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Autore: Melmon    15/11/2008    3 recensioni
La sofferenza di una ragazza che perde il suo angelo, il suo eroe.
Dedicato a tutti gli eroi: comuni uomini con un grande cuore!!!
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa storia nasce da un momento di riflessione, come noterete i protagonisti non sono presentati, non hanno nome e sono identificati in nessun’altra maniera che eroi e uomini in divisa.
Questo è voluto perché la sofferenza è il sacrificio di queste persone sono un po’ di tutti, anche se spesso non ci rendiamo conto del loro lavoro e del loro sacrificio fino a quando non è troppo tardi o nei peggiori dei casi mai!



Le cose che mi circondano hanno smesso di avere senso come se l’aria mi venisse a mancare tutto ad un tratto eppure non è cosi perché gli altri intorno a me non si sento male, il mio mondo sta crollando ed io non so’ a chi appoggiarmi.
Mi accoscio a terra e le lacrime mi riempiano talmente tanto gli occhi che fatico a distinguere il mondo che mi circondano che inizia a rallentare e a non avere importanza. Non era servito neanche terminare quella frase tanto dolorosa che avevo capito, il mio eroe era morto e con lui una parte di me lo aveva appena seguito. Solo tra le sue braccia riuscivo a sentirmi al sicuro, solo lui riusciva a placare le mie lacrime e sempre solo lui riusciva a farmi sorridere in ogni momento solo con la sua presenza.
Ma non ci sarebbe più stato per me e per nessun’altro, non avrebbe più salvato nessun mondo. Il mio cuore si ruppe in mille pezzi sicura che non si sarebbe mai più risanato, non lo avrei mai più sentito battere come prima, come quando lui correva da me al mio più minimo richiamo.
Il mio angelo aveva appena messo le ali e questa volta per sempre. Non ricordo molto di quei giorni solo tante lacrime e tanto vuoto dentro.
Le parole degli altri risuonavano vuote intorno a me, a mala panne udivo le loro voci ma non riuscivo ad afferrare il senso delle loro parole a cui non rispondevo.
In quel momento la mia attenzione era riservata tutta a te, alla tua lucente bara aperta da cui non riesco ad allontanarmi nonostante tutti ci provino ma come posso allontanarmi da te?
Questi sono i nostri ultimi momenti, certo li vivo solo io ed è solo il mio mondo che cambierà da quando sigilleranno tutto ed allora ci sarà solo la tua lapide e la foto di te sorridente su cui piangere e poggiare una rosa. Il tuo mondo è già cambiato, ha finito di girare come un film arrivato alla fine, un film che era la tua vita e dove io ero la co-protagonista.
Quel uomo non avuto nessun rispetto o riguardo per te, perché avrebbe dovuto?
D’altra parte non ti conosceva, non sapeva che angelo sei per lui eri solo un uomo in divisa che cercava di fermare la sua fuga ed allora ti ha fermato nel solo modo che conosceva con una pistola; è stata inutile la corsa in ambulanza, è stata inutile la tua lotta perché sono sicura che tu hai lottato con tutte le tue forze per poter ritornare da me, per rivedere il mio sorriso ma non ti preoccupare non do la colpa a te perché non c’è l’hai fatta. Ci hai provato!
Ora che ti accompagno nel tuo ultimo viaggio ti prometto che sarò forte e che io proverò a vivere senza di te, a vivere con solo il tuo ricordo nel cuore e che sarò forte.
Voglio giustizia, voglio che l’uomo che ti ha strappato a me possa vedere nei miei occhi la mia sofferenza, voglio che capisca cosa ha fatto e che passi il resto dei suoi giorni a combattere con la sua coscienza mentre sconta la pena che un giudice deciderà. Tutti i tuoi colleghi mi hanno giurato che cercheranno quel individuo, che posso contare su di loro, mi conoscono abbastanza per sapere che lotterò da sola e che passerà un po’ di tempo prima che io rimetta piede nel vostro ufficio.
E’ passato un mese dalla tua assenza, i tuoi colleghi hanno mantenuto la parola: hanno preso il tuo assassino e a breve ci sarà il processo a cui io assisterò con loro.
Vicino alla tua lapide intravedo lui, poggia dei fiori sulla lapide del suo compare, la sua spalla, il fratello maggiore che fa sempre voluto oltre che il suo collega.
Si scusa con me per non averti salvato, che doveva essere lui al tuo posto, che quella pallottola doveva essere per lui e che per questo merita di morire. Per la prima volta dalla tua morte la vecchia me è tornata: lo ho preso a schiaffi! Ho urlato con tutta me stessa che non doveva pensare questo, che la sua vita vale tanto quando la tua, che una vita vale tanto, che cosi infangava la tua memoria e che io non lo avrei mai perdonato se si sarebbe lasciato andare, che doveva combattere come me per te. Abbiamo pianto insieme abbracciati di fronte alla tua lapide.
Mi è stato accanto per tutto il tempo del processo, è stato molto lungo ma non mi ha lasciato sola, durante la sentenza dettata del giudice ho visto nei suoi occhi la stessa luce che vedevo nei tuoi quando mi parlavi fiero del tuo lavoro.
Ed ora che ho versato tutte le mie lacrime, ora che so combattere ed ho accettato la tua assenza rassegnandomi ad una vita senza il tuo sorriso ed il tuo aiuto: ti lascio andare. Oramai ho imparato a rialzarmi da sola dalla polvere, una cosa che prima facevo con il tuo aiuto ma sono sicura che continui a farlo solo con delle ali e un’aureola in più, sei sempre stato il mio angelo.
Tu sarai fiero di me, ti renderò fiero di me.
Aspettami, per te sarà solo un battito d’occhi ma per me anni ma poi sarò al tuo fianco.
Ora vado non posso fare tardi domani sarà un giorno importante, stammi accanto perché da sola non so se c’è la faccio. Domani mi sposerò!
Ho trovato in lui un qualcosa che avevo perso, non te perché come te non c’è nessuno e non ci sarà mai, ma un altro sorriso che fa nascere il mio!
Dedicato a tutti gli eroi: comuni uomini con un grande cuore!!!
  
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