Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
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Autore: bAgHiNa_93    16/11/2008    1 recensioni
...solo in quel momento la guardò attentamente. Non era molto alta, ma aveva dei lunghi capelli castani che le cadevano sulle spalle e un sorriso dolcissimo. Ma la cosa che più lo colpì furono i suoi occhi: due grandi e intensi occhi verdi … Bill era rimasto incantato da quegli occhi e continuava a fissarli perso, senza dire alcuna parola. - emh… posso… aiutarla??- ripeté la ragazza confusa da quello sguardo...
Genere: Romantico, Commedia, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Ritornarono all’appartamento, come sempre, mano nella mano. Bill accompagnò la ragazza fino alla porta di casa. Iniziarono a baciarsi, lentamente, come per impedire che quel bacio, forse l’ultimo, terminasse. Non c’erano parole per descrivere quello che stavano provando, così rimasero in silenzio. Poi, il moro, dopo averla stretta forte tra le sue braccia, si allontanò ancora più lentamente lasciando a Fra solo la sua figura che scompariva dietro le ante dell’ascensore e il suo profumo ancora diffuso nell’aria … dolce, proprio come lui. La ragazza deglutì rumorosamente, ma non pianse. Rimase ancora qualche istante ferma, sperando che quelle ante si aprissero di nuovo. Inutile. Appoggiò la testa contro la porta: “ stupida, stupida, stupida” continuava a ripetersi socchiudendo gli occhi e stringendo i pugni. Ad un certo punto però, qualcuno le appoggiò una mano sulla sua spalla. Si voltò di scatto. Non ebbe tempo di pensare a nulla in quel momento. Bill le afferrò i polsi con forza e la baciò con una passione inaspettata. La ragazza non riuscì e resistere alla sensualità del bel vocalist. Mise una mano dietro la schiena e iniziò a palpare insistentemente il legno gelido cercando la maniglia. Entrarono in casa sbattendo la porta dietro di loro. Si diressero con foga verso la camera da letto senza che le loro labbra si perdessero per un solo secondo. La stanza era fredda, ma accogliente. In un angolo si intravedeva ancora la pila di vestiti a cui Fra, in un momento di crisi d’abbigliamento, aveva dato vita nel giro di pochi secondi. Il moro le accarezzava dolcemente la schiena, mentre lei, passandogli le dita tra i capelli, cercava di spingerlo verso il letto. Caddero insieme, intrecciati, avvolti da scariche elettriche. Bill distolse lo sguardo concentrandosi sul collo della ragazza, baciandolo avidamente. Nello stesso istante la sua mano calda si insinuava furtiva sotto la maglia di Fra, mentre un fremito la percorreva lungo tutto il suo esile corpo. Iniziarono a spogliarsi velocemente, lasciando che i loro vestiti si unissero a quelli già deposti sulla moquette lilla che rivestiva il pavimento. Dal collo le morbide labbra del ragazzo si spostarono con estrema fragilità sul petto, mentre la sua lingua ridisegnava con precisione il merletto viola di lei per poi procedere sul suo bianco ventre. Scese fino alle cosce, divaricandole delicatamente le gambe per potersi adagiare su di lei facendo aderire i loro corpi. I loro sguardi si incrociarono mentre entrambi potevano percepire il respiro dell’altro farsi sempre più profondo. Fra inarcò leggermente la schiena, permettendo al moro di slacciarle il reggiseno. Poi, voltandolo supino, gli accarezzò il petto e portando le mani all’altezza dei boxer neri glieli sfilò. In quegli attimi il senso del pudore si volatilizzava lasciando intatto soltanto l’amore passionale. Il moro, voltandosi di nuovo, cercò la conferma negli occhi verdi di Fra e fissandola teneramente entrò in lei. Diventarono una sola anima, due corpi con un solo cuore. Con colpi fluidi ed intensi la loro danza continuò. La ragazza lo sentiva sopra, intorno, dentro sé, ed ogni loro gesto rimaneva impresso sotto quelle candide lenzuola. Le mani di lui esploravano abilmente ogni suo lembo di pelle e la sua bocca assaggiava ogni parte del suo corpo. La stanza riecheggiava dei loro gemiti, impossibili da trattenere fino al momento del loro rilascio. Stancamente felici sprofondarono nel materasso mentre i lori respiri affannosi saturavano l’aria. Si voltarono all’unisono guardandosi a vicenda ... era incredibile come riuscivano a comunicare, anche in assenza di parole. Restarono così, per minuti, solamente a fissarsi l’uno nel cuore dell’altra. Poi intrecciando di nuovo i loro corpi ancora caldi si addormentarono dolcemente.

...

Ciauuuu!!!! Finalmente ho postato il nuovo capitolo... mi scuso per il ritardo ma in questo periodo sono davvero incasinata!! Spero che la mia storia vi piaccia e ringrazio come sempre tutti quelli che la stanno leggendo e recensendo. Aggiornerò al più presto... bacione^^ bAgHinA_93

  
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