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Autore: Queila    04/01/2015    3 recensioni
Hermione e Ron sono amici, ma quanto durareà questa situazione?
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Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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  • Profumo d’Orchidea

 
Il cielo rispecchiava il tema della giornata: il nero si rifletteva negli occhi di coloro che guardavano in alto per trovare una risposta a quelle morti.
Ron si sentiva soffocare da quel colore che lo circonda ovunque si girasse: lo vedeva nel cappello della signora seduta avanti a lui, nel vestito di Hermione che gli stringeva la mano affianco, lo vedeva nello sguardo afflitto di sua madre, quello sguardo che possiede solo una madre con un figlio morto, ed infine lo ritrovava nelle occhiaie profonde di George, distrutto dalla perdita di una parte di sé.
Ron si concentrò sul calore delle mani di Hermione e sul profumo d'Orchidea dei suoi capelli  e non pianse, il rosso aumentò la presa durante il discorso di Harry, durante quello della McGranitt, ma dovette lasciarla andare quando la ragazza si alzò per parlare anche lei al pubblico.
A Ron mancò l’ossigeno, non avrebbe retto, se lo sentiva dentro, nel cuore che non smetteva di pulsare.
Hermione cominciò, lenta ma decisa, con la voce strozzata.
“Ieri abbiamo sorriso per la Vittoria sul Male, oggi piangiamo le conseguenza che questa vincita ha portato…”
Fred non c’era più.
“Tutti noi siamo profondamente segnati dal passato, tutti, nessuno escluso e i morti saranno per sempre nei nostri cuori, perche il sorriso dei nostri amati non scompare mai”.
Fred non avrebbe più potuto sorridere.
“Dobbiamo farci forza e affrontare il futuro, ricordando il sacrificio con cui lo abbiamo costruito… dobbiamo ricordare Remus, Colin, Ninfadora, Fred…”
Fred…
Il resto del discorso Ron non lo percepì,  annegò nelle lacrime di Molly, di Ginny, di Harry, di Hermione e di tutti i maghi e le streghe presenti alla cerimonia.
 
Un urlo risvegliò la notte.
Ron si alzò di scatto dal letto, per scoprire essere lui l’autore del grido. Nessuno sembrava averlo notato, nessuno, tranne un piccolo groviglio di capelli e coperte proprio sotto il letto del ragazzo:
Hermione.
La ragazza di mosse appena, impaurita di portare più danni che benefici se avesse aperto bocca o manifestato la propria presenza.
“Hai sognato Fred?” chiese facendosi ancora più piccola tra l’ammasso di coperte che la celavano.
“Herm, che ci fai qui?”
 Ron, con gli occhi ancora semi- chiusi e con la voce impastata di sonno e malinconia, rispose alla domanda con altra domanda. La ragazza capì come l’argomento ‘Fred’ fosse una questione troppo dolorosa e che Ron non era ancora pronto a parlarne.
“Io… io ecco, non ce l’ho fatta ad andar via, a lasciarti da solo… e… e beh, come vedi, sono, sono qui, per te”. Le parole arrivavano da sotto le coperte come fossero generate da un sogno.
Ron sorrise appena e avvampò d’imbarazzo, cosa che fece anche la ragazza celata dal buio e dal nascondiglio.
“Vieni su, dai…”
La mora si alzò molto lentamente e si mise a sedere sul letto del ragazzo con gli occhi che puntavano dritti verso il pavimento.
“Grazie, non dovevi…” disse Ron spaesato, portandosi la mano dietro la nuca e sedendosi vicino a lei. Le loro gambe si sfiorarono e caldi brividi attraversarono i due ragazzi, arrivando a scuoter loro l’anima, d’improvviso Maggio si fece più caldo del solito.
“Sì che dovevo, insomma noi siamo, ecco… amici” per la prima volta in vita sua le fece male pronunciare quella parola, la sentiva estranea e troppo stretta, non si adattava ai sentimenti che provava per il ragazzo in quel momento.
Ron abbassò gli occhi lucidi e sospirò, deluso anche lui dal termine appena uscito dalla bocca della Grifondoro.
Erano stati amici per così tanto tempo, per sette anni, ma ora si erano baciati, ora lui cercava costantemente il suo tocco e il suo sguardo, ora lui l’amava e lei, invece, no: era evidente.
“Hai fatto comunque troppo, domani torni a casa, ok?” lo disse in modo duro, quasi rude: non era sua intenzione, ma aveva sognato di stringere Hermione tra le braccia così tante volte nell’ultimo anno, che sentire quella parola lo aveva fatto arrabbiare, le sue speranze erano state spazzate via in poco più di un secondo.
“Ron, io… scusa” stava per piangere Hermione, sentiva le lacrime spingere per uscire, il naso pizzicarle e la gola le faceva male tanto era serrata, voleva gridare a Ron che se voleva potevano essere più che amici, se voleva poteva baciarla, poteva abbracciarla e stringerla forte tanto da farle male.
“Per cosa? Siamo amici, no? Perché ti scusi”. Non ce l’aveva fatta. Non era riuscito a convincere Hermione che l’amava, neanche dopo il bacio.
Si alzò e voltò le spalle alla ragazza.
“Sei la mia migliore amica da sette anni, non ti devi scusare di niente”.
“Non capisci Ron… io, ecco non voglio…”. Hermione stava piangendo, aveva iniziato e non sarebbe riuscita a smettere.
Ron percepì  piccoli singhiozzi provenire dalla direzione della ragazza, si irrigidì.
“Cosa hai fatto?” le chiese avvicinandosi a lei con cautela e fissandola dritta negli occhi; quel contatto fu così intenso da far male, fu così vero da penetrare nel cuore di entrambi e farli bruciare di desiderio.
“Mi sono innamorata” gli urlò la Grifondoro interrompendo la connessione dei loro sguardi e avvampando.
Ron fu spiazzato e confuso dalla confessione, rimase di sasso, incapace di muoversi. La ragazza continuò “Oggi, ai funerali ho detto che non bisogna provare pietà per i morti, ma per i vivi e soprattutto per coloro che vivono senza amore (*). E ci credo profondamente, Ron. Non voglio assolutamente vivere senza questo sentimento, io ti voglio amare da oggi all’eternità anche se non ti dovesse andar bene…”  le lacrime scendevano più lente, e la curiosità della risposta aveva fatto cessare i singhiozzi: per qualche secondo nulla si mosse all’interno della camera, tutto era immobile.
“’Ti’ nel senso a me?” il ragazzo interruppe il silenzio dopo vari secondi; aveva gli occhi sbarrati e il cuore accelerato, Hermione poteva sentire i suoi battiti farsi più forti ogni attimo che passava.
“Vedi qualcun altro nella stanza, Ron?” sorrise asciugandosi le lacrime con la manica del pigiama: Ron era sempre Ron anche nelle situazioni più complicate.
“Quindi non siamo più amici?” il ragazzo assunse una faccia da idiota, ma nei suoi occhi brillava la consapevolezza del successo, ottenuto dopo anni di fatiche e negazioni.
“No, siamo ancora amici Ronald, ma vorrei che mi permettessi anche di essere qualcosa di più…” la voce della ragazza era poco più di un sussulto, ma il ragazzo percepì benissimo la frase e gli rimase impressa nella memoria per il resto dei suoi giorni.
“Hermione… ecco a questo proposito ti vorrei dire una cosa”.
“Cioè ?”
I due si guardano, e persi l’una negli occhi dell’altro si sorrisero e si avvicinarono, facendo sfiorare i due nasi.
Ron sentiva di doverlo dire, era il momento adatto: i capelli di Hermione profumavano d’Orchidea, l’odore gli arrivò dritto al cervello e lo fece vacillare e  il calore del suo corpo lo avvolgeva completamente, era immerso in lei.
“Ti amo Hermione”.
Il loro secondo bacio iniziò con un dolce sfiorarsi. Ron le baciò delicatamente prima gli occhi ancora lucidi per le lacrime versate e poi arrivò lentamente al naso per giungere alle labbra rosse della ragazza.
Il loro secondo bacio fu un esplosione di sentimenti: rabbia, malinconia, felicità, amore, libertà e tra uno sfiorarsi e l’altro Hermione sospirò un “Ti amo anche io” che Ron accolse approfondendo il contatto tra di loro.
Durante il loro secondo bacio capirono di appartenersi, capirono che la fase dell’amicizia era finita e che quella dell’amore era appena cominciata e non sarebbe mai cessata.
 
 
 
 
(*) citazione abbastanza ovvia xD, volevo aggiungere che Ron non ha ascoltato tutto il discorso di Hermione, quindi potrebbe averla detta dopo, quando il ragazzo non l’ascoltava.
 
Note: Loro sono la mia OTP e ho sempre timore a scriverci su, non voglio assolutamente deformarli o renderli strani, quindi spero sia riuscita a fare qualcosa di almeno leggibile. Grazie per averla letta, recensite se potete, mi farebbe davvero piacere ^^.
 
:*
 
 
 
 
  
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