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Autore: _1Direction_5SOS_    02/01/2015    1 recensioni
Lui.
Lei.
Due anime così simili eppure così diverse che non possono fare a meno l'uno dell'altra ma, malgrado il loro amore, riusciranno a stare insieme?
Genere: Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Lime | Avvertimenti: Bondage
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Sono stanca di continuare a provare e riprovare. Sono stanca di soffrire e di credere che tutto può sistemarsi. La mia vita è un continuo andare avanti e indietro e io davvero non ne posso più. Non ne posso più di questa merda. Non ne posso più di quelle persone che continuano a dire "tranquilla andrà tutto bene". Sono tutte cazzate perché niente andrà bene in questa stupida vita... *** Mi chiamo Katherine Johnson ma mi faccio chiamare Kate da tutti perchè odio il mio nome intero. Lo detesto profondamente. Non c'è niente da dire sulla mia squallida vita, ho 18 stupidissimi anni compiuti da poco. Eppure, dicono tutti, che i 18 anni dovrebbero essere gli anni migliore della tua vita ma per me questa convinzione che molte persone hanno è una totale assurdità. Sarà perché ho vissuto e sto vivendo in un modo così orrendo che non riesco a trovare niente di bello negli anni della mia vita.. Ho i capelli castano chiaro e gli occhi azzurri. Li odio. Odio i miei stupidi capelli e i miei occhi. Provengo da una fottuta famiglia di drogati. Mio padre era uno stupido drogato.. Già, era. È morto circa 2 anni fa per colpa di quella cavolo di droga. Mia madre continua a dirmi che provava a smettere con tutto se stesso, che cercava di farlo per me. Ma io non le credo per niente, sono tutte cazzate non ha mai provato a smettere ne per me ne per altri non ci ha neanche mai provato per davvero, fingeva di voler provare. A lui importava solo di se stesso e della sua stupidissima droga. Lavorava, non per cercare di mantenere la nostra famiglia ma per potersi pagare tutta la roba che si faceva. Quando tornava a casa era sempre ubriaco e aveva sempre una bottiglia di alcolici tra le mani. Si incazzava con noi per ogni minima cosa. Lanciava bottiglie, rompeva cose e quando finiva di comportarsi come un pazzo malato di mente si chiudeva nella sua camera da letto per drogarsi. È li dove lo abbiamo trovato quel giorno. Nella sua camera, con un ago conficcato nel braccio. Bel modo di trovare il proprio fottuto padre morto. Ma la cosa non finisce qui. Anche mia madre si droga. Cerca continuamente di nascondermelo ma io l'ho scoperta ormai da mesi, subito dopo la morte di mio padre. Ho trovato una bustina di polverina bianca nella tasca del suo giubbotto circa un anno e mezzo fa. Non le dissi niente del fatto che avevo trovato quella bustina, non glielo mai detto. E anche se l'avessi fatto? Non sarebbe cambiato niente avrebbe comunque continuato a drogarsi fottendosene completamente di me. Non mi importa niente se si droga, non sarò di certo io a impedirglielo e dirle che fa male. Lo capirà lei da sola quando si ritroverà nell' inferno con mio padre. Dovrei essere dispiaciuta per la sua morte ma non lo sono neanche un pò. Non lo sono mai stata. Neanche ho pianto al suo funerale. Ero l'unica in tutta la chiesa che non ha versato neanche una singola lacrima. Se fosse stato per me al suo funerale non ci sarei neanche andata. Mi ci hanno praticamente trascinata, non volevo perdere tempo ad andare ad uno stupidissimo funerale di uno sconosciuto. Si, per me non è mai stato un vero padre. Non si è mai comportato tale. Mi costringeva sempre a chiamarlo papà e se sbagliavo e lo chiamavo per nome mi arrivava uno schiaffo in faccia. Se dovessi raccontare la mia vita a qualcuno nessuno ci crederebbe, mi direbbero tutti che starei raccontando la trama di un film. È così irreale che a volte non ci credo neanche che questa sono io e che quello che sto vivendo è così tremendamente reale. Non ho mai creduto a cose tipo la famiglia, l' amore, l' amicizia. Ho imparato a non fidarmi mai di nessuno perché tutti prima o poi ti pugnalano alle spalle e per questo mi sono costruita una corazza negli anni che fin'ora nessuno ha mai abbattuto. Mi tengo sempre sulle mie e non sono mai completamente aperta con le persone, non voglio che nessuno sappia di me. L' unica persona con cui più o meno riesco ad aprirmi è la mia migliore amica, Michela. Solo lei riesce a capirmi fino in fondo ma nonostante ciò non le ho mai raccontato della mia vita. Non lo faccio con nessuno. Quando mi chiese come era morto mio padre le dissi che aveva un tumore, non le ho mai detto che era morto per colpa della droga. Lei sa che nascondo qualcosa ma ogni volta che cerca di finire sul discorso mi irrigidisco e smetto di parlare quindi per non farmi stare male cambia sempre argomento. Anche se lei è l'unica persona di cui realmente mi fido non me la sento per niente di raccontarle ciò che realmente ho passato e vissuto. Non passiamo molto tempo insieme come delle normali amiche a causa del mio lavoro ma nonostante questo non mi ha mai abbandonato e mi è stata sempre vicino per darmi sostegno. Lavoro in un negozio di dischi, album e cose simili riguardanti la musica, che è sempre li che mi accompagna anche nei momenti più bui. Faccio la commessa ma a volte, cioè la maggior parte del tempo, mi fermo fino a tardi per pulire per guadagnarmi degli extra. Metà dei soldi che guadagno lavorando se li prende mia madre. Lei dice che è per pagare bollette e cose riguardanti la casa ma so perfettamente bene che non è così e che li usa per procurarsi la roba. Abbiamo perfino rischiato di andare in bancarotta e perdere la casa per tutti i debiti che aveva accumulato e non aveva pagato. A quel punto non potei fare a meno di aiutarla dato che nella merda c'ero anche io fino al collo. Ma tutto questo sta per finire visto che tra circa 3 settimane inizia il college. Andrò a frequentare la New York Univetsity. Finalmente tutta questa sofferenza finirà e potrò iniziare a vivere la mia vita come si deve. Ho sempre odiato a morte la scuola ma ora come ora non vedo l'ora di lasciare questa casa, questa fottuta città per andare al college. Dovrò resistere solo altre 3 settimane, altre 3 lunghissime settimane e finalmente potrò essere felice. Potrò finalmente vivere. *SpaSono stanca di continuare a provare e riprovare. Sono stanca di soffrire e di credere che tutto può sistemarsi. La mia vita è un continuo andare avanti e indietro e io davvero non ne posso più. Non ne posso più di questa merda. Non ne posso più di quelle persone che continuano a dire "tranquilla andrà tutto bene". Sono tutte cazzate perché niente andrà bene in questa stupida vita... *** Mi chiamo Katherine Johnson ma mi faccio chiamare Kate da tutti perchè odio il mio nome intero. Lo detesto profondamente. Non c'è niente da dire sulla mia squallida vita, ho 18 stupidissimi anni compiuti da poco. Eppure, dicono tutti, che i 18 anni dovrebbero essere gli anni migliore della tua vita ma per me questa convinzione che molte persone hanno è una totale assurdità. Sarà perché ho vissuto e sto vivendo in un modo così orrendo che non riesco a trovare niente di bello negli anni della mia vita.. Ho i capelli castano chiaro e gli occhi azzurri. Li odio. Odio i miei stupidi capelli e i miei occhi. Provengo da una fottuta famiglia di drogati. Mio padre era uno stupido drogato.. Già, era. È morto circa 2 anni fa per colpa di quella cavolo di droga. Mia madre continua a dirmi che provava a smettere con tutto se stesso, che cercava di farlo per me. Ma io non le credo per niente, sono tutte cazzate non ha mai provato a smettere ne per me ne per altri non ci ha neanche mai provato per davvero, fingeva di voler provare. A lui importava solo di se stesso e della sua stupidissima droga. Lavorava, non per cercare di mantenere la nostra famiglia ma per potersi pagare tutta la roba che si faceva. Quando tornava a casa era sempre ubriaco e aveva sempre una bottiglia di alcolici tra le mani. Si incazzava con noi per ogni minima cosa. Lanciava bottiglie, rompeva cose e quando finiva di comportarsi come un pazzo malato di mente si chiudeva nella sua camera da letto per drogarsi. È li dove lo abbiamo trovato quel giorno. Nella sua camera, con un ago conficcato nel braccio. Bel modo di trovare il proprio fottuto padre morto. Ma la cosa non finisce qui. Anche mia madre si droga. Cerca continuamente di nascondermelo ma io l'ho scoperta ormai da mesi, subito dopo la morte di mio padre. Ho trovato una bustina di polverina bianca nella tasca del suo giubbotto circa un anno e mezzo fa. Non le dissi niente del fatto che avevo trovato quella bustina, non glielo mai detto. E anche se l'avessi fatto? Non sarebbe cambiato niente avrebbe comunque continuato a drogarsi fottendosene completamente di me. Non mi importa niente se si droga, non sarò di certo io a impedirglielo e dirle che fa male. Lo capirà lei da sola quando si ritroverà nell' inferno con mio padre. Dovrei essere dispiaciuta per la sua morte ma non lo sono neanche un pò. Non lo sono mai stata. Neanche ho pianto al suo funerale. Ero l'unica in tutta la chiesa che non ha versato neanche una singola lacrima. Se fosse stato per me al suo funerale non ci sarei neanche andata. Mi ci hanno praticamente trascinata, non volevo perdere tempo ad andare ad uno stupidissimo funerale di uno sconosciuto. Si, per me non è mai stato un vero padre. Non si è mai comportato tale. Mi costringeva sempre a chiamarlo papà e se sbagliavo e lo chiamavo per nome mi arrivava uno schiaffo in faccia. Se dovessi raccontare la mia vita a qualcuno nessuno ci crederebbe, mi direbbero tutti che starei raccontando la trama di un film. È così irreale che a volte non ci credo neanche che questa sono io e che quello che sto vivendo è così tremendamente reale. Non ho mai creduto a cose tipo la famiglia, l' amore, l' amicizia. Ho imparato a non fidarmi mai di nessuno perché tutti prima o poi ti pugnalano alle spalle e per questo mi sono costruita una corazza negli anni che fin'ora nessuno ha mai abbattuto. Mi tengo sempre sulle mie e non sono mai completamente aperta con le persone, non voglio che nessuno sappia di me. L' unica persona con cui più o meno riesco ad aprirmi è la mia migliore amica, Michela. Solo lei riesce a capirmi fino in fondo ma nonostante ciò non le ho mai raccontato della mia vita. Non lo faccio con nessuno. Quando mi chiese come era morto mio padre le dissi che aveva un tumore, non le ho mai detto che era morto per colpa della droga. Lei sa che nascondo qualcosa ma ogni volta che cerca di finire sul discorso mi irrigidisco e smetto di parlare quindi per non farmi stare male cambia sempre argomento. Anche se lei è l'unica persona di cui realmente mi fido non me la sento per niente di raccontarle ciò che realmente ho passato e vissuto. Non passiamo molto tempo insieme come delle normali amiche a causa del mio lavoro ma nonostante questo non mi ha mai abbandonato e mi è stata sempre vicino per darmi sostegno. Lavoro in un negozio di dischi, album e cose simili riguardanti la musica, che è sempre li che mi accompagna anche nei momenti più bui. Faccio la commessa ma a volte, cioè la maggior parte del tempo, mi fermo fino a tardi per pulire per guadagnarmi degli extra. Metà dei soldi che guadagno lavorando se li prende mia madre. Lei dice che è per pagare bollette e cose riguardanti la casa ma so perfettamente bene che non è così e che li usa per procurarsi la roba. Abbiamo perfino rischiato di andare in bancarotta e perdere la casa per tutti i debiti che aveva accumulato e non aveva pagato. A quel punto non potei fare a meno di aiutarla dato che nella merda c'ero anche io fino al collo. Ma tutto questo sta per finire visto che tra circa 3 settimane inizia il college. Andrò a frequentare la New York Univetsity. Finalmente tutta questa sofferenza finirà e potrò iniziare a vivere la mia vita come si deve. Ho sempre odiato a morte la scuola ma ora come ora non vedo l'ora di lasciare questa casa, questa fottuta città per andare al college. Dovrò resistere solo altre 3 settimane, altre 3 lunghissime settimane e finalmente potrò essere felice. Potrò finalmente vivere. Sono stanca di continuare a provare e riprovare. Sono stanca di soffrire e di credere che tutto può sistemarsi. La mia vita è un continuo andare avanti e indietro e io davvero non ne posso più. Non ne posso più di questa merda. Non ne posso più di quelle persone che continuano a dire "tranquilla andrà tutto bene". Sono tutte cazzate perché niente andrà bene in questa stupida vita... *** Mi chiamo Katherine Johnson ma mi faccio chiamare Kate da tutti perchè odio il mio nome intero. Lo detesto profondamente. Non c'è niente da dire sulla mia squallida vita, ho 18 stupidissimi anni compiuti da poco. Eppure, dicono tutti, che i 18 anni dovrebbero essere gli anni migliore della tua vita ma per me questa convinzione che molte persone hanno è una totale assurdità. Sarà perché ho vissuto e sto vivendo in un modo così orrendo che non riesco a trovare niente di bello negli anni della mia vita.. Ho i capelli castano chiaro e gli occhi azzurri. Li odio. Odio i miei stupidi capelli e i miei occhi. Provengo da una fottuta famiglia di drogati. Mio padre era uno stupido drogato.. Già, era. È morto circa 2 anni fa per colpa di quella cavolo di droga. Mia madre continua a dirmi che provava a smettere con tutto se stesso, che cercava di farlo per me. Ma io non le credo per niente, sono tutte cazzate non ha mai provato a smettere ne per me ne per altri non ci ha neanche mai provato per davvero, fingeva di voler provare. A lui importava solo di se stesso e della sua stupidissima droga. Lavorava, non per cercare di mantenere la nostra famiglia ma per potersi pagare tutta la roba che si faceva. Quando tornava a casa era sempre ubriaco e aveva sempre una bottiglia di alcolici tra le mani. Si incazzava con noi per ogni minima cosa. Lanciava bottiglie, rompeva cose e quando finiva di comportarsi come un pazzo malato di mente si chiudeva nella sua camera da letto per drogarsi. È li dove lo abbiamo trovato quel giorno. Nella sua camera, con un ago conficcato nel braccio. Bel modo di trovare il proprio fottuto padre morto. Ma la cosa non finisce qui. Anche mia madre si droga. Cerca continuamente di nascondermelo ma io l'ho scoperta ormai da mesi, subito dopo la morte di mio padre. Ho trovato una bustina di polverina bianca nella tasca del suo giubbotto circa un anno e mezzo fa. Non le dissi niente del fatto che avevo trovato quella bustina, non glielo mai detto. E anche se l'avessi fatto? Non sarebbe cambiato niente avrebbe comunque continuato a drogarsi fottendosene completamente di me. Non mi importa niente se si droga, non sarò di certo io a impedirglielo e dirle che fa male. Lo capirà lei da sola quando si ritroverà nell' inferno con mio padre. Dovrei essere dispiaciuta per la sua morte ma non lo sono neanche un pò. Non lo sono mai stata. Neanche ho pianto al suo funerale. Ero l'unica in tutta la chiesa che non ha versato neanche una singola lacrima. Se fosse stato per me al suo funerale non ci sarei neanche andata. Mi ci hanno praticamente trascinata, non volevo perdere tempo ad andare ad uno stupidissimo funerale di uno sconosciuto. Si, per me non è mai stato un vero padre. Non si è mai comportato tale. Mi costringeva sempre a chiamarlo papà e se sbagliavo e lo chiamavo per nome mi arrivava uno schiaffo in faccia. Se dovessi raccontare la mia vita a qualcuno nessuno ci crederebbe, mi direbbero tutti che starei raccontando la trama di un film. È così irreale che a volte non ci credo neanche che questa sono io e che quello che sto vivendo è così tremendamente reale. Non ho mai creduto a cose tipo la famiglia, l' amore, l' amicizia. Ho imparato a non fidarmi mai di nessuno perché tutti prima o poi ti pugnalano alle spalle e per questo mi sono costruita una corazza negli anni che fin'ora nessuno ha mai abbattuto. Mi tengo sempre sulle mie e non sono mai completamente aperta con le persone, non voglio che nessuno sappia di me. L' unica persona con cui più o meno riesco ad aprirmi è la mia migliore amica, Michela. Solo lei riesce a capirmi fino in fondo ma nonostante ciò non le ho mai raccontato della mia vita. Non lo faccio con nessuno. Quando mi chiese come era morto mio padre le dissi che aveva un tumore, non le ho mai detto che era morto per colpa della droga. Lei sa che nascondo qualcosa ma ogni volta che cerca di finire sul discorso mi irrigidisco e smetto di parlare quindi per non farmi stare male cambia sempre argomento. Anche se lei è l'unica persona di cui realmente mi fido non me la sento per niente di raccontarle ciò che realmente ho passato e vissuto. Non passiamo molto tempo insieme come delle normali amiche a causa del mio lavoro ma nonostante questo non mi ha mai abbandonato e mi è stata sempre vicino per darmi sostegno. Lavoro in un negozio di dischi, album e cose simili riguardanti la musica, che è sempre li che mi accompagna anche nei momenti più bui. Faccio la commessa ma a volte, cioè la maggior parte del tempo, mi fermo fino a tardi per pulire per guadagnarmi degli extra. Metà dei soldi che guadagno lavorando se li prende mia madre. Lei dice che è per pagare bollette e cose riguardanti la casa ma so perfettamente bene che non è così e che li usa per procurarsi la roba. Abbiamo perfino rischiato di andare in bancarotta e perdere la casa per tutti i debiti che aveva accumulato e non aveva pagato. A quel punto non potei fare a meno di aiutarla dato che nella merda c'ero anche io fino al collo. Ma tutto questo sta per finire visto che tra circa 3 settimane inizia il college. Andrò a frequentare la New York Univetsity. Finalmente tutta questa sofferenza finirà e potrò iniziare a vivere la mia vita come si deve. Ho sempre odiato a morte la scuola ma ora come ora non vedo l'ora di lasciare questa casa, questa fottuta città per andare al college. Dovrò resistere solo altre 3 settimane, altre 3 lunghissime settimane e finalmente potrò essere felice. Potrò finalmente vivere.
   
 
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