Due bicchieri ed una bottiglia di rum piena a metà facevano compagnia a Zoro e Nami ai piedi dell'albero maestro.
Lei si accingeva a fare il suo turno di guardia, lui era al termine della sua quotidiana sessione di allenamenti e stavano condividendo un raro momento di serenità al riparo della baraonda che di giorno li affliggeva.
-Cosa scommettiamo?- disse lei, come sempre certa della vittoria, magari conquistata con l'inganno.
-Cosa proponi?- rispose lui ghignando, gustando quel momento teso tra l'azzardo della scommessa e il sottile gioco di complicità con lei.
-Vediamo un po'... - replicò Nami, finendo il suo bicchiere di liquore. si guardò intorno con un pericoloso sorriso sulle labbra, poi l'occhio le cadde sul suo alberello carico di frutti.
-Ci sono!- esclamò allegra -le tue spade per altrettanti miei preziosi mandarini!
Zoro rise sguaiatamente, prendendola in giro.
-Tre spade per tre mandarni? Stai scherzando?
-Rifai bene i conti, Zoro!- lo riprese Nami, aprendo il palmo; poi vi richiuse su soltanto il pollice e gli mise la mano davanti al viso.
-Quattro! Quattro è il numero giusto...- precisò ridendo, rossa in viso, mentre l'altro spalancava l'occhio buono per guardarla con imbarazzo.
In effetti delle prime tre alla Navigatrice importava ben poco: a lei interessava la quarta!
Per quella sera la scommessa non andò avanti: Zoro gliela diede vinta a tavolino.
Per dirla tutta, nemmeno il turno di guardia fu svolto come di dovere e Zoro iniziò una nuova sessione di allenamenti molto diversi dal solito.
Non bisogna mai trascurare gli esercizi, nemmeno quelli con la quarta spada...