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Autore: misslegolas86    03/01/2015    1 recensioni
Un piede dietro l’altro, passi verso il baratro, verso il nulla, verso una realtà sconosciuta priva di magia, priva di potere, priva di amore, priva di lei.
“Belle, please I’m afraid.”
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Signor Gold/Tremotino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un piede dietro l’altro, passi verso il baratro, verso il nulla, verso una realtà sconosciuta priva di magia, priva di potere, priva di amore, priva di lei.
“Belle, please I’m afraid.” Rumpelstiltskin arrancava cercando di resistere alla forza del pugnale ma, come ben sapeva, era tutto inutile, avrebbe dovuto ubbidire all’ordine. Il cuore scandiva ogni passo verso il niente rombando battiti forsennati come se fossero gli ultimi.
Rumpelstiltskin immerse gli occhi pieni di lacrime in quelli dell’unica donna che avesse mai amato. L’azzurro era offuscato da copiose lacrime ma non c’era più alcuna benevolenza adesso quegli occhi esprimevano solo delusione, dolore, stanchezza, rassegnazione. Il cuore smise di battere in quel momento e Rumpelstiltskin lo sentì andare in mille pezzi. Belle si era arresa, non avrebbe più lottato per lui, non avrebbe più creduto in lui. Lei che era sempre stata dalla sua parte, la cui fiducia lo aveva spinto anche negli anni più oscuri a cercare di essere migliore per essere degno di quel raggio di luce entrato per puro caso nella sua vita, lei lo stava abbandonando al suo destino, alla sua voglia di oscurità.
L’ultimo passo fu il più difficile.
Belle scomparve alla vista occultata dall’incantesimo al confine. Il dolore di averla persa fu così forte che Rumpelstiltskin quasi non avvertì la magia venir meno. Si ritrovò a terra tradito dalla gamba malandata tornata di nuovo normale senza più il sostegno della magia.
Continuò a chiamare il suo nome ben sapendo che era tutto inutile. Conosceva Belle, la sua testardaggine, il suo senso di sacrificio e di giustizia. La ragazza aveva ragione ancora una volta. Non aveva mai smesso di essere un mostro, di fare del male pur di ottenere i suoi scopi, per preservare il potere. Ma Rumpelstiltskin non si pentì di tutto questo. Solo e senza magia in un mondo che non conosceva il suo più grande rimpianto fu quello di non essere stato un buon marito, di aver mentito e tradito con i suoi piani l’unica persona che aveva sempre avuto fiducia in lui, l’unica che lo amava. Aveva tutto ciò che un uomo poteva desiderare, grazie a Bae un nuovo inizio era possibile ma come sempre aveva fatto la scelta sbagliata.
Ora non gli restava più nulla ma se c’era una cosa di cui  Rumpelstiltskin non era mai stato a corto era la caparbietà. Doveva ripartire da ciò che veramente gli stava a cuore: Belle.
Aveva già perso suo figlio e senza una persona d’amare e da cui essere riamato alcun potere aveva importanza. Sarebbe tornato a Storybrooke. Non sapeva ancora come lo avrebbe fatto ma non aveva alcun dubbio a riguardo. Lui e Belle ne avevano passate tante, troppe in realtà, eppure si erano sempre ritrovati. Lei era il suo happy ending e avrebbe lottato fino all’ultimo respiro per questo anche contro la sua stessa oscurità e contro il fato che condannava i cattivi ad un’esistenza di dolore e sbagli.
 
****
 
“Se fai una cosa coraggiosa il coraggio verrà di conseguenza”. A belle sembrava ieri di aver pronunciato quella frase e mai come in quel preciso istante al confine le appariva vuota e senza senso.
Fare la cosa giusta non porta il coraggio ma solo il dolore.
Un dolore atroce, che mozza il respiro,
che gela la carne,
che frantuma il cuore.
La volontà le urlava nelle orecchie di abbassare il pugnale e di abbracciare l’uomo spaventato, di stringerlo a sé e perdonare ogni cosa. Ma la mente e il cuore in pezzi le indicavano in modo ineludibile la strada da seguire. La realtà non era quella delle illusioni di Belle ma quella dura e ineluttabile vista nella torre dell’orologio.
Rumpelstiltskin non cambierà mai, non lo ha mai fatto per suo figlio pur ritenendolo la cosa più importante del mondo né lo farà per amore. Ogni cosa sarà sempre secondaria alla sua ricerca del potere.
Era stata un’illusa a credere che potesse cambiare per lei.
Eppure nonostante la rabbia e la delusione quello che prevalse in Belle era il dolore. Non riuscì a guardarlo sparire oltre il confine, non ne avrebbe avuto la forza. Lo sentì chiamarla ormai oltre la linea.
Belle scoppiò in un pianto a dirotto e fuggì utilizzando tutta la sua forza per non voltarsi. Sapeva che se lo avesse fatto la direzione della sua corsa sarebbe stata nel verso opposto, tra le sue braccia.    
 
SPAZIO AUTRICE
La 4x11 è stata devastante. Non c’è altro da dire. C’ho messo un po’ ad elaborare il dolore e a mettere giù su carta questo sfogo letterario. I miei feelings rumbelle sono davvero a pezzi.
Ringrazio tutti quelli che leggeranno e un grazie speciale a chi lascerà un suo commento.
A presto
  
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