.Questa fic è stata scritta per il compleanno della Fondatrice dello ShikaIno Forum.

Buona lettura!

.: My Dream :.

Soshite sukoshi osanai kao no kimi ga chiisa na koe de itta

Saigo no kotoba ga heyajuu wo kakemawatte imasu

{L'ARC~EN~CIEL, And She Said}

Stava disteso nel suo letto.

Silenzio e pace.

Fuori la distruzione.

La guerra era finita.

Konoha era viva ma a che prezzo?

Chozasan, Inoichisan e altri valorosi guerrieri non c’erano più.

Quello era il prezzo della vittoria?

Shikamaru Nara non lo comprendeva e soffriva per i suoi amici.

Per Choji che era cresciuto troppo in fretta e per Ino che aveva perso una delle persone più care della sua vita.

E lui che non sapeva se sarebbe stato in grado di aiutarli.

Di stare loro vicino.

Un leggero battere contro la finestra - stranamente chiusa - lo riscosse.

Aprì gli occhi e si volse verso il rumore scorgendo la sagoma di Ino.

La ragazza bussava con un leggero broncio e gli fece cenno di aprire.

Si alzò ed aprì alla ragazza bianco vestita - come ogni ninja che si rispetti dopo il funerale aveva smesso il lutto e quel suo vestirsi in bianco significava nuova vita.

“ Ino.”, la salutò con voce stanca poco prima di venir travolto da un caldo abbraccio.

“ Basta! Non voglio più perdere le persone che amo!”, esclamò la bionda.

Esitante il ragazzo ricambiò l’abbraccio specchiandosi poi negli occhi cerulei della compagna.

Tristi e infantili - la perdita di due ‘padri’, Inoichi e Asuma, l’avevano fatta sentire come una bambina sperduta.

E non si addiceva alla sua persona.

Ino era luce ed energia.

Ino era una persona matura.

“ Shikamaru... io...”, borbottò un qualcosa che il giovane non sentì.

“ Scusa, puoi ripetere.”

Un lampo seccato fece rivivere gli occhi della Yamanaka.

“ Come posso ripetere?!”, lo prese al colletto, irritata. “ Io di dico che ti amo e tu mi chiedi di ripetere? La tua intelligenza è solo per esposizione?”

“ Non avevo sentito...”

“ Bah.”, lo baciò con trasporto. “ E non osare abbandonarmi, altrimenti diverrò il tuo incubo.”, lo minacciò e le sue parole rimbombarono nella stanza del Nara.

“ Dici? Che seccatura...”, rispose sorridendo.

Nonostante le sue classiche parole era chiaramente felice di quella ‘dichiarazione’.

“ Un po’ più di trasporto no, eh?”, ribatté Ino ricevendo in risposta un leggero bacio a fior di labbra.

Dolce così come era Ino.

Dolce come era il loro amore appena nato.

Puro come un candido fiore sbocciato nella terra arida della distruzione.

“ Sei già il mio sogno, Ino.”