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Autore: ValyDeleNian    05/01/2015    5 recensioni
Elena ha 20 anni. Scappa da un grande perdita, tanta delusione e solitudine. Vuole darsi un'opportunità, provare a vivere, magari ad innamorarsi come mai è riuscita a fare. Vuole solo una vita di cui essere orgogliosa..per non crollare, per non rompersi.
Damon ha 25 anni. Famiglia agiata, equilibrata. Suo padre è uomo attivo nella politica di NYC. Damon ha una vita quasi perfetta...perchè quasi? Perchè a Damon manca l'amore, la passione...come anche ad Elena.
Potranno incontrarsi due mondi cosi distanti e diversi..potranno entrare in contatto e riuscire viversi? Damon si innamorerà?...e cosa piu importante, ad Elena basterà lui per sconfiggere i suoi mali?
AU. Tutti umani.
Genere: Commedia, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert | Coppie: Damon/Elena
Note: AU, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Capitolo 10

 

Damon's POV

Siamo tornati a New York da una settimana, come anche i miei. L'esperienza a Mystic Falls ha turbato sia Elena che me, ma stiamo bene. Vogliamo cercare di mantenere il nostro "interesse reciproco" segreto ancora per un po', e per quanto questo possa essere eccitante, ha i suoi aspetti negativi. Ogni sguardo che ci lanciamo deve essere neutro quando siamo in presenza di altra gente, specie la mia famiglia; il problema è che nemmeno un semplice sfiorarsi tra me ed Elena è innocente o privo di qualche scintilla. Mi sento strano quando sono con lei, come se qualcosa sul petto mi stia forzando così forte che rischio di esplodere; so che avevo detto che era amore, ma non perché ne sia sicuro..solo che non so che altro nome dare ad un'attrazione e ad un sentimento così intenso. Si dice nel classico luogo comune che "lo senti quando sei innamorato"..ma esattamente cosa dovrei sentire? Perché percepisco tante cose, forti, travolgenti, passionali, possessive..è questo l'amore? Anche non riuscire nemmeno a guardarla senza reprimere la voglia che ho di lei? E che si intenda: non parlo del sesso, o almeno non solo di quello. E' di più: è aver voglia di sentirla ridere, parlare, respirare; sono curioso di sapere qual è il suo film preferito, cosa le fa paura e cosa la rende felice. Voglio vedere le sue foto da piccola e meravigliarmi di quando sia la stessa infondo..perché so che è così. Accidenti...sono spaventato ed euforico allo stesso tempo.
Sto per uscire, ho promesso agli altri che li avrei visti oggi..è un po' che non passiamo del tempo insieme. Non che mi lamenti con chi invece ho trascorso le mie giornate. Anzi.
Incamminandomi verso la macchina, vedo Elena intenta a potare alcune piante del nostro giardino; è concentrata, grande lavoratrice, piena di terra ovunque..bellissima. Non resisto, mi avvicino, anche solo per salutarla. E' di spalle e non mi ha visto; do uno sguardo alla porta di casa e alle finestre, cercando possibili occhi indiscreti, e subito dopo l'afferro da dietro.

"Oddio, Damon! Mi hai fatto prendere un colpo!"

"Scusa..volevo solo salutarti. Sto uscendo"

Si volta con le mie braccia ancora a circondarle la vita. Ci guardiamo

"Ciao Virginia"

"Ciao" sorride

"Ti dai da fare eh?" le dico togliendole un po' di terra dal viso

"Già..a differenza di qualcuno che invece va a bighellonare tutto il giorno"

"Mea culpa"

Ridiamo entrambi.

"Con chi ti vedi?"

"Con gli altri, non ci siamo visti per un po'. Sai com'è..ero a bighellonare con la mia ragazza"

"La mia ragazza?"

Annuisco

"Oh..va bene"

"Solo va bene?"

Si morde un labbro "Va benissimo!"

Mi chino su di lei e la bacio, e me ne frego di chi può vederci. Lei ricambia; probabilmente i suoi pensieri sono lo specchio dei miei.

"Ora vado"

"Ok. Ci vediamo stasera"

"Ciao piccola"

Con un bacio sulla guancia, mi saluta ed io monto in macchina.


E' ormai una ventina di minuti buoni che i miei amici mi tartassano con "ma dov'eri?" "non ci si comporta così" e bla-bla-bla. Più che dire che mi dispiace non saprei che altro fare.

"Ok, ragazzi, ho capito. Ma ora sono qui, no? Godiamoci la serata e basta"

"Sono d'accordo. Insomma avrà avuto da fare, ma ora è qui. Ci divertiamo" interviene Rebekah

E' proprio lei dopo pochi secondi ad avvicinarsi a me

"Allora..tanto occupato eh?"

"Già.."

"E dimmi..con cosa? Con..chi?"

"Oh, niente di entusiasmante"

"Fallo giudicare a me. Racconta"

"Non credo sia affari tuoi, in ogni caso, Rebekah"

"Rebekah? Ah! E che fine ha fatto "Becks"?"

"Chi?"

"Becks! Il nomignolo che mi avevi dato..mi hai sempre chiamata così"

"Scusa. Neanche lo ricordavo"

"Beh, puoi farti perdonare..e so già come"

Struscia la sua mano sul mio petto, per poi farla ricadere lentamente sempre più in basso.
La blocco.

"Meglio di no"

"Perché? Ti vedo pensieroso..posso alleggerirti un po'" mi dice con malizia

"No, Rebekah"

"Dico, ma che ti prende?"

"Mi prende altro..."

"Chi è?"

"Come?"

"Chi è la puttanella che ti scopi ora?"

Fino a dieci, Damon..conta fino a dieci...

"Non so di cosa stai parlando"

"Ah no? E allora che c'è? Non ti eccito più come prima?"

"Smettila, Becks.."

Ci fulminiamo con uno sguardo.
Ma che problema ha? Siamo stati a letto un paio di volte, forse alcune di più; ma non le ho mai promesso una storia d'amore né tantomeno che significasse qualcosa. E lei si è comportata come me.
Apre la bocca per parlare ma si ferma e volge lo sguardo alla porta d'entrata. Incuriosito, mi volto anch'io e vedo fare il loro ingresso...Elena e Caroline!
Alla grande.

"Oh bene!" fa Rebekah

"Che c'è? Chiede Finn

"C'è la cameriera che lavora a casa di Damon, con quell'insulsa bionda Forbes. Dio, ma le fanno anche entrare?"

"Piantala.. è un locale pubblico. E poi sono brave persone"

"Che c'è Stef? Ti scaldi per la tua Care?"

"Falla finita" intervengo io "E' anche amica mia, come pure Elena"

"Ah, Elena..è questo il nome dell'inserviente? Chissà che cazzo di famiglia deve avere solo per averle dato questo nome"

Sta esagerando. Cerco di stare calmo per non fare una scenata. Vedo però Stefan accorgersi del mio nervosismo.

"Vado al bancone a prendere da bere, e parlare con le mie amiche. Vieni Stef?"

"Certo" mi dice il mio amico con una pacca sulla spalla, segno di quanto abbia capito.
E' la nostra complicità.

Avvicinandoci al bancone, notiamo Caroline accorgersi di noi e fare un gesto con la testa nei nostri confronti; forse per avvertire Elena.

"Signore.."

"Ehi!" dicono entrambe voltandosi

"Che fate?"

"Ordiniamo qualcosa da bere"

"Bene, anche noi. Offro io" dice Stefan sorridendo a Caroline.

Ce la faranno mai? Come la fanno complicata. Stef, baciala e falla finita! Andiamo!
Mentre la "coppietta" felice si scambia due chiacchiere fra sorrisi e sguardi, io mi occupo del resto.
Mi volto verso Elena e la scopro intenta a guardarmi.

"Ciao"

"Ciao" risponde con un sorriso che rischia di uccidermi

"Dunque..che fai qui?"

"Oh, beh..Caroline è venuta a casa. Mi ha chiesto di uscire ed ho accettato. A quanto pare avete poca originalità per essere in una grande metropoli"

"Forse"

Ride e mi guarda. Mi avvicino fino a portare le mie labbra al suo orecchio

"Sei bellissima.."

"Grazie" deglutisce

"Sai che il bagno dei dipendenti è sempre libero? Potrei fartelo vedere se non ci credi.." le sussurro

"Ora?"

Torno a guardarla. Annuisco, mordendomi il labbro per stuzzicarla.
Funziona. Posa lì i suoi occhi.

"Se non puoi farne a meno..prima però prendo il mio drink"

"Ok"

Casualità, arrivano i nostri shottini, ma Elena si blocca.

"Ehm, potrei avere un acqua tonica?"

"Un acqua tonica? Fai sul serio, Elena?" dice Caroline allibita

"Sì..uhm, non mi va di bere alcolici"

"Sei sicura?" le dico "Insomma..uno non ti distrugge mica.."

"Lo so, ma non ne ho voglia"

"Ok. Bene. Almeno so di non essermi innamorato di un'ubriacona"

"Cosa??"

Oddio. Oh porco..No. Non l'ho fatto.

"Eh?"

"Che hai detto?"

Prendi tempo. Stai calmo. Porca miseria!!!

"Ehm..che non sei un'ubriacona!"

"Prima.."

"Che va bene così.."

"Dopo!"

Faccio un grande respiro, abbassando lo sguardo. Sto fermo.

"Damon?"

Mi alza il viso con due dita sotto il mo mento. Siamo occhi negli occhi

"Dimmelo. Ti prego.."

Respiro ancora, avendo la sensazione di scoppiare. Poi mi rendo conto che scoppierei se non glielo dico subito. Ora. Adesso.

"Sono innamorato di te" le sussurro sottovoce, in modo che nessuno mi senta.

Lei mi fissa, ma non parla. Non dice niente. Non ride. Non urla. E' quasi..indifferente.

"Assurdo no? Tu sei così diversa da me, e non ci conosciamo da tanto. Abbiamo iniziato questa cosa da poco, eppure insieme abbiamo vissuto esperienze che non si limitano ad una cena, o ad un bacio..ad una notte di sesso. Ci siamo rivelati ferite, e rancori, cose belle e brutte. E per la prima volta apro il cuore ad una persona e lei sta zitta. Scusa, mi sento un deficiente..è solo che-"

"Pure io.."

"Come? Tu non sei così, tu sei-"

"..Innamorata di te"

Non riesco a farne a meno. Sorrido. Non è romantico, né da film strappalacrime. Ma sorrido. Anche lei. E' felice. Siamo felici.
La prendo per mano

"Vieni con me. Il bagno non può aspettare"

Lei ride, e riesce a malapena a prendere la borsa, perché la tiro verso il retro del locale. Deve essere mia. Chi se ne frega dove, scommetto che non importa nemmeno a lei. La sbatto in modo "delicato" sul muro adiacente alla porta della nostra meta e la bacio. Molla la borsa e porta le sue mani attorno al mio collo a stringerlo.
Apro le sue labbra con la lingua, per poi iniziare una danza umida, passionale e..innamorata. Scendo a baciarle il collo, mentre lei geme.
Ho bisogno di una cosa, però.
Riporto il viso di fronte al suo, a sfiorarci con le fronti

"Ridimmelo.."

"Sono innamorata di te"

"Ancora" chiudo gli occhi

"Ti amo, Damon.."

La guardo, perso in lei

"Anche io ti amo"

"Ho bisogno di te"

Guardo la porta del bagno

"Vieni. Lungi da me farti attendere"

Raccolgo la sua borsa da terra, ma alzandomi noto due cose: una lettera nella sua borsa, e dei lividi sul suo addome, mostrati dalla maglietta alzata.

"Hai dei lividi.."

Lei si abbassa furtivamente la maglia, e sembra..nel panico

"Beh, sai perché.." sfugge al mio sguardo

"Non lì..non li avevi lì prima"

"Sì, invece"

"No, Elena. Chi è stato?"

"Nessuno"

"Elena! Chi. E'. Stato!??!"

"Damon! Nessuno!"

"Davvero? Forse lo stesso di questa lettera??"

Frugo nella sua borsa e prendo quel maledetto foglio di carta

"No, Damon! No!" si agita, ma non mi interessa ora.

Riesco a leggere solo un nome: "Atlanta Medical Center". Poi Elena mi strappa il foglio dalle mani

"Ridammelo!"

"Smettila! Ti prego!" sta piangendo

"Smettila tu! Che significa? Cosa sono quei lividi? Chi te li ha fatti? Elena..ti giuro che.." non riesco a finire la frase. Tiro un pugno al muro.

"Io ti amo, Elena. Ok? Devo saperlo"

"Potresti non volermi più..dopo.."

"Che vuol dire? Io ti amo! Non ti lascerei mai.."

"Anch'io ti amo. Ma.."

"No, Elena. Dimmelo. Voglio sapere chi ti ha fatto dal male"

"Damon, nessuno. Te lo giuro. Sono dei lividi che mi sono spuntati ieri. Me l'aspettavo"

"Che significa??" la guardo negli occhi, lei anche.

Respira forte, poi..fa crollare tutto.

"Sono dei residui sanguigni. Il sangue non coagula bene nel mio corpo. O meglio, coagula poco perché ne ho poco in quantità rispetto alla norma. Avevo 7 anni la prima volta che me l'hanno diagnosticata"

"Che cosa?" sono rigido

"Leucemia. Tumore del sangue"

 

Elena's POV

Ora lo sai. Ecco il mio segreto: sto morendo.



LEGGETE! E' IMPORTANTISSIMO!

Ciao! Dunque voglio precisare alcuni punti:

-E' un argomento forte quello che sono andata a toccare. Molto forte. SE QUALCUNA DI VOI SI E' SENTITA OFFESA O PRESA IN CAUSA DALLA COSA, CHIEDO SCUSA. Se non è superabile per voi lettori, interromperò la storia. Non fate problemi nel dirmelo. CAPISCO LA SITUAZIONE.
-Mi sono documentata prima di scrivere certi sintomi, o diagnosi, e guarigioni possibili o terapie. Spero di fare del mio meglio.
-Per la storia è un duro colpo. Avrà dei risvolti particolari, e forti.
-Toccherò in seguito un'altro argomento molto discusso, ancora oggi.
-SE OFFENDERÒ' INVOLONTARIAMENTE LA MORALE DI QUALCUNO, DITELO! SARO' COMPRENSIVA AL MASSIMO. STATE TRANQUILLE.
Ps. Sempre secondo civiltà ed educazione.

Ringrazio le recensioni! E spero di riceverne tante per questo capitolo. Sarebbe importante e bellissimo parlarne. Grazie a tutte!

  
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