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Autore: xhimmelx    04/01/2015    13 recensioni
Scarlett voleva dimenticare, solo scomparire e dimenticare tutto. Le minacce, Michael, la droga. Ma perdere la memoria non era esattamente quello che voleva succedesse. Così Scarlett si ritrova sola, con due genitori e un fratello e, per quello che ricorda, niente amici.
Ed si scoprirà disposto a tutto pur di recuperare il loro legame e tornare agli inizi, persino quando Scar si ritroverà faccia a faccia con Michael e con il pericolo.
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Ed Sheeran, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Capitolo 15.

«Face the truth.»
 

 
Il 15 di dicembre arrivò in fretta, non lasciando a Scarlett una via di scampo. Due settimane intere erano passate dall’ultimo incontro con Michael e lei, pur avendo  fatto in precedenza una scelta, non ebbe neanche un secondo per rifletterci su e ripensarci. Non si tornava più indietro, oramai. Nei giorni che trascorsero Scarlett aveva deciso che sì, sarebbe andata davanti casa Miller, ovunque questa fosse, e avrebbe venduto la droga a quel tizio. Sapeva che questa era una scelta decisamente azzardata e persino sbagliata alla grande, anche perché sarebbe stata sola. I suoi genitori non sapevano ancora nulla, e la cosa non sarebbe mai cambiata, e Ed… bhe, sperava che Ed non guardasse il calendario o se ne dimenticasse completamente, perché nemmeno lui sapeva dei suoi piani. Sarebbe stata completamente sola, ma aveva comunque ogni cosa progettata nella sua testa.
Erano le sette di sera quando si alzò finalmente dal suo letto. Aveva appena toccato cibo ed era stata rannicchiata sotto le coperte per tutto il pomeriggio, perché in un certo senso così si sentiva lontana dalla realtà. Lì nessuno la vedeva, nessuno sapeva cosa stesse passando e poteva quini dimenticare tutto, anche solo per qualche ora. Ed le aveva scritto un messaggio chiedendole se sarebbe andata a casa sua pure quel giorno, ma lei mentì rispondendo che si sentiva poco bene. Non avrebbe mai e poi mai voluto mentire a Ed, specie se qualche giorno prima aveva ammesso di amarlo, ma cos’altro le rimaneva da fare? Portarlo con sé per fargli correre il pericolo al posto suo? No, decisamente no.
Sbuffando pesantemente mise piede fuori dal letto. Il sonno era ancora presente sul suo viso, perciò preferì sciacquarsi un po’ prima di uscire, aveva un aspetto stanco e terribile. A casa era sola, i suoi avevano ovviamente ripreso a lavorare e perciò mancavano spesso, mentre Brad era sicuramente da qualche amico. Si vestì con una felpona enorme nera, sufficiente a coprirle parte del viso con il cappuccio, e dei pantaloni della tuta dello stesso colore. Fu non appena uscì dal bagno che ricevette un altro messaggio, questa volta non si trattava di Ed.

 
Da: Mike.
Scarlett, siamo agli estremi. Spero tu abbia preso la giusta
decisione. Casa Miller si trova al numero 18 di South Bank.
Prima di suonare il campanello, controlla la casella della posta,
c’è qualcosa per te dentro.

 
Le informazioni che aveva aspettato da tutto il giorno le arrivarono esattamente un’ora prima dell’appuntamento, rendendola decisamente più nervosa. Si diceva spesso che non avrebbe dovuto avere paura di Michael per sembrare coraggiosa, ma non ci riusciva. Si diresse al piano di sotto, completamente vuoto e respirò profondamente. Stava per fare una cosa totalmente errata nei confronti dei suoi genitori, ma non poteva impedirlo. Prese in un cassetto la chiave della cantina e raggiunse l’ultima porta in fondo al corridoio. Non scendeva lì sotto da secoli, per quanto ricordava, quel posto da piccola le faceva sempre una certa paura. Ma li c’era la cassaforte dei suoi genitori, e le serviva. Scese le poche scale di legno che aveva davanti e raggiunse l’angolo più nascosto di quel posto: dietro svariate scatole c’era la cassaforte. Per fortuna riusciva ancora a ricordare che i suoi avevano sempre nascosto il codice tenendolo incollato al fondo di essa. Lo inserì con la rotella argentata e al primo tentativo riuscì ad aprire l’aggeggio. Cavolo, non sapeva che i suoi avessero risparmiato così tanti soldi, probabilmente parte di quelli erano per il suo stesso futuro, ed ecco che li stava sprecando. Perché cavolo, se quel signor Miller non avesse avuto i soldi lei non lo avrebbe di certo ucciso, piuttosto preferiva dare i suoi soldi a Michael. Prese una quantità che le sembrò sufficiente e si affretto ad uscire dalla cantina.
Uscì di casa esattamente dieci minuti più tardi, dopo tante di quelle riflessioni e incoraggiamenti fatti a se stessa. Si chiuse la porta di casa alle spalle e si avviò verso quella via datale da Mike. Aveva paura.
Quando Scarlett gli disse che non sarebbe potuta venire perché stava male, Ed si intristì un tantino. Ormai non riusciva a passare una giornata staccato da lei, era come se quella ragazza fosse la sua principale fonte di felicità, per questo all’ultimo momento decise che quel pomeriggio non sarebbe stato diverso dagli altri. Voleva fare una sorpresa a Scarlett, piombare a casa sua con del thè verde appena comprato giusto per vederla sorridere. Quando parcheggiò l’auto all’angolo della strada, erano ormai le 19:15. Forse era un po’ tardi per presentarsi a casa di qualcuno, ma voleva vederla, anche a costo di stare solo un minuto. Si avviò a piedi verso casa Simpson, ormai vicinissima, ma ad un tratto… ad un tratto fu costretto a fermarsi. Prima di prendere decisioni affrettate decise di spalancare gli occhi ben due volte e pensare bene, ma quello che aveva davanti non era una visione: Scarlett era appena uscita di casa, vestita totalmente di nero e con un cappuccio in testa. Eppure non pioveva, né nevicava. Aveva detto a Ed che stava male… ma perché?
-No, Ed, sarà un malinteso. Tu non sei un tipo che segue la gente, torna in macchina.-  Cercò di convincersi svariate volte ad andarsene a casa, sarebbe stato meglio, ma alla fine salì in macchina per un altro motivo. Scarlett era ormai all’angolo, svoltò velocemente a destra e scomparì dalla sua vista. Accese la macchina e allora ammise che sì, voleva sapere cosa stesse succedendo. Non appena svoltò l’angolo continuò a seguire Scarlett piano piano, camminando al lato opposto della strada. Si sarebbe probabilmente beccato una multa per la bassissima velocità a cui stava andando, ma non gli importava. Riuscì  a starle al passo per ben 15 minuti, senza destare il minimo sospetto, fino a quando il tragitto finì.
Era giunto in una strada di Londra che lui aveva visto svariate volte, ma sempre di giorno. Non pensava che di sera potesse essere così desolata, c’erano all’apparenza solo lui e Scarlett in giro. Parcheggiò l’auto un po’ lontano dalla ragazza e rimase lì fermo per un pezzo, per capire quali fossero le intenzioni di Scar.
Era finalmente arrivata a destinazione. Casa Miller era all’apparenza un monolocale semplice e sciatto, con un prato poco curato e le mura parecchio rovinate, si vedeva che quel signore non stava proprio in ottime condizioni economiche. Un colpo al cuore arrivò non appena si trovò davanti all’evidenza: non le avrebbe mai potuto dare dei soldi. Scarlett si fece forza e, con dei movimenti lentissimi, raggiunse la cassetta della posta, come le era stato detto. La aprì il più lentamente possibile per evitare di far rumore e far affacciare qualcuno dalle finestre, e poi si immobilizzò. Nel vedere la pistola davanti ai suoi occhi qualcosa si era smosso dentro di lei, la paura di uccidere qualcuno si era concretizzata, adesso più che mai. Ma lei non l’avrebbe fatto, per questo ripeteva a se stessa di stare calma. Poi osservò più in profondità, e fu lì che notò una busta nera, dentro la quale doveva esserci la bustina di droga. Fece per prendere la pistola e il resto in mano, in modo da nasconderseli dietro la felpa, ma nell’esatto istante in cui li uscì dalla cassetta qualcos’altro catturò la sua attenzione.
-Scarlett, che cos’hai in mano?!-  Alla vista di Ed, che adesso stava di fronte a lei, Scar si immobilizzò. Ed aveva osservato ogni suo movimento sin dall’inizio, stando nascosto dietro di lei, e non appena se ne rese conto Scarlett fu abbattuta dalla paura. Tutto d’un tratto la paura di perdere Ed era diventata più forte di quella di spacciare. Ed l’avrebbe lasciata, lo sapeva. Gli aveva mentito spudoratamente, lo aveva messo da parte quando lui non aveva fatto altro che aiutarla per tutto quel tempo. Pensò immediatamente che Ed, anziché la solita Scar, adesso vedeva davanti a sé una possibile assassina, nonostante questo non riuscì a trovare le parole giuste per  spiegare, per dire che lei non aveva mai avuto l’intenzione di uccidere qualcuno. 
-Aspetta Ed, non è come credi.-  Scarlett voleva con tutto il suo cuore dire a Ed che quella pistola le sarebbe stata inutile, che stava solo consegnando della droga, pur contro la sua volontà, ma sembrava che il ragazzo non volesse saperne.
-Certo, quindi non stavi andando a spacciare per Michael a mia insaputa, vero? Per di più con una pistola in mano, eh?-
-Ed aspetta, lascia che ti spieghi!-
-No Scarlett, ti ho appoggiato per tutto questo tempo, ho detto che avrei rispettato qualsiasi tua scelta a patto che fosse stata saggia, ho mantenuto il segreto insieme a te e mi ripaghi così. Mi sento tradito, Scarlett. Sai, in amore non può funzionare così.-
Cosa diavolo stava succedendo? Scarlett aveva per l’ennesima volta la sensazione che il mondo le stesse crollando addosso, ma per il mondo quello non era abbastanza. Quella sera, lì c’era pure Michael. Michael, che era stato nascosto dietro l’angolo fino a quel momento, capì che la situazione stava degenerando e decise di farsi avanti. Credeva che, cazzo, Scarlett avesse cercato di fregarlo portando insieme a lei quell’idiota di Edward, ma non sarebbe bastato questo a fermarlo. Si fece avanti con quanta più fretta possibile e in un attimo arrivò da loro, lasciandoli colti di sorpresa. La prima cosa che fece fu prendere furiosamente la pistola che aveva affidato a Scarlett, lasciando la ragazza terrorizzata non appena la puntò contro di lei. 
-Tu credevi di farmela portando lui, eh?-  Sbraitò indicando adesso Ed, adesso di nuovo lei. La furia che c’era nei suoi occhi era davvero una cosa inspiegabile.
-Calmati, Michael, e posa quella pistola.-  Lo interruppe Ed che, in realtà, provava forse più paura di Scarlett. Vedere quella dannata pistola puntata contro la ragazza che amava fece sentire in pericolo persino lui, perché se non c’era lei, allora non poteva esserci nemmeno lui.
-Chiudi quella fottuta bocca, non posso e non vi farò di certo andare via come se niente fosse.-
-Michael, aspetta! Io stavo sul serio andando a consegnare la… la droga.-
Michael rise, una risata colma di ira.  –Cazzate.-
Tutto accadde in un secondo, quell’interminabile secondo in cui Mike alzò di nuovo la pistola, di nuovo puntata verso Scarlett, questa volta però aveva la seria intenzione di sparare, lo si poteva leggere nel suo sguardo furioso. Fu allora che, con tutto il coraggio raccolto, Ed si piazzò proprio davanti Scarlett, perché era lei che doveva essere protetta, non lui. E allora Ed sentì qualcosa pungere sul suo braccio destro, un colpo che poco dopo divenne sempre più doloroso e atroce. Ed si ritrovò a terra senza neanche rendersene conto, perché tutto d’un tratto era diventato debole e stanco. Non riusciva nemmeno a tenere gli occhi aperti, tanto era il dolore. Ma a lui andava bene così, anzi più che bene, perché se ci fosse stata Scarlett al posto suo probabilmente sarebbe stato più doloroso. Steso sul marciapiede col viso inclinato, si accorse subito che Michael non perse altro tempo per scappare, perché aveva fatto una cazzata. E poi c’era Scarlett, ancora immobile che fissava il vuoto. La ragazza fu capace di abbassarsi sul corpo di Ed solo dopo svariati ed infiniti secondi, perché le sue gambe avevano smesso di funzionare e il suo corpo era tutto un tremolio. Piangeva già.
-Ed, scusami, non volevo che… non volevo finisse così.-  Fra i singhiozzi, Scarlett pronunciò tali parole, perché sapeva che era solamente colpa sua, sua e delle sue scelte sempre sbagliate. Ed non le rispose, non perché non volesse ma perché non ne aveva la forza. Tutta l’amarezza che aveva provato poco prima nei suoi confronti adesso era svanita, non aveva più senso. Sollevò quindi la sua mano, quella del braccio non ferito, e carezzò la guancia totalmente bagnata di Scarlett. Lui era forte, lui non aveva bisogno di sollievo o di rassicurazione, Scarlett sì.   –Io adesso… chiamo l’ambulanza, va bene Ed? Non chiudere gli occhi, ti prego, presto starai bene.-  Ma la verità era che Scarlett si sentiva completamente spaesata quella sera. Niente di quello che era successo faceva parte del suo mondo, dal consegnare della droga al vedere un ragazzo ferito gravemente davanti ai suoi occhi. Non sapeva cosa fare, come comportarsi, non sapeva più cosa era giusto e cosa sbagliato perché con Ed in quelle condizioni nient’altro aveva importanza. Mentre si sgolava per chiedere aiuto, sperando che qualcuno venisse in soccorso, Scarlett gettò via la pistola e la droga e si affrettò a chiamare il 118.
L’ambulanza arrivò qualche istante dopo, quando ormai diverse persone stavano attorno a lei e a Ed. Ed, Ed sembrava stare peggio, il sangue che colava dalla ferita pareva non finire mai, il suo viso era sempre più pallido e le sue labbra man mano violacee. Ma lui sorrideva, pur se lievemente, perché non voleva per niente al mondo far preoccupare Scarlett.
 
 
 
 


 
 
ANGOLO AUTRICE.
Eilà, buona domenica a tutti!
Allora, sì, questo è il capitolo decisivo, la fine o l’inizio di tutto in un certo senso. Ci ho messo un bel po’ a scriverlo e spero di averlo fatto nel migliore dei modi, sta a voi deciderlo.
Bhe, credo che Scarlett non abbia fatto la cosa giusta decidendo di seguire i piani di Michael, ma non sempre nelle storie si devono mostrare i lati razionali e positivi delle persone, altrimenti tutto sarebbe rose e fiori. Le persone possono sbagliare, e Scarlett non è di certo diversa dagli altri. Nonostante lei avesse in passato dimenticato questo lato della sua vita, tutto è tornato come era prima, ma questa volta ha voluto provare ad affrontare il problema. Voi che ne pensate?
Di certo non aveva pensato al fatto che potesse esserci Mike lì, ad osservare ogni suo movimento. Mike, che poco prima aveva posato il tutto nella cassetta postale, si è sentito enormemente preso in giro non appena ha visto arrivare Ed. E così è successo tutto.
Ed ferito, Scarlett disperata e piena di sensi di colpa, e Mike ancora una volta fuggitivo.
Questi sono stati i miei pensieri nello scrivere questo capitolo.
Adesso, sarebbe importantissimo per me leggere i vostri pareri SINCERI, perché ne ho davvero bisogno. Non abbiate paura a lasciare delle recensioni belle lunghe, anzi sarebbe meglio per me! E anche voi, lettori silenziosi, fatevi sentire dato che la storia sta per giungere al termine!
Bene, non ho altro da aggiungere.
Vi lascio il trailer: https://www.youtube.com/watch?v=BZR_8pLrlKo&index=1&list=UU9vVKjB9WMim0N3MOldhLgQ
L’outfit di Scar: http://www.polyvore.com/scar/set?id=138835327
E questa volta anche il mio twitter: https://twitter.com/xxhimmel
Alla prossima settimana!



 
 
 
 
 
ANTICIPAZIONE CAPITOLO 16.
Sembrava un sogno, poter continuare la propria vita senza curarsi dei problemi degli altri, e neanche dei tuoi, poter essere indipendente da tutto per un’ora intera, poter essere veramente felici insieme alla persona che ami. In quell’istante più che mai, mentre l’auto passava di fianco all’Hyde Park, Scarlett capì di amare Ed.
   
 
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