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Autore: ireat    15/11/2008    9 recensioni
Cosa succederebbe se il Death Note, o meglio, il Codex Mortis fosse caduto nell'antica Roma? Una parodia di ireat e AeLLe. DOPO LUNGHE PERIPEZIE E INTERMINABILI SILENZI ECCOCI TORNATE ALLA CARICA CON IL CAPITOLO XII!
Genere: Parodia, Demenziale, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: L, Light/Raito, Mello, Misa Amane, Near, Ryuuk
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: Spoiler!
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Codex mortis V

Codex mortis

 

-Quomodo eum adhibere-

V

N       Deus mortis vitam suam extendere potet codici mortis, sed homo non potet.

N       Homo vitam suam contrahere poter codici mortis

N       Homo qui codicis mortis possessor est, dimidia parte vitae suae, dei mortis cernes accipere potet, qui eum capax faciunt hominis nomen atque relinquum vitae tempum videre.

N       Deus mortis non necabitur si cultello eius cor perforatur aut si impetum facis contra eum proiettili (ok, diciamo che in latino proiettile si dice proiettilus, i…)

Capitolo V

Oculi, orum = Occhi 

 

-E così il signor 50 ha convocato l’FBI

-Accidenti, già a questo punto! Ma, mi tolga una curiosità…che cos’è l’FBI?

-Penso che il nostro detective e non qualche altra cialtrona dall’alto si sia confuso con la SIM.

-Ah! Si riferiva alla ben nota Sociale Investigationis Munus! L’ufficio federale d’investigazione. Grazie per il chiarimento.

 

Mentre Sumcirus spiegava al sagace Matsuda e a tutti voi ciò che poteva sembrare un anacronismo ma che non lo era affatto…

Lucius camminava per il foro romano seguito dal fedele Ryuk, che lo seguiva pazientemente.

-Ehi Lucius?

-Che hai Ryuk? Lo sai che non mi devi parlare per strada o sembrerò un matto.

-Ma, Lucius, tu sei un matto!

-No, io sono un pazzo sadico assatanato, è diverso! Comunque, perché mi hai interpellato?

-Beh, sai, in questo momento si sta facendo più accesa la tua guerra verso il detective 50, giusto?

-Accidenti a quel bastardo che osa farmi lo spelling! Vai avanti…

-Ecco, volevo solo dirti che io non tifo né per te né per lui.

-Cosa? Ma come, Ryuk, pensavo di esserti simpatico!

-Beh, devo riconoscere che con te è un vero spasso, però io non posso veramente tifare per…

-E se ti pago? Eh?

-No, davvero Lucius

-Ma gli arbitri al Colosseo si corrompono così facilmente!

-Sì, ma io non so un arbitro! Io sono un Dio!

-Se vuoi ti do un po’ della mia anima

-Non so che farmene della tua anima!

-E allora mi metto a piangere! –e l’intrepido diciassettenne cominciò a piangere disperato nel bel mezzo del foro.

-Lucius, ti guardano tutti!

-Non importa! Io volevo essere tuo amico! Avremmo potuto scambiarci la merenda, e la biga per uscire il sabato sera, e la ragazza quando…ma finché non dici che sei mio amico io continua a…

-Va bene! Ti adoro, sei il mio miglior amico, non ci divideremo mai!

-Uh che bello! Andiamo ad attaccare il lucchetto sul ponte e a gettare la chiave nel Tevere?

-No, questo no.

-Va bene, per il momento può bastare –disse sogghignando tremendamente e accendendo gli occhi di rosso pompeiano.

-E per dimostrarti la mia amicizia ti dico subito che c’è un tizio che ti segue da due giorni.

-Merda! Il tipo a cui ho rubato un sacchetto di sesterzi mi ha trovato!

-No, non credo sia un creditore.

-Allora è il fruttivendolo al quale ho scroccato una mela.

-No, non penso sia neppure un fruttivendolo.

-Oh, allora è il venditore di riviste porn…

-No, decisamente no.

-Rimane solo il padrone del bord…

-Lucius! Santo Zeus, ma che razza di vita fai?

-Sono un normale diciassettenne romano Ryuk –disse sgranando gli occhi in un vano tentativo di suscitare tenerezza.

-Io penso piuttosto sia un agente della SIM venuto per pedinarti, in quanto 50 sospetta già di te.

-Come fai ad esserne così certo?

-Nel tempo libero scrivo thriller…

 

Intanto il pedinatore dall’incerta natura…

Scribacchia su un SEMPLICE codex: “Lucius Iagami, diciassette anni, parla da solo, piange senza apparente motivo, lascia debiti in giro, legge riviste sconce, frequenta bord…non ho ben capito dove vada, si è interrotto a metà. Tirando le somme un ragazzo emotivo e puro di cuore che nasconde un lato perverso che però non lo spingerebbe mai a uccidere tutti i questori solo per arrivare al potere…credo! Continuerò però a pedinarlo perché forse c’è sotto una specie di candy cam…emh…di scherzo e c’è la possibilità di finire in un talk show…cioè, in uno spettacolo di varietà.”

 

A casa Iagami.

Lucius si diresse a passo spedito in camera. Cominciò ad aprire i ventiquattro lucchetti.

-Ah ah! Non è entrato in camera mia il creditore/fruttivendolo/venditore di riviste specializzate/padrone del bord…emh! Comunque devo stare attento. Se quel tipo è, come diceva Ryuk, un agente della SIM in incognito, allora significa che 50 ha capito che solo chi era presente alla festa dei questori può essere Chira. Accidenti, forse la scusa della meringata non era abbastanza plausibile. Forse questo 50 è un po’ più intelligente di quanto credessi. Però se…

-Lucius?

-Che c’è Ryuk?

-Lo sai qual è la differenza fra uno shinigami e un umano sadico che ha preso possesso del codex mortis?

-E cosa me ne può importare Ryuk?

-Ma lo sai?

-No, e non mi interessa. Anzi mi hai interrotto e…-Ma il buon vecchio Ryuk era partito in quarta.

-Beh, è che noi Shinigami lo facciamo perché altrimenti schiattiamo, voi umani sadici lo fate per puro divertimento.

-Capisco, però mi hai interrot…

-E c’è anche un’altra cosa che dovresti sapere.

-Basta che la smetti di interr…

-Devi sapere che noi shinigami quando guardiamo una persona vediamo il suo vero nome e il numero vincente del superenalotto.

-Wow! Il numero vincente del superenalotto! E qual è? Lo stai vedendo? Lo stai vedendo?

-Sì, ma non te lo posso dire.

-Sarebbe molto utile!

-Già, pensa anche al nome che potresti leggere…

-Ma chi se ne frega del nome! A me interessa solo il numero vincente! Basta scommettere un sacchetto di sesterzi e ci campo per tutta la vita e la carica politica me la compro! Altro che cursus honorum e boiate varie. Mi piace questo potere! Lo voglio!

-Eh eh! Mio caro Lucius, tutto ha prezzo.

-60 sesterzi con magistercarta (mastercard latina)?

-Mi spiace, ma ci sono cose che non si possono comprare.

-Ma allora perché me lo hai detto?

-Perché un modo per ottenerlo c’è. Dovresti rinunciare a metà del tempo che ti resta da vivere.

Lo shinigami aspettò pazientemente la reazione. Che si fece attendere.

Il giovane romano prese carta e penna e cominciò a fare calcoli su calcoli, parlando fra se e scribacchiando su un SEMPLICE codex. Dopo interminabili minuti soggiunse.

-Mi spiace Ryuk, niente da fare.

-Non ti interessa vincere il superenalotto?

-Sì, ma rinunciando a metà del tempo che mi resta da vivere come potrò godermi i soldi della vincita? Non farò in tempo a spenderli tutti. Quindi preferisco continuare a giocare tutte le settimane, un giorno la fortuna girerà dalla mia parte.

-Contento t…

-Ryuk! Mi è venuta un’idea magnifica per far fuori il mio pedinatore!

-Lucius! Mi hai interrot…

-Che ore sono? Che ore sono? Le cinque, bene! Sono ancora in tempo.

Prese una scatola da sotto il letto piena zeppa di foglietti.

-E questi cosa sono? –chiese Ryuk curioso.

-Sono biglietti da visita con relativo ritratto realistico di questori (già tutti morti) ed edili. Li tenevo di scorta nel caso mi fosse venuto un istinto omicida in piena notte, ma li dovrò utilizzare per i miei sadici esperimenti. Pazienza…

 

Intanto alla Romacar

-Ci sono state altre sei morti! –esclamò Sumcirus leggendo la lettera portata da un messaggero. (oh, i telefoni non c’erano!)

-E come sono avvenute capo? –chiese il buon Matsuda.

-Dopo aver compiuto qualche cazzata le vittime sono morte di arresto cardiaco.

-Qualche cazzata?

-Sì, un edile ha salito le scale saltellando su un piede solo, ovviamente è caduto, si è rotto le braccia, ha iniziato a perdere sangue e poi gli è venuto un attacco cardiaco. Altri due hanno giocato a pallavolo con una stella del mattino…

Avete presente quelle palle di ferro piene di punte acuminate?

Tipiche del medioevo?

Eddai! Vedrai che ce le avevano anche i romani. Erano gente dritta, quelli!

-e dopo essersi giustamente infilzati sono morti di arresto cardiaco.

-Gli altri tre?

-Uno ha scritto “50 anni fa lo stato, sai, era una repubblica che era libera e le persone allevavano civette”

-Ah, capisco. Tutto chiaro insomma.

-Ma perché, tu hai capito che voleva dire?

-Certo certo –annuì con aria da intellettuale.

-E sapresti dirmi anche che cosa volevano dire i soliti due prof di latino morti cercando di scrivere qualcosa?

-Quello rimane un mistero che neppure il signor 50

-L! Il signor L –intervenne L, imbacuccato nella sua solita tonaca. –E comunque cosa credi che non abbia capito anch’io il messaggio dell’edile? E’ che volevo lasciarti un momento di gloria.

-Quindi posso dirlo ad alta voce? Non mi direte che sono un emerito idiota? Non mi direte di andare via o di andare a coltivare funghi? Mia madre continua a preparare risotti immangiabili.

-Parla, che diamine!

-Mi pare ovvio, è stato Chira a mandarci questo messaggio.

-A questo ovviamente c’ero arrivato anch’io –rispose L.

-Possiamo dedurre quindi che Chira può manipolare le azioni prima della morte e, se fosse così, sarebbe un vero sgrammaticato perché la frase che avrebbe fatto scrivere all’edile contiene troppi pronomi relativi scollegati da…

-Matsuda, taglia.

-A meno che non volesse in realtà lasciare un messaggio, che magari continuerà ammazzando un altro edile, e il messaggio potrebbe iniziare con “50 lo sai che le civette…”

-Bravo Matsuda! Ovviamente c’ero arrivato anch’io, ma molto prima di te! –disse L. –Sta tranquillo Chira, ti troverò e ti sbatterò in galera…così impari a chiamarmi 50!!!

-Ma, signor L…lei sa cosa volevano scrivere i professori di latino…

* silenzio di tomba*

 

-Ehi Lucius…mi riveleresti cosa volevano scrivere i prof di latino prima di morire.

-Una cosa impossibile, ti basti questo.

-Sì, ma, siamo tutti curiosi, cosa…?

-Zitto e non rompere, devo mandare una lettera ad una ragazza o non farò in tempo.

“Cara Domitilla, volevo chiederti se ti andava di fare un giro con me al Colosseo per vedere il duello dei gladiatori. Se verrai ti regalerò un sacchetto di sesterzi. Troviamoci domani alla fermata della biga alle nove in punto. Lucius Iagami.”

-E ora come farai a spedirla?

-Non preoccuparti. Saiu!?

-Sì, fratellone?

-Porteresti questa lettera in via Gaio Gracchio XVI e mi porteresti la risposta?

-Ma manco se mi paghi!

-Un sacchetto di sesterzi.

-Vado e torno! –esclamò la ragazza afferrando la lettera, il sacchetto di sesterzi, e scappando via.

Venti minuti dopo…

Saiu entrò matida di sudore in camera di Lucius.

-Ecco la risposta.

“Caro Lucius, sei un cesso, non sai parlare…però per un sacchetto di sesterzi vengo. Ci vediamo. Ah, i pop corn li compri tu. Domitilla.”

Alt! Non c’erano i pop corn nell’antica Roma!

Nooooo? * sguardo innocente *

No, sono fatti col mais, e il mais non c’era.

Va bene…allora facciamo…pop cicer (ßceci scoppiati)

-Ha detto di si?

-Certo, ne dubitavi?

-No, per soldi chiunque farebbe qualunque cosa.

-Il mio piano diabolico può avere inizio.

 

Il giorno dopo, alle nove.

-Domitilla è in ritardo –commentò Lucius. –Il creditore/fruttivendolo/edicolante/gestore di locali notturni/agente SIM ci sta seguendo?

-Sì.

-E sta scrivendo qualcosa da qualche parte?

-Sì.

-Scommetto che sta scrivendo “Ha successo con le ragazze”!

Intanto l’agente SIM, nel suo codex stava facendo le parole crociate.

-Tre verdicale “Sputtanò Catilina” Cicerone. Cinque orizzontale “Fondò Roma” Romolo. Sette obliquo “Eterno nemico di Silla” Mario. Oh, guarda! Sembra che la ragazza gli abbia dato buca. Che tristezza, come lo capisco. Continua a guardare la meridiana. Eh, è brutto quando ti scaricano, è brutto! Io ci sono passato ed è…oh è arrivata! Che fortunato.

-Ciao Domitilla –salutò cordialmente Lucius.

-Fuori i soldi –rispose lei.

L’agente SIM annotò “Paga le donne per farsi vedere in giro con loro. Probabile complesso di inferiorità e desiderio di sentirsi accettato dal mondo adolescenziale.” Aggiornò il trattato sull’aspetto psicologico di Lucius.

La biga arrivò puntuale e i tre salirono, stritolandosi nel poco spazio e partirono.

Lucius guardava impazientemente la meridiana da polso.

“Ancora pochi secondi e poi…”

La biga si fermò alla fermata della biga (ßchiasmo…neh che finezze!) e salì uno che aveva tutta l’aria di essere un edile. Già, aveva proprio una faccia da edile. Poi, come sia una faccia da edile non si sa ancora…ma quello ce l’aveva proprio.

Era appena salito quando tirò fuori un coltello e sbraitò:

-Sono un edile

-Questo l’avevamo capito –disse la ragazza.

-Tu, fuori dai piedi! –disse scaraventando la ragazza fuori dalla biga. –Dicevo, sono un edile e non ho paura di speculare! Ora vi ammazzo perché di sì!

-Sta calmo! Sei tutto sudato! –disse Lucius al maledile (cioè, una specie di malvivente solo che fa l’edile: mal-edile, chiaro?) –Asciugati con questo! –disse passandogli un pezzo di carta a righe, tremendamente somigliante ad un foglio del Codex Mortis. Ed effettivamente era proprio un foglio del suddetto.

-Grazie caro –disse asciugandosi la fronte. A quel punto sgranò gli occhi. –Aaah! Chi sei tu! Come accidenti fai a stare sulla biga? Sei brutto da morire!

All’ultima frase, l’agente SIM, che pensava essere l’oggetto delle esclamazioni dell’edile, capì che questi doveva essere in preda ad allucinazioni post oppio perché si sentiva estremamente figo. In realtà l’edile aveva visto il buon Ryuk, ma scommetto che l’avevate capito tutti. Siete troppo dritti voi.

-Come puoi dire che sono brutto? Tutte le dee della morte mi fanno il filo, sono il playboy degli shinigami, tutte le umane vogliono vedermi in toga. Ehi, un attimo. Come riesci a vedermi? –chiese stupito Ryuk. –Ah! Ho capito, ti sei asciugato la fronte col Codex Mortis. Furbo Lucius. Davvero furbo.

-Ahhh! E’ troppo brutto quel coso aiuto! –e a quel punto l’uomo si buttò dalla biga e finì direttamente sotto il carro del bestiame, morendo orridamente.

L’agente SIM saltò giù dalla biga, seguito da Lucius e dal conducente. Si avvicinò al corpo, tastò il polso e, con aria solenne, inquit: -E’ morto.

Lucius assunse un aria innocente e linda: -O Giove! Siete stato troppo coraggioso signore! –disse all’agente SIM.

-Veramente non ho fatto nulla di…

-Non fate il modesto. Siete stato un esempio di coraggio e freddezza degni di nota.

-Grazie ragazzo ma…

-Me lo fate un autografo?

-Certo, figliuolo. Ecco qua. Rai Pemper.

-Oh! Un plurale tantum della seconda e un imparisillabe della terza. Voi siete il mio mito signore! Sono un ragazzo felice ora e i miei compagni di classe non mi prenderanno più in giro!

E detto ciò se ne andò saltellante.

L’agente SIM, che finalmente ha un nome, Rai, orum Pember, is, annotò sul suo quaderno: “Forse ho fatto male a rivelare il mio nome. Ma è solo un ragazzino con un complesso psicologico, deriso dai compagni e odiato dalle ragazze. Grazie a lui sono riuscito a raccogliere abbastanza materiale per la mia tesi in psicologia. Sono certo prenderò cento dieci e lode. In fondo è un ragazzo totalmente puro e innocente. Assolutamente INNOCUO!”

 

Intanto…

-Insomma Lucius siamo tutti curiosi…che diamine volevano scrivere i professori di latino?

-E’ semplice Ryuk. E’ elementare! Anzi, è da asilo infantile…

-E allora dillo!

-Leggi tu stesso dal Codex Mortis.

Sul piccolo quaderno nero stava scritto, con calligrafia da zampa di gallina: “Tullio Ottaviano Grasso, muore annegato nel Tevere dopo aver scritto sul muro col proprio sangue l’utilità del latino in un ipotetico…XXI secolo”

Ma dato che un’utilità non ci sarà…le condizioni risultano impossibili e la vittima muore per arresto cardiaco.

 

Notae

 Inquit = disse

 

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Salve a tutte coloro che sono arrivati fin qui.

Reduci dal V capitolo (già al quinto!) non possiamo fare a meno di ringraziare tutte coloro che ci hanno seguito fin dal primo capitolo e che hanno recensito.

Le vostre recensioni sono nettare per noi, che alimenta la nostra vena creativa (esagerata!)

 

Ma non perdiamo altro tempo…e rispondiamo alle recensioni (mi spiace, sta volta tocca a me)

 

Alynna: credimi, la maggior parte delle volte si merita di essere ignorata. Tipo, quando prende nove e si arrabbia perché voleva dieci =.=

pUmp: noleggiarci…umh…ci dobbiamo pensare. Momentaneamente siamo un po’ impegnate però d’estate se trovo un momento libero faccio un listino prezzi * se ne va sfregandosi le mani e pensando ad un modo per fare su soldi a palate*

Nina Scottex: Ghiotto è decisamente più pericoloso della corrente elettrica. La corrente la puoi evitare con le scarpe di gomma. Ghiotto no. Abbiamo scoperto cosa teme un dio della morte *_*

Memedesima: il mio prossimo passo sarà rappresentante d’istituto (così dovrai temermi anche te!), ministro dell’istruzione, presidente della repubblica, antagonista di romanzo fantasy, padrona della Terra, dio del nuovo mondo. Mi regali un bel quaderno nero per il compleanno?

Lav_92: non l’hanno invitato perché temevano avrebbe iniziato a fare il saputello. Matsuda invece è troppo intelligente e farebbe sfigurare gli altri.

Benny Chan: secondo me Matsuda è davvero da rivalutare. Sinceramente a me sta simpatico. E poi, dato che arriva fino alla fine della serie…tanto stupido non deve poi essere, no?

Prof: aiuto! Troppi complimenti tutti insieme il mio cervello sta per implodere! Scherzi a parte, per le regole tradotte i complimenti vanno tutti ad AeLLe, e lei la pazza che li traduce. Io mi limito a brancolare fra i libri di storia cercando di ricostruire un racconto con pochi anacronismi ma, si sa, a volte scappano u_u  

Betta90: che dire...sono soddisfazioni XD!

 

Vi lascio alla mia egregia collega AeLLe, sentiamo che ha da dire…

 L' angolo di AeLLe

(meglio conosciuta come “la pazza che traduce le regole”)

 

In America vogliono fare un film su Death Note. Indovinate chi c’è in lista per interpretare Light?

Zac Efron. Sì, lui. Quello di High School Musical.

Così, sotto gli effetti delle cinque (!) ore settimanali di latino penso…e se Death Note si trasformasse in un musical? Già mi immagino Light e Ryuk che ballano e cantano le canzoni degli Abba (Avete presente Mamma mia?). Anzi, Light e Ryuk che ballano in toga e cantano le canzoni degli Abba in latino (Mater mea!). Che scena surreale…fa quasi paura…

 

La frase di AeLLe

 

Fulviam, Marci Antoni saevam uxorem, Ciceronis linguam semel atque iterum fibula transfixisse.

Fulvia, la spietata moglie di Marco Antonio, trafisse più volte la lingua di Cicerone con una fibula.

(frase presa dall’ultimo compito di latino)

Grande Fulviaaaaa!!!!!!!!!!!!!Non ne potevamo più di Catilinarie da tradurre!!!!!!!!!!!

 

Ah, oggi sabato 15 è il mio COMPLEANNO e compio la bellezza di 206 anni, uno in meno della mia sorellona (MeMedesima) che incito ad aggiornare il profilo (dove c’è scritto che ne hai ancora 206!). Ovviamente scherzo, la mia età non la dirò mai, ma dato che ho rivelato che anno scolastico sto frequentando e visto che furbescamente vi dico che non sono mai stata bocciata e non ho fatto la primina, non ci metterete molto a capire quanti anni compio.

Approfitto per autofarmi gli auguri, sperando che a scuola qualcuno si ricordi di me ç_ç almeno AeLLe diamine ç_ç

Addio e al prossimo capitolo!

 

Ireat & AeLLe & Valerio Massimo

 

PS: l’altra volta ho postato prima perché sabato ero al Lucca Comics 2008! Come vedete avevo una buona motivazione!

 

Le regole del lettore

How to read!

 

Le persone che leggeranno questa fan fiction, che la apprezzeranno e che NON recensiranno, saranno perseguitate a vita del dio Recensore

 

Le persone che leggeranno questa parodia e moriranno dalle risate non saranno rimborsate dalle autrici, ma dalla ditta ACME.

 

Se Tsugumi O. o Takeschi O. dovessero leggere questa infame parodia le suddette autrici morirebbero con 23 coltellata piantate nello stomaco.

 

   
 
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