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Autore: blaz_wolf    03/01/2015    2 recensioni
C'è un detto che dice "Ognuno di noi ha la sua luna con un versante oscuro che non fa mai vedere a nessuno".
Non avremmo mai pensato che lui, potesse essere il lato oscuro.
Ci ha illusi; traditi; e ora trama la nostra morte, ma quello che non ha calcolato è il potere del branco.
Ashley e Abigail, sono due ragazze completamente diverse tra loro; ma come si dice, gli opposti si attraggono e le due ragazze sono destinate a diventare migliori amiche.
Da due branchi né nascerà uno solo.
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Abigail pov

Uscii dall’aula con un sorriso stampato in viso.

Iniziai a girovagare per la scuola, approfittando dei venti minuti rimanenti.

“Hey!” sentì una voce alle mie spalle.

“Oh, sei tu. Ciao” dissi con tono distaccato. Questo ragazzo non mi piaceva per niente.

“Io sono Ryan”

“Abigail Evelyn”

“Sei stata grande prima nello scontro. Combatti divinamente.”

“Grazie” dissi.

Dove vuoi andare a parare? Sento la tua invidia; la tua rabbia; il tuo odio. Non sono stupida.

Non mi fermai a guardarlo, e m’incamminai verso i dormitori. Le mie valigie erano già state portate nella mia nuova stanza; ma non avevo ancora avuto l’occasione di vederla. Avrei avuto una compagna.

La stanza era vuota. C’èrano due letti; uno vicino alla finestra, con la mia valigia posata sopra, mentre uno si trovava a fianco; due scrivanie; due armadi e un bagno. Era elegante e moderna. Semplice ma stupenda.

“Ciao. Tu devi essere la mia compagna di stanza!” dissi mentre mi voltavo.

Una ragazza alta quasi un metro e sessanta, con i capelli rossi e ricci, mi fissava con due occhi color cioccolato.

“Piacere, io sono Leah Collins” disse la ragazza sorridendomi.

Ricambiai il sorriso. “Piacere mio Leah. Io sono Abigali Evelyn Blake, ma puoi chiamarmi semplicemente Abby”.

“Ti piace la stanza?” chiese poi.

“Sì. La trovo semplice, ma molto elegante. Mi piace.”

“Hai ragione!” disse lei. “Che hanno frequenti?”

“Il terzo. Tu?” chiesi io.

“Il secondo”. Mi stai simpatica piccolina. Ma aspetta, ha detto di chiamarsi Leah Collins? Collins? Dove l’ho sentito. Ci pensai per un po’. Ashley. Ashley Bree Collins.

“Scusa la domanda. Sei per caso la sorella di Ashley?” chiesi.

“Si” rispose secca lei.

“Non né sembri molto felice”

“Siamo sorelle; ma non siamo cresciute assieme. Lei è cresciuta con nostra madre, mentre io con nostro padre” sibilò secca lei.

“Tutto quest’astio è dovuto a cosa? Di grazia?”

“Che lei è un alfa; mentre io sono un omega; una sempliciotta senza branco. Mi da fastidio il fatto che i nostri genitori abbiano occhi solo per lei. Anzi solo mio padre. Sembra che io non esista, mi sento esclusa e abbandonata”. Sul suo viso erano comparse delle lacrime.

“Un omega? Ma se lei è un alfa, perché non le hai chiesto di accettarti nel suo branco?” domandai perplessa.

“Non posso. Anzi non voglio” ci fu un attimo di assoluto silenzio, che fu interrotto dalla ripresa del discorso. “Non voglio entrare nel suo branco. E’ mia sorella, ma è come se non lo fosse. Non ci rivolgiamo la parola; e poi non voglio un membro della mia famiglia come capo branco. Non funzionerebbe secondo me.”

“Ti sbagli” dissi io “Il mio branco è composto da me e i mie fratelli. Funziona benissimo” dissi fiera di me.

“Aspetta….tu…tu sei un’alfa?” chiese sbalordita.

“Si” dissi ridendo per la sua faccia buffa. Assomigliava davvero molto a sua sorella.

“Wow. Tutto l’istituto parla di te” disse tutto d’un fiato.

“Già. Purtroppo” aggiunsi un po’ infastidita.

“Stasera c’è la luna piena”aggiunse poi la ragazza, cambiando il discorso.

Già è vero. Chissà se riusciranno a controllarsi. Decisi di porre la domanda a Leah.

“Com’è la situazione dell’autocontrollo con la luna piena?”

“Hemmm….Non molto buona” disse lei.

Ci mancava solo questa. Addio bel riposo per stasera.

“A cosa pensi Abby?”

“Nulla di che” risposi semplicemente. In realtà pensavo al fatto, che io riuscissi ad avere il controllo durante la luna piena; e che mi sarei annoiata a morte questa sera.

Quanti si sanno controllare?” chiesi ancora dubbiosa.

“Emmm…” non le feci terminare la frase.

“Ti prego. Ti prego. Almeno uno?” chiesi afflitta.

“Nemmeno uno. Tu come te la cavi?”

“Resisto all’influsso. Mi è stato insegnato bene l’autocontrollo. Sia a me, che ai miei fratelli”.

“Davvero?”

“Davvero!”

“Come fai?”

“Devi concentrati. Tenerti la mente lucida. Controlla il tuo respiro stasera; concentrati su quello e…e resisti” dissi io.

“Non c’è la farò mai” piagnucolò lei.

“Non dirlo mai. Se parti dicendo queste cose, sta certa che non migliorerai per nulla il tuo subconscio”

“Okay. Allora?”

“Mente lucida. Respiro controllato. Resisti all’influsso lunare” dissi. “Ora ripeti!”

“Mente lucida. Respiro controllato. Resisti all’influsso lunare”disse lei.

“Ottimo. Brava Leah!” e le dedicai uno dei miei migliori sorrisi. Stavo per chiederle, dove si tenesse l’aula dedicata alle notti di luna piena; quando qualcuno bussò alla porta.

Era Ashley. La riconobbi dall’odore.

“Avanti” disse Leah senza pensarci.

L’unica cosa che riuscì a sentire furono due ringhi carichi d’odio.

Ringhiai a mia volta, facendole fermare seduta stante.

“Non ci provate nemmeno; o ve la vedrete con me. Chiaro?” ringhiai

“Cristallina” disse Ashley.

“Certo” rispose Leah.

Guai a loro se osano attaccarsi con me in mezzo.

 

“Perfetto” dissi tornando normale.

   
 
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