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Autore: Charlotte Erin Mellet    05/01/2015    1 recensioni
[..] Dopo tutte quelle ore di racconti Korey tornava a casa e sognava ad occhi aperti come sarebbe stato viaggiare per il mondo, provare la stessa sensazione che aveva provato la nonna la prima volta che aveva attraversato l'oceano Atlantico, scoprendo posti nuovi e nuove tradizioni e allora prendeva il piccolo quadernino verde che si era comprato risparmiando la piccola paghetta di poche sterline e si inventava un piccolo diario di viaggio, immaginava di trovarsi in posti misteriosi lontani dalla sua piccola casa di Glasgow e scriveva le solite cose che si trovano dei diari di viaggio, dove si trovava, le cose scoperte, il cibo assaggiato, la temperatura, il clima, tutto.
Finalmente dopo tanti sogni e speranze la cosa si stava per realizzare, naturalmente non sarebbe mai andato da solo, era accompagnato da due dei suoi migliori amici.
Genere: Avventura, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter 1 - Day 1 of 365
Lunedì 05 gennaio
Glasgow, Scozia.. giorno 1 di 365
pioggia lieve, temperatura 6°C
Direzione Dublino, irlanda.
leggermento nuvoloso, temperatura 8°C
 
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Dopo circa 2 anni di risparmi e di ore aggiuntive di lavoro al Barcode Cafè finalmente Korey aveva raggiunto una somma di Sterline sufficienti ad esaudire il suo più grande sogno.

la marggior parte della sua infanzia, Korey l'aveva trascorsa a casa dei nonni materni seduto sulla poltrona rossa del nonno ad ascoltare estasiato i racconti di nonna Margaret sui suoi molteplici viaggi intorno al mondo per raggiungere, quello che allora era il suo fidanzato Joseph.

Abitavano a circa 5.521 Km l'uno dall'altro ma entrambi sono riusciti a rimanere uniti per 65 lunghi anni.

La vecchia signora raccontava a occhi lucidi, le varie ore trascorse in aereo per raggiungere Los Angeles, i vari viaggi, le varie valigie perse, ma anche la felicità e la gioia di rivedere l'amore della sua vita dopo mesi, anche anni di separazione, mostrando al piccolo bambino seduto davanti a lei i biglietti aerei, le foto dei luoghi visitati e il vecchio e rovinato passaporto.
 
Dopo tutte quelle ore di racconti Korey tornava a casa e sognava ad occhi aperti come sarebbe stato viaggiare per il mondo, provare la stessa sensazione che aveva provato la nonna la prima volta che aveva attraversato l'oceano Atlantico, scoprendo posti nuovi e nuove tradizioni e allora prendeva il piccolo quadernino verde che si era comprato risparmiando la piccola paghetta di poche sterline e si inventava un piccolo diario di viaggio, immaginava di trovarsi in posti misteriosi lontani dalla sua piccola casa di Glasgow e scriveva le solite cose che si trovano dei diari di viaggio, dove si trovava, le cose scoperte, il cibo assaggiato, la temperatura, il clima, tutto.

Finalmente dopo tanti sogni e speranze la cosa si stava per realizzare, naturalmente non sarebbe mai andato da solo, era accompagnato da due dei suoi migliori amici.

Johannes Köhler, un ragazzo di origini tedesche, nato il 23 settembre 1997 a Salisburgo, Austria, capelli biondo cenere, occhi castano chiaro, lentiggini messe in risalto dalla carnagione molto chiara.

Jeremiah Carter, nato il 03 Marzo 1998 a La Cresent, Minnesota, capelli tinti verde acqua ma originariamente erano neri, occhi verdi, carnagione chiara.
 
Questo era stato il fantastico regalo dei suoi genitori per il suo diciasettesimo compleanno, il suo primo biglietto aereo, il primo di una lunga lista, era un biglietto aereo per Dublino, lui e i suoi amici avrebbero viaggiato in seconda classe, ma non era sicuramente la raffinatezza dei loro posti ciò che importava a Korey.

Era così eccitato all'idea di partire che la valigia era stata preparata circa una settimana prima della data della partenza e quindi per i seguenti sette giorni aveva indossato gli stessi abiti a rotazione.
Era tutto pronto, la valigia, la mappa, la sua adorata Canon, i vari medicinali, tutto, mancavano solo i suoi migliori amici e poi era definitivamnete pronto ad iniziare questa pazza ed incredibile avventura.
 
Seduto al sedile anteriore della Mini Cooper della madre, Korey le dava le indicazioni per raggiungere la grande casa di Johannes, la sua famiglia possedeva solo una semplice panetteria al centro di Glasgow ma a quanto pare quando ancora abitavano a salisburgo avevano sicuramente un lavoro sostanzioso dato che la loro casa assomigliava molto ad un castello e Johannes vestiva sempre con abiti firmati e di moda.
Mentre Sarah, la madre di Korey parlava con Kaylee, la madre di Johannes, i due aveva sistemato la piccola valigetta verde del ragazzo nel bagagliaio dell'auto e si erano seduti accanto nei sedili posteriori e Johannes mostrava fiero all'amico la nuova macchina fotografica professionale di marca appena comprata a circa 2.835,00 £, Korey non capiva come si pottesero spendere così tanti soldi solo per una macchina fotografica, d'altronde anche la sua piccola Canon da 157,00 £ faceva delle belle foto.
 
Arrivati a casa Carter trovarono il ragazzo già pronto seduto sul marciapiede che osservava il fumo bianco uscirgli lentamente dalla bocca in piccoli cerchi gassosi che quando vide la Mini Cooper rossa fermarsi davanti a lui si alzò di scatto lanciando la sigaretta ormai finita sul marciapiede e caricò la valigia nel piccolo bagagliaio sedendosi poi insieme a Johannes e Korey salutando cortesemente la Signora Moore.
 
 
 
I tre impazienti di partire dovevano ancora aspettare che imbarcarsero le loro valigie, quando sentirono dall'altoparlante una voce metallica che diceva che i passeggeri del volo 335 per Dublino dovevano dirigersi all'uscita per raggiungere l'aereoplano scattarono in piedi salutando velocemente la madre di Korey mentre lei stringeva a se il figlio minore con le lacrime agli occhi, il ragazzo le sussurrò velocemente all'orecchio « mamma, perchè piangi non starò via molto, okay, è un anno intero ma.. » Sarah tirò sul con il naso e si asciugò le lacrime che le stavano rigando le morbide guance.
« Lo so cucciolo, lo so ma... anche il mio ultimo pulcino lascia il nido, è stato così per tuo fratello David, per tua sorella Hollie e così è per te Korey.. » Korey lasciò le braccia della madre sentendo i suoi amici che lo richiamavano incitandolo a sbrigarsi, sorrise alla madre e poi girandosi i tre raggiungero la grande porta antipanico a passo veloce mentre Sarah li vedeva scomparire in mezzo ad una folla di persone.
 
I tre si sedettero ai loro posti sentendo l'adrenalina invadergli tutto il corpo, ascoltarono attentamente tutte le spiegazioni della Hostess sulle misure di sicurezza in caso di pericolo, ordinarono qualcosa da mangiare dato che erano ormai le 12.30 p.m. e si accomodarono per bene aspettando di decollare.
   
 
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