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Autore: FreeSpirit_    02/01/2015    3 recensioni
"Harry..." singhiozzai.
"No, Lucinda" disse.
"Questa cosa non può andare avanti, è solo insana!" continuò.
"Sei tu che mi sei saltato addosso!" urlai.
"L'ho fatto perché sei un'alunna diversa" Harry mi guardò con le lacrime agli occhi, ferito come non mai.
"E questo che sono? Una semplice alunna?"
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"Avevi promesso"
Genere: Malinconico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo Uno.


"Chi vuole leggere Romeo e Giulietta?”
Continuo a disegnare sul mio quaderno, faccio dei disegni stupidi. Non sto ascoltando la lezione di letteratura.
“Signorina Stevens, vuole offrirsi?”
Alzo lo sguardo e guardo il professore Styles.

“Mi scusi professore?” domando, lui mi sorride teneramente.

“Vuole venire a leggere Romeo e Giulietta?” mi sorride nuovamente, arrossisco e accetto alzandomi, mi dirigo verso la sua cattedra e mi porge il libro. Lo prendo e con il dito mi indica dove siamo arrivati.

Giulietta: O Romeo, Romeo, perché sei tu Romeo? Rinnega tuo padre e rifiuta il tuo nome. Ovvero, se proprio non lo vuoi fare, giurami soltanto che mi ami, ed io smetterò di essere una Capuleti.

Romeo: Devo continuare ad ascoltarla oppure rispondere a ciò che dice?

Giulietta: È solamente il tuo nome ad essermi ostile: tu saresti sempre lo stesso anche se non fossi un Montecchi. Che cosa vuol dire la parola Montecchi? Non è una mano, o un braccio o un viso, né un'altra parte che appartiene ad un essere umano. Oh, sii qualche altro nome! Quello che noi chiamiamo col nome di rosa, anche chiamato con un nome diverso, conserverebbe ugualmente il suo dolce profumo. Allo stesso modo Romeo, se portasse un'altro nome, avrebbe sempre quella rara perfezione che possiede anche senza quel nome. Rinuncia quindi al tuo nome, Romeo, ed in cambio di quello, che tuttavia non e' una parte di te, accogli tutta me stessa.

Romeo: Ti prendo in parola. D'ora in avanti non sarò più Romeo. 

Giulietta: Chi sei tu, così nascosto dalla notte, inciampi nei miei pensieri più nascosti?

Romeo: Non so dirti chi sono, adoperando un nome. Perché il mio nome, o diletta santa, è odioso a me stesso, perché e nemico a te. E nondimeno strapperei il foglio dove lo trovassi scritto.

Giulietta: Le mie orecchie non hanno ancora udito un centinaio di parole pronunciate dalla tua lingua ,e nondimeno riconosco la tua voce : non sei forse tu Romeo, nonché uno dei Montecchi?

Romeo: Non sono né l'uno ne l'altro, fanciulla, se a te questo dispiace.

Giulietta: E come sei giunto fino a qui? Dai, dimmi come e perché. Le mura del cortile sono irte e difficili da scalare, e questo luogo, considerando chi sei tu, potrebbe significare la morte se qualcuno della mia famiglia ti scoprisse.

Romeo: Ho scavalcato le mura sulle ali dell'amore, poiché non esiste ostacolo fatto di pietra che possa arrestare il passo dell'amore,e tutto ciò che amore può fare, trova subito il coraggio di tentarlo: per questi motivi i tuoi familiari non possono fermarmi.

Giulietta: Se ti vedranno ti uccideranno.

Romeo: Ahimè, che si nascondano più insidie nel tuo sguardo che non in venti delle loro spade. A me basta che mi guardi con dolcezza e sarò immune alla loro inimicizia.

Giulietta: Non vorrei per tutto il mondo che ti scoprissero qui

Romeo: Ho il mantello della notte per nascondermi ai loro occhi. Se tu mi ami non mi importa che essi mi scoprano. Meglio perdere la vita per mezzo del loro odio, che sopravvivere senza poter godere del tuo amore.

Giulietta: E chi ha saputo guidarti fino a qui
È stato amore, che per primo ha mosso i miei passi, prestandomi il suo consiglio, ed io gli ho prestato gli occhi. Non sono un buon pilota: ciò nonostante, anche se fossi tanto lontana quanto la riva abbandonata dove lavano marosi del più remoto dei mari, non esiterei a mettermi in viaggio, per un carico così prezioso.

Romeo: Tu sai che sul mio volto vi è la maschera della notte, altrimenti un verginale rossore colorerebbe le mie guancie, a causa di quello che mi hai sentito dire stanotte. 
E molto volentieri mi piacerebbe rinnegare tutto ciò che ho detto.
Ma basta con le forme e i convenevoli. 
Mi ami? So già che risponderai sì e che io crederò a ciò che tu dirai. 
Ma se lo giuri, potresti poi dimostrarti sleale.
Dicono che Giove sorrida dei giuramenti degli amanti. 

Giulietta: O,nobile Romeo, se davvero mi ami , dillo apertamente,e se credi che io mi lasci conquistare troppo facilmente, arriccerò la fronte e sarò cattiva, e mi negherò, cosicché tu abbia ragione di corteggiarmi:altrimenti, non saprei negarti niente per tutto l'oro del mondo. O bel Montecchi , io sono davvero troppo innamorata, e ti potresti interpretare questo comportamento come frivolo. Ma abbi fede in me, mio buon signore, ed io saprò dimostrarmi anche più leali di coloro che sanno offrire in modo migliore la loro modestia.


La campanella suona, tutti i miei compagni si alzano e scappano via. Guardo il professore e lui continua a sorridermi.
Arrossisco.
Gli porgo il libro e vado a prendere le mie cose nel mio posto, lo vedo sedersi.
“Ottima interpretazione, Stevens!”
Io gli sorrido.
“La ringrazio, professore”
Metto l’astuccio nella mia borsa e poi indosso la mia felpa, mi dirigo verso la porta ma sento qualcuno che mi chiama.

“Signorina Stevens!” 
Lo guardo e tengo in mano il mio libro.

“Sono felice della sua attenzione in classe” dice mentre sistema la sua borsa, sghignazzo.

“Ma non …” 

“Ero ironico in modo scherzoso” ride, e io con lui.

“La saluto professore, a domani!”

“A domani, signorina!” 

E detto quello esco dalla mia classe andando verso il mio armadietto, metto il codice e lo apro appoggiando i libri che non mi servono.

Sento qualcuno che mi fa il massaggio alla schiena e sorrido.

“Malik, le tue mani sono doni” dico chiudendo gli occhi.

“Ciao tesoro” mi bacia la guancia.

“Ciao migliore amico!” ricambio il bacio e mi dirigo con lui in mensa.

Vedo la mia migliore amica Miranda e la vedo stretta a Niall.

“Ciao Miranda” le sorrido. 

“Ciao Lucinda” mi guarda con un bellissimo sorrisetto.

Mi siedo con Zayn e mangio le mie patatine, Miranda e Niall sono due anni che stanno insieme e la loro relazione è sempre stata stabile, perfetta.

Vedo Liam in lontananza con Danielle, e sorrido anche loro stanno insieme da un bel po’.

Mi appoggio a Zayn e sorrido.

“Tutti impegnati, mancate solo voi due!” ci deride Liam sedendosi con Danielle.

“Ciao anche a te, Payne!” sorrido stringendo il braccio di Zayn.



Harry’s pov.


“Oh dai, Harry! Mi stai dicendo che ti sei preso una cotta per la tua alunna?” mi deride Louis.

“No, Tommo. Solo che è una bella ragazza, tutto qua.” ribatto sedendomi sul divano a peso morto.

“Harry, se ti prendi una cotta per la tua alunna rischi tantissimo” dice sedendosi accanto a me.

“Pensi che non lo sappia? E poi ti ho già detto che non ho una cotta” sbuffo.

“Mi sembra di tornare hai vecchi tempi” ride sotto i baffi, inarco un sopracciglio e lo guardo. “Quando stavi con Janet” 

“Oh mio Dio, non mi parlare di quella stronza” sbotto.

“Harry, tu l’amavi.” mi guarda.

“Ma lei non amava me” ribatto guardando il mio coinquilino.

Louis si limitò ad alzare gli occhi al cielo. “Sono il tuo migliore amico, Harry. So quando stai per prenderti una cotta per una ragazza, è da quando insegni in quella scuola che parli di lei” 

“Questo non è vero!” urlo.

Louis alza nuovamente gli occhi al cielo. “Dai Harry, da Settembre l’hai guardata e te ne sei innamorato”

Questa volta sono io ad alzare gli occhi al cielo. Ma Dio, perché mi hai regalato un migliore amico così possessivo?

“Dettagli… come va con Eleanor?”

Lui annuisce.

“Va bene” sorride. “E’ una meraviglia!” inizia a urlare di gioia.

“Che è successo?” chiedo sorridendo.

“E’ successo che ha preparato la cena per farmi conoscere hai suoi, Harry!”

“Louis ma è fantastico!” lo abbraccio sorridendo e lui ricambia stringendomi.

“E’ la cosa più bella del mondo.”



Lucinda’s pov

Le note di Justin Bieber nelle mie cuffie si fanno sentire a palla.

-And talk to you, and talk to me.
And with me in middle o now way back.
Down to heart, down to heart.-


Sono distesa sul mio letto a rilassarmi a pensare a cose inutili. Come tipo: “Ma Taylor Swift quanto può essere meravigliosa?”, il che poi non è mica tanto inutile.
E poi penso al concerto di Justin che tra tre mesi sarà qui a Holmes Chapel e mi innervosisco.
-Non ci pensare Lucinda- ripeto sempre a me stessa.
I miei genitori non voglio mandarmi perché dicono che sono troppo piccola, quando ho già diciassette anni e posso perfettamente andarci da sola.

“Non può venire con te Miranda?” urla mio padre.

“A Miranda non piace Justin” sbuffo l’ennesima volta.

“Allora no, non ci vai!” strillò mia madre.

Ricordo quel giorno che corsi nella mia stanza e scoppiai a piangere, e mi viene da piangere anche ora.

“Oh back to december all the time” 

Taylor è partita nelle mie auricolari, amo lei e le sue meravigliose canzoni. Mi fa stare bene.
Vedo la porta della mia camera aprirsi alzo lo sguardo e vedo mia madre, tolgo un’auricolare.

“E ora di spegnere, vai a dormire”

Annuisco e metto via le cuffie e il cellulare appoggiandolo al comodino.

“Buona notte mamma” le dico.

Lei sorride di rimando. “Buona notte Lucinda” 
Spengo la abat-jour accanto al mio letto, mi infilo nel letto e appoggio la testa sul cuscino chiudendo gli occhi.




“Cosa?”

“Non ti toglie gli occhi di dosso, Lucy” 

“Non dire cazzate!” guardo il professor Styles che mi sorride e io ricambio imbarazzata.

“Vedi?” 

“Stai zitta!” le tiro una sberla sulla testa e ridiamo.

“Dai è così attraente!” mi istiga con il gomito, sghignazzo.

“Questo lo so, Miry”

“Dai ammettilo che se ti bacerebbe non ti tireresti indietro”

"Miranda!" strillo piano ridendo.

"Cosa ho fatto?"

"Stai zitta!" rido.

Ridiamo poi ci sentiamo chiamare.

"Signorina Stevens e Rossi" guardo il professore che ci guarda curioso.

"Per caso vi diverto?" chiese.

"Se si tratta del fissare la mia migliore amica sì" sussurrò Miranda.

"Miranda!" le urlo.

"Scusi professore, non volevamo disturbare."

Miranda continuò a ridere.

"Smettila!" le dico. 

"Non si preoccupi signorina Stevens" mi sorride dolcemente, e io arrossisco.


"Certo perché la tua ragazza è una deficiente Niall, continua a dire che il professore Styles mi fissi durante le lezioni"

"Questo è assolutamente vero" ribatté lui.

"Che fai? L'appoggi?" lo guardo male. 

"Guarda, guarda arriva il professor Styles che deve mangiare, guarda caso dove si sta mettendo? Vicino a noi" 

"HORAN" strillo.

"Cosa?" 

"Non ti faccio più scopare Miranda, perché ti castro" gli dico, e guardo il professore che ride.
Ci sono anche i professori Tomlinson e Sheeran insieme a lui.

"Le parole signorina Stevens" mi volto nuovamente e guardo il professor Sheeran.

"Mi scusi professore" 
Lui sghignazza e io mi volto sorridendo, appoggio la testa sulla spalla di Zayn stringendoli la mano.

"Comunque sei una stronza!" ride Niall.

"Smack" dico fingendo un bacio divertita.


"MIA!" urlo prendendo la palla e mandandola dall'altra parte del campo.

"Grande Stevens!" urla il professore Tomlinson, che è il prof di ginnastica e allenatore di calcio e pallavolo.

Infatti come ora potete vedere sto giocando a pallavolo, faccio parte della squadra e sono anche il capitano

Gioco, gioco, gioco e gioco.

Guardo gli spalti e vedo il professore Styles senza i soliti vestiti, ma con una camicia, e dei jeans stretti che risaltano le sue gambe magre e degli stivali.

"Attenta Lucinda!" mi sento chiamare mi volto e mi arriva in pieno viso la palla.

Cado a terra e gemo dal dolore.

"Stevens!" si avvicina a me il professore Tomlinson e io gemo dal dolore come una bambina."Come ti senti?"

"Come se mi avessero appena pestato la faccia." dico tenendo la mano sul mio naso, che tolgo e sanguina.

"Andiamo" il professore mi aiuta ad alzarmi.

"Harry per favore, controllale" strillò il professore.

"Se vuoi l'accompagno io" e lì diventò rossa come un pomodoro.

"D'accordo" il professore Styles si avvicinò a me e mi accompagnò in infermeria.

Ma perché capitano tutte a me?


Harry's pov.

Entro in palestra con Louis, e aspettiamo le alunne, intanto mi sono cambiato.

Le ragazze iniziano a giocare poi mi rendo conto che ci sono Miranda e ... Lucinda.

Arrossisco.

Stanno giocando da mezz'ora, la ragazza dai capelli mori si accorge della mia presenza e mi guarda per un totale di tempo, mi mette in imbarazzo, le urlano di stare attenta e mi rendo conto che le è arrivata in faccia la palla. Louis la soccorre e io mi alzo spaventato. 

"Come ti senti?" le chiede Louis.

"Come se mi avessero appena pestato la faccia." risponde tenendo la mano sul suo naso, toglie la mano e nota che sta sanguinando. 

"Andiamo" Louis l'aiuta ad alzarsi e si incamminano.

"Harry per favore, controllale" urla il mio amico.

"Se vuoi l'accompagno io" ribatto in risposta.

"D'accordo" mi avvicinò a lei e l'accompagno in infermeria.


Si è addormentata, ha avuto una bella botta sul naso ma sta bene, ovviamente non è nulla di grave. Per fortuna, se no Louis andava nei casini, voleva riposarsi e le ho dato il permesso.

Vado a prendermi un caffè e quando rientro vedo che è sveglia.

"Professor Styles!" sorride dolcemente.

"Come stai, Lucinda?" le domando gentilmente.

"Meglio, cioè, alla fine non era nulla di grave, però era potente quella palla"

Ridiamo entrambi.
"Vuoi del caffè?" le porgo il bicchiere di plastica.

"Oh no, grazie!" risponde imbarazzata.

"Insisto"

Lei mi guarda e poi guarda il caffè, per poi prenderlo.

"Grazie" 

In risposta riceve un mio sorriso, forse Louis ha ragione.

E se provassi a chiederle di uscire? Sono sempre stato un fifone, figuriamoci a dire ad un'alunna se vuole uscire.

La guardo è bellissima, forse provar non nuoce.

 
#FreeSpirit_

CIAO POPOLO.
Oddio, seriamente l'ho pubblicata?
Aiuto, allora innanzi tutto vi avverto che è una storia davvero molto triste, ma piena di affetto e di amore.
Le parole sono praticamente uguali, deficiente *si maledice*
Allora non so che dire, sono molto nervosa.
Molto nervosa, perché ho paura che nessuno la caghi e temo.
Questa storia per me è molto importante, spero solo che molti di voi passino e spero che vi piaccia. 
Se vi va di lasciare una recensione qui sotto a me farebbe molto piacere.
Grazie a tutti,
Free xx
P.S. ringrazio profumodirose per questo bellissimo banner, ti voglio bene. 



 
   
 
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