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Autore: Kimmy_chan    05/01/2015    3 recensioni
Attimi di vita per Peeta e Katniss. (RACCOLTA DI ONE SHOT)
Conosciamo i nostri due protagonisti e sappiamo cosa provano l'uno per l'altra, o almeno in parte...
Tra queste One Shot troverete momenti speciali ma anche momenti semplici, di quotidianità dei nostri due guerrieri.
Ma.. attenti! Ci sono anche OS che non li vedono come protagonisti centrali del momento. Insomma, ce ne sono di tutti i gusti!
Le One Shot NON sono in ordine cronologico e ci possono essere ripetizioni di alcuni momenti, ad esempio: il matrimonio di Katniss e Peeta in luoghi diversi ecc..
Spero di riuscire a trasmettere le loro gioie, le loro speranze, il loro dolore ecc.. in modo abbastanza decente. Per favore, leggete e ditemi cose ne pensate! Non aspetto altro che un vostro parere!
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Pov Katniss

-Kat, sono passate già 2 settimane dal mio arrivo qui! E ormai sai di essere incinta di 1 mese e mezzo da un pezzo! Quel benedetto uomo merita di sapere che presto diventerà padre per la seconda volta!- esclamò Bellador Sfoggia, una vecchia amica di famiglia.
-Tu la fai facile, Bell! So che vuole un'altro figlio ed anch'io lo volevo! Ma ora, che sta diventando tutto reale... ho paura. Cioè ti ricordi quando abbiamo avuto Willow?! Eravamo sull'orlo della pazzia! Quella piccola peste non dormiva mai. Sembrava che avesse un'energia illimitata! Si calmava solo quando mi mettevo a cantare.. ma non posso tornare a cantare tutta la notte e poi crollare di botto, sfinita! Non credevo di farcela con un figlio, figuriamoci due!- 
-Katniss..- Bell si avvicinò a me e mi diede una pacca sulla spalla -Tirati su! So che crescere Willow è stato difficile, ma devi anche ricordarti che era la prima volta.. con il secondo sarà tutto più semplice. Ormai sapete come comportarvi con le piccole belve a cui date vita!- dopo una cosa così assurda era più che naturale che entrambe scoppiassimo a ridere. 
-Sei assurda a volte! Prima dici che adori Willow poi dici che è una belva! Attenta che ti potrebbe sentire!- quella donna mi faceva sempre ridere fino alle lacrime. 
-Ehi!- mi apostrofò, un po' offesa, Bell -Primo: Io adoro tua figlia e non mento. Secondo:E' davvero una belva! L'altro giorno mi ha morso perchè non le volevo dare l'ultimo biscotto alle nocciole! E mi sta anche venendo il livido!-  solo in quel momento, mentre la mia amica scuoteva la mano, notai la sfumatura leggermente violacea che stava comparendo sulla sua mano destra. 
-Sai che i biscotti alle nocciole sono i suoi preferiti, non dovresti stupirti di quel morso.- mi asciugai le lacrime con un veloce gesto della mano destra e con la sinistra offrii alla mia amica un bicchiere di spremuta d'arancia fresca -Bevi. E smettila di lamentarti, non è il primo livido che ti fa quel demonietto iperattivo e ti ricordo che hai accettato di sopportarla quando hai acconsentito a farle da madrina insieme a Thom.- 

Thom Hacraft è un vecchio amico di Peeta, miracolosamente sopravvissuto ai bombardamenti del 12, ormai orfano quel giovane uomo si è rimboccato le maniche ed ha tirato nuovamente su il negozio di fiori di famiglia. Quello vecchio era andato distrutto, durante la guerra, ed i suoi genitori e la sua sorellina Lucy, di appena 7 anni, erano stati ritrovati senza vita sotto le macerie del Forno. I primi tempi sono stati difficili per tutti. Tornare nel Distretto, ormai ridotti in un cumulo di macerie, e vedere la devastazione che aveva portato la guerra il quel nostro piccolo angolo di mondo ha spezzato molti abitanti; ma nessuno si è mai dato per vinto. A piccoli passi tutti sono riusciti a tornare ad una più o meno sorta di normalità e molti negozi sono stati ricostruiti. Persino Peeta ha fatto risorgere la panetteria di famiglia ed ora è la più famosa di tutta Panem, e non solo perchè ci lavorano "gli sfortunati amanti" o "il ragazzo del pane" e "la Ghiandaia Imitatrice" ma solo perchè quello che offre è di ottima qualità. 

-Sai, Thom si fa sempre più bello.. perchè non provi ad uscirci ogni tanto?- chiesi così di bruciapelo alla mia migliore amica. 
Ella sputò il succo che aveva in bocca e mi guardo sbalordita -Katniss ma cosa ti passa per la testa?- 
-Beh.. Tu e Max avete rotto da 9 mesi.. Perciò pensavo..- 
-Non pensarci nemmeno! Thom ed io non potremmo mai vederci in quel senso.- per un attimo calò il silenzio, lei alzò gli occhi al cielo, come era spesso fare quando pensava, e dopo neanche un secondo tirò fuori la lingua disgustata -Bleah! Ma neanche per sogno!-
-Ma perchè no?! E' tanto carino e gentile!- odiavo vederla perdersi nei suoi sogni. Da quando quel farabutto di Max l'aveva lasciata lei non era più stata la stessa. 
Era sempre stata una romanticona ma dopo quel tradimento cosi spudorato da parte di quel dottorucolo da strapazzo si era chiusa all'amore. Neanche si rendeva più conto di quanti uomini la guardavano con sguardi languidi e trasognanti, e tra questi c'era anche il nostro vecchio Thom, però lei, sfortunatamente, nemmeno ci pensava. Peeta aveva ragione, come sempre. Inutile provare a farle aprire gli occhi, ci doveva arrivare da sola. 
-Sarà anche gentile ma non lo vedo in quel senso! E neanche lui scommetto!- si strinse le braccia al petto e volse lo sguardo verso il tramonto che piano piano stava lasciando sempre più spazio alle tenebre -Si sta facendo buio.. è meglio andare a preparare la cena. A breve saranno tutti qui.-
-Hai ragione...- era inutile continuare a parlarne -Andiamo.-


Pov Peeta

-Thom, muoviti a chiudere! Se facciamo tardi Bellador ci uccide!- esclamai dalla porta di pino che mi portava ogni giorno all'interno di un meraviglioso negozio adornato da bellissime piante e fiori di ogni genere. 
Il negozio del mio vecchio amico Thom era si l'unico nel suo genere in tutto il villaggio ma era sicuramente uno dei più belli e fornito di tutta Panem. Ogni fiore o pianta che giungevano nell'ex Distretto 12 erano stati accuratamente scelti da lui all'annuale  riunione dei floricoltori di Panem, che si svolgeva nell'ex 11, ora noto come Viallaggio della Radura. 
-Arrivo! Non ci penso nemmeno a far arrabbiare quella donna! Finisco una cosa veloce e arrivo. Giuro che non faremo tardi.- la risposta arrivò chiara alle mie orecchie, ma non ero sicuro che sarebbe riuscito a mantenere la promessa perchè riuscivo solamente a sentire dei piccoli tonfi provenire dal retro, e questo di solito mi faceva capire che era quel giorno del mese.. 
-Thom per caso oggi ti sono arrivate le nuove piante ed i sacchi di terra?- dissi avvicinandomi con passo veloce al retrobottega. 
I tonfi aumentarono e quando misi piede nella stanza adiacente a quella in cui mi trovavo trovai il mio amico sommerso da dei sacchi enormi di terriccio. Nemmeno lo riuscivo a vedere in faccia, ed ero sicuro che neanche lui riuscisse a vedere dove andava perchè infatti, nel momento in cui feci un passo verso di lui per aiutarlo, egli si ritrovò con un piede in un secchio ed in un secondo si ritrovò a terra con chissà quanti chili di terriccio addosso. 
-Ehm... si.- scoppiò a ridere, forse per la disperazione, ma non gli diedi peso, anzi iniziai a ridere con lui. 
Dopo una bella risata gli diedi una mano ad alzarsi e ci sbrigammo a sistemare e pulire.
 
-Credo proprio che oggi verremo strigliati come non mai.- dissi un po' impaurito ma al contempo divertito.
-Non sorridere. Forse tu ti salverai perchè Katniss ti ama e non diventa isterica quando ha fame, ma Bellador è tutt'altra storia.- il mio amico venne scosso da un brivido di terrore che attraversò anche i suoi occhi.
-Sta tranquillo. Non credo che sarà così arrabbiata. Dopotutto ti vuole bene.- dissi, continuando a spazzare via la terra che si era annidata dietro a degli enormi vasi in ceramica.
-Sì.. mi vuole bene come si vuole bene ad un fratello.. Per lei sono solamente un fratellino da sgridare quando arriva tardi per la cena.- era afflitto, e lo capivo benissimo. Bell non era una donna facile e poi erano mesi che si era definitivamente chiusa all'amore, ma il povero Thom non riusciva a levarsela dal cuore. Sì sa: "Al cuor non si comanda."
-Su, su. Non fare il melodrammatico, c'è chi sta peggio. Almeno lei sa che esisti.- 
-Wow, certo. Che conquista!- era amareggiato e lo comprendevo, ma buttarsi giù in quel modo non lo aiutava di sicuro.
-Forse ti dimentichi che io ho guardato Katniss da lontano per anni.. e c'è voluta una guerra e chissà quante ore di tortura per si che lei si accorgesse di me. Perciò non ti lamentare. Stalle vicino.- io ci scherzavo su ma mi ci era voluto molto per conquistare la mia amata arciera. Lui doveva solo continuare a lottare.
-Hai ragione.. Scusa. Non dovrei lamentarmi così, ma mi sembra tutto così difficile.- si sedette su uno scatole messo in un angolo e si portò le mani alla faccia. 
Misi da parte la scopa e la paletta, mi pulii le mani sporche di terra e mi  accovacciai davanti a lui -Thom, dovresti essere un po' più positivo. Non te ne rendi conto ma Bellador è rimasta scottata dalla sua ultima relazione e perciò non ha più grande fiducia negli uomini, ma con te è diversa.. in qualche modo si fida. Non dovresti buttarti giù ma ti consiglio vivamente di aspettare ancora un po', stalle accanto e falle vedere che di te ci si può fidare.- 
-Ma io soffro. Quando la vedo vorrei abbracciarla, baciarla e tenerla stretta a me per sempre. Non puoi capire la forza di volontà che sto tirando fuori, che neanche credevo di avere, per resistere a questi miei impulsi.- continuava a nascondere la faccia tra le mani sporche di terra ma vedevo che piano piano stava capendo perciò continuai a rassicurarlo.
-Thomas... ti ricordo che IO ho amato Katniss per la maggior parte della mia vita, se non quasi per tutta. Quello che provi tu ora io l'ho provato per anni. Non ti alimentare, fai l'uomo e rialzati dobbiamo andare a cena ed è tardissimo.- era ora di smuoverlo, gli diedi una veloce pacca sulla spalla e mi alzai.
Dopo qualche minuto il mio amico riemerse dal suo angoletto di depressione, si stiracchiò e mi sorrise -Hai ragione, come sempre. Ma come fai a trovare sempre le parole giuste?- 
-Beh.. chi lo sa. Ma sai.. mmh.. ora ti devo dire una cosa ma non trovo le parole..- non si era accorto di niente.
-Cosa? Cosa mi devi dire? Che forse Bellador ama già qualcun'altro?- era riandato nel panico. Forse era davvero un caso perso, come diceva Katniss.
-No! Ma che dici! E' solo che..- tentai di farglielo capire passandomi una mano sulla faccia e guardandolo con faccia eloquente, ma niente.
-Cosa?- chiese ancora un po' spaesato.
-Thom. Sei sporco di terra in faccia! Sembra che ti sei fatto una maschera di fango!- dissi scoppiano a ridere dopo aver visto la faccia di puro imbarazzo che si era dipinta sul suo volto. Presi uno straccio pulito e glielo porsi, ma poi, avvicinandomi a lui, mi accorsi anche di qualcos'altro..  -Thom ma tu puzzi come un letamaio!- 
A quella mia affermazione rimase con la bocca spalancata, ma dopo qualche secondo, per fortuna, tornò in sè e si volatilizzò nel bagno.

-Muoviti a cambiarti che se no seriamente verremo uccisi questa sera. Sono già le 20,15! Ci aspettavano alle 19.30!- urlai, mentre finivo di mettere apposto le ultime piante rimaste in mezzo alla stanza.


Pov Katniss

-Ma com'è possibile che ci mettano tanto per chiudere quei cavolo di negozi!- urlò adirata Bell.
-Stai calma su! Avranno avuto un contrattempo, sai com'è nei negozi. Saranno stati pieni di lavoro oggi. E' venerdì!- tentai di placare la sua ira ma sapevamo tutti che quando Sfoggia aveva fame era intrattabile. E quei due quel giorno avevano deciso di incazzare seriamente. Erano le 20.25 ed ancora non si facevano vedere... Era quasi trascorsa un'ora dall'orario prestabilito. 
Avevamo fatto mangiare Willow e poi l'avevamo messa a letto. Quel pomeriggio era stata per tutto il tempo fuori casa e perciò si era stancata molto, era inevitabile che sarebbe crollata presto. 
-Calma un corno! Katniss ho fame! Ma perchè dobbiamo aspettarli?- era in fase esasperazione e lagna. Dopo di quella c'era l'ultima spiaggia.. cioè l'istinto omicida, e nessuno dovrebbe vedere Bell in quello stato. Nessuno. 
-Dobbiamo aspettarli perchè sono loro che ogni giorno lavorano e portano i soldi a casa! E poi su, avranno avuto qualche imprevisto, sii un po' più comprensiva!- dissi, accarezzandole un braccio per calmarla.
-Se è per i soldi, tu e Peeta avete una paga mensile che vi manda la Straus che farebbe impallidire chiunque, ma vi rifiutate di usare quel denaro e lo lasciate chiuso in quei fondi fiduciari che avete aperto anni fa. E comunque a te fa male non mangiare quando il tuo corpo lo richiede! Fa male al bambino!- ecco che si giocava a carta del bambino.. era proprio disperata.
-Io in realtà non ho fame. Ho fatto un'abbondante merenda oggi. E poi non urlarlo così! E se fossero entrati in questo preciso momento? Vuoi che Peeta lo scopra così che aspetto il nostro bambino?- 
-Scusa.. hai ragione.- si era calmata finalmente. Ma non dovevo cantare vittoria così presto.. -Però dovresti dirglielo oggi. Cioè stai aspettando troppo. La prossima settimana hai una visita dal ginecologo, sono sicura che anche lui vorrà esserci.-
Era inutile. O si lamentava che aveva fame o perchè non avevo ancora detto a Peeta che ero incinta.
-Lo farò presto, te lo assicuro. Ma io ho paura di questo bambino!- quasi urlai portandomi la mani alla pancia.
Bell si avvicinò a me e mi strinse a sè -Tu non hai paura del bambino, ma hai paura PER il bambino. Katniss, nessuno può fargli del male, come nessuno può far del male a Willow o a Peeta. Devi renderti conto che ormai il mondo è cambiato.- 
Le lacrime iniziarono a scorrere veloci sul mio volto. Ero una stupida. Dovevo smetterla di avere paura di cose che non esistevano più.

-Siamo arrivati!- sentii urlare dall'ingresso.
In un istante mi staccai da quel caldo abbraccio e mi intrufolai in cucina, dove mi sciacquai la faccia e me la asciugai.
Con le mani ben strette ai bordi del lavello osservai fuori dalla finestra e attesi che il mio respiro tornasse regolare. Nell'istante in cui stavo per girarmi e andare a salutare i ragazzi, due calde e forti braccia mia avvolsero da dietro. -Ciao, amore.- 
-Peeta.. c'avete messo un'infinità di tempo per tornare. Bell era arrivata alla fase lagna! Stava per esplodere!- mugugnai, mentre lui mi posava caldi e dolci baci sul collo -Smettila..- mormorai. 
-Okay.. se è questo quello che vuoi..- si allontanò da me, ma appena fui libera io mi girai e presi il suo volta tra le mie mani ed unii le nostre labbra frementi.

-Ragazzi! Ho fame! Venite!- Bell che urlava dalla sala da pranzo ci riportò alla realtà, e con il respiro corto, mano nella mano, andammo a mangiare.


Tra una risata e l'altra Thom e Peeta ci spiegarono che avevano fatto tardi a causa di un incidente con della terra e delle piante.. e ci spiegarono che se non avessero messo a posto tutto in quel momento domani sarebbe stato troppo difficile recuperare alcune piante rare, per questo non vennero sgridati poi molto.
La serata filò liscia.. fino a quando non arrivammo al dolce.
-Ma insomma voi due, quando ci delizierete con la nascita di un'altro piccolo Mellark?- chiese Thom mentre giocherellava con un po' di torta al cioccolato.
-Lo sai Thom che i bambini non si trovano sugli alberi? Non è facile averli subito. Quando arriverà noi ne saremo felicissimi.- risposte Peeta prontamente, afferrandomi una mano - Vero tesoro?- 
Quei suoi caldi e gentili occhi azzurri erano puntati su di me.. era difficile mentire quando mi fissava così. Perciò feci semplicemente un cenno con la testa.
Dovevo dirglielo, lo sapevo. Ma non credevo che quello sarebbe stato un buon momento, ci volevo un po' di.. di.. d'intimità.

Tutti tornarono a prestare attenzione alla propria fetta di torta; tutti tranne.. Bellador. Infatti lei continuava a mandarmi tante pungenti frecciatine con i suoi grandi occhi marroni. 
Tentai di ignorarla ma era difficile..

-Peeta, Katniss ti deve dire una cosa, ma non trova il coraggio per farlo.- esordi d'un tratto Bell, facendo spostare l'attenzione di tutti dalla torta a me.
La fulminai con lo sguardo e cerca di parlare, ormai ero in ballo tanto valeva ballare -Peeta.. ehm...-
-Cosa c'è Katniss?- mi chiese gentilmente guardandomi con quei suoi occhioni azzurri, limpidi come il sole a primavera.
-Ehm..- non riuscivo a trovare le parole. E poi.. era tutto così sbagliato! Dovevo dirglielo con i miei tempi e al momento giusto.. ma Bellador non si faceva mai gli affari suoi!
-Di cosa si tratta tesoro?- mi incitò Peeta, prendendomi per mano. 
-Ehm.. ehm..- niente, non riuscivo nemmeno a pensare a quelle due semplici parole che avrebbero riassunto la mia situazione.
-Riguarda il fatto del nuovo bebè che vorresti...- disse Bell.
-Stai zitta Bellador! Stai facendo un casino!- finalmente trovai le parole, mi alzai dal tavolo e guardando negli occhi Peeta mi feci forza -Io.. io..-
-Ho capito tutto.- disse Peeta con tono piatto, non mi stava guardando, aveva il volto fisso sulla torta e stringeva energicamente la forchetta nella mano destra.
-No, Peeta non hai capito... Fammi parlare.- sapevo cosa stava succedendo, l'avevo visto così tante volte che ormai che neanche mi spaventavo più.
-Tu..- alzò gli occhi e così potetti vedere quei globi neri che avevano sostituito i suoi azzurrissimi occhi -Tu non sei la vera Katniss. Tu sei un ibrido! Tu hai sostituito la vecchia Katniss. E' per questo che non rimani incita, perchè sei uno schifoso ibrido sterile! Il tuo utero è vuoto! E' arido! Ed io neanche voglio un'orrenda creatura da te!- in un secondo egli scattò in piedi e tra le sue mani ora vi era un coltello -Ti ucciderò! Così la vera Katniss tornerà!- 
I suoi occhi erano iniettati di puro odio, ma sapevo che quello che vedeva il mio amato era solamente indotto da quel maledetto depistaggio che gli avevano inferto anni prima per colpa mia.

Alzai le mani, feci dei veloci passi indietro e tentai di calmarlo -Peeta.. - mormorai  -Ti posso spiegare..- 
-Spiegare cosa? Che sei uno schifoso prodotto di Capitol City?- chiese con voce glaciale, avvicinandosi a me.
Notai che dietro di lui Thom e Bellador si stavano muovendo, con passo cauto. 
-No! Sono io, Katniss! Sono la tua Katniss! E sì, sono incinta! Ma non sono un ibrido, sono umana! Come te!- urlai in preda alle lacrime. Ogni volta diceva sempre delle cose che mi facevano male ma forse questa volta ci si erano messi in mezzo anche gli ormoni.
-Che cosa hai detto? Tu ibrido schifoso sei incinta? Di un'altro schifoso della tua razza?! O ti sei mangiato un povero bambino umano  e ora sei convinta che tu sia incinta?- era fuori di sè. Non ragionava più. Si stava pericolosamente avvicinando a me, ma quando ormai ci separava giusto un metro l'uno dall'altro Thomas e Bellador gli spuntarono da dietro e lo immobilizzarono.
Egli si divincolava ma sembrava che i ragazzi lo avessero sotto controllo perciò mi avvicinai piano, piano, a lui, per non turbarlo, e poi quando gli fui abbastanza vicina lo presi per una mano -Peeta.. non lasciarmi. Rimani con me.- 
A quel semplice contatto il corpo di Peeta si bloccò, come se fosse divenuto di pietra ed il suo sguardo cadde sul pavimento sotto di noi.

Non accennava a muoversi, o a parlare. Stava combattendo. Lo sapevo, ne ero certa.

-Peeta, amore, torna da me. Torna da noi. C'è Willow di sopra che dorme e qui..- poggiai la sua mano sopra il mio ventre, ancora piatto - c'è il nostro secondogenito. Sta arrivando. Non lasciarci.- era difficile cercare di mantenere una voce ferma ma dolce in questi attimi di puro terrore, per me e per quelli che ci circondavano, ma ormai eravamo come una macchina ben oliata.
Tutti sapevano che quando Peeta aveva uno dei suoi episodi solo io potevo riportarlo in sè, perciò nessuno si intrometteva, a meno che lui non diventasse violento, a quel punto veniva sedato.
-Peeta.. guardami.- presi delicatamente il suo mento tra le mani e lo alzai, i suoi occhi erano ancora si neri ma un piccola parte dell'iride azzurra si stava facendo largo, perciò decisi di dargli un'ultimo aiuto. Il dolce contatto tra le nostre labbra fu delicatissimo, avevo paura di spaventarlo ma per fortuna questo non accadde perchè infatti egli tornò da me e rispose al bacio.

Mi scostai appena dal suo volto e continuando a fissare i suoi occhi, ormai limpidi dissi -Lasciatelo..- accarezzai un suo zigomo scolpito e aggiunsi -E' il mio Peeta..- 
Thom e Bell ci lasciarono soli, sapevano che ormai il pericolo era scongiurato.
Io e Peeta ci sdraiammo sul divano in soggiorno, e tra un bacio ed una scusa egli mi domandò -E' vero che sei incinta? Cioè è proprio vero, vero?!- era decisamente felice della notizia, anche se io odiavo il modo in cui gli avevo dovuto dire la "lieta" notizia.
Feci un veloce cenno con la testa e mi raggomitolai sul suo busto, per annusare il suo delicato profumo. 
-Katniss.. cos'hai? - chiese lui, spostandomi dal suo petto per guardarmi in volto -Ti ho turbata? Ti ho offesa? Se lo fatto scusami, scusami tanto. Sai che non volevo. Io ti amo immensamente.- era triste, lo si poteva vedere anni luce, ma ero anche consapevole che il suo amore per me era più che vero.
-No.. Non mi hai fatto niente.- mormorai scuotendo la testa.
-E allora cos'è successo?- domandò, accarezzandomi una guancia, io d'istinto mi girai per annusare il suo profumo e mi beai di questo semplice contatto.
-Niente.- risposi sorridendo serena.
-Katniss.. cosa mi nascondi?- il suo tono era severo ma anche un po' preoccupato.
-E' solo che.. sono preoccupata.- cercai di essere sincera.
-E per cosa?- era un po' spaesato, sì decisamente.
-E' che.. ho paura che... non sarò all'altezza di un'altro figlio.- dissi, portandomi le mani alla faccia in segno di disperazione.
Non vedevo niente ma sentii il rumore di Peeta che si alzava dal divano. Ecco fatto, lo avevo allontanato e lui se ne stava andando. Il mio peggior incubo si stava avverando.
-Katniss.. apri gli occhi.- disse con tono fermo ma al con tempo dolce.
Esitai un attimo ma feci come mi aveva detto. Mi aspettavo di trovarlo davanti all'arcata del salone, pronto ad andarsene, per questo rimasi stupita nel vederlo davanti a me, in ginocchio. 
-Ma cos...- non feci in tempo a finire la frase che egli mi zittì posando un dito sulle mie labbra.
-Sssh. Ascoltami. E fai silenzio, dopo potrai parlare.- 
Annuii e perciò attesi che continuasse. 
-Allora.. Primo: Tu sei stata una madre fantastica con Willow, e lei non è una bambina facile. Secondo: Non sarai sola, io sarò insieme a te. "Sempre", ricordi? E noi due, insieme, riusciamo a risolvere ogni cosa, abbiamo persino messo fine ad una guerra!- sul mio volto comparve un accenno di sorriso che forse lo incitò a continuare, perchè mi era parso un po' titubante all'inizio, forse aveva paura della mia reazione -Terzo: Non hai pensato che con il secondo sarebbe più semplice? Ormai sappiamo come fare, e poi ci sono Bell e Thom che ci daranno sicuramente una mano. Sono nostri amici. Non siamo più soli.- mi posò un delicato bacio sulla fronte e mi guardò.
-Peeta... Bell e Thom si devono fare una vita loro non possono stare appresso ai nostri demonietti.- dissi sorridendo, e con un veloce gesto della mano ricacciai indietro le stupide lacrime che cercavano di uscire allo scoperto.

Avevo avuto così paura di questo, ma Peeta con tre semplici punti aveva risolto tutto, come sempre.
A volte mi chiedevo come avrei fatto senza di lui... Probabilmente sarei morta nei 74esimi Hunger Games e tutta Panem sarebbe ancora sotto il dominio di quel pazzo di Snow. Dopotutto, Peeta aveva salvato tutti noi.

-Thom e Bell si devono fare una vita sì, ma insieme. E a breve, stanne pur certa, si metteranno insieme. E poi non c'hai pensato? Così facendo Bell la smetterà di gironzolare per tutta Panem, finalmente tirerà su casa!- esclamò divertito Peeta mentre si sedeva nuovamente accanto a me e spalancava le sue braccia, per invitarmi ad accoccolarmici, ovviamente mi avvicinai a lui e con un delicato sussurro dissi -Hai ragione.. come sempre. Spero solo che risolveranno presto, non sopporto più di vederli così.- 
-Tranquilla.. sicuramente in questo momento staranno chiarendo. Oggi ho fatto un discorsetto a Thom, mentre tornavamo a casa.-
-Ah sì.. è? E cosa vi siete detti?- chiesi curiosa.
-Niente di che. Solo che deve smetterla di scappare ed abbattersi.- disse con tono leggermente divertito il mio amato panettiere.


Restammo lì, l'uno nelle braccia dell'altro ma d'un tratto pensai ad una cosa e fui molto indecisa se fosse saggio dar voce ai miei pensieri o se fosse solamente una stupidaggine, alla fine, anche se un po' titubante, feci la mia domanda -Ma tu ne sei felice?- 
Sapevo che Peeta voleva un'altro figlio ma non so cosa mi passasse per la testa in quel momento.. forse, avevo solo bisogno di sentirmi dire che lo avrebbe amato incondizionatamente, come faceva con me.
-Se sono felice? Tu chiedi se sono felice?!- domandò sbalordito e al contempo divertito.
-Sì..- dissi imbarazzata, mi stava facendo diventare rossa, perciò mi alterai per un secondo -Rispondi!-

Stupidi ormoni!

-Ma è ovvio che sono contento!- quasi urlò, poi posò un veloce bacio sulle labbra e aggiunse -Sono l'uomo più felice di tutta Panem! E non scherzo!- 
Il suo sorriso irradiò il mio mondo, ancora una volta, e in quel momento pensai che stare in quel modo, semplicemente accanto a lui e guardare il suo volto che si illuminava di un dolce riso, era il mio puro e semplice Paradiso.

Tutto era tranquillo ed ogni cosa era al suo posto. 
Addirittura, per qualche istante, fantasticai su Bell e Thom.. vederli insieme mi avrebbe resa immensamente felice, pregai che andasse tutto liscio tra loro. Ma..

-Bellador! Non scappare! Sai perfettamente che ho ragione!- ed eccoli. Mi stavo gustando l'idea di loro due insieme, tranquilli e serenti ed eccoli passare e comportarsi da... da... Thom e Bell!
-No che non hai ragione! Non ci capisci niente di cucina. E' ottimo così! Non ci va più sale e neanche più basilico!- urlò Bell, dirigendosi in corridoio, seguita da Thomas che sventolava un vecchio cucchiaio da cucina di legno sporco di sugo.

Mi voltai nuovamente verso Peeta e lo guardai negli occhi. Non si erano neanche accorti di noi, e questo mi fece piacere ma.. -E tu dicevi che stavano chiarendo.. Sì, sì, si vede come stanno facendo pace..- dissi ridendo divertita da quella scenetta che ormai vedevo da giorni in casa nostra la sera.
-Beh.. dai tempo al tempo. Io mica ti ho conquistata con un giorno!- rispose lui con tono tranquillo.
-No.. infatti è da quando sono al mondo che il mio cuore ti appartiene, ma ero solo troppo stupida e impaurita per ammetterlo.- risposi divenendo totalmente rossa in volto, perchè solo nel momento in cui ebbi finita la frase mi resi conto di quello che avevo detto.
-Oh, Katniss..- mormorò Peeta, avvicinando le sue labbra alle mie..





Angolino di Kimmy_Chan
A parte l'ora.. visto?!? Ho aggiornato in tempo! (più o meno :') ) Sono riuscita a tirare fuori qualcosa di decente secondo voi?!
Avevo già in mente da tempo la trama, a grandi linee, della prossima OS ma questa mi era stata chiesta perciò ho fatto prima questa qui. 
Sì, il titolo fa schifo, ma zero idee per quelle :') I titoli non sono il mio forte :,,D Comunque! Cosa pensate di questo piccolo sprazzo di pazzia?!
Ho come l'impressione che non sia ancora abbastanza..

RECENSITE <3 (in bene ed in male)





 
  
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