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Autore: alma_valdez    02/01/2015    3 recensioni
Se ad una ragazzina venissero tramandati per sbaglio tutti i poteri dei Tre Grandi che succederebbe? Se già per gli Dei è difficile mantenere la proprie forme, come farà una semplice ragazzina a portare il peso di un simile potere?
Arya non sapeva chi era, ma non si sarebbe mai aspettata di arrivare a chiedersi COSA era.Ora che le avevano detto di essere un inconveniente ,ora che le avevano detto che da lei sarebbe dipesa la sorte del mondo, e che probabilmente ne avrebbe decretato la fine,si sentiva più che mai un mostro.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, I sette della Profezia, Leo Valdez, Nico di Angelo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                             FRANK

Quando Frank arrivò trafelato davanti alla Casa Grande, Il signor D e Chirone stavano tranquillamente giocando ad una partita a carte sotto il porticato ricoperto dai tralci d’uva.
Frank, nonostante fosse più grande di due volte rispetto al signor D, si immobilizzò alla sua vista.
Non aveva avuto molto tempo per farci conoscenza, dato che era solo di passaggio al Campo Mezzosangue. Da un po’ di tempo infatti i due campi avevano stretto un’alleanza e sempre più spesso i ragazzi dell’uno andavano a dare una mano all’altro, e viceversa.
Non ci aveva passato molto tempo insieme, era vero… ma ne aveva sentito parlare anche troppo.
Sapeva che sbagliava sempre i nomi di tutti, era scorbutico ,scortese ….e questo gli bastava per non voler averci nulla a che fare.
Si schiarì la gola lentamente e fece un passo avanti.
-Signore, avrei da..
-Nonono aspetta!-Il signor D lo interruppe, contemplando le carte che aveva nella mano destra. Mentre le osservava profondamente ,tanto che pareva volerle incendiare, con quella sinistra, compiendo dei brevi movimenti, di quelli con cui si chiama il cane, fece avvicinare un ramo di vite. Pareva danzare mentre scendeva, lentamente, moooolto lentamente.
Frank inizio a battere i piedi per terra.
Con altrettanta lentezza, posò una carta sul tavolo, e ,nel silenzio più totale, si sentì un solo, unico, minuscolo, realizzatorio  –Tlac -.
Poi il silenzio si spezzò.
-Ora puoi riferirmi…signor…signor….-
-Frank, Frank Zhang, signore.- Iniziò a dire lui mangiandosi le parole-E’ urgente, è importante lei deve..
-Si calmi, Zazzera! Si calmi ! Cosa potrebbe succedere di così drammatico in una notte come questa?-
 
‘Zazzera?’
‘Niente?’
Frank se si fosse dovuto trasformare in qualcosa in quel momento, probabilmente sarebbe diventato un toro, cosicchè, attirato da quella camicia fucsia hawaiana, l’avrebbe incornato e appeso al muro insieme alla sua pantera.
 -Abbiamo trovato una presunta mezzosangue svenuta e ferita, attaccata da mostri .La stavamo portando al campo ma…ma la barriera non la fa entrare!-Lo disse velocemente in modo che non avesse tempo di interromperlo e ,meraviglia, funzionò.
Chirone pestò gli zoccoli irrequieto ed il signor D si alzò all’improvviso, facendo cadere il tavolino tutto il resto a terra.
-Eh, ma perché non me l’hai detto subito allora?-
Frank stava per replicare ma poi si diede una pacca in fronte.
Niente. Era una causa persa.

Li accompagnò sul luogo, dove intanto, erano avvenuti molti cambiamenti.

                      LEO

Leo era piuttosto risentito quando Hazel gli chiese cortesemente se potesse andare a fuoco.
-Deve scaldarsi, sta morendo dal freddo!-
Lui mugnugnò qualcosa, probabilmente ’’Ei ,non sono il ragazzo fiammifero!’’
Stava per incendiarsi, ma poi si fermò, dandosi una pacca in fronte.
-Che succede?-Hazel corrugò la fronte, non capendo.
Un po’imbarazzato, Leo si grattò la testa:-Beh…se io vado a fuoco completamente…lo fanno anche i miei vestiti e….beh….sai com’è….-
Hazel divenne rossa come un pomodoro maturo(Per fortuna era notte!)e si affrettò a dire
-Okayokay! Meglio di no. Puoi allora fare in modo che si scaldi?-
Con uno schiocco di dita, si incendiò il braccio, dove la manica già non c’era più, perché bruciata precedentemente.
-Mi spiace-Fece uno di quei suoi sorrisi furbi-Niente albero di Natale Valdez questa sera!-
Si mise di fianco alla ragazza svenuta, stando attento a controllare che nessuna fiamma potesse raggiungerla, poi guardò Hazel e sorrise leggermente. Lo guardava con la bocca semi aperta dallo stupore, nonostante l’avesse già visto creare il fuoco tante volte.
 Amava l’effetto che faceva alle persone! Rimanevano sempre stupite!
Ma soprattutto amava l’effetto che faceva alle ragazze!
-AHHHHHHHHHHHH!!-La ragazza svenuta a terra, non più svenuta a terra, Urlò.
-Spegnetelo!!Sta bruciando vivo, presto! Salvatelo!-
Leo quando udì l’urlo cadde all’indietro come un masso e ci mancò poco che iniziasse a dare fuoco a tutto il bosco. Già, come no. Si rimangiò quello che aveva pensato sull’effetto che faceva.
Hazel le si avvicinò ed iniziò a tranquillizzarla: No, lui è fatto così, ha il potere di creare il fuoco ,non ti spaventare.-
Lei la guardò come se le avessero detto che il mondo è dominato da Babbo Natale, il nuovo Hitler che vuole ucciderci tutti.
-No, aspetta tu vorresti dirmi che lui ha dei superpoteri ?Che lui è come Capitan America, l’uomo invisibile e via dicendo?-Guardava Hazel accigliata, senza probabilmente capirci un granchè.
-Superpoteri? Wow non ci avevo mai pensato !Se fossi un supereroe allora come mi chiamerei? Il ragazzo in fiamme? Naaaa già usato….FIREMAN!NAAA è scontato. Oppure, oppure…
-LEOOOO CHIUDI QUELLA BOCCA!-Strillò Hazel, già sotto shock per quello che stava accadendo.
Leo fece il broncio.
Hazel stava per essere presa dal panico. Cosa le avrebbe detto? Non poteva raccontarle tutta la storia, dopotutto la barriera non la faceva entrare! Questo poteva significare che era un mostro! Eppure sembrava non avere nulla di malvagio e non voleva ucciderla…quindi per ora tutto bene.
Voleva spiegazioni.. Naturale! Era appena stata rincorsa da mostri ed aveva visto un ragazzo col potere di creare il fuoco!
Stava per chiedere aiuto a Leo (e questo significava che era proprio disperata) quando sentì un rumore di zoccoli provenire da una trentina di metri ,all’interno della barriera.
-Grazie agli Dei stanno arrivando !-Tirò un sospiro di sollievo
-Perché…Perché dici grazie agli Dei?-La ragazzina la guardava curiosa, continuando però a reggersi la gamba.
-Perché…MA E’ VERO SEI FERITA!-
“Stupida stupida stupida! Va bene che sei di un altro secolo, ma resta in questo mondo!” Pensò, mentre si avvicinava per esaminare la ferita. Rimase di sasso nel scoprire cosa le stava succedendo.
 -Abbiamo fatto più in fretta possibile!-La voce di Frank arrivò alle orecchie di Hazel ed interruppe tutti i suoi pensieri e le sue preoccupazioni. Un timido sorriso si fece largo sulle sue labbra.
-Frank! Hai portato un medico?
-Certo !Poi ho fatto venire anche Rachel ,il signor D e Chirone!
Ci si poteva fidare sempre di lui ,di questo Hazel ne era certa. Gli corse incontro e lo abbracciò, non nascondendo sempre un pizzico di imbarazzo. Poi gli sussurrò all’orecchio, in modo che Arya non potesse sentire:
-Sanno che la barriera non la fa entrare?
-Si-Rispose lui, sempre sottovoce.
Lo lasciò dolcemente, non dimenticandosi di dirgli grazie. Perchè c’era e ci sarebbe stato sempre per lei.
Poi si avvicinò a Chirone e con gli occhi gli chiese cosa avrebbero dovuto fare.
Il centauro si avvicinò alla semidea, ancora seduta per terra, con il ragazzo della casa di Apollo che la stava ancora osservando.
Pestando gli zoccoli la guardò dritta negli occhi, che sembravano blu in quella notte limpida e pulita.
La fissò per alcuni secondi, voleva leggerle l’anima, arrivarle dritta al cuore, per capire se era una semidea per davvero, e se ci si poteva fidare di lei.
Anche se era ancora preoccupato, accennò un breve, impercettibile sorriso.
-Disattivate la barriera-disse-
-La facciamo entrare.
 
Era un fatto raro la disattivazione della barriera, anzi, per la verità non era mai stata disattivata, almeno non appositamente.
L’unica volta che era successo era perché L’albero di Talia, avvelenato da Luke, stava morendo, e con lui anche la barriera stessa.
Chirone era andato insieme a Leo  a far visita ad Annabeth, per capire cosa avrebbero dovuto fare.
-Quindi la barriera non la fa entrare- disse lei, armeggiando sul computer di Dedalo-avete qualche idea del perché?
-No ed è molto strano- Leo la fissò- Non è un mostro!
Annabeth guardò Chirone. Sapeva benissimo che se c’era qualcosa di pericoloso in ballo, lui lo avrebbe saputo. Ormai lo conosceva benissimo, era come un secondo padre per lei, così seppe subito che le stava nascondendo qualcosa.
 -Leo, puoi uscire un attimo? -Chiese al ragazzo bruno-Devo discutere con Chirone sulla disattivazione della barriera.
-Ma…-
-E’ importante- Il suo tono, seppur calmo, era fermo e non avrebbe accettato un no come risposta. -Mi aiuterai dopo, quando arriverà la parte meccanica-
Leo stava per replicare ma si zittì e lentamente, uscì dalla stanza da letto che Annabeth condivideva con gli altri figli e figlie di Atena.
Chiuse la porta e restando sul posto, pestò i piedi come se stesse camminando ,per far credere che se ne fosse andato.
Come aveva immaginato, aspettarono che quel rumore si fosse allontanato, per cominciare a parlare.
Leo appoggiò piano l’orecchio sulla porta. Dall’altra stanza provenivano voci confuse, che all’iniziò faticò non poco a decifrare.
Stava per scoprire il segreto.
Stava per scoprire perché la barriera non la faceva entrare.
Sentì un rumore che assomigliava vagamente a quello della chiusura di un computer ed Annabeth  che  iniziava a parlare.
-Chirone- iniziò lei-Ormai ti conosco, cosa sta accadendo veramente?
-Sempre dritta al punto Annabeth. -Chirone, che per entrare nella cabina di Atena aveva ‘indossato’ la sedia a rotelle magica, picchiettava nervosamente le dita sulle ruote.
-Sai bene che se la barriera non l’ha fatta entrare deve esserci un motivo serio-sospirò-Ne ho visti tanti di semidei nella mia vita, come ho visto tanti di loro diventare eroi. Annabeth, lei…lei non assomiglia a nessuno di questi.
-Ma non deve essere per forza una cosa negativa- Leo probabilmente pensò che in quel momento stesse corrugando la fronte, come faceva sempre quando era preoccupata e stava pensando.
-No, ma in questo caso è diverso. Lei è diversa. Già prima di avvicinarmi ho rilevato un forte energia nell’aria, che ho capito poi, proveniva proprio da Arya. -
‘’Dunque è così che si chiama.. Che idiota sono stato, non gli ho nemmeno domandato il nome’’
Leo si diede un colpetto da solo e continuò ad origliare.
-La barriera fa entrare solo i figli o le figlie di un Dio. Anche i ciclopi sono figli di Poseidone, ma come sai ne esistono di buoni, come ne esistono di cattivi.-
Oh sì, Annabeth lo sapeva bene, all’età di sette anni dei ciclopi avevano quasi ucciso Talia, la sua migliore amica, mentre cercavano di raggiungere insieme a Grover e Luke il campo per salvarsi.
Chirone riprese ,sempre col suo modo lento di spiegare- Tyson, il fratello ciclope di Percy, nonostante fosse, appunto, un ciclope, è entrato, mentre quelli che ti inseguirono quella famosa notte, con il sacrificio di Talia e dunque l’attivazione della barriera, non ci riuscirono.
Già, non ci aveva mai pensato. Anche loro essendo figli di Poseidone avrebbero potuto entrare.
-Ma perchè quindi…?-
-Perché non avevano il permesso.
Tyson stesso ci ha detto che è stato suo padre e dunque Poseidone a condurlo al Campo. Aveva dunque la sua approvazione. Se si ha il permesso del proprio genitore divino si può entrare. Se non si ha il permesso, ma quel genitore ti ignora, idem. Se invece il proprio genitore ti da’ il divieto…beh, la barriera agisce di conseguenza.
Leo, da dietro la porta, come Annabeth, iniziò a capire.
-Dunque lei probabilmente ha ricevuto un divieto da suo padre/madre divino!
-Lei è diversa dagli altri, irradia più potere, è molto forte. Hai visto anche tu,in che modo le si curano le ferite. Sembrerebbe quasi più potente di un figlio dei Tre Grandi, più forte di Percy …
Annabeth impallidì. Poteva esistere qualcuno di più potente dei Tre Grandi e del suo Testa d’Alghe?
No, era impossibile.
-Quindi… probabilmente il suo genitore  l’ha notata ancor prima che arrivasse al Campo per essere riconosciuta…e gli ha impedito l’ingresso.
-Esatto. E noi dobbiamo capire come mai, perché facendola entrare sicuramente scateneremo la sua ira.-
Leo deglutì. Un dio arrabbiato contro un Campo intero di semidei non era il massimo, lo sapeva bene.
-Okay. Sono esperta in queste cose. Era mi perseguita da mesi lanciandomi cacche di vacca. Sono abituata ormai. Quindi, facciamolo.
-Vai allora, chiama Leo e raggiungetemi da Rachel.


Leo strinse i denti.
Sentiva il rumore di passi che si stavano avvicinando…. sempre più vicini…
‘’Cavolo e adesso? Come faccio a filarmela velocemente con questo pavimento che scricchiola??”
…sempre più vicini…
Leo fece un salto e superò il pavimento d’ingresso della Cabina di Atena
‘’PRESTO!!’’
…sempre più vicini!
Leo atterrò sul prato di ciottoli ,ma purtoppo inciampo’ in uno un po’ troppo sporgente per i suoi gusti.
La maniglia si mosse.
‘’NOOO!’’
Ruzzolò a terra e fece appena in tempo a mettersi le mani dietro la testa con fare scenico che Annabeth era uscita.
Lo guardò accigliata. Mooolto accigliata.
-Ehm…Leo, cosa stai facendo precisamente? Perchè sei sdraiato sulla strada?-
-Niente! Sto…Sto…Sto guardando le stelle, sì! Sono bellissime questa notte non trovi ?-
Annabeth sollevò un sopracciglio. Sì, Era proprio da lui fare cose così…particolari come sdraiarsi sulla strada. Tutto regolare.
-Muoviti dai. Andiamo da Rachel.
Non ci fu niente di meccanico in quello che fecero. Dopotutto, stavano improvvisando, perché non era mai successo di dover disattivare la barriera. Rachel fu incaricata di poggiare la mano sull’albero di Talia, dove si trovava anche il Vello D’oro, sorvegliato dal drago di guardia, Fufi.
No, non si chiamava veramente così, ma Leo da quando ci aveva fatto amicizia lo aveva ribattezzato in quel modo. Presto poi lo avrebbe fatto conoscere anche a Festus!
Rachel poggiò la mano sull’albero, e in quell’istante, come Annabeth sperava, fu impossessata dallo Spirito di Delfi, che pronunciò alcune parole che probabilmente erano magiche.
Di sicuro non disse “Ei, andiamo da Joe e prendiamoci una pizza dai! Non la mangio da secoli!”
Arya se ne stava davanti a loro, al di fuori della barriera, e quando il fumo verde iniziò a fuoriuscirle dalla bocca, fece mille espressioni contemporaneamente.
La sua faccia era impagabile, mista tra il terrorizzato, l’affascinato e lo stupito.
Non si era messa a correre a quello spettacolo perché dopo che Chirone aveva confermato che poteva entrare, tutti avevano tirato un sospiro di sollievo, e anche se ancora un po’ titubanti, le avevano spiegato cosa stava succedendo, che era una semidea e via di seguito.
Però nessuno le aveva detto che quello che stavano facendo non era affatto una cosa solita e regolare…
La disattivarono solo il tempo necessario di farla entrare, circa 5 secondi. Dopodichè, fu subito riattivata, sempre grazie a Rachel. Di sicuro però, quel brevissimo arco di tempo era bastato per far sentire il loro odore a tutti i mostri di Long Island e dintorni.

-Benvenuta al Campo Mezzosangue- esordì Chirone -La tua nuova casa.
 

 





AngolAutrice

Si, l'ho fatto colorato apposta perchè lo vedeste meglio ^_^ ci ho messo mezz'ora solo per questo quindi vi prego leggete! :) :D
Le notizie importanti sono 2!
-Arya è arrivata al Campo,ma i problemi sono appena iniziati! Ci saranno,e spero vi piaceranno,molti colpi di scena !
-Ancora la parte centrale della storia non la ho completamente in mente,ma ieri sera, alle 2:10 di notte,o meglio del mattino(si,io l'ispirazione ce l'ho solo a quell'ora!)
mi è venuta in mente una parte finale talmente ......non lo dico....che mi sono sentita più cattiva di Zio Rick!!!
*risata malvagia*

Vi ringrazio tutti perchè non mi aspettavo così tante recensioni !
Ringrazio tantissimo fire_in_dark29 che ha messo questa storia nelle preferite , books_love ,Johanna_Lovegood394 , scoiattolina_curiosa_97 che l'hanno messa nelle seguite, Dreamer_10 che l'ha messa nelle ricordate,E UN GRANDISSIMO GRAZIE A CHI L'HA RECENSITA! (books_love ,fire_in_dark29 ,ombra_di_cenere ,Elicia Elis)
Per me è davvero importante,grazie:)
Spero lo farete anche in questo nuovo capitolo!
Abbracci,
Alma_valdez  
   
 
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