Titolo:
Winter
Autore:
Echadwen
Prompt:
11 Amore con scarto
d'età
Fandom:
Il
Signore degli Anelli
Personaggi:
Legolas,
Thranduil
Genere:
Fluff,
Slice of life
Rating:
Verde
Avvertimenti:
Nessuno
Eventuali
note dell'autore:
Nessuna
Disclaimer:
“Personaggi,
luoghi, nomi e tutto ciò che deriva dalla trama ufficiale da
cui ho
elaborato la seguente storia, non mi appartengono ma sono di
proprietà di J. R. R. Tolkien e del regista Peter Jackson
che ne
detengono tutti i diritti. Questa storia non è stata scritta
a scopo
di lucro e, viceversa, gli elementi di mia invenzione, non esistenti
in nell'opera, appartengono solo a me.”
Winter
"Spiegatemi ancora una volta il motivo del vostro diniego" irritato, si portò le braccia al petto ed, il rumore delle suole dei suoi stivali sul pavimento, coprì l'ennesimo sospiro esasperato dell'altro.
Nonostante stessero discutendo, il genitore posò un ginocchio a terra e, piegando l'altro, andò a scompigliare affettuosamente i capelli di un Legolas tutt'altro che incline a farsi addolcire.
"Gestire un regno è meno impegnativo dell'avere a che fare con te, piccolo"
Il suddetto piccolo inarcò il sopracciglio.
"Ma padre! Io desidero veramente imparare a tirare con l'arco... con tutto me stesso" aggiunse facendo sporgere leggermente il labbro inferiore
"Oh, Legolas" passò le dita sulla morbida guancia del figlio "sei così intraprendente ma non devi avere troppa fretta di crescere. Hai visto così pochi inverni e..."
"Quanti ne ho visti, padre?" gli chiese allacciandogli le braccia al collo, dimenticandosi completamente della disputa in corso.
Tirò su un angolo della bocca in un mezzo sorriso al pensiero dell'ingenuità del suo bambino. Tutta la sua tenacia si era dissolta in un attimo, a favore della curiosità.
"Sei, figliolo"
Sei anni erano trascorsi da quella notte. Un tempo effimero per qualsiasi Elfo eppure, al sovrano di Mirkwood, erano sembrati scivolare via in un battito di ciglia; troppo velocemente.
"Così?" domandò mostrandogli le dita
"Esattamente" rispose prima di posare le labbra sulla sua fronte.
"E voi quanti ne avete visti?"
Thranduil rise stringendolo a se "Non basterebbero tutte le tue dita, figlio mio e, nemmeno, tutta una vita immortale per contarli. Settemila" sussurrò poi al suo orecchio.
Legolas, a quella rivelazione, sgranò gli occhi portandosi le mani alla bocca schioccato.
"Sei antico!" urlò d'istinto.
"E tu" allentò la stretta fino a scioglierla del tutto "sei fortunato ad essere mio figlio, nessun'altro sopravvivrebbe a un simile mancanza di rispetto nei miei confronti" avvicinò le labbra al suo orecchio "Tuttavia, ti consiglio di cominciare a correre, se desideri vedere un altro inverno"
Con passo svelto, il piccolo raggiunse la porta e, sfoggiando quel sorriso malandrino che avrebbe rapito il cuore di chiunque, si voltò verso il genitore.
"Siete vecchio, non credo sareste in grado di prendermi" una scintilla di divertimento brillò negli occhi di entrambi.
"Tu! Piccolo scostumato che non sei altro! Hai tre secondi per trovare un luogo in cui nasconderti" e questi cominciò a correre a perdifiato, riempiendo di risate il palazzo. Non una volta si voltò indietro, sicuro, della presenza del padre dietro di se.
Angolino autrice: e con questa flash, vorrei augurare a tutti coloro che mi seguono un felice anno nuovo pieno d'ispirazione e belle storie da laggere.
Un bacio, Echadwen.