Perdonateci, ma io e ari snix siamo inarrestabili e abbiamo scelto il nostro nuovo personaggio preferito ormai. Quindi questa assurda opera è dedicata alla nostra adorata Tina.
Non ha minimamente senso, lo sappiamo, ma ciò non è importante. In fondo noi non abbiamo Tine sulla lingua.
Leggetela se vi va e ne avete il coraggio. :3
Ringrazio calorosamente chi ha letto "The Fault in our Tina".

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Finalmente il pullman partì da quella lugubre città chiamata Indianapolis, Indiana.

Il professor Schuester, tutto contento, fece il suo tipico discorso di ringraziamento e incoraggiamento, dopo aver perso le nazionali un’altra volta.

“Ragazzi, complimenti davvero. Abbiamo perso, ma ancora una volta con onore, siamo arrivati fino in fondo, anche alla classifica, dobbiamo essere fieri del lavoro che abbiamo fatto quest’anno. L’anno prossimo andrà meglio!”

Al che, Rachel, esordì con “Chi gliel’ha scritto questo, TINA?!”

“Nooo! Tina ha solo vapostuprato Blaineee!” intervenne Kurt.

A quel punto Karofsky, che era al posto del guidatore, commentò “Lo scriverò su Twitter!”

Mike, solo nel suo sedile, cominciò a sentire la mancanza di qualcosa, senza capire precisamente cosa. “Sarà il buongiorno? Che si vede dal mattino? Che ha l’oro in bocca? Che picchiò il cane? Che morse il gatto? Che si mangiò il topo che al mercato Tina comprò?”

“Tina comprò un topo?” chiese Mercedes, perplessa.

“No! Solo il vix per vapostuprare Blaine!” le disse Kurt, gesticolando animatamente.

“TINA! DAVVERO HAI VAPOSTUPRATO BLAINE?!” Mike era molto geloso. Poi, non ricevendo risposta, improvvisamente, capì. “Ragazzi” affermò, serio. “Non c’è Tina.”

“Non c’è Tina per gatti!” esclamò Brittany, entusiasta.

“No, non capite, non c’è Tina!”

“Non c’è Tina che tenga!” soggiunse Santana, ridendo.

“Non c’è Tina!”

“Non c’è due senza Tina!” Quinn si sentì un genio, perché finalmente le avevano dato una bella battuta da dire.

“Ma cosa vuol dire non c’è Tina?!” Finn sembrava confuso.

Puck domandò, guardandosi intorno “Ma chi è Tina?!”

“Ragazzi, è come cercare una Tina in un pagliaio!”

“Caspita, Blaine! Mi hai tolto le Tine di bocca!” disse Kurt al suo ragazzo.

Fu così, che nella confusione generale, nessuno notò la piccola ragazza asiatica che inseguiva il pullman correndo sul marciapiede disperata, finché il professor Schuester non sentì le sue grida stridule provenire da qualche luogo imprecisato, a quel punto, disse: “Ragazzi! Non è la voce di Tina questa?”

“No professore, non è la voce di Tina” disse Santana, ghignando crudelmente. Brittany, al suo fianco, annuì con convinzione.

Nessuno poteva credere che quella voce lontana fosse di Tina, così nessuno invitò Karofsky a fermare il pullman e Tina rimase a Indianapolis finché non trovò un’anima pia a cui chiedere un passaggio per Lima.