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Autore: denaflamel96    03/01/2015    4 recensioni
Caleb si infilò la felpa e fece per aprire la porta ma Jude la chiuse a chiave e si avvicinò a lui, un pò troppo...
:-Pensavi che ti avrei lasciato andare via così?-
:-Prof...devo andare...-
:-Forse dovresti stare meno sul piede di battaglia Caleb...- lo avvertì serio il prof.
:-...io...non sto sul piede di battaglia-
:-Sicuro? A me sembra proprio il contrario-
:-Mi sembra che lei sia un professore troppo impiccione...- sibilò Stonewall
:-In realtà non riservo mai a nessuno attenzioni così speciali...solo a quelli che mi interessano davvero?-
:-Io la interesso? E in che modo?- chiese inarcando un sopracciglio il ragazzo
:-Te lo faccio vedere io in che modo...-
Jude si avvicinò alle labbra di Caleb e le sfiorò appena, cercando poi di aprrofondire il bacio ma il ragazzo lo respinse:-Schifoso! Lei è un maniaco!-.
Jude lo bloccò alla porta afferrandolo per i polsi:-Mi piacciono quelli come te e ammettilo...lo so che Cammy è solo tua amica e che sei gay!-
:-Ma che cazzo centra! Insomma! Si levi!-
:-No! Tu mi piaci troppo-.
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Caleb/Akio, Camelia/Fuyuka, Jude/Yuuto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~~Il sole sorgeva lentamente e la città veniva svegliata dolcemente dai suoi caldi raggi. Caleb Stonewall era già sveglio da un pezzo e stava facendo la sua solita corsetta mattutina. Sempre che otto chilometri possano essere sinonimi di “corsetta”. Gli piaceva correre di mattina. Non c’era mai nessuno e in più era bellissima l’alba. Era da un po’ che aveva smesso di giocare a calcio per dedicarsi solo allo studio e alla sua famiglia, ma non aveva mai smesso di tenersi in forma.
Sua madre aveva appena aperto un piccolo bar in centro in città e lui le dava una mano a gestirlo, senza trascurare gli impegni scolastici.

Caleb svoltò l’angolo e con uno scatto finale raggiunse il cancelletto di casa sua. Prima di entrare fece un po’ di stretching per sciogliere un po’ i muscoli, poi entrò in casa e lasciò le scarpe all’entrata. Senza fare rumore raggiunse il bagno, si spogliò e fece una doccia fredda per rinfrescarsi.
Alle sette sentì sua madre uscire di casa. Era già partita per andare al lavoro e come al solito gli aveva lasciato la colazione sul tavolo.
Caleb uscì dal bagno con un asciugamano legato in vita e si vestì con la divisa della scuola, poi scese in cucina a mangiare.
Una spremuta d’arancia e una barretta al cioccolato. Come al solito.

La scuola era un luogo noioso, le persone erano antipatiche e fin troppo allegre per i gusti di Caleb, che non sembrava mai entusiasta delle attività didattiche, eppure aveva ottimi voti in tutte le materie. Gli piaceva studiare, ma non lo dava a vedere facendo il lecchino con i prof. o rispondendo a ogni domanda che veniva posta alla classe. Rispondeva solo alle domande nelle verifiche e a quelle delle interrogazioni, per cui solo se era interpellato solo lui.
I suoi compagni del liceo non gli piacevano. Tutti fighetti iper-montati e vestiti Abercrombie & Fitch dalla testa alle mutande, ai quali importava solo l’aspetto fisico e la classe sociale. Si, c’era qualcuno simpatico, ma lui non ci aveva mai fatto troppo caso, impegnato a fare l’asociale.

:-Avete sentito? Il professore di lettere è stato trasferito in un’altra scuola…-
:-Davvero?...-
:-Sarà per quella storia…-
:-Quale storia?-
:-Una ragazza ha sporto denuncia per violenze sessuali a scuola e l’accusato era proprio lui!-
Tutte quelle voci giunsero benissimo alle orecchie del giovane dai capelli castani e dagli occhi verde smeraldo che non si sorprese più di tanto.
Lo sapevano quasi tutti che il loro professore di italiano era un pervertito, scostumato, maniaco, degenere, depravato, corrotto, immorale, invasato ed esaltato. Ma nessuno aveva mai osato dire nulla. Caleb sapeva bene che un sacco di ragazzine erano state violentate da quel tipo, che le minacciava e le ordinava di fare silenzio. Lo sapeva perché era successo alla sua migliore amica: Camelia Trevis, detta semplicemente Cammy.
Un pomeriggio era arrivata da lui piangendo e dicendo cose a vanvera, senza senso. L’aveva calmata e si era fatto spiegare meglio cosa era successo. Il professore si era offerto di aiutarla a preparare la ricerca sui promessi sposi e lei aveva accettato con piacere, visto che era un po’ in difficoltà. Dopo aver chiuso la porta a chiave avevano iniziato a lavorare sul compito, lui si era fatto sempre più vicino e un certo punto aveva iniziato ad accarezzarle le gambe fino a bloccarla sulla sedia. L’aveva violentata brutalmente e minacciata con una pistola.
Non poterono farci niente. Nessuno dei due si sentì abbastanza coraggioso da ribellarsi a quella terribile situazione. Ma qualche tempo dopo, qualcuno trovò quel coraggio. La figlia del preside aveva sporto denuncia senza paura. Era sveglia e astuta, difficile da spaventare. Suo padre non ci mise molto a spedire il sadico fuori dalla scuola.
Tutti si chiedevano chi sarebbe stato il nuovo professore e la risposta non si fece attendere troppo.
Le lezioni iniziarono. Caleb e Cammy  che si erano trovati all’ingresso dell’aula erano seduti vicini e stavano chiacchierando animatamente sui libri di Matt Rees quando cadde il silenzio. Era appena arrivato il nuovo prof.
Tutti si alzarono in piedi e dissero in coro “Buongiorno Professore”. Era un uomo alto e atletico. Aveva lunghi capelli biondo scuri, alcuni leggermente mossi ricadevano morbidi sulle spalle mentre dietro la nuca legava dei rasta. Portava un paio di occhialetti, grazie ai quali non si vedevano gli occhi. Il che era già uno svantaggio. Non si poteva guardarlo diritto negli occhi, e non sapevi se lui ti stesse fissando o meno. Poggiò alcuni libri di testo sulla cattedra e si tolse la giacca nera, poggiandola ordinatamente sulla sedia dietro la cattedra. Poi disse a tutti di sedersi:-Ah! Sedetevi pure! Scusate è il mio primo incarico e sono un po’ teso-, che voce! Era stupenda. Così calda e dolce...serena e tenera…
Era piacevole poterla ascoltare.
Caleb arrossì leggermente e quando Cammy glielo fece notare si chiese perché fosse arrossito in modo così sciocco e sconclusionato.
:-Mi presento, il mio nome è Jude Sharp e sarò il vostro insegnante di lettere per questo quadrimestre visto i recenti episodi di…bè lo sapete già- dopo questa breve presentazione ridacchiò e anche gli altri.
:-Bene! Allora magari ci possiamo conoscere un po’ meglio! Che ne dite? Facciamo un giro di nomi e mi dite qualcosa di voi, passioni, sport, che cosa fate nel tempo libero, ok?- disse poggiandosi sulla cattedra e sorreggendosi con le mani. Il giro iniziò e arrivò il turno di Cammy:-Io sono Camelia Trevis, ma tutti mi chiamano Cammy! Mi piace il calcio, ma non lo pratico, mi piace leggere libri fantasy e scrivere racconti di avventura, nel tempo libero vado in giro con le amiche o vado al parco a passeggiare o a leggere, mi piace la musica classica, soprattutto quella per pianoforte, ma preferisco l’ R&B-, la viola si risedette e guardò Caleb che si alzò seccato, tenendo le mani in tasca:-Caleb Stonewall- e si sedette di nuovo.
Il professore rise:-Tutto qui? Wow…che discorsivo! Dimmi un po’ Caleb, non hai passioni? Non fai nessuno sport?-, seccato il punk rispose:-Certo che le ho, ma forse mi secca dirgliele…-, l’uomo alzò un sopracciglio:-Ah si? Perché?-, :-Quelli così espansivi e curiosi non mi piacciono-. Caleb era sempre così, odiava parlare di sé e degli altri. In effetti l’unica persona con cui parlava era Camelia, ma nemmeno con lei si apriva del tutto.
Era cambiato molto negli ultimi tempi, soprattutto dopo aver scoperto di essere omossessuale ed essere respinto dal ragazzo di cui era innamorato. Si, Caleb era gay e forse era per quel motivo che evitava di simpatizzare con altri maschi.

Il professore fece un sorrisino assecondato e poi disse:-Va bene, proseguiamo-.
Cammy diede una gomitata a Caleb:-Ma sei scemo? Che cavolo ti è preso?- lo rimproverò sussurrando e senza farsi notare dai compagni, :-Ho detto solo quel che pensavo, tutto qui-rispose l’amico posato senza fare una piega. :-Potresti evitare una buona volta di essere così  indisponente e provocatorio? Non mi stupisce che tu finisca sempre nei guai con quelli più grandi! Hai diciassette anni! Cresci un po’!-, :-Gnah…! Lascia perdere, fidati ho ragione io-. A volte dava davvero sui nervi quel ragazzo.
Il professor Sharp iniziò a fare lezione e spesso Caleb si accorse di essere guardato. Non sapeva come riuscisse a vederlo visto che aveva quegli assurdi occhiali dalle lenti verdi che non lasciavano trasparire nulla, ma quando il prof. alzava la testa lui si rendeva conto di essere osservato.
Quell’individuo gli stava antipatico (come tutti del resto), gli sembrava un falso, non pareva un vero gentile, gli ricordava tanto il vecchio prof. E se Jude Sharp fosse stato uno squilibrato maniaco sessuale tale e quale a quell’altro?
Le lezioni erano finalmente concluse e Caleb e Cammy si concedevano qualche minuto di riposo sulla terrazza della scuola. Cammy tirò fuori un panino con insalata e pomodori e ne offrì un pezzetto all’amico che rifiutò. :-Scusami ma tu non  mangi oggi? Ehi…Terra chiama Stonewall…c’è nessuno sulla base aereospaziale sperduta?- disse lei ironica e allo stesso tempo seria.
:-Secondo te quel tipo è a posto?- disse un certo punto il diciassettenne
:-Chi? Scusa?- esigette lei
:-Il nuovo insegnante! Secondo me è tale e quale all’altro! Non ci sono più persone normali in questo posto!-
:-Ah Caleb! Che testa di rapa che sei!-
:-Eh? IO? Ma sei ebete o cosa?-
:-Ehi! Abbassa le ali! Mi spieghi che cos’hai contro quel povero insegnante? È così simpatico-
:-Appunto. Troppo simpatico per i miei gusti…-
:-Ho fatto alcune ricerche su di lui e mi sembra a posto-
:-Cosa? Dove l’hai cercato?- domandò Caleb avvicinandosi a lei che le mostrò l’I-pad, :-Magari su google? Genio della lampada…-. Caleb lesse quello che aveva davanti:

Jude Sharp ex-giocatore di calcio e allenatore della Raimon Junior High, ed ex-membro della squadra stessa e della Inazuma Japan. Smette di giocare a calcio e inizia a frequentare l’università…laureato in letteratura e biologia marina…figlio adottivo di una ricca famiglia…ottimo studente e voti eccellenti…

Solo un sacco imbecillaggini! A parte il fatto che fosse un giocatore di calcio, ovvio. Era stato un giocatore della Inazuma Japan…era una squadra famosa! Ma certo! Jude Sharp! A Caleb si accese una lucina nella testa:-Si! Si! Era il miglior regista della squadra! Le sue tecniche erano impeccabili e infallibili!- gridò alzandosi in piedi di scatto ed esultando come un bambino. Un breve momento di espressività e felicità…uno dei pochi.
:-Aveva una faccia familiare, scusa ma quanti anni ha? C’è scritto da qualche parte?- domandò rimettendosi vicino a Camelia che cercò con il dito una data possibile per la nascita. :-Si, è nato nel 1988, vuol dire che ha…-, ma Caleb concluse la frase per primo:-Ventisei anni! Ma è giovanissimo! Come cacchio fa ad avere due lauree?! Le ha comprate su Ebay?!-, :-No, qui dice che ne ha conseguite due contemporaneamente, è un prodigio dell’intelligenza suprema!- disse Cammy sconvolta e piena di ammirazione, :-No, è solo uno conciato peggio di me che nella sua vita non ha fatto altro che studiare-, :-Scusa tu che fai?- palesò la violetta caustica, :-Ti ho appena detto che è conciato peggio di me! Ma ci senti o sei sorda!?- sbraitò lui furioso, :-Ahah! Ti stavo solo prendendo in giro!-.
:-Bè, almeno sappiamo che non ha precedenti penali, adesso sarai più tranquillo…- disse tranquilla e piaciuta, ma l’amico non sembrava convinto, visto che aveva il fumo che usciva dalle orecchie e si sfregava le mani come se volesse commettere un omicidio:-E tu che ne sai? Dobbiamo scoprire di più sul suo conto! Non mi bastano quelle cagate su internet!-, :-Non vorrai intrufolarti nei registri della scuola, vero?- annunciò lei preoccupata, :-No…ahaha…certo che no mia cara Camelia….-. Prima che Caleb potesse fare mosse strane lei gli saltò addosso:-Non ci provare! Tu non ti entrerai da nessuna parte, chiaro? Lascia in pace quel pover uomo!-.

 

 


Alla fine Caleb si convinse a lasciar perdere ma non perché fosse davvero persuaso del tutto, ma semplicemente per fare un piacere a Cammy.
C’era qualcosa in quel tipo che lo metteva a disagio.

:-Bene, oggi riavrete indietro le vostre verifiche, mi sono molto sorpreso del risultato di alcuni di voi…- annunciò Jude Sharp passando tra i banchi e mettendo un foglio pieni di scarabocchi rossi sul banco di Caleb che appena vide il voto rimase sconvolto.
:-Cinqueeeee??!!- disse sconvolto. Ma quando era successo!? perché?! Non aveva mai preso una sola insufficienza, in italiano e nelle altre materie. Aveva sempre avuto una media altissima e non avrebbe mai pensato di prendere un votaccio. Non era mai sceso sotto all’otto e al nove. Era la fine.
:-Stonewall, ci sono problemi?- chiese il professore guardandolo con quel suo solito sorrisino appagato.
:-Perché mi ha messo cinque? Perché?- pretese di sapere il punk
:-Le tue considerazioni riguardo i promessi sposi erano completamente errate, evidentemente non hai studiato abbastanza, non ti preoccupare, recupererai con la prossima verifica- gli dichiarò il prof.
Erano passate già due settimane dal suo arrivo, e quell’idiota patentato del professore, non aveva aspettato altro che mettergli un brutto voto.

:-Quello stronzo! Ma chi si crede di essere?- disse Caleb furioso.
:-Suvvia! Non ti arrabbiare, lo sai che capita a tutti-
:-Ma io avevo studiato!-
Cammy lo prese da parte e gli disse:-Il prof. Sta finendo di sistemare delle cose in aula, vacci a parlare no?-
Caleb sorrise e disse:-Oh si...ora ci vado-. Entrò in aula e si schiarì la voce:-Ehmehm! Professor Sharp, vorrei parlare in privato-. Il professore inarcò un sopracciglio e poi lo squadrò da capo a piedi:-Va bene, ma...non qui, ho letto che abiti proprio vicino a casa mia, potremmo fare la strada per andare a casa assieme e farci una bella chiaccherata.

Caleb non sapeva il perchè ma aveva accettato e ora stava facendo la strada con quell’idiota.
:-Non avrei mai voluto darti cinque, ma l’ho fatto per un buon motivo. La grammatica era molto buona, ma i contenuti davvero confusionali e quindi...-
Caleb lo interruppe bruscamente:-Professore...lei perchè ha smesso di giocare a calcio?-. L’uomo si fermò in mezzo alla strada e si lasciò sfuggire un sospiro:-Lo vuoi sapere davvero? Allora avrò bisogno che tu venga da me a cena..-, :-Prof. non potrei mai accettare...l’ho già disturbata abbastanza e alla fine del voto non è che me ne freghi più di tanto...-.
Jude Sharp si avvicinò e gli poggiò una mano sulla spalla:-Come mio alunno, sei l’unico che abbia mai indagato su di me...quindi credo che una bella chiaccherata potrebbe anche farci diventare amici no?-.
Caleb sorrise e accettò.

La casa del professore non era molto grande, ma era bella. Calda e accogliente, con una libreria enorme con centinaia di libri:-Le piace molto leggere o sbaglio?-, :-Si sennò non insegnerei lettere- scherzò l’uomo finendo il suo bicchiere di vino. Era stata una bella cena e i due avevano chiaccherato animatamente. Caleb doveva ricredersi, quell’uomo era proprio simpatico e poi aveva conosciuto il grande Mark Evans! Diamine!
:-Anche io giocavo a calcio nella squadra del liceo ma poi a causa di problemi familiari ho smesso...-
:-Sai Mark Evans allena ancora una bella squadra! Potresti lanciarti e ripartire, potrei presentartelo!-
:-Ecco io...- l’orologio scoccò le undici e Caleb si rese conto che era il caso di tornare a casa:-Io dovrei tornare a casa...- e si alzò da tavola:-Grazie per l’ospitalità e la cena era buonissima, ma ora devo andare-. Jude si alzò e disse:-A-a-aspetta ti accompagno alla porta!-.
Caleb si infilò la felpa e fece per aprire la porta ma Jude la chiuse a chiave e si avvicinò a lui, un pò troppo...
:-Pensavi che ti avrei lasciato andare via così?-
:-Prof...devo andare...-
:-Forse dovresti stare meno sul piede di battaglia Caleb...- lo avvertì serio il prof.
:-...io...non sto sul piede di battaglia-
:-Sicuro? A me sembra proprio il contrario-
:-Mi sembra che lei sia un professore troppo impiccione...- sibilò Stonewall
:-In realtà non riservo mai a nessuno attenzioni così speciali...solo a quelli che mi interessano davvero?-
:-Io la interesso? E in che modo?- chiese inarcando un sopracciglio il ragazzo
:-Te lo faccio vedere io in che modo...-
Jude si avvicinò alle labbra di Caleb e le sfiorò appena, cercando poi di aprrofondire il bacio  ma il ragazzo lo respinse:-Schifoso! Lei è un  maniaco!-.
Jude lo bloccò alla porta afferrandolo per i polsi:-Mi piacciono quelli come te e ammettilo...lo so che Cammy è solo tua amica e che sei gay!-
:-Ma che cazzo centra! Insomma! Si levi!-
:-No! Tu mi piaci troppo-.

 

:-Ah...no...Ju...Jude...- mugugnò Caleb mentre sentiva le forti mani del professore accarezzarlo tra la sua intimità.
:-La tua voce mi sta sconvolgendo...-
Caleb cercò di opporre resistenza ma ogni suo sforzo era vano. Jude lo aveva trascinato in camera sua e dopo averlo sbattutto sul letto aveva iniziato a spogliarlo.
:-Basta...- cercò di dire il ragazzo, ma le parole gli morivano in gola allora ritentò più forte:-Basta!-. Jude si fermò e disse:-Non posso fermarmi...sei troppo bello...- a quel punto si levò gli occhiali e mostrò qualcosa che lasciò Caleb senza parole. I suoi occhi, rossi come il sangue erano lucidi e sembrava che volesse scoppiare a piangere. Infatti, poco dopo abbracciò Caleb e scoppiò in lacrime:-Non so cosa mia sia preso, ma tu hai un carattere completamente diverso dagli altri, mi esageri la mente e mi fai delirare...-. Caleb lo respinse senza cattiveria e gli sorrise:-Non so cosa ti sia passato per la testa, ma comunque, volevo dirti che anche tu in fondo mi piaci, d’altronde quelli a cui voglio più bene sono quelli con cui in passato ho abuto pessimi rapporti...ma comunque, non so tra noi cosa possa nascere, tu hai ventisei anni e io solo diciassette e come se non bastasse sei il mio insegnante a scuola...-.
I due rimasero in silenzio. Caleb si sentì uno strano formicolio nello stomaco e pensò di averlo ferito ma non fu così:-Senti, ho un idea...se io forse ti interesso, cosa ne dici se ci frequentiamo fuori dalla scuola, nascondendoci, poi dopo il diploma del liceo entrambi saremo liberi non credi?-.
A Caleb all’inizio parve una cretina e sbraitò:-Dico io ma sei scemo????- poi vedendo il viso cupo di Jude ci ripensò:-Sarebbe pericoloso e poi ho detto in fondo, e ciò significa molto in fondo nel mio cuore...ma...si potrebbe fare, ovviamente senza esagerare e non dovrà saperlo nessuno-.
Jude fece una faccia sorpresa e poi disse:-Allora...bè...non saprei ma credo che potremmo andare d’accordo, e poi tu sei incredibilmente sexy ragazzino-.
Caleb avvampò e poi sorrise, per poi avvicinarsi a Jude e baciarlo.

:-Buongiorno a tutti!- Jude Sharp entrò in classe e tutti gli alunni lo salutarono, mentre Caleb lo fissava dal suo banco. Jude non portava più gli occhiali, dato che non ne aveva bisogno realmente, così che il suo fidanzatino segreto potesse guardarlo diritto negli occhi ogni volta che ne aveva voglia.
Cammy osservò i due che si scambiavano occhiatine eloquenti e molto sensuali e a un certo punto della lezione disse:-Caleb...cosa mi nascondi?-, :-Io? Nulla..- disse l’altro nervoso, :-Sicuro?-, :-Ehm...-.
Cammy rise sotto i baffi:-Io lo sapevo che ti piaceva-. Caleb dapprima la guardò torvo, poi le sorrise nel modo più dolce che potesse fare e l’amica pensò che l’arrivo di quel professore lo avesse trasformato in una nuova persona, dolce e gentile.

   
 
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