II)
Ryu
Ti pareva,
come al solito non abbiamo concluso niente.
Detesto
dover rimandare le cose, ma quest’anno tutte le idee che abbiamo proposto sono
patetiche e banali…
Unica cosa
positiva: oggi sono arrivata a scuola in orario. Shinku è venuta a prendermi
fino a casa e quindi sono stata costretta ad alzarmi prima del solito… o forse è
meglio dire che finalmente mi sono alzata all’orario
giusto.
Ieri Tomoe
ha detto che sarebbero arrivati due nuovi studenti e che sarebbero stati
sicuramente in classe con almeno una di noi Rozen.
Per quanto
mi riguarda so già cosa fare.
Se è un
ragazzo lascio perdere a prescindere, ma se sembra un tipo agguerrito cerco di
dissuaderlo dall’entrare in una Associazione.
Se è una
ragazza non necessariamente bellissima, ma almeno carina, parte l’azione di
arruolamento.
Se è una
Yaoista non ci sono speranze di reclutamento.
La
professoressa entra e guarda soddisfatta verso di me, notandomi finalmente al
mio posto.
Natsu:
Molto bene, oggi siete tutti in orario. Per caso stà per cadere la manna dal
cielo?
Ecco, ti
pareva se non iniziava subito a
prendermi in giro.
La
prossima volta mi dirà di sicuro che deve avermi dato un bacio il principe
azzurro per svegliarmi dl mio lungo sonno.
Solo che
io detesto l’icona del principe azzurro, è davvero
patetico!
La porta
si apre ed entrano in classe il preside, accompagnato dall’infermiera, sua
moglie Alice.
Il preside
è un bell’uomo sulla quarantina, biondo, occhi azzurri, fisico snello e
portamento elegante. Insomma, uno di quelli di cui ci si aspetta discenda da
qualche famiglia nobiliare.
Alice è
una donna straordinaria. Ha una cultura non indifferente, i suoi capelli sono di
un biondo pallido davvero particolare, occhi azzurri come il marito, portamento
elegante e nonostante sia più bassa anche di me il suo corpo è ben
proporzionato, a tal punto da sembrare quasi una
liceale.
Hanno un
figlio, Giacinto, il quale frequenta la stessa classe di Shinku, ed è la copia
precisa di suo padre.
Rozen:
Salve ragazzi. So che l’anno scolastico è iniziato già da un po’, ma volevo
farvi i miei auguri per il vostro corso di studi ed informarvi che da oggi in
avanti avrete un nuovo compagno. Lui e sua sorella si sono trasferiti da pochi
giorni, perciò fatelo sentire ben accolto. Forza Ryu, entra
pure.
Dalla
porta fa capolino un ragazzo con dei lunghi capelli scuri e degli occhi di un
forte rosso acceso. La divisa gli va un po’ stretta sulle braccia ed al collo
porta un fazzoletto rosso, probabilmente qualcosa di particolare che porta
sempre. Sembra un po’ impacciato, probabilmente è tutta
timidezza.
Si vede
che non è di queste parti o l’avrei notato. È un ragazzo abbastanza carino, una
preda comune per le ochette di queste zone.
Rozen: Lui
è Ryu Kaikage. Si è trasferito da poco qui con sua sorella, spero lo
accoglierete come si deve.
Natsu:
Sembra capitato proprio nella classe adatta, c’è giusto un posto libero… eccolo.
Forza Ryu, vai pure a sederti.
Il ragazzo
si avvicina all’unico banco libero, ovvero quello alla mia sinistra, vicino alla
finestra.
Un posto
ottimo per distrarsi durante le spiegazioni e le interrogazioni, ma anche utile
in questo momento.
Appena ne
avrò la possibilità gli farò capire che sarà meglio non mettersi contro di
noi…
Alice:
Professoressa, potrebbe uscire un attimo? Le dovremmo
parlare.
La
professoressa esce, lasciando libera la classe.
Non fa in
tempo a chiudere la porta che l’intera classe si accalca sul
novellino.
Ok, il mio
piano anti reclutamento va leggermente a farsi
benedire.
In ogni
caso non gli poteva andare peggio.
In questa
classe oltre me ci sono ben altri tre
capo-Associazioni.
Ayumi
Tanaba, capo dei Beauty Inside, un gruppo che coltiva più la bellezza dell’animo
che quella del corpo. A giudicare da come cura il suo aspetto però ci sarebbe da
immaginare che abbia una visione filosofica vasta quanto quella di Socrate e
Kant messi assieme.
Daisuke
Momochi, leader dei Pianeta Vivente, degli ambientalisti, e questo già dice
tutto. In realtà loro non sono un gruppo negativo, solo che tra loro si
nascondono i soliti facinorosi che, durante le manifestazioni, cercano lo
scontro con le forze dell’ordine, e questo di certo li mette in cattiva
luce.
Infine
Takuya Domyoji, fondatore degli Aspiranti Calciatori, un gruppo di sportivi che
intende portare il calcio nazionale ai livelli di quello europeo, anche se,
sinceramente, vista la qualità dei giocatori giapponesi mi sembra pura utopia.
Ayumi:
Direi di andare dritti al punto.
Daisuke:
Giusto. A quale Associazione intendi iscriverti?
… Va bene
andare dritti al punto, ma così mi pare troppo.
Ma ce
l’hanno un po' di sale in zucca questi due? E dire che Ayumi è fa parte di
un’Associazione di pensatori!
Ryu:
Associazione? Veramente io…
Takuya:
Ragazzi, non può sapere cosa sono le Associazioni, si è appena iscritto! Ora ti
spiego: in questa scuola esistono dei gruppi che si riuniscono in Associazioni.
Queste Associazioni sono simili a dei club scolastici, solo che non sono
ufficialmente riconosciute dal preside per motivi di prassi e di budget
scolastico. Nonostante ciò il preside non ci è contro, anzi, ci incita a
continuare, in quanto stimola il nostro spirito di comunità. Naturalmente queste
Associazioni esistono con uno scopo, altrimenti non ci sarebbe bisogno di
incontrarci a scuola. Infatti ogni anno le Associazioni si sfidano in una sfida
per proclamare la migliore dell’istituto. Ci si può iscrivere ad una sola
Associazione, ma non preoccuparti, ne esistono per tutti i
gusti.
L’ho
sempre detto, Takuya non è nato per fare il calciatore, ma o l’insegnante o
l’avvocato. Con una parlantina del genere e l’abilità nel’esprimersi sarebbe
capace di vendere ghiaccio agli eschimesi.
Daisuke:
Bella spiegazione, diretta e coincisa.
Ayumi:
Allora, che decidi?
Ryu: Beh…
ecco…
Mi sa che
il poverino si stà spaventando a morte. Gente, questo è appena arrivato! Fategli
capire com’è la situazione qui prima di arruolarlo!
E poi chi
vi dice che sia interessato alle vostre di
Associazioni?
Ryu: A
parte che non so che Associazioni ci siano, ma non so nemmeno se posso
frequentare un club qualsiasi, figuratevi poi se posso entrare a far parte di
qualcosa che richiede ancor più impegno…
… Loro
saranno stati chiari e coincisi, ma lui lo è stato anche di
più.
Per lo
meno non dovrei preoccuparmi della sua rivalità. Non so cosa sia capace di fare,
ma di sicuro è meglio così che poi scoprire che è un avversario
ostico.
La
professoressa ritorna in classe, guardando shockata l’ammasso di gente che si è
accalcata.
Io, dal
mio canto, le faccio le spallucce, tanto per sottolineare la mia estraneità a
quello che stà accadendo, e prendo il libro di matematica dalla
cartella.
Natsu: Va
bene che socializzare fa bene, ma non vi pare di
esagerare?
Sentita la
voce della prof tutti tornano come lampi ai propri posti, e Ryu può tirare un
sospiro di sollievo.
C’è solo
una cosa che non mi piace.
La
professoressa guarda il novellino con degli occhi con i quali non ha mai
guardato nessuno di noi.
Sembra
quasi… compassionevole, come se sapesse qualcosa di brutto sul suo
conto…
Chissà che
le avranno detto il preside e l’infermiera…
La lezione
comincia e la prof non ci dà tregua fino all’intervallo, quando tutti gettano i
libri in cartella e prendono i loro pranzi al sacco.
Ogni volta
mi sorprendo della voracità dei miei compagni. E dire che solo quelli che fanno
parte di club ed Associazioni sportive hanno bisogno di nutrirsi adeguatamente
visto che non stanno mai fermi!
Direi che
la pausa è il momento giusto per capire qualcosa sui nuovi
arrivati.
Devo solo
trovare una scusa per attaccare bottone…
Ma si, la
classica tecnica di dividersi quello che si è portato va
bene.
…
Questo non
l’avevo calcolato…
Ryu non
stà affatto mangiando…
Stà
scribacchiando qualcosa con le cuffie nelle orecchie.
Se pensi
che mi dia per vinta così facilmente ti sbagli, caro il mio
novellino…
Suigintou:
Che stai ascoltando?
Il ragazzo
alza lo sguardo e si volta verso di me.
Naturalmente
non riconosce il mio viso, dato che non ero tra gli assalitori di prima, perciò
sembra cercare di analizzarlo nei minimi dettagli. Credo sia per associare prima
il viso al nome, visto che per i restanti tre anni saremo nella stessa
classe.
Ryu:
Someday dei Nickelback. È una delle mie preferite. Piacere di conoscerti, io
sono Ryu, qual è il tuo nome?
Suigintou:
Suigintou, molto lieta. Come mai non mangi?
Ryu: Non
sono uno che mangia molto, è un fatto di abitudine.
Suigintou:
Immagino tu sia l’unico. Potrei scommettere che nessuno in questa classe
resisterebbe due minuti senza mangiare qualcosa durante la
pausa.
Ryu: Beh,
ognuno ha i suoi bisogni. Tu appartieni a qualche Associazione di quelle di cui
mi ha accennato quel ragazzo?
Suigintou:
Si, sono la fondatrice di un’Associazione formata esclusivamente da
ragazze.
Ryu:
Allora immagino che almeno tu non cercherai di farmi entrare nel tuo
gruppo.
Suigintou:
Chi lo sa, se magari ti consideri una dolce fanciulla…
Non
riusciamo a trattenere una risatina a
quell’affermazione.
Ryu
intanto torna al suo foglio, ma sembra che qualcosa lo
blocchi.
Infatti
tamburella sulle nocche il pesciolino verde sulla sommità della
matita.
Mi
avvicino per vedere cosa stà facendo e…
Ma lo ha
fatto davvero lui questo?
Un angelo
più bello di questo lo possono fare solo i ragazzi del corso
d’arte.
Visti
tutti i chiaroscuri fatti con la matita immagino non lo colorerà, ma in bianco e
nero fa il suo effetto.
Ha saputo
giocare bene con gli effetti luminosi…
L’unica
cosa che mancano sono gli occhi… o meglio, l’occhio, visto che è di
profilo.
Suigintou:
Dove hai imparato a disegnare così?
Ryu: Ad
essere sincero non lo so. Ogni tanto mi viene voglia di disegnare e mi escono
cose che nemmeno pensavo di poter fare… l’unico problema sono sempre gli occhi.
Sono una parte molto espressiva, e se non li faccio bene rischio di rovinare
tutto.
Suigintou:
Sarebbe un peccato, è davvero bello questo angelo…
Dalla
finestra aperta entra una farfalla, la quale va ad appoggiarsi sul mio
fermacapelli.
Non so il
motivo, ma prima che l’insetto voli via Ryu mi scatta una foto col suo
cellulare, per poi mostrarmela.
Ryu:
Scusa, ma non ho resistito. Sai, è un difetto che ho ereditato da mio
padre…
Suigintou:
In che senso?
Guardo la
foto. La farfalla sembra essere parte del mio fermaglio, e dà all’immagine quel
non so che di unico…
Ryu: Ogni
volta che vedeva qualcosa che gli sembrava importante ricordare o che gli
sembrava in qualche modo significativa doveva fotografarla. Non so quante foto
ha fatto a paesaggi, tramonti e passanti… io ho preso il suo vizio soprattutto
per quanto riguarda gesti spontanei e casuali.
Suigintou:
Tuo padre è appassionato di fotografia?
Ryu: Si,
anche se ora non può più dedicarsi al suo hobby…
Improvvisamente
il suo sguardo si fa più intenso e dopo un paio di secondi mette di nuovo la
matita sul foglio.
Non so
come, ma ha trovato l’ispirazione per gli occhi.
Ryu: Ecco,
grazie a te ora è completo.
Suigintou:
Grazie a me?
Ryu: Hai
un taglio d’occhio particolare, unico nel suo genere. Praticamente perfetto per
un angelo.
Ecco
perché mi guardava così intensamente…
Questo
ragazzo è proprio particolare…
Però devo
ammettere che ha uno spiccato senso estetico.
Suigintou:
Per caso questo disegno ha un significato o è una cosa così, tanto per
disegnare…
Ryu: Beh…
a dire il vero mi è venuta l’idea di disegnarlo dopo aver riflettuto su un paio
di cose.
Suigintou:
Posso saperle?
Ryu: Se
proprio ti interessa… comunque questo non dovrebbe essere un vero e proprio
angelo, ma una persona. Il fatto che sia l’unica cosa illuminata in mezzo alle
tenebre si riferisce che le persone davvero importanti, quelle che ti cambiano
l’esistenza, sono proprio come angeli, perché ti accorgi della loro unicità
all’istante, è impossibile non distinguerli dalla folla. La folla è confusa,
mista, e tra questi si mescolano anche quelli che portano oscurità, ma questa
massa non riesce ad occultare la luce che avvolge certe persone. In pratica, se
una persona è importante per te lo capisci fin dal primo momento, anche se certe
volte bisogna conoscerla a fondo per poter dire che è davvero un
angelo.
Sono senza
parole…
Potrebbe
portare questo disegno all’esame di stato ed unire arte alla
filosofia…
Ryu: Per
caso in questa scuola avete anche un coro?
Suigintou:
Si, perché? Vuoi iscriverti?
Ryu: No,
mia sorella però adora cantare e voleva sapere se la scuola avesse un
coro.
Suigintou:
In che classe si trova tua sorella?
Ryu: Prima
media.
Perfetto…
Hina
Ichigo, Kanaria, sapete quello che dovete fare…
Prima che
finisca la pausa anche altri membri della classe si
avvicinano.
Ne esce
fuori una conversazione abbastanza allegra, dove in pratica spieghiamo a Ryu
come vanno le cose in questo posto, tra alti e bassi, avvenimenti assurdi e così
via.
La lezione
riprende, ma, come al solito, a seguire la spiegazione non ci pensa quasi
nessuno.
Probabilmente
tutta la classe non vede l’ora di tornarsene a casa.
Per quanto
mi riguarda oggi rimarrò qui. Il piano d’azione deve essere studiato
attentamente se quest’anno intendiamo vincere.
Mi chiedo
come sia la sorellina di Ryu…
Spero che
Hina e Kana la convincano ad unirsi a noi. La nostra è l’Associazione con meno
membri in tutto l’istituto, qualche nuova entrata ci farebbe
comodo.