16/11/2008
4 recensioniTitolo: In love with a girl;.
Rating: G.
Personaggi: George Weasley, Pansy Parkinson.
Avvisi: Puro fanon, che ci piace tanto.
Disclaimer: Harry Potter e tutti i personaggi sono © di JK Rowling. Sfortunatamente non possiedo nulla.
Riassunto: Pansy lo osserva, cercando di capire cosa voglia dire. La prima idea che le balza nella mente le sembra allo stesso tempo la più logica, ma anche la più assurda. - Mi vuoi lasciare?- chiede poi piano, cercando di suonare indifferente mentre si porta alla bocca un pezzo di carne e lo addenta, anche se in realtà è semplicemente terrorizzata dall’idea.
Conteggio parole: 658.
Note: Nuova shot George/Pansy dedicate alla VAL[Weasleygirl] per il suo compleanno <3
Volevo postartela il 12 ma non l’avevo ancora finita ç____ç sorry! Non è nulla di che, ma ci tenevo a farti un regalino <3
Non betata. Se ci sono errori, non esitate a dirmelo! Danke.
Ps sottospecie di seguito di The smile on her face.
In
love with a girl;
I'm in love with a girl who knows me better,
Fell for the woman just when i met her,
Took my sweet time when i was bitter,
Someone understands,
And she knows how to treat a fella right,
Give me that feeling every night,
Wants to make love when i wanna fight,
Now someone understand me,
I'm in love with a girl.
In love with a girl - Gavin DeGraw
I'm in love with a girl who knows me better,
Fell for the woman just when i met her,
Took my sweet time when i was bitter,
Someone understands,
And she knows how to treat a fella right,
Give me that feeling every night,
Wants to make love when i wanna fight,
Now someone understand me,
I'm in love with a girl.
In love with a girl - Gavin DeGraw
Il ristorante è pieno e il vocio dei clienti quasi insopportabile per lei, non essendo abituata a mangiare fuori. Almeno non nel mondo babbano.
Se ne sta seduta ad un tavolino semi isolato, in un angolino del locale, aspettando lui. Le sue mani sono indaffarate con le pieghe della gonna elegante che indossa, pieghe che vengono piegate e stropicciate. E’ nervosa, non solo per il fatto di trovarsi accanto a persone che non ha mai considerato alla pari e che considera estranee- colpa della sua famiglia- ma per quello che si aspetta da quella serata. Non l’aveva mai inviata a mangiare in un posto così elegante.
Si aggrappa decisa all’orlo della gonna, per tenere ferme le mani e alza lo sguardo, giusto in tempo per vedere l’uomo con la chioma rossa che entra nel locale.
Gli fa un cenno e lui si avvicina. Prima di sedersi le posa un bacio leggero sulle labbra e le sorride.
Una giovane ragazza, che ha occhi solo per lui, si avvicina al tavolo e prende le ordinazioni. E’ sempre la stessa cameriera che serve poi i primi.
La ragazza seduta al tavolo comincia a mangiare piano, mentre il suo nervosismo sale. Finisce silenziosamente il suo primo, ma alla fine la sua curiosità è troppa.
- George.- inizia, con voce improvvisamente roca. - Cosa ci facciamo qui?- aggiunge, dopo essersi schiarita la gola.
George lascia le posate e intreccia le dita.
- Pansy, Non so se possiamo continuare a stare così.- dice serio, fissandola negli occhi.
- Così come?-
George storce piano la bocca.
- Vivere insieme intendo.- la continua a guardare. - Perciò penso che sarebbe meglio-
L’arrivo della cameriera, che porta loro i secondi piatti, lo ferma. La ragazza gli rivolge un sorriso a trentadue denti prima di andarsene e Pansy la fulmina con lo sguardo.
- Perciò?- lo invita a continuare, smettendo di maledire la ragazza che si allontana dal tavolo accentuando ogni passo con un colpo d’anca.
- Perciò direi che dovremmo cambiare.- finisce George tutto d’un fiato.
- Cambiare, eh?-
Pansy lo osserva, cercando di capire cosa voglia dire. La prima idea che le balza nella mente le sembra allo stesso tempo la più logica, ma anche la più assurda.
- Mi vuoi lasciare?- chiede poi piano, cercando di suonare indifferente mentre si porta alla bocca un pezzo di carne e lo addenta, anche se in realtà è semplicemente terrorizzata dall’idea.
George sgrana gli occhi e la guarda sconvolto.
- No!- sbotta, incredulo. - Cosa te lo fa pensare?-
Pansy sbuffa.
- Vieni qui a parlarmi di cambiamenti, che altro dovrei pensare?
- Al matrimonio. Forse.- replica George, come se fosse stata la cosa più ovvia al mondo.
La forchetta di Pansy cade e colpisce il piatto con un lieve tintinnio, facendo voltare alcuni dei clienti vicini a loro.
George mette una mano in tasca e ne estrae una scatolina nera. Sospira e la apre, mettendola poi al centro del tavolo, mentre il suo sguardo si incolla su Pansy.
Gli occhi le si dilatano e la bocca si dischiude dalla sorpresa. In quel momento la sala sembra sparire dietro di loro. Allunga una mano tremante verso la scatolina e, non appena le sue dita incontrano la pietra fredda dell’anello al suo interno, ritira leggermente le dita.
Con l’indice segue poi il contorno dello smeraldo e della striscia dorata che lo sostiene.
- Allora?- la voce di George, così lontana, la riporta alla realtà. Alza lo sguardo verso di lui. - Qual è la tua risposta?- chiede, visibilmente agitato.
- Ok.- sussurra piano, ancora incredula.
- Ok, cosa?- le domanda, sporgendosi verso di lei sul tavolo.
Pansy sorride. - Ok, ci sto.- si sporge a sua volta e raggiunge le sue labbra, catturandole in un bacio. George le sorride e le infila l’anello.
- Mi sposo con un Weasley.- sussurra, fissando l’anello. - A mia madre verrà un colpo.- aggiunge infine, prima di dare un altro bacio a George.