerò a usare i tuoi poteri" Veronica, sconvolta, annui e corse dai suoi cavalli.

*Il giorno seguente*
"Veronica, tesoro, dove sei?" Chiese la nonna.
"Sono qui nonna, voglio sapere tutto quello che posso fare con i miei poteri oggi stesso!" disse Veronica correndo incontro alla nonna.
"Brava, questo è lo spirito giusto! Allora, cominciamo: tu puoi volare, far spostare gli oggetti, diventare invisibile, far comparire gli oggetti e molto altro. E per la lotta con i sosia del male userai tutti i poteri che riguardano l'acqua, mentre la tua sosia quelli che riguardano il fuoco.
Ma ricorda che tu lotterai contro il sosia del fuoco non quello del acqua! Stai tranquilla, perché con la tua sosia ti allenerai" disse la nonna Margherita con decisione.
"Ma come faccio? Ho tante cose da imparare e pochissimo tempo!" disse
Veronica più spaventata di prima.
"Fidati, imparerai benissimo! E sono sicura che la tua sosia ti aiuterà!" Disse con dolcezza la nonna.

Passarono mesi ad imparare tutti i trucchi per i poteri di Veronica fino al momento di imparare a volare, la cosa più difficile.
"Tesoro, come ti dico sempre se non credi nei tuoi poteri, non credi in te e se non credi  in te non credi nelle Staylor q quindi non volerai." disse la nonna alla sua nipotina.
Veronica si trovava in cima al fieno a cinque metri da terra, e rimase li impalata, molto spaventata da quello che poteva succedere.
"Nonna,  io ci credo! Credo quello che sono, credo nei miei poteri, credo nelle Staylor!" gridando queste parole con convinzione Veronica si lancio e riuscì a volare.
Fecero molte prove, finché venne il giorno in cui Veronica dovette partire per andare a cercare la sua sosia. Era pronta.
"Nonna scusa, ma come faccio a trovarla?" chiese Veronica preoccupata.
"Con l'istinto, tesoro. Fidati di te e vedrai che la troverai. E poi ricorda che lei è l'opposto di te." disse saggiamente la  nonna
"Ok, grazie nonna sono pronta!" detto questo Veronica l'abbraccio forte e volò via.

Volò per giorni, settimane, in cerca della sua sosia, senza riuscita. 
Era spaventa e preoccupata di non riuscire a trovarla. Decise di fermarsi e riflettere su quello che le aveva detto Margherita. Si concentrò e pensò dove potrebbe trovarsi una ragazza che era il suo opposto.

"Io non vivo in città, ma lei ovviamente si! Ma quale? Ma certo, New York!" disse a gran voce.
Partì e andò molto veloce, aveva una sensazione strana, quasi si sentisse finalmente compresa.
Passò un mese ed era certa di aver cercato in tutta New York ma della sua sosia nessuna traccia.

"Salve posso esserle utile?" disse cameriera di un importante bar Newyorkese.
"Em…si grazie, una tazza di the!" disse Veronica con aria smarrita.
Attese il suo the, quando notò che la cameriera a cui aveva ordinato la stava fissando.
"Non è possibile!" esclamo silenziosamente Veronica, che nel frattempo aveva notato che gli occhi della cameriera erano come i suoi. Lei era una sosia! In quel momento si era avvicinata e la guardò fissa nei occhi:
"Sei tu? Sei tu la mia sosia? Sei tu che io ho cercato per anni?" Chiese la cameriera  a Veronica, speranzosa.​
"Si, sono io, sono Veronica! E scusa del ritardo… ho scoperto solo nove mesi fa di avere i poteri." rispose Veronica contentissima e anche un po' imbarazzata.
"Mi chiamo Emma. Che stiamo aspettando? Dobbiamo andare!" disse Emma togliendo il grembiule e scappando via con lei.
"Dobbiamo trovare un rifugio per allenarci" disse Veronica
"Io ne conosco uno, seguimi" disse Emma alzandosi in volo. Arrivarono in poco tempo al rifugio e Veronica non poté che commentare: "Ma questa è casa tua!"
"Si, ma fidati di me, nel mio garage ho un passaggio segreto, che non conosce nessuno. Avanti, seguimi." Disse Emma convinta.
Una volta arrivate nel garage, Emma spostò un enorme armadio, ovviamente con i propri poteri, e loro insieme attraversarono un enorme e buio sotterraneo che attraversava tutta la città: era inquietante, ma era anche perfetto per allenarsi con i loro poteri. Mentre camminavano, Veronica, incuriosita, fece ad Emma tante domande per capire che tipo di persana era: "Ma tu, quando e come hai fatto a scoprire di essere una Staylor?"
"Vedi, è successo molti anni fa, quando avevo sette anni, e in pratica un giorno, mentre ero in giardino con mia zia, stavo guardando il cielo e ad un certo punto ho visto passare un aeroplano enorme e così per scherzare ho detto 'Lo tocco!' e senza neanche accorgermene mi sono alzata da terra rimanendo sospesa nell'aria. Solo dopo mia zia, che è una Staylor anche lei, mi ha detto tutto quello che dovevo sapere, e da lì ho iniziato a viaggiare per il mondo alla ricerca della mia sosia, ovvero te!" disse Emma.
"Ah wow! Io invece l'ho scoperto molto tardi, solo pochi mesi fa…" Disse Veronica tristemente.
"Tranquilla non ti preoccupare, noi ce la faremmo!" La rassicurò la sua sosia.


Col passare degli anni questa coppia di Staylor divenne molto forte. Ormai i poteri non avevano più segreti per Emma e Veronica, si allenavano il più possibile anche se Emma lavorava e Veronica era sempre occupata con i suoi cavalli ed il suo fienile, ma nonostante tutto non si erano mai date per vinte e infatti continuarono ad allenarsi nel rifugio, aspettando con ansia la loro battaglia contro le sosia cattive, che sarebbe avvenuta molto presto.
Un giorno però, mentre Veronica e Emma stavano mangiando tranquillamente, quando ad un certo punto Emma lanciò un'occhiata di sfida a Veronica e iniziò a fare una magia, ovvero accendere tutte le candele del locale. Allora Veronica per gioco fece aprire tutti i rubinetti del ristorante, e da lì iniziarono una piccola lotta di magia per vedere chi fosse la migliore.
Sembrava tutto un gioco, quando Emma esclamò: "Tanto sono io la più brava, non mi batterai mai!"
Veronica rispose: "Ahhahah, tanto l'acqua è più forte! Non potrai mai battermi!" E concluse riempiendo tutti i bicchieri della gente di acqua.
Ma Emma, senza darsi per vinta, accese tutti i fornelli con uno schiocco di dita e Veronica a sua volta rispose innaffiando tutte le piante fino a farle fiorire e poi morire.
Continuarono fino a quando il locale era veramente in uno stato pietoso, perciò le due ragazze fecero tornare tutto a posto.
Appena uscite si guardarono in modo minaccioso dritto negli occhi e iniziarono a scannarsi lanciandosi contro bombe di fuoco e di acqua, insultandosi a vicenda.
Quando, ad un tratto, fu Emma a insultare in modo ancora più brutto Veronica: "Ehi, dimmi un po', come pensi di battermi? Non ci riuscirai mai se continui a stare con quei cavallini del cazzo"
Ma Veronica rispose con gli occhi lucidi "Vai a cagare e lasciami in pace!"  e se ne andò. Emma andò nella direzione opposta.
Era la prima litigata che avevano fatto da anni, i loro poteri erano diventati fortissimi ma con quella litigata avrebbero dovuto ricominciare dall’inizio.

Il giorno dopo, entrambe a casa propria, appena si svegliarono sentirono una strana sensazione dentro di loro e, una volta capito cosa stava succedendo, si alzarono di scatto dal letto, si vestirono in fretta e raggiunsero di corsa il loro rifugio ognuna per conto proprio.
Si trovarono una di fronte all'altra, si guardarono e quando stavano per dire una parola, iniziarono ad essere trasportate come in un vortice oscuro, fino ad essere catapultate nel parco dove avrebbero sfidato le sosia del male.
Furono scaraventate a terra in modo brusco, ma si alzarono subito e capirono che erano state le sosia cattive a farle arrivare lì.
Un attimo dopo si guardarono e Emma disse a Veronica telepaticamente: "Senti, so che litigando probabilmente abbiamo perso i nostri poteri, ma dobbiamo andare avanti lo stesso, perché è giunto il momento di far vedere ai nostri sosia quello che siamo e che abbiamo imparato in questi anni!"
Misero una mano sopra all’altra e gridarono: "STAYLOR!"
Ad un tratto le piombarono di fronte le due sosia cattive. Guardarono Emma e Veronica e si misero a ridere.
Una disse all'altra, con tono malefico:"E queste sarebbero le sosia da battere? Ma per favore!"
"Già, batterle sarà una passeggiata! Ahahahah" Le rispose l'altra, con tono altrettanto malefico.
"Finalmente ci incontriamo!” disse Veronica.
"È da anni che aspettiamo questo momento per potervi distruggere una volta per tutte!" Esclamò Emma.
Le due sosia cattive erano uguali e identiche a Emma e a Veronica. L'unica cosa diversa erano gli occhi, di un colore stranissimo, un marrone scuro tendente al rosso.
Dopo quella "amichevole" chiacchierata, Emma e Veronica si guardarono in segno di intesa, e iniziarono la battaglia.
Emma cercò di creare una palla di fuoco con le proprie mani, ma era troppo debole, per questo la palla svanì dopo poco. Così la sosia cattiva dell'acqua le piombò addosso lanciandole un enorme getto d'acqua fino a farla scaraventare contro un albero.
Quando Emma cadde a terra stremata, Veronica sentì un colpo allo stomaco.
Nel frattempo Veronica non riusciva ad usare i poteri, continuò a provare fino a quando la sosia del male le scaraventò addosso un fulmine. Emma sentì dolore.
Avevano paura, si avvicinarono e si presero le mani forte e dissero urlando: "Noi ci crediamo!"
Detto questo si alzarono in cielo creando intorno a loro una grandissima luce abbagliante, stava succedendo qualcosa di strano. Emma e Veronica si guardarono, non erano preparate a tutto questo, non avevano mai sentito quella strana forza dentro di loro. 
Unendo le loro mani, palmo contro palmo, formarono una palla gigante d'acqua e fuoco, potente, enorme e unica.

A quel punto capirono che loro non erano semplici Staylor, ma che erano delle Staylor speciali, avevano qualcosa in più che tutte le altre Staylor non avevano.
Lanciarono l'immensa palla e annientarono le nemiche con un solo colpo.
Finalmente la battaglia si era conclusa. E in meglio, perché loro avevano vinto.
Ma soprattutto perché loro finalmente avevano capito quello che erano realmente. Non delle semplici Staylor ma le più forti!

Col passare degli anni, crearono una scuola di poteri per tutte le nuove Staylor.
Emma e Veronica diventarono i capi, le più potenti Staylor di tutti i tempi.
E furono ricordate per sempre.

Salve a tutti :)

Questa storia è stata fatta da me e due mie amiche due anni fa. L'abbiamo inventata noi di sana pianta, e oggi mi è venuta la brillante idea di pubblicarla, spero vi piaccia! Nel caso invece voi amaste Harry Potter, ho in corso una long, se volete passate a dare un'occhiata :) http://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2038939&i=1

Un bacio, Eleonora <3

  
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