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Autore: DeadlyNadder 92    03/01/2015    6 recensioni
Prima di una serie, la storia racconta una nuova avventura che vedrà i giovani vichinghi, ormai adulti, alle prese con le situazioni più comuni. Dai fraintendimenti famigliari sino al nascere di nuove famiglie, dalle scoperte del proprio io, alla presa di coscienza su chi si è realmente, sull'emotività di un cuore innamorato.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Valka si assentò un attimo.
Si diresse fuori dall'Accademia lasciando il gruppo a festeggiare, solamente Stoick si accorse dell'improvvisa fuggita della moglie. Questo gesto lo lasciò alquanto perplesso, chissà che stava meditando.
Ed eccola tornare dopo poco tempo accompagnata da due ragazze.
Il gruppo di vichinghi erano di spalle, unicamente Skaracchio e Stoick notarono l'arrivo delle ragazze.
Stoick per primo che riconosceva a vista il profumo di salsedine che portava con se Valka.

"Ragazzi, abbiamo due nuovi abitanti."

Disse la donna che non attirò minimamente l'attenzione del gruppo che cercava in tutti i modi di tranquillizzare i draghi che si erano messi a litigare per chissà quale motivo.
Subito una delle due ragazze sottrasse dalla cintuola dei fili smeraldini che andò a dare ai draghi, al suo fianco Gambedipesce.
Chi si attendeva che quei due avrebbero detto la stessa cosa? Io, si.

"Erba Drago.
Un rimedio tutto verde."

Valka rise mentre i due ragazzi si voltarono a guardarsi paralizzati.
Ora il loro cuore batteva fortemente, sembrava scoppiare letteralmente. Dei sorrisi timidi si formarono sui loro volti. Gli occhi si lucidarono e un vago rossore prese posto sulle guance di entrambi.
Gambedipesce si allontanò di un passo, questo fece dipingere negli occhi della bionda un velo di tristezza che venne rimpiazziato da uno stupito e meravigliato.
Infatti il vichingone aveva fatto un inchino e le aveva fatto un elegante baciamano.

"Mamma, chi sono queste ragazze?"

Domandò Hiccup che guardava incuriosito la ragazza dalle lunghe trecce bionde che rimase paralizzata, ad emulare una statua non appena un docile Terribile Terrore gli si parò innanzi guardandola con curiosità.
Tufo trovò quel comportamento cosi eccitante, cosi emozionante che non solo lui persona ma anche lui "uomo" ne riscontrò dei cambiamenti.
Subito si avvicinò a lei, gli chiese con fare divertito se poteva partecipare e come un colpo di fulmine i due si ritrovarono a ricreare un perfetto Totem.

"Una è la nipote della Saggia Gothi.
Un'altra invece è una sua amica."

"Chi sara chi? Chi lo sa!"

La ragazza bionda si accostò ulteriormente a Gambedipesce, ora aveva un sorriso più dolce del solito e appariva più rilassata. Dalla folta chioma bionda ecco apparire un luccichio, un kransen.

"Io sono la nipote di Gothi."

"E come si chiama questa dea affascinante?"

Domandò spavaldamente Gambedipesce che fece strabuzzare gli occhi dallo stupore i presenti.

"Vör Dragonsdottir."

"Un nome meraviglioso per colei che non si fa sfuggire nulla."

"Vör è cresciuta lontana da Berk perché voleva approfondire le sue conoscenze sia naturalistiche che in materia dei Draghi.
Difatti è cresciuta nell'Isola dei Draghi dividendosi tra essa e L'Isola delle Anguille."

Gambedipesce sembrò totalmente inebbriato dal profumo di mare che la ragazza aveva sulla pelle.
Si perché il vichingo ora stingeva le mani della bionda tra le sue e lei faceva altrettanto.
Gesto che diede alquanto fastidio ai suoi draghi che si pararono minacciosamente attorno alla bionda fissando malamente il ragazzo.

"Oh si, loro sono i miei draghi.
Lui è Patatona..."

"Patatona....?"

"Lunga storia, lunga, lunghissima storia..."

Sintentizzò la ragazza che andò a indicare al suo fianco il Gronkio che continuava a fissare con fare minaccioso Gambedipesce.

"Lui invece è Occhio di Falco."

Disse indicando l'Uncinato Mortale che aveva alzato la coda cosi tanto che i spuntini furono retratti.

"Mentre lei è la mia dolce Nehellenia."

Concluse la bionda che strinse ulteriormente le mani al ragazzo che andò ad indicare con lo sguardo l'Incubo Orrendo.

"Mentre lei è....."

"Non parli.... non vede che non se ne va via?"

"..............."

"Mi sembra di avere un deja vù...."

Disse Moccicoso mentre guardava la scena dei due ragazzi. Tufo non si fece sfuggire l'occasione di poterla toccare realmente, infatti posò le mani sui fianchi; gesto che fece avvampare la bionda che a denti stretti diede l'audace battuta "Se vai più giù mica mi dispiace."
Si, ora avevano la conferma.
Era la versione femminile di Tufo. E non si sarebbero meravigliati se faceva di nome Tufa.
Valka cacciò via il Terribile Terrore dando la chance alla ragazza di riacquistare una forma decente.

"E tu?
Tu come ti chiami, Mazzetta?"

"Mazzetta?
La mia mamma mi chiamava cosi ogni tanto! Diceva sempre che se non volevo dire in giro che era un disastro in cucina dovevo farmi da dare una mazzetta composta di cibo, ehehe!
Comunque mi chiamo Hel Lokidottir."

"Che nome meravigliosamente unico per una donna come te."

Disse Tufo che se la guardava venerante.
Bruta doveva ammettere che anche in fatto di postura fisica e espressività erano alquanto uguali.
Sin troppo uguali. Quasi da spaventare. 
Persino il drago della ragazza, un Uncinato Mortale, ora aveva incominciato a muoversi.
Ora che il gruppo era completo, anche Stoick si sentiva soddisfatto. Stava vedendo tutti i suoi ragazzi accompagnati da una partner che li equivaleva, ora poteva stringere a se la moglie e dargli un bacio sul capo senza doversi preoccupare di null'altro.

"E lui o lei come si chiama?"

"No, ti prego non dire il suo nome. Cambiagli nome, è terribile!"

"Eddai Vör non ti lamentare, è un nome meraviglioso!"

"....... Hel, no, davvero. Non è meraviglioso affatto!"

"Allora?
Come si chiama?"

"Oh si, si chiama...."

".............
Ti prego, non dirlo....."

Hel guardò Vör con sguardo di sfida, l'avrebbe detto eccome e l'avrebbe fatto fissandola.

"....Di...."

"Bada a quel che dici Hel!"

"....rre..."

"Non ci provare minimamente! Non è un nome per un drago!"

".....a....."

"Ecco l'ha detto.
Bene ora siamo finiti."

"Diarrea?
E' un nome grandioso! Pensa che il drago mio e di mia sorella si chiama Rutto e Vomito!"

"No ma davvero?
Che figata pazzesca!"

Sembrarono essersi trovati quei due, sembrò come se ora; al Villaggio di Berk, tutti i single avessero trovato la loro giusta metà.
Vör scosse il capo, era cosi imbarazzante il nome che aveva dato al suo drago. Tanto imbarazzante che abbassò lo sguardo a disagio per l'amica.
Ma bastò che Gambedipesce gli parlasse per farle nuovamente tornare il sorriso.
Da quell'incontro altri mesi passarono.

Ora siamo giunti al sesto mese di gravidanza di Astrid e al quinto di Bruta, i loro mariti sono fieri più che mai delle loro mogli che sanno giostrare maestrosamente il ruolo da Donne di Casa e di Dragon Trainer, senza mai rinunciare alla loro indipendenza.
E dai mesi trascorsero cinque anni.
Dalla decisione di una vita insieme sino al parto delle due vichinghe più conosciute, si arriva a Tufo e Hel incominciarono a frequentarsi cosi come Gambedipesce e Vör, che stanno già pensando ad un loro futuro insieme, ma....
Questa è un'altra storia che va raccontata con calma!

   
 
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