Tu mi hai cambiato, quando tutti pensavano che cambiarmi fosse una cosa impossibile, un’utopica speranza. Perfino mia nonna, che tanto mi ha amato da bambino, non vedeva in me che un involucro contenente organi, che cammina ma non vuole, che respira ma non se ne accorge, che vive ma non gli interessa. E, effettivamente, ero così. E lo sono ancora, in parte. La mia vita è qualcosa di superfluo, diciamo pure inutile. Se morissi in missione, credo che nessuno se ne accorgerebbe. E questo, fino a poco tempo fa l’ultimo dei miei problemi, ora squarcia la mia anima in mille pezzi.