Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: RedDisposition    06/01/2015    1 recensioni
-Santana!- urlò, ma non ricevette risposta –Santana lo so che sei li dentro!- Rachel bussò contro il pilastro di legno –Rachel è quasi mezza notte che ti urli?- Kurt uscì dalla sua stanza ancora mezzo addormentato –Santana va via!- gli urlò contro, Kurt notò nella voce di Rachel della disperazione mischiata a sensi di colpa, il ragazzo le si avvicinò cercando di farla ragionare –Rachel andiamo a dormire ne parliamo domani- la ragazza scosse la testa –Santana ti prego lo so che puoi sentirmi!- Rachel continuò a chiamarla forse per altre venti volte, ma Santana non rispondeva, così stanca aprì la tenda di scatto, il suo sguardo cadde sul viso di Santana, che si girò verso Rachel appena la sentì entrare, si tolse una cuffia dalle orecchie, motivazione per cui non rispondeva, e la guardò per svariati minuti, Kurt era dietro di loro e notò subito il modo in cui si guardavano, poi abbassò lo sguardo sul letto di Santana.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Finn Hudson, Kurt Hummel, Rachel Berry, Santana Lopez | Coppie: Blaine/Kurt, Finn/Rachel, Rachel/Santana
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAPITOLO 10

-Magnifiche!- Sidney battè le mani sonoramente a Rachel e Santana che smisero in quel momento di cantare la canzone finale dello show –vi aspetto domani alla stessa ora, ora andate a casa a riposarvi- Rachel tirò un sospiro e si recò nel suo camerino, Santana la guardò un attimo, aveva visto la sua espressione mentre cantava quella canzone, aveva un ghigno triste stampato sul viso, la latina la seguì e si chiuse la porta alle spalle delicatamente –è tutto apposto?- Rachel tirò un attimo su con il naso e indossò il suo giubbotto sopra il tutù –si, quella canzone mi ricordava Finn, ma sto bene, mi fa bene cantarla- Santana annuì e le lasciò una carezza sulla guancia –hai intenzione di tornare a casa solo con quel giubbotto e con quel tutù?- Rachel chiuse la zip del suo borsone e si sedette un attimo sul piccolo divanetto aspettando la compagna –si perché?- Santana si sfilò la maglia che usava per le prove cercando di non sentire lo sguardo vigilate di Rachel alle sue spalle –fa un freddo cane stasera, è vero che siamo solo a settembre, ma le temperature sono calate molto- Santana le lanciò uno sguardo dallo specchio sorprendendola a guardare le sue spalle ambrate, si schiarì la voce imbarazzata –non importa, casa è vicina- Santana si infilò la felpa e la guardò –vicina? Sono almeno dieci isolati a piedi, non puoi rischiare di prendere la febbre- Rachel si strinse nel suo giubbotto leggero e sospirò –non ci ho pensato- Santana le sorrise dolcemente e si sfilò la felpa, Rachel dovette contenersi nello spalancare la bocca, si ritrovò il fisico scolpito della ragazza a qualche centimetro, il suo sguardo però si bloccò sugli addominali pronunciati della ragazza, anni di allenamenti con la Sylvester e jogging ogni giorno funzionavano, dovette chiudere gli occhi però quando le arrivò la felpa della latina sul viso, Santana scoppiò a ridere infilandosi la canotta nera con sopra il caldo cappotto e la sciarpa –ti va a vestitino- Santana rise vedendo la lunghezza della sua felpa sul corpo piccolo ma tonico di Rachel, la ragazza ebrea si guardò le maniche ridendo le andavano così lunghe che le mani non si vedevano  –quanto sei alta- Santana rise e si avviò alla porta – va grande a me figuriamoci a te, muoviti Berry- Rachel annuì e si infilò il giubbotto uscendo dal teatro con la latina.
 
Santana aprì la porta con un tonfo e corse verso il bagno cercando di darsi una ripulita Rachel la seguì in casa e gettò il borsone a terra sedendosi sul divano flaccidamente –sbrigati- le aveva urlato. Dopo neanche un’ora entrambe erano lavate anche se Rachel aveva ancora la felpa di Santana addosso –hai intenzione di viverci ?- Santana gliela indicò facendola scoppiare a ridere –è così calda e poi ha un odore familiare- Rachel se la portò al naso ispirando tutto l’odore dolce –è il mio profumo, ci credo che è familiare vivi con me da più di due anni- Santana rise, Rachel la guardò un attimo e infilandosi la felpa fin sopra la testa iniziò ad agitarsi come un fantasma –Berry sembri una bambina- Santana le bloccò le braccia a mezz’aria fra la sua testa e il suo collo ritrovandosi schiacciata al corpo della ragazza –e poi ti si vede il becco da pellicano- Rachel si abbassò la felpa mostrando il viso, aveva un sopracciglio alzato e la guardava severa –sembra strano perché le tue zavorre ci entrano a perfezione, sembrano due meloni- Rachel la aggredì avvicinandosi al suo viso –non vinci contro di me- Rachel sorrise malignamente e la spinse facendola cadere sul divano, Santana si ritrovò schiacciata contro il divano, non aveva opposto resistenza perché troppo impegnata a guardare le labbra della ragazza, poco dopo si era ritrovata un peso sullo stomaco, Rachel le si era seduta addosso facendole mancare il respiro –mi stai schiacciando Berry- sentì la risata cristallina dell’altra e sorrise, Rachel sentì le braccia di Santana cingerle i fianchi e poi con un forte strattone si ritrovò sdraiata sul divano con Santana seduta sul ventre –ti ho già detto che non vinci contro di me- Rachel sussultò, un po’ per la posizione della latina e un po’ per il tono che aveva usato, inoltre si era avvicinata così tanto che riusciva a specchiarsi nei suoi occhi neri, scosse la testa per non provare quella sensazione alla bocca dello stomaco e ribaltò la situazione –davvero?- le sussurrò ad un orecchio, si stupì del suo stesso tono roco, doveva essere così anche per Santana, perché la ragazza la guardava con il labbro fra i denti e gli occhi spalancati, Rachel sorrise maliziosamente e le alzò la maglia del pigiama facendola sussultare –che diamin..- non riuscì a finire di parlare perché un formicolio sulla pancia le provocò una risatina isterica, Rachel aveva preso a farle il solletico, e alternava il contatto con i polpastrelli alle sue unghie, sentiva Santana ridere sotto di lei e un sorriso compiaciuto le spuntò sul viso quando ormai Santana sfinita la implorava di smetterla –di che ho vinto io- le disse chinandosi sul suo viso, continuando a solleticarla –mai- le urlò fra le risate la latina –non costringermi a usare il metodo dei papà- Santana la guardò con aria spaventata e continuò a ridere, il metodo dei papà consisteva nel creare delle pernacchie con la bocca sulla zona dove si soffriva il solletico, creava veri e propri moti di ilarità,  Santana non si decideva a parlare così Rachel si chinò sul suo collo e soffiò creando una pernacchia, Santana ormai non riusciva più a fermarsi, rideva anche istericamente, appena aveva sentito le labbra della ragazza avvicinarsi al suo collo aveva dovuto trattenere un gemito, quindi preferiva ridere –ti basta?- Rachel la guardò un attimo sorridendo –s..sei bella quando sorridi- Santana si lasciò sfuggire fra le risate, si morse la lingua quando vide Rachel sorriderle più forte, non disse niente, si limitò a chinarsi di nuovo sul collo della ragazza e lasciarle un bacio, Santana venne riscossa dai brividi e dovette soffocare un gemito, Rachel si accasciò delicatamente sulla ragazza ritrovandosi sdraiata sopra di lei, con le braccia a cingere i fianchi della latina e il viso affondato nel collo di Santana, la latina deglutì un paio di volte –lo sai che pesi vero?- Rachel scoppiò a ridere e alzò di poco la testa ritrovandosi ad un centimetro da Santana –sei così comoda- Santana rise e le aggiustò la frangia, Rachel rimase imbambolata sotto il tocco della latina, si specchiò nei suoi occhi distratti a sistemarle i capelli, e non seppe come si ritrovò con le labbra attaccate a quelle dell’altra, Santana spalancò gli occhi sentendo le labbra dell’altra sulle sue, la sua mano era rimasta fra la frangia di Rachel, e sussultò quando sentì la forte presa di Rachel sui suoi fianchi ancora scoperti, le gambe di Rachel si intrecciavano alle sue e Santana le accarezzò una guancia con la mano libera, stava per chiudere gli occhi dopo la sorpresa, ma proprio in quel momento Rachel si allontanò mettendosi seduta e guardando Santana imbarazzata, la latina la seguì nei movimenti e guardò per un po’ le sue unghie, finchè con tutto il coraggio che aveva dentro si costrinse a guardarla negli occhi –Rachel…- la chiamò debolmente, si accorse delle gocce splendenti che le scorrevano sulle guance e le si avvicinò –Rachel, hei- stava per allungarsi per asciugarle le lacrime, ma la ragazza si alzò in piedi e camminò velocemente verso la sua stanza, rimanendo una Santana perplessa e ripensare a tutto quello che era successo, Rachel l’aveva baciata e poi era scappata, sbuffò e soffocò le urla di rabbia contro il cuscino del divano, prese il suo cellulare al volo e se lo avvicinò all’orecchio, mentre Rachel stava sdraiata sul suo letto a guardare il soffitto e a pensare e a rivedere le immagini di tutto quello che era successo qualche minuto prima.
 –Kurt- dopo un po’ si decise a parlare con qualcuno –cos’è successo?- Kurt sentì immediatamente il tono spezzato dal pianto della ragazza –San..Santana- singhiozzò –che cos’ha fatto questa volta?- Kurt sbuffò passandosi una mano fra il ciuffo –niente, sono stata io- Kurt chinò la testa, Rachel si sedette sul letto e sbuffò –l’ho baciata- Kurt spalancò la bocca e non parlò per qualche secondo –e com’è stato?- Rachel rimase a pensarci –avevo già baciato una ragazza prima, ma questa volta è stato diverso- Kurt crucciò le sopracciglia –in che senso?- Rachel deglutì –ho voglia di correre di la e di dargliene altri per tutta la vita- Kurt sorrise leggermente –fallo- Rachel scosse la testa e prese a passeggiare per la stanza –non so se lei lo vuole- Kurt si schiarì la voce –fidati, fallo- Rachel sembrò calmarsi e sorrise leggermente, staccò la chiamata e aprì la tenda di botto, corse verso il salone, ma non vide la testolina corvina di Santana spuntare dal divano, corse verso la sua stanza e neanche lì c’era, sbuffò sonoramente e ci rinunciò rintanandosi nella sua stanza per dormire, ci avrebbe parlato domani.
 
-Rachel ti ha baciata!- Quinn le urlò dal telefono con voce sconvolta –si, e poi è scappata- Santana prese le chiavi di casa e si avviò verso le scale – non le sei andata dietro? Andiamo San, voi due fate scintille- Santana sbuffò soffermandosi su uno scalino –Fabrey sarà stata una sbandata, non voleva farlo- la latina si ritrovò sul suo pianerottolo –tutti desiderano stare con Santana Lopez che siano etero o gay, anche gli animali pagherebbero per passare una notte con te- Santana rise e scosse la testa –pensi solo al sesso eh Fabrey? Quinn devo andare, sto sul pianerottolo di casa e non vorrei che lei mi senta- sentì la bionda salutarla ed aprì la porta, si ritrovò immersa nel buio e fece qualche passo prima di piombare con il sedere per terra e fare un gran fracasso, le luci si accesero all’improvviso e si ritrovò ad imprecare contro il tappeto di Kurt –chi c’è?- Rachel urlò camminando con un tacco in mano, Santana quasi scoppiò a ridere –placati, sono solo io- si alzò e si massaggiò la schiena –oh, ehm, stai bene?- Santana annuì e si diresse alla sua stanza –vado a dormire- Rachel la seguì –ma..- non riuscì a  parlare perché Santana le chiuse la tenda in faccia, sbuffò e tornò a sdraiarsi nel suo letto, Santana era decisamente arrabbiata con lei.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: RedDisposition