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Autore: Anthea12    06/01/2015    1 recensioni
Luke Hemmings e Taylor Wilkinson non potrebbero essere più diversi. Lui ha quell'ironia che mette di buon umore tutti, sa di essere bello e passa il tempo a suonare con i suoi migliori amici.
Lei è la figlia di uno degli uomini più ricchi di Sydney, indossa decolletè per andare a scuola ed è tremendamente testarda.
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“La cosa che detesto di più di te è che mi fai incazzare, mi fai sclerare, ti prenderei a botte certe volte, vorrei e dovrei odiarti ma non ce la faccio, l’unica cosa che riesco a fare è amarti nonostante tutto. Impazzisco per te, sono innamorata di te, e di nessun altro.”
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Luke Hemmings, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 "She's got a smile that it seems to me 
Reminds me of childhood memories 
Where everything 
Was as fresh as the bright blue sky "
Sweet Child o'mine

Taylor Wilkinson cammina stretta alla sua borsa Chanel, affiancata dalla sua migliore amica Megan Riley , in direzione di quell’edificio detestato dall’’80% dei ragazzi
L’inizio della scuola dopo tre mesi di pacchia non è mai piaciuto a nessuno, tantomeno a lei.
Quando arrivano, gli occhi di metà degli studenti del Norwest College sono puntati su di loro.
Tutti in quella scuola sanno chi è Taylor Wilkinson, figlia di Ian Wilkinson. Suo padre è uno dei più famosi inventori e CEO dell’Australia, nonché tra gli uomini più ricchi di Sydney.
La ragazza si ferma a salutare alcuni dei compagni, sempre con quel sorriso gentile e disponibile. Perché anche se da una parte potrebbe sembrare la ragazza più viziata del mondo, Taylor non perde mai quel lato dolce che la caratterizza tanto.
-Taylor, guarda chi c’è!-
I suoi occhi verdi militari seguono lo sguardo di Megan, e un sorriso spontaneo si dipinge sul suo volto quando vede Davis avvicinarsi a lei. Si butta letteralmente tra le sue braccia e non gli da neanche il tempo di salutarla come si deve che preme le sue labbra sulle sue.
Davis ricambia senza esitare, perché diavolo se quella ragazza sa baciare!
 

 
Luke Hemmings sa di essere bello. È il tipico ragazzo australiano: biondo, occhi azzurri, carnagione forse troppo chiara e non solo, ha quell’aria da stronzo che alle ragazze piace tanto.
Lui, Michael, Ashton e Calum  non sono di certo dei ragazzi che passano inosservato quando percorrono i corridoi della scuola, ma per il loro carattere un po’ particolare non sono visti di buon occhio.  Ma a nessuno dei quattro importa veramente.
Quando esce di casa sono le 8.55 e sa che pur andando con la moto sarebbe arrivato in ritardo. Tipico.
Dopo aver parcheggiato nell’aria riservata agli studenti, Luke inizia a correre verso l’ingresso fin quando una scena a dir poco pietosa si presenta davanti ai suoi occhi.
Un ragazzo e una ragazza spalmati l’uno sull’altra sulla parete a pochi centimetri dalla porta.
La sua espressione passa da disgustata a confusa  in pochi secondi quando riconosce il ragazzo. Davis Walker.
Ed è più che sicuro che quella insieme a lui non è Taylor Wilkinson.
Chiunque al posto suo avrebbe fatto una foto e l’avrebbe mandata a tutti, a Luke però non  è mai piaciuto ficcare il naso negli affari degli altri, perciò come se non avesse visto niente spinge la porta e si assicura di richiuderla il più rumorosamente possibile.
-Hemmings, il primo giorno e già in ritardo!- lo rimprovera la professoressa Martin e Luke alza gli occhi al cielo perché sa cosa vuol dire: detenzione.
 
 
Il biondo esce dalla classe di matematica non appena la campanella suona e raggiunge i suoi amici in cortile. I tre sono troppo impegnati a parlare tra di loro per accorgersi della sua presenza.
-State parlando della mia indiscutibile bellezza?- esordisce il ragazzo posando una mano sulla spalla di Calum.
–Ma smettila-  risponde quest’ultimo colpendolo giocosamente sul braccio.  Perché Luke con quella spiccata ironia riesce sempre a strappare un sorriso e a rendere le giornate un po’ meno pallose.
-Allora, di cosa stavate parlando?- domanda appoggiandosi alla panchina affianco a Michael. La sua attenzione viene catturata da una figura minuta appena uscita in cortile. L’unica ragazza al mondo che indossa decolleté  anche per venire a scuola.
Viziata del cazzo. Pensa scuotendo la testa. Certo, è una bellissima ragazza, , però le tipe come la Wilkinson proprio non le può sopportare.
Luke nota le mani della ragazza intrecciate a quelle di qualcun altro, quello che dovrebbe essere il suo fidanzatino.  Lui di certo non è un santarellino, ma di una cosa è più che sicuro, Luke non tradirebbe mai la sua donna mentre lei lo sta amando con tutta se stessa.
-Terra chiama Luke-  la voce di Ashton lo fa ritornare alla realtà. Solo allora si rende conto di non aver sentito niente di quello che stavano dicendo.
-Scusatemi, mi ero incantato-
-Ma cosa stavi guardando?- gli domanda Calum. E a Luke non va di nasconderlo pure a loro, perciò indica con il mento la coppia “felice”.
-A quanto pare Miss perfettina è una cornuta, stamattina ho visto Walker con un’altra-   e forse sa che è da egoisti stronzi, ma non può fare a meno di ghignare.  Michael scuote la testa – Coglione di Walker, se si era stancato poteva pure dirmelo cazzo!-
E tutti e tre non possono fare a meno di ridere.

 
Elizabeth “Lizzie”  Parker   chiude l’anta del suo armadietto portandosi una mano vicino la bocca per nascondere uno sbadiglio. O meglio, il ventottesimo della giornata.
Non sa perché, ma ultimamente si sente come se non avesse dormito abbastanza, riesce difficilmente a trattenere gli occhi aperti e più di una volta le  è capitato di addormentarsi durante una spiegazione.
Eppure Lizzie è sempre stata una delle ragazze più partecipative e attente dell’istituto, cosa le sta succedendo?
Entra nell’aula di letteratura e si siede al suo posto di sempre, penultima fila vicino alla finestra.
Il professor Smith arriva cinque minuti dopo annunciando che avrebbe spiegato William Blake e passa per i banchi a distribuire dei libri. Nel momento in cui ritorna alla cattedra, la porta della classe si apre e Calum Hood fa il suo ingresso .
-Mi scusi professore, ho avuto un problema –
- Almeno ci hai degnato delle tua presenza Hood, a cosa lo dobbiamo?-
In effetti Calum non è quasi mai presente alla sua lezione. Il ragazzo risponde con una scrollata di spalle per poi raggiungere l’unico banco libero.
Lizzie, che ha la testa appoggiata al palmo della mano e gli occhi socchiusi, sente la sedia accanto alla sua spostarsi rumorosamente e per poco non sobbalza dallo spavento.
Calum poggia con la grazia di un elefante lo zaino sul banco e si siede con tanto di gambe aperte.
Il moro la guarda confuso, sicuramente si sta sforzando di ricordarsi il suo nome, così lei va in suo aiuto.
-Lizzie Parker-
E non può far a meno di arrossire perché in quattro anni di liceo è la prima volta che uno dei ragazzi più belli della scuola le rivolge la parola. Non che fosse brutta , anzi, ma non è mai stata brava con le persone.
-Giusto! Me lo ricordavo eh, io sono Calum Hood-
-Lo so-
Sul volto del ragazzo tutto d’un tratto appare un sorriso malizioso. –Hai fatto le ore piccole ieri sera, biondina? –
I suoi occhi blu si aprono sconvolti. –Cosa?!-
Calum ride per l’espressione buffa di quella ragazza. –Non c’è niente di male eh, solo che sembra che stai quasi per addormentarti-
Lizzie sente le guance infuocarsi. Proprio quel giorno Calum Hood si doveva sedere vicino a lei?
Poi, come se fosse tutto normale il ragazzo si infila due cuffie dentro le orecchie.
-Che c’è?- domanda lui notando il suo sguardo.
Lei scuote la testa arrossendo di nuovo. –Niente-
-Vuoi ascoltare anche tu?-
Lizzie guarda velocemente il professore e nota che è troppo impegnato nella lettura per prestarle attenzione.
-Senza offesa, ma sembri comunque troppo distrutta per prestagli attenzione-
Calum si sfila una delle cuffie e gliela porge sorridendole.
Lizzie sa che ha ragione, perciò prende la cuffia e si sistema sul banco.
E con Sweet Child O’Mine  dei Gun N’Roses nelle orecchie  pian piano si addormenta.
 
 
 
-Lizzie- 
La ragazza apre gli occhi di scatto quando qualcosa scuote bruscamente il suo braccio. Alza di poco la testa e si guarda in giro disorientata.
Appena incrocia gli occhi a mandorla di Calum Hood tutto le è più chiaro. È capitato di nuovo. Si è addormentata in classe!
Quello che però non ha notato è lo sguardo sconvolto del ragazzo.
-Lizzie- la richiama con lo stesso tono preoccupato. -Perchè ti esce sangue dal naso?-



Autrice: Ciao a tutti! E buonasera vista l'ora.. haah questo è il mio primo capitolo della storia spero che vi sia piaciuto!
Vi lascio con una foto di Taylor : 


 
   
 
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