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Autore: Princess Kurenai    16/11/2008    9 recensioni
{Terza Classificata al contest Prompt NaruSaku} Una leggera melodia lo fece lentamente destare dal suo sonno. Mugugnò appena cercando di muoversi, ma venne bloccato da un piccolo peso sul suo petto.
Genere: Romantico, Commedia, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Scritta in meno di un giorno e classificata terza al Contest Prompt NaruSaku indetto da VavvyMalfoy *ç*

Ne sono orgogliosa XD

Spero vi piaccia!

 

.: Piacevoli Distrazioni :.

                                    

Una leggera melodia lo fece lentamente destare dal suo sonno.

Mugugnò appena cercando di muoversi, ma venne bloccato da un piccolo peso sul suo petto.

Aprì piano gli occhi e incontrando la tenera chioma rosata di un neonato che, beato, dormiva accoccolato su di lui, stringendo con le manine la sua maglia color arancio.

Naruto sorrise intenerito e, con tutta la delicatezza di cui era capace, lo prese in braccio cullandolo per non farlo svegliare.

Accompagnato dalla melodia che ancora risuonava leggera nella casa come una ninna nanna, lo mise nella culla, restando un attimo a fissarlo con un sorrisetto.

Poco dopo uscì dalla stanza, dirigendosi verso la cucina con passo leggero e felpato

Si poggiò allo stipite della porta osservando sua moglie lavare i piatti del pranzo indossando un carinissimo grembiule rosso.

Bella.

Capelli rosa, lunghi e morbidi, raccolti in una tenera coda.

Occhi verdi, dolci ma al tempo stesso decisi, che seguivano le sue mani, guantate, posare piatti e posate nello sgocciolatoio.

Labbra rosate chiuse a canticchiare dolci musiche.

Bella.

La sua Sakurachan era bella in ogni suo gesto e lavoro.

Era bella senza trucco.

Era bella mentre era raffreddata.

E quando si arrabbiava era addirittura stupenda.

Era... era Sakura e vederla lavorare e canticchiare vestita con quel grembiulino gli metteva in testa strane e furbesche idee.

Era da tanto che non passavano un po’ di tempo insieme.

“ Hai intenzione di guardarmi per molto senza aiutarmi?”, domandò la giovane donna con tono divertito, riuscendo a distoglierlo dalle sue elucubrazioni.

“ Mmh...”, Naruto parve pensarci, facendo qualche passo verso di lei. “ Forse.”, rispose candido.

“ Ah-ah. Divertente.”, ironizzò Sakura voltandosi con un ghignetto. Seguì attendo i suoi movimenti mentre si sporgeva a prendere un panno per lanciarglielo contro: “ Prendilo e asciuga.”, ordinò.

L’uomo rise abbandonando lo straccio sul tavolo per poterla abbracciare e baciare sulla guancia.

“ Mi vuoi schiavizzare, Sakurachan?”, finse un tono lamentoso.

“ Ovvio.”, rispose con scherzosa decisione, girando appena il viso per baciarlo a stampo.

“ Io avrei un’altra idea visto che mi hai svegliato.”

“ E come ti avrei svegliato?”

“ Canticchiando.”

“ Ah, ora è proibito?”, rise.

“ Sì, certo.”

“ E sentiamo la tua idea, genio.”, concesse l’Haruno.

“ Togliti i guanti e chiudiamoci in camera per un quarto d’ora.”, le sussurrò sulle labbra, sensuale.

“ Mm... sarebbe una piacevole distrazione dato che è tutta la mattina che sto dietro a Tsutsuji... poi stanotte ho anche il turno notturno all’ospedale.”

“ Una distrazione più che piacevole, Sakurachan.”, sorrise Naruto, stringendola a sé.

“ Si può fare.”, ammise la donna baciandolo subito, senza lasciargli tempo di rispondere.

Ne sentiva il bisogno.

Voleva distrarsi dalla sua pesante vita di madre lavoratrice.

Voleva sentire le labbra di Naruto sulle sue.

Le mani del suo uomo spogliarla e vezzeggiarla.

I loro corpi fondersi in uno.

Voleva essere sua come quando erano due fidanzatini.

E voleva ancora provare quel piacere che la portava fino all’oblio.

Distraendola da tutto e tutti.

“ Ti amo...”, sussurrò in un mugugno, appena si staccarono per il reciproco bisogno d’aria.

“ Anch’io...”, Naruto la baciò ancora. “ Tantissimo... tanto che potrei impazzire.”

Sakura sorrise e si tolse i guanti abbandonandoli sul lavello.

“ Allora? Andiamo?”, domandò maliziosa.

“ Si, approfittiamone ora che Tsuchan dorme!”, rispose l’Uzumaki, prendendola per mano con l’obbiettivo di trascinarla in camera ma, come se fosse un copione già scritto, un furioso pianto spense tutta l’eccitazione.

“ No...”, gemette frustrato Naruto.

“ Tuo figlio si è svegliato.”, commentò Sakura, insoddisfatta ma divertita dalla situazione.

“ Mio? Vorrai dire tuo.”

“ No no. È tuo quando piange ed è mio quando dorme.”

“ Maledetta.”

“ Dai baka, vai a vedere che ha mentre io finisco di lavare, poi... troverò io un piacevole modo per distrarti e farti rilassare.”, aggiunse facendogli un malizioso occhiolino.

Gli occhi del biondo si illuminarono e sorrise eccitato.

“ A certe proposte non si dice mai di no!”, esclamò sparendo subito nella stanza di Tsutsuji lasciando sola Sakura a ridere.

Una cosa era certa: quei piccoli e divertenti momenti di intimità erano le distrazioni più piacevoli.

 

 

 

   
 
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