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Autore: Prongs4    06/01/2015    2 recensioni
"Narcissa sedeva lì, composta, bella e ordinata come una statua di ghiaccio, apparentemente innocua, e coloro che la circondavano non avevano idea che volendo lei avrebbe potuto liberare quella bestia feroce che era il fuoco dentro di lei."
Genere: Generale, Guerra, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Famiglia Black, Harry Potter, Narcissa Malfoy, Voldemort
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Fire and deception.

Narcissa andava a fuoco.
E che maschera splendida, perfetta, era riuscita a forgiare per contenere quel fuoco.
Fuoco maledetto, fuoco assetato della sua freddezza a tal punto che s’incrementava col crescere dell’imperturbabilità di Narcissa.
Le premeva contro il petto, facendola sorridere di tanto in tanto.
Lei era subdola per natura, e quel fuoco sconosciuto a tutti meno a che lei alimentava in modo esponenziale il sadico compiacimento di cui usava nutrirsi.
Sedeva lì, composta, bella e ordinata come una statua di ghiaccio, apparentemente innocua, e coloro che la circondavano non avevano idea che volendo lei avrebbe potuto liberare quella bestia feroce che era il fuoco dentro di lei.
 
Suo padre, tanto deluso e amareggiato che lei fosse la terza di una progenie esclusivamente femminile di cui avrebbe volentieri fatto a meno, le aveva in pratica rivolto la parola una volta sola in tutta la sua vita.
O per meglio dire, una frase, un promemoria da tenere perentoriamente al centro dei suoi pensieri.
“Siamo letali come il ghiaccio e distruttivi come il fuoco, siamo intoccabili, siamo indistruttibili: siamo Black. Eppure la nostra più grande forza resterà sempre questa: l’impossibilità degli altri di capirci fino infondo”
E da quella fredda notte di molti anni prima in cui Narcissa aveva udito quelle parole, non le aveva mai dimenticate.


E mentre le richiamava ancora una volta alla memoria, quasi si poteva vedere il suo ghigno beffardo, altezzoso, e sicuramente inappropriato in un momento del genere.
Malfoy Manor era meta di visita di coloro considerati i più temibili fra gli uomini: i Mangiamorte.
E quegli stessi, terribili, soggetti sedevano in quel momento tutti intorno al tavolo che un tempo aveva visto uno splendore incomparabile, che era stato culla di ricchezza, e che era arrivato ad ospitare niente di più che mani violente e rozze macchiate di sangue.
La voce di Lord Voldemort, dalle vibrazioni serpentesche, scivolava viscidamente su di loro, come una catena trasparente che lentamente li avviluppava.
Narcissa lasciava che questa catena le scivolasse addosso, lasciava che il suo aspirante carceriere pensasse di averla messa in trappola, ignaro del fatto che un giorno non molto lontano – la data ancora sconosciuta per Narcissa – quella docile carcerata lo avrebbe strozzato con quella stessa catena.
Narcissa sorrideva, incessantemente eppure con accortezza: l’inganno era sempre stato un mistero terribilmente affascinante per lei.

***
 
Il momento era arrivato.
Non era premeditato, e nessun segnale si era manifestato.
Eppure Narcissa era certa che quello fosse il momento di agire.

Harry Potter era steso davanti a lei, in una posizione stranamente e quasi bizzarramente scomposta.
Le era bastato avvicinarsi ed aguzzare la vista per rendersi conto che la Morte aveva sfiorato quel corpo e poi era corsa via, lasciando che la Vita lo tenesse ancora con sé.
Lo sfiorò piano, con voluta gentilezza, e il battito del suo cuore le confermò la sua idea.
“Draco è vivo, è nel castello?” mormorò per prima cosa.
La risposta affermativa del ragazzo fu una stilettata di gioia e sollievo al cuore.
“E’ morto” annunciò ad alta voce, e per un attimo, per un singolo istante, pensò di aver visto negli occhi di Voldemort una strana scintilla – l’incertezza e la certezza di essere perduto.
Forse lo aveva solo immaginato, ma fu percorsa da un fremito di soddisfazione.
Sorrise, non vista.



*ANGOLO AUTRICE*
Questa è la prima volta che scelgo come ambientazione di una mia fanfiction la seconda guerra magica, ma l'ispirazione mi ha condotta qui, e spero che vi piaccia questo "esperimento"!
Mi è sempre sembrato di cogliere in Narcissa un'indole assopita potenzialmente pericolosa - la stessa indole tanto forte in Bellatrix - e l'ambuigità è un tratto che mi ha sempre affascinata: ho trovato che in particolare il comportamento di Narcissa nel settimo libro fosse emblematico di questa ambivalenza, questa sorta di bifrontismo, e questo contesto mi sembrava dunque il più appropriato.
La caratterizzazione del personaggio, che spero risulti abbastanza IC, è anche soggettiva, e così pure la frase che ho fatto pronunciare a Cygnus Black; però mi sembra che nel complesso siano ben intercalate con le notizie e le descrizioni di J.K. Rowling. 
Fatemi sapere cosa ne pensate, se siete d'accordo con la descrizione che ho fatto di Narcissa, oppure se la immaginate in modo diverso :)
Grazie mille a chi leggerà e a chi lascerà un commento!
Prongs4
  
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