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Autore: YukiWhite97    06/01/2015    2 recensioni
Eccomi tornata con il sequel di "Lady Helena", ambientata quattro anni dopo la fine.
La vita di Nelly, ormai quattordicenne, trascorre tranquillamente, e la giovane lady va crescendo sempre di più, sia in bellezza che in forza. La sera del suo debutto, una stella cadente precipita proprio sulla magione, creando scompiglio. Essa si rivelerà poi essere in realtà un Angelo Caduto con una storia travagliata alle spalle: è stata infatti cacciata dal Paradiso a causa di un amore "impuro", e restando troppo a lungo sulla terra rischia di morire. Nelly deciderà quindi di aiutarla, ed insieme a Sebastian, Ciel, e i suoi inseparabili amici , si ritroverà ad affrontare un viaggio nell'Altro Mondo, un viaggio oltre quel confine che separa il sovrannaturale dal razionale.
DAL PRIMO CAPITOLO
"La sua "innocente bellezza" aveva lasciato posto ad una bellezza "in grado di ammaliare qualsiasi persona incontrasse sul suo cammino". Se qualcuno avesse dovuto paragonarla a qualcosa, quasi sicuramente l'avrebbe paragonata ad una bambola di porcellana: perfetta, bellissima e candida"
Genere: Avventura, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Altri personaggi, Ciel Phantomhive, Nuovo personaggio, Ronald Knox, Sebastian Michaelis
Note: Lime | Avvertimenti: Mpreg
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Lady Helena - The chronicles'
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Quattro anni possono essere un piccolo lasso di tempo, così come possono rappresentare una distanza infinita.
Quattro anni possono portare a tanti  cambiamenti.
Quattro anni è un piccolo numero che in una vita eterna non rappresenta nulla...
 
Ciao amica mia, come stai? Oggi sono quattro anni precisi da quando te ne sei andata, e come ogni anno, come ogni mese, io sono qui, inginocchiata sulla tua tomba  a parlarti. Se solo sapessi quante cose sono cambiate da quando non ci sei più, saresti molto fiera di me, però chissà, magari mi osservi lì dove sei adesso. 
Se davvero puoi vedermi, allora saprai anche della mia morte, della mia rinascita, della mia nuova vita, della mia vera essenza.
Hai lasciato un grande vuoto dentro di me, però io non ti ho mai dimenticato, ne mai lo farò, anche se la speranza di poterti incontrare si è ormai estinta.
Questo perchè io non sono più un umana... Ma un demone... Sono Helena Phantomhive e sono una diavolo di lady.
Nelly si alzò, pulendosi il vestito che si era sporcato di terra, e lanciò un'altra occhiata alla lapide su cui stava inciso il nome "Ila Yasmine Kadar", la sua migliore amica, colei che un tempo che era stata come una sorella.
"Soma, Agni - mormorò rivolgendosi al principe e al maggiordomo che stavano alle sue spalle - Secondo voi... Ila potrebbe essere una specie... Di angelo?"
"Può darsi - mormorò Soma sforzandosi di sorridere, sorpreso da quella domanda   - L'abbiamo sempre cresciuta cercando di inculcarle i nostri riti, le nostre tradizioni, la nostra religione... Ma lei era uno spirito libero e credeva un pò in quello che voleva... Quindi si, magari è davvero un angelo, chissà..."
"Ne sono sicura - sorrise - Sono sicura che lei ci osserva. Proprio per questo non dobbiamo mostrarci tristi, andare sempre avanti, e portarla nei nostri cuori. Io lo farò, continuerò a vivere e a sorridere, così anche lei starà bene".
"Ne sarebbe felice. La nostra Ila... - mormorò Agni -  A quest'ora avrebbe la tua età..."
"Ricorda cosa ho detto - fece la lady andandogli incontro - Dobbiamo cercare di essere felici. Dopotutto, lei è sempre con noi, solo che noi non possiamo vederla".
"Hai ragione piccola lady... Hai ragione..."- rispose il maggiordomo indiano.
La lady alzò gli occhi bicolore, accorgendosi di una carrozza poco distante da lei.
"Sono venuti a prendermi - disse - Adesso devo proprio andare. Ciao Soma, ciao Agni, ciao Ila". Dicendo ciò lanciò un' ultima, malinconica, occhiata alla lapide, per poi dirigersi verso la carrozza che l'attendeva, lasciando lì i due giovani indiani che nel frattempo erano rimasti a guardarla attoniti mentre  si allontanava.
"E' cambiata molto - sospirò Soma - Ad Ila sarebbe piaciuto avere un'amica così "particolare" "
"Su, mio principe - lo consolò Agni accarezzandogli teneramente la testa - La piccola lady ha ragione. Dobbiamo andare avanti e cercare di essere felici"
"D'accordo - rispose sorridendo e ricacciando le lacrime - Lo farò per Ila".
Helena Phantomhive, conosciuta come Nelly, aveva quattordici anni compiuti, e più i giorni passavano, più la graziosa lady si trasformava da bambina a giovane donna, e con lei crescevano anche la sua bellezza e la sua infinita forza da demone che aveva ormai imparato a controllare. La sua "innocente bellezza" aveva lasciato posto ad una bellezza "in grado di ammaliare qualsiasi persona incontrasse sul suo cammino": andava somigliando sempre di più a Sebastian, ma aveva ovviamente dei tratti più delicati, i capelli ormai le arrivavano al fondo schiena, il viso cambiava un pò alla volta, trasformandosi sempre di più in quello di una ragazza, affascinante e seducente, gli occhi che le diventavano rossi ogni volta che il suo potere si attivava, apparivano ora più grandi e luminosi, contornati dalle lunghe ciglia simili a quelle delle bambole. Se qualcuno avesse dovuto paragonarla a qualcosa, quasi sicuramente l'avrebbe paragonata ad una bambola di porcellana: perfetta, bellissima e candida. Perchè così Nelly appariva agli altri, dopotutto però era un demone, il fascino, la capacità di ammaliare gli altri e la forza non potevano mancarle.
Nelly stava crescendo fisicamente, e anche caratterialmente qualcosa era diverso rispetto a quattro anni prima: era diventata più coraggiosa, più matura, gli eventi accaduti l'avevano portata ad essere una persona nuova, anche se alcuni tratti come la dolcezza, l'essere affettuosa o la delicatezza, non si estinsero mai in lei, così come non si estinse mai la capacità di farsi voler fare bene dagli altri, soprattutto da Ciel e Sebastian, i suoi genitori.
Erano una strana, inusuale, sorprendente famiglia, ma Nelly non avrebbe potuto chiedere di meglio.
Le cose trascorrevano tranquillamente per i tre ormai da quattro anni, ma si sa, chi ha un cammino straordinario come i demoni, è portato a ritrovarsi in delle situazioni straordinarie...
 
Nelly si guardò attorno, facendo guizzare i suoi occhi rossi a destra, a sinistra, in alto e in basso, dopodiché prese ad annusare l'aria, da quando i suoi poteri erano stati sprigionati anche i suoi sensi si erano rafforzati parecchio.
Avvertì delle vibrazioni, come se qualcuno si stesse avvicinando alle sue spalle, ma non ebbe neanche il tempo di voltarsi che una figura le fu alle spalle, bloccandola completamente. Ella ebbe la forza sufficiente per liberarsi dalla presa e per compiere un salto all'indietro, allontanandola dalla persona che l'aveva attaccata.
Prese e guardarlo, mentre i suoi occhi passavano dal semplice rosso ad un viola rosato, e ad un  certo punto spiccò un salto che per un attimo sembrò scomparire, i salti che compiva erano sempre così impressionati da far sembrare che volasse in qualche modo. Ricadde poco dopo sulle spalle della figura di prima, bloccandone il collo come per soffocarla, ma fu nuovamente respinta. Non doveva arrendersi, ne valeva del suo orgoglio.
A quel punto alzò le mani al cielo, e da quelle stesse mani poco dopo ne uscirono fuori delle scie nere, dense come fumo, che sembravano animate di vita propria, le quali raggiunsero il suo rivale e lo circondarono, impedendogli di muoversi, forse di respirare. Bene, finalmente era riuscito a bloccarlo.
Alcuni minuti più tardi stese nuovamente le mani, e le scie tornarono a lei, dissolvendosi del tutto.
Sebastian si alzò in piedi, ricomponendosi.
"Questa volta ci sei andata pesante - costatò - Per quanto avevi intenzione di lasciarmi in balia dei tuoi poteri oscuri?"
"Beh, volevo fare sul serio Seby, questa è la quarta volta di fila che ti batto" - sorrise la lady.
"Ovviamente, sei ancora una neo demone, io sono ormai troppo vecchio per queste cose" - sospirò
"Sei troppo vecchio o effettivamente io sono troppo forte, eh caro papi?" - chiese Nelly facendogli una linguaccia
"Ah, la metti così? - fece il maggiordomo andandole in contro e bloccandola per un braccio iniziando a solleticarla - Sbaglio o qualcuno qui è diventata un pò troppo insolente?"
"No, ti prego, lasciami, avanti...!" - rise la lady. Da quando Sebastian aveva finalmente ripreso "possesso" del suo ruolo di padre, si era sempre mostrato affettuoso e protettivo nei confronti di Nelly, non che prima non lo fosse, ma adesso aveva un motivo in più per esserlo, a dire il vero si dimostrò ancora più protettivo di Ciel ( quindi era praticamente ansioso e preoccupato 24 ore su 24 ), certo era dura di fronte alla "nobiltà" far finta di essere un estraneo per lei, ma dopotutto era così che doveva andare.
"Oh - disse ad un tratto il maggiordomo guardando l'orologio da taschino - Si è fatto tardi, devo tornare alla magione e aiutare la servitù per i preparativi per la festa di stasera, senza di me combineranno solo disastri".
"Uffa - sbuffò a braccia conserte e sedendosi sull'erba - Io non voglio venirci"
"Devi Nelly, è il tuo debutto nella società" - cercò di spiegarle
"Perchè? - protestò - Io sono una diavolo di lady, queste cose le fanno le fanno gli umani"
"So che sei una diavolo di lady, ma sei appunto una lady, e porti anche il cognome Phantomhive, quindi non hai altra scelta"
"D'accordo - sbuffò distendendosi sull'erba - Però io rimango qui per adesso, se papà mi cerca digli che mi hanno rapita".
"Credo che mi ucciderebbe se gli dicessi una cosa del genere - disse Sebastian non riuscendo a trattenere un sorriso immaginandosi il conto preoccupato a morte - Comunque d'accordo, ti lascio qui, ma cerca di tornare entro due ore".
Dicendo questo il maggiordomo si ritirò, scomparendo come al suo solito.
Nelly sospirò, lasciandosi andare alla gentile ebbrezza dell'estate e lasciandosi andare ad una marea di ricordi. Pensare che pochi anni prima aveva inizialmente odiato l'idea di essere un demone, mentre invece adesso adorava la sua vita, adorava avere una forza disumana, adorava non sentirsi mai stanca, non sentire mai dolore, adorava pensare che sarebbe vissuta per tanto, tanto tempo, forse per sempre chissà... Anche se questo aveva i suoi lati negativi: conosceva tanti umani a cui voleva bene, non sarebbe stato piacevole vedere morire tutte le persone a cui teneva, ma dopotutto queste erano le cose negative dell'essere demone, così come era una cosa negativa non riuscire più a provare il piacere di dormire, o il riuscire a controllare la propria fame di anime. Quella era davvero stata forse la cosa più difficile da affrontare, era difficile trattenere il proprio istinto, lo era stato soprattutto all'inizio, insomma, lei non voleva divorare le anime di nessuno, ma era un demone, faceva parte della sua natura, fortunatamente col tempo, tra il placare la fame con il cibo degli umani (di cui poteva anche nutrirsi) e tra Sebastian che le aveva insegnato come trattenersi, era riuscita a tenere sotto controllo la situazione.
Anche se in realtà, il vero pensiero che la tormentava in quel momento era: quella stessa sera ci sarebbe stato il suo debutto e lei non voleva assolutamente andarci! Va bene, era una lady, ma aveva sempre odiato questo genere di cose, molto probabilmente poi sarebbero anche venuti giovani re, conti e marchesi a chiedere la sua mano, tanto per conlcudere in bellezza. A volte le mancava tanto un'amica con cui parlare, le mancava Ila.
"Va bene che non sono Ila, ma magari potrei andare bene lo stesso, non ti pare?" - chiese una voce. La lady si tirò su, guardandosi intorno, quella voce acuta e argentina poteva appartenere solo ad una persona.
"Destiny - sorrise a braccia conserte - Tu non conosci proprio il significato della parola privacy, vero?". A quelle parole due figure le comparvero improvvisamente di fronte.
"Oh, su amica mia, non dirmi che te la sei presa" - fece la rossa ammiccando, seguita da suo fratello Antony. Anche i due shinigami gemelli erano cresciuti come la loro amica: Destiny era diventata leggermente più alta, e si faceva man man sempre più graziosa, con la carnagione bianca come la neve, i capelli rossi come una rosa e gli occhi verde smeraldo, anche se il suo carattere era rimasto sempre quello un pò infantile e lunatico di una volta. Antony invece stava lentamente abbandonando la fisionomia da bambino gracile e si stava irrobustendo, cosa che si sarebbe notata di più se non fosse stato per quello pesante smoking nero che indossava, cosa che avrebbe dovuto indossare anche la rossa, che ovviamente non avrebbe mai potuto rinunciare alle sue adorate calze a rete, ai suoi short e alla sua maglietta che poco contenevano il seno che era fin troppo prosperoso per una quattordicenne (infatti Nelly era completamente piatta).
"No che non me la sono presa, sciocca - sorrise - Però, cosa ci fate qui? Non dovreste essere al vostro tirocinio speciale per diventare shinigami diplomati?"
"Non dirlo a me - borbottò Antony - Mi ha praticamente trascinato"
"Trascinato? - fece Destiny - Ma se mi ha praticamente seguita!"
"Cosa? No... Non... E' vero!" - sbottò arrossendo. Già, il caro Antony era rimasto composto e amante delle regole come un tempo, a quanto pare faceva parte del suo DNA.
"Hey, amica - disse la rossa correndole intorno - Ho casualmente sentito che stasera farai il tuo debutto nella società degli umani! Wow, che gran figata, dunque ti ci vuole un vestito, magari potrei prestarti qualcosa di mio, credo che ti starebbe bene il rosso..."
"Va bene, va bene - rise la lady fermandola - Ti ringrazio, ma ho già un vestito ed è blu"
"Oh, d'accordo, vorrà dire che indosserò io quello rosso!"
"Cosa? - fece Antony - Non pensarci neanche, tu non andrai da nessuna parte! Se i nostri genitori scoprono che abbiamo saltato il tirocinio anche oggi ci uccideranno!"
"Oh, avanti, di che ti preoccupi? Dovresti uscire una volta ogni tanto, come me" - disse la rossa.
"Certo, tanto ogni volta a dovermi sorbire i rimproveri sono io - sbottò il moro gonfiando le guance - Riesci sempre ad arruffianarteli in qualche modo".
"Questo è perchè sono adorabile e tenera! Allora che dici musone, verrai con me stasera?"
"D'accordo - sospirò - Ma è l'ultima volta, giuro"
 
Qualche ora dopo, alla magione Phantomhive...
"Bene - dichiarò Ciel guardando l'immenso salone decorato - Fortunatamente è tutto pronto, ovviamente è merito tuo Sebastian"
"Queste sono delle vere e proprie lusinghe, Ciel" - rispose il maggiordomo cingendogli i fianchi da dietro.
"Non chiamarmi per nome quando siamo qui, e soprattutto giù le mani" - protestò il conte arrossendo leggermente.
"Ma non c'è nessuno - sorrise l'altro - E poi non potrò resistere standoti lontano tutta la serata se non mi dai qualcosa adesso". Il giovane conte si voltò a guardarlo, capendo perfettamente ciò che intendeva dire.
"Se ti do un bacio adesso mi starai a debita distanza tutta la sera?" - chiese.
"Credo di potermi accontentare, my lord" - rispose il maggiordomo. A quelle parole, Ciel afferrò dolcemente il viso di Sebastian e lo attirò a se, baciandolo. Da quattro anni a questa parte, non solo il rapporto con Nelly era migliorato, ma anche il loro rapporto di "coppia", perchè in fondo questo erano, una coppia di amanti formata dal padrone e dal suo maggiordomo, un legame che poteva essere vissuto completamente soltanto di sfuggita, come in quei momenti, momenti di dolcezza, momenti speciali, momenti che ripagavano tutte quelle volte in cui i due dovevano essere distaccati.
Si amavano ed era questo che contava. Si staccarono appena in tempo , prima che una porta si aprisse e la cameriera Meyrin facesse il suo ingresso.
"Padrone - sorrise raggiante - Lady Helena è pronta". Poco dopo, Nelly si fece avanti, mostrando tutta la sua eleganza e bellezza: indossava un ampio vestito blu, con delle sfumature verde acqua sul fondo della gonna, un vestito semplice, senza fronzoli, a lei piacevano le cose semplici, indossava dei guanti bianchi, indumento che da quattro anni a questa parte  doveva indossare sempre, anche se le davano fastidio, i capelli invece erano semi raccolti, ed un ciuffo era stato fermato da due rose, una più grande bianca, e una più piccola blu. Le rose blu erano ormai sempre presenti nel suo guardaroba.
Ciel e Sebastian spalancarono gli occhi a quella vista, lanciandosi poi un occhiata di commozione, si erano davvero resi conto che la loro bambina stava crescendo, ed era così bella e delicata. Il conte più di una volta si ritrovò a pensare quanto Nelly somigliasse a Sebastian, praticamente era identica, ed era davvero strano che fin ora nessuno se ne fosse accorto, ma dopotutto era meglio così.
"Nelly - bisbigliò il conte sorridendo - Sei bellissima"
"Davvero? - chiese la lady arrossendo - Non so, è la prima volta che indosso un vestito così. Tu che dici Sebastian?"
"Io... Trovo che siate splendida, my lady" - rispose facendo un piccolo inchino.
"Bene - dichiarò Ciel - Meyrin, tu pensa agli ultimi preparativi, Nelly, vieni con me". Dicendo ciò si spostarono in un'altra stanza, in modo da poter parlare più tranquillamente.
"Devo farlo per forza?" - sbuffò la lady a braccia conserte.
"Di cosa stai parlando? - chiese il conte, accorgendosi successivamente delle occhiate che la figlia mandava a Sebastian - Cosa mi state nascondendo voi due?"
"Ah, Nelly non vuole partecipare al ballo di stasera" - sospirò il maggiordomo.
"Perchè no?"
"Perchè pensa che essendo un demone queste cose siano superflue"
"In realtà non è solo per questo - disse la lady abbassando lo sguardo - E che... La mia entrata in società equivalerebbe anche alla mia entrata "nell'età adulta", e ho paura che questo possa allontanarmi da voi. Insomma... Se sarò costretta a fare tutte quelle cose che le lady fanno, sarò costretta comunque ad allontanarmi da questa casa, da voi. Io non voglio, non voglio che questo vi porti a non trattarmi come mi avete sempre trattata. Sto crescendo, questo lo so, ma non voglio che il nostro rapporto cambi mai, e ho paura che questa cosa possa influire...".
Il conte e il maggiordomo rimasero un attimo in silenzio di fronte quell'affermazione tanto dolce quanto triste, Nelly era sempre stata dotata di tanta intelligenza, saggezza e delicatezza.
"Oh, Nelly - fece Ciel accarezzandole il viso e non riuscendo a non commuoversi - Non ti devi preoccupare. Le cose non cambieranno mai, tu rimarrai sempre la nostra bambina adorata, qualsiasi cosa tu decida di fare".
"E' vero, tesoro - aggiunse Sebastian accarezzandole anche lui il viso - Tu sei la cosa più preziosa che abbiamo".
"Ah, questo mi fa sentire meglio" - sorrise la lady arrossendo.
"Già, però mi sento comunque in dovere di dirti una cosa - fece il conte sgranchiendosi la voce - Questa sera al ballo parteciperanno molti giovani di riguardo, e non è escluso che uno di questi potrebbe... Chiedere la tua mano".
"CHE COSAAAAAAAAAAAAAAAAA?!" - chiesero in coro gli altri due.
"Non pensarci neanche, Ciel - disse Sebastian a braccia conserte - Non permetterò che la mia unica bambina vada in moglie a qualche sporco umano con cattive intenzioni".
"Beh, neanche io lo vorrei, ma credo che debba essere lei a decidere, tu che dici Nelly?". La lady sembrò pensarci seriamente su, ma fortunatamente la sua risposta tranquillizzò i due.
"State scherzando?! Io non mi sposerò mai" - dichiarò decisa.
"Brava tesoro, continua a pensarla così" - sospirò Sebastian.
"D'accordo voi due, adesso basta - disse Ciel sorridendo - A quanto pare gli ospiti stanno cominciando ad arrivare. Vogliamo andare, lady Helena?". Dicendo ciò porse la mano alla figlia, cercando di rassicurarla con lo sguardo.
"Va bene - sospirò - Ma non azzardatevi a lasciarmi in balìa di quegli umani pervertiti".
 
La magione Phantomhive si riempì presto di persone avvolte nei loro abiti super costosi e firmati, intenti a parlare tra di loro dei loro affari e delle loro ricchezze.
Essendo estate, non solo era stato addobbato il salone dei ricevimenti, ma anche il giardino, che con le sue fontane e le sue piante curate, faceva una brillante figura. Quasi tutti in quel luogo erano persone di alto rango come conti, marchesi. uomini d'affari importanti, tutta gente di riguardo, anche se tra di essi c'era sicuramente chi si distingueva.
"Che meraviglia! Che meraviglia! - fece Destiny guardandosi intorno mentre gli occhi le brillavano - Quanta gente, quanti bei vestiti, oh, guarda quante cose da mangiare!"
"Destiny, ti prego - cercò di fermarla il fratello - Cerca di non attirare troppo l'attenzione, e poi sei proprio sicuro che quel vestito sia adatto? Che io sappia mostrare le gambe è considerata una vergogna". Antony non aveva poi tutti i torti visto che la rossa indossava un tubino rosso attillato e che lasciava poco spazio all'immaginazione.
"Sta tranquillo - lo rassicurò - Qui non mi guarda nessuno". Peccato che proprio in quel momento la sbadata shinigami si era lasciata cadere addosso un bicchiere di champagne che le aveva macchiato l'abito.
"Dannazione! - sibilò - Il mio povero vestito!"
"Signorina, avete per caso bisogno di aiuto?" - chiese una voce. A quelle parole i due fratelli alzarono lo sguardo, ritrovandosi davanti un uomo dai tratti asiatici, letteralmente appiccicato ad una signorina poco vestita e dallo sguardo vitreo.
"Emh - rispose Destiny - No, no, vi ringrazio"
"D'accordo - disse l'uomo - Scusate se mi permetto, ma non vi avevo mai vista da queste parti, qual'è il vostro nome?"
" E' Destiny Spears"
"Oh, capisco. Il mio nome è Lau, e questa signorina è mia sorella Ran Mao"
"Aaaw, è davvero deliziosa" - fece la rossa iniziando a trasudare cuoricini
"Siete per caso una principessa? O una contessa? - chiese - Siete davvero molto bella, è la prima volta che incontro qualcuna come voi". A quelle parole Antony si mise in mezzo, quell'umano stava palesemente facendo la corte a sua sorella!
"Insomma, avete finito o no?" - chiese scocciato.
"Oh, mi scuso - rispose Lau - Non avevo capito che voi foste il compagno"
"Infatti non lo sono, sono il fratello!" - disse corrugando la fronte.
"Capisco, ragazzino. Bene allora, spero che più tardi vogliate concedermi un ballo, my lady" - disse infine Lau baciando la mano di Destiny per poi allontanarsi.
"Wow - fece la rossa sorridendo - Gli umani sono davvero adorabili"
"ADORABILE? Quello che pensava non era tanto adorabile!" - urlò. La loro conversazione fu improvvisamente interrotta da Sebastian, il quale, dopo aver ottenuto l'attenzione di tutti i presenti, fece un annuncio.
"Signore e signori, è arrivato il momento delle presentazioni. Partiamo anzitutto con il capo della Phantom Company, il giovane conte Ciel Phantomhive". A quelle parole, Ciel si fece avanti, lanciando poi un occhiata a Nelly la quale si trovava ancora nascosta, lontana dalla vista di tutti.
"E adesso - disse il maggiordomo - Farà il suo ingresso in società l'unica figlia del conte, Lady Helena Phantomhive".
Nelly si fece avanti, a piccoli passi, cercando di non cadere rovinosamente davanti a tutti, non c'era nulla di complicato, dopotutto aveva affrontato situazioni peggiori nella sua vita, poteva superare anche questa. Cercò di tenere lo sguardo basso, già il solo pensiero di essere al centro dell'attenzione di tutti i presenti la faceva sentire a disagio, se poi avesse alzato lo sguardo e avesse visto tutti quegli occhi su di se, sarebbe entrata nel panico.
Si limitò a sorridere, senza dire una parola, anche se la cosa peggiore fu vedere un esercito di giovani nobili che cercavano in tutti i modi di rivolgerle la parola, ma fortunatamente lei badava bene a stare nascosta dietro Ciel, sperando di poter trovare una via di fuga in mezzo a quella confusione.
"Chi me l'ha fatto fare?" - fece arrossendo per l'imbarazzo.
"Nelly - bisbigliò Ciel - Non stare lì nascosta, ci sono un sacco di giovani che vogliono invitarti a ballare, però ti prego, scegli bene o Sebastian finirà col fare una carneficina!"
"Non voglio ballare con nessuno" - sbuffò.
"Conte Phantomhive?" - disse una voce che attirò immediatamente l'attenzione del conte.
"Cosa? - fece Ciel - Tu sei..."
"Lord Marvin Haunt, felice di rivedervi" - sorrise il biondo ragazzino, il quale come i suoi coetanei era cambiato parecchio.
"Mmm, lord Marvin? - chiese Nelly facendosi timidamente avanti - Salve, è un pò che non ci vediamo"
"E' vero. Vi trovo splendida, mi concedereste un ballo?"
"Io... Ecco... Va bene" - rispose la lady al quanto sorpresa da quelle parole, Marvin non sembrava più tanto il ragazzino timido che era qualche anno fa, le aveva addirittura chiesto un ballo. Così, le danze si aprirono, e la lady si ritrovò a danzare con un giovane lord che probabilmente avrebbe avuto intenzione di sposarla dopo quella sera. Non che Marvin non le piacesse, anzi, gli era molto affezionata, ma era stata chiara, non si sarebbe mai sposata, certo che era difficile dover fare tutto quello che gli altri si aspettavano. Era un demone che giocava a fare l'umana, dopotutto non avrebbe potuto far altro, per dieci anni era stata cresciuta come qualsiasi altra bambina, non poteva cambiare da un giorno all'altro, neanche volendo.
Mentre danzava sotto gli occhi degli invitati si chiese come sarebbe stata la sua vita: avrebbe vissuto altre esperienze strane? O semplicemente avrebbe vissuto quella finta vita per poi ricominciare da capo una volta che tutte le persone attorno a lei non ci fossero state più? Era tutto un grande punto interrogativo, fino a qualche anno prima non si sarebbe fatta questi problemi, ma adesso era più consapevole delle cose che le capitavano.
Chissà, per adesso l'unica cosa che poteva fare era danzare e rispecchiarsi negli occhi azzurri del lord.
"Oh, guarda che cosa carina Antony! - disse Destiny entusiasta - Stanno ballando insieme"
"Si, davvero una cosa meravigliosa!" - sbuffò il ragazzo infastidito senza un apparente motivo.
"Scusate - disse ad un tratto una voce familiare - My lady, sbaglio o poco fa le avevo chiesto un ballo?". La rossa si voltò, trovandosi davanti Lau che le porgeva la mano.
"Avete ragione - disse sorridendo - Ballerò con voi volentieri".
"COSA? DESTINY MA...!" - provò a fermarla il fratello, senza successo, ovviamente. C'era davvero una bella atmosfera in quella casa, e pian piano i pensieri di Nelly, non proprio adatti ad un'occasione come quella, lasciarono posto a qualcosa di più piacevole. Non era male avere un cavaliere con cui danzare, tante volte era stata a dei balli ma era la prima volta che si trovava a vivere un'esperienza del genere in prima persona. Si, stava iniziando a sentirsi meglio, l'ingresso nella società era qualcosa di semplice.
Poi i suoi pensieri furono interrotti da qualcosa. I suoi occhi guizzarono su ciò che era oltre il  portone principale, lasciato aperto in modo da poter rendere possibile  guardare il cielo che quella notte era pieno di stelle. Una scia bianca attraversò velocemente la volta blu notte, una semplice stella cadente, o forse qualcosa di un pò più grande.
Nelly rimase immobile, mentre la musica e la gente intorno a lei continuava a danzare come se nulla fosse, era come se avesse avvertito che qualcosa stesse per succedere. Di fatti, poco dopo, si sentì un boato assordante, seguito dal tremare della terra, come se si fosse trattato di un terremoto. A quel punto, la gente che si trovava nel soggiorno iniziò a farsi prendere dal panico e cominciò a correre a destra e a sinistra, spaventati da quell'improvviso evento.
"Lady Helena - fece Marvin afferrandola per un braccio - Dobbiamo scappare da qui, potrebbe essere pericoloso!". Ella però non rispose, era rimasta con lo sguardo fisso verso l'esterno e con un pensiero che le ronzava per la mente. Il boato che aveva udito poco prima sembrava provenire proprio dal giardino, che fosse precipitato qualcosa?
Poi, ad un tratto, la scossa si fermò di botto, così com'era arrivata. La lady ebbe come un sussulto: era come se avesse avvertito una presenza, una presenza che non aveva nulla a che vedere con umani, demoni o shinigami.
"Perdonatemi - disse rivolgendosi a Marvin - Ma c'è una cosa che devo fare". Dicendo ciò, corse fuori, verso il giardino.
"Sebastian - disse Ciel osservando la figura di Nelly - Hai sentito anche tu?"
"Si, ma non ne sono sicuro - rispose accennando poi un sorriso - A quanto pare la serata si conclude qui".
La lady arrivò all'esterno, e dopo essersi guardata per alcuni minuti intorno, si accorse di una piccola voragine che si era formata nella terra, non c'erano dubbi che fosse precipitato qualcosa, ma di certo non si trattava di una stella. Andò verso il buco da cui usciva addirittura del fumo, si inginocchiò e sporse la testa, rimanendo senza parole di fronte la vista di ciò che aveva davanti. La causa di quel boato, di quella voragine, non era stata una stella cadente, si trattava di una ragazza.
La fanciulla, che mostrava appena la sua stessa età, stava distesa con gli occhi socchiusi, ed era pallida, sembrava molto delicata, aveva dei lunghi riccioli albini con delle sfumature argentee, gli occhi sembravano di un colore misto tra l'azzurro e il grigio, il suo abito simile a quello delle bambole era dello stesso colore della pelle. Ma la cosa che a Nelly non poté sfuggire furono le sue ali: ali grandi, bianche, morbide, come quelli di un angelo. E se si fosse trattato davvero di un angelo? Questo avrebbe spiegato il perchè avesse avvertito una stranza presenza poco prima.
Rimase a guardarla per qualche secondo: quella ragazza aveva uno sguardo sofferente e sembrava che stesse dormendo, inoltre era molto, molto bella. Poi ad un tratto si destò. Aprì completamente gli occhi e si tirò su, mostrando la reale grandezza delle sue ali le quali fino a quel momento erano rimaste leggermente piegate, dopodiché si volto verso la lady, assumendo un'espressione di paura.
"Tu! - urlò - Sporco demone, stammi lontana, non osare metterti contro un Angelo!"
"Allora è proprio così - rispose semplicemente la lady - Sei davvero un Angelo"
"Si - disse l'altra - Vai via immediatamente, oppure sarò costretta a farti qualcosa di molto spiacevole!"
"Io non voglio farti del male" - cercò di spiegarle.
"Certo, voi demoni, siete tanto bravi con le parole!". Dicendo ciò, la fanciulla provò ad alzarsi, ma cadde di peso, perdendo completamente i sensi, fortunatamente però, Nelly riuscì a sorreggerla, portandola al sicuro dentro la sua dimora.

Angolo dell'Autrice
Eccomi tornata ^^ *squillano le trombe*. Un capitolo pieno di tenerezza e comicità per ricominciare, caratteristiche che non mancheranno nella storia così come l'avventura e i colpi di scena! Penso ( e spero xD) che la trama sia abbastanza interessante, ma questo lo lascio decidere a voi!
Piccola nota importante: come sapete, in genere aggiotno ogni giorno, ma non credo che mi sarà possibile, poichè i capitolo sono più lunghi e complessi e devo lavorarci di più! Niente di che tranquilli, al massimo 1/2 giorni in più, quindi se non mi vedete aggiornare ogni giorno tranquilli non sono morta xD. Con questo, cominciamo :P
   
 
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