Libri > Percy Jackson
Segui la storia  |       
Autore: MelissaMclean    06/01/2015    1 recensioni
Tutti possono sbagliare.
Tutti sbagliano su qualcosa.. qualche piccolo dettaglio.
Ma cosa succede se sono degli dei e dei malvagi a compiere errori di valutazione?
----------------------------------------------------------------------------------------------
Isabelle credeva di essere una normalissima ragazza della sua età, più o meno.
Un giorno tutto intorno a lei si ridimensiona rivelando la sua natura di semidea.
Ma non è quella semidea che segue gli standard... Non è una "normale" mezzosangue.
Le sue "origini" divine sono totalmente ignote, intricate.
Col suo arrivo al campo, molte cose strane accadranno, cose mai viste prima, una profezia divisa in due parti...
Probabilmente il futuro del campo mezzosangue dipenderà da lei.
[[Titolo modificato--->"Una mezzosangue speciale"]]
[[Ambientata poco prima della storia di Percy]]
Genere: Avventura, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Una cosa positiva in quell'accaduto effettivamente ci fu.
Ora, invece di prendermi in giro, la maggiorparte dei semidei si teneva a debita distanza da me. I più fifoni, appena mi spostavo, si ammassavano pure su di un muro piuttosto che avermi vicina.
E a me andava bene.
Con Chirone davanti, che capitanava il gruppo, ci avviammo all' interno dell'anfiteatro e mentre tutti gli altri si sedevano sulle gradinate mi toccò rimanere vicino al centauro con suo previo ordine.
"Silenzio!"- sentenziò Chirone- "Come avevate capito prima di... di svenire, c'era una cosa importante di cui volevo parlarvi... anche se ora sono due."-spostò per un attimo gli occhi verso di me-"Comunque, l'avviso più importante, riguarda Thomas Mclow il satiro più giovane che abbiamo. Beh, è stato rapito." disse con amarezza.
Ci fu un trambusto di gridolini e imprecazioni varie ma il centauro zittì tutti di nuovo battendo gli zoccoli a terra.
"Tuttavia, il cosidetto rapitore ha dato delle indicazioni e.." fu interrotto da un urlo.
"L'impresa sarà MIA!" urlò una ragazza muscolosa e dai capelli marrone ruggine. Era senza dubbio Clarisse e,fortunatamente, pareva non avermi riconosciuta.
"Signorina La Rue, mi faccia finire!"-disse in tono severo- "Dicevo che, il rapitore ha menzionato una persona. Una persona che è qui con noi." spostò lo sguardo su di me.
Pian piano mi ritrovai con tutti gli occhi puntati addosso compresi quelli delle ninfe che mi avevano perdonato per la vicenda del lago.
"I-Io?! Ma.." mi indicai senza saper cosa dire.
"IO L'AMMAZZO! MI HA RUBATO L'IMPRESA!" ribattee Clarisse cercando di farsi spazio tra gli altri mezzosangue ma fu fermata da una ragazzina con i capelli biondi e gli occhi color grigio tempesta.
"Ferma! Sii razionale. Il rapitore ha fatto il suo nome, perciò è naturale che l'impresa vada a lei. E poi, Clarisse, pensa a quello che ha fatto prima... non era del tutto normale perciò c'è qualcosa sotto. E ora placa la tua voglia di uccidere" disse in modo pacato.
"Ben detto Annabeth. Ora che sapete come stanno le cose potete andare alle capanne a dormire. Ricordate che le arpie non fanno gli straordinari perciò veloci! Buonanotte. Isabelle, Selene voi rimanete qui." annunciò il centauro.
Un pò turbati, soprattutto Clarisse, lasciarono l'anfiteatro e dopo aver riposto le armi e gli elmi eseguirono l'ordine. Anche se con estrema lentezza.
"Scusi, Chirone, perchè anche io"? disse stranita Selene.
"Tu eri insieme a Thomas quando siete andati a prendere Isabelle perciò puoi dirmi qualcosa no? Andiamo alla casa grande e parliamone." 
Una volta accomodati sulle poltroncine nella sala riunioni Chirone iniziò a farci l'interrogatorio. Almeno c'erano gli stuzzichini.
"Quello che so io è che quando sono andata in classe di Isabelle lui non c'era." disse sbattendo le mani sulle cosce per poi fregarmi l'ultima noce dalla ciotolina.
"Ehi!" la guardai un pò male ma mi ricordai che in quel momento non era il caso di iniziare a litigare quindi, cercando di ignorare la mia pancia brontolante che necessitava di quella noce, mi misi zitta ad ascoltare.
"Okay. Isabelle l'ultima volta che hai visto Thomas dov'era? Raccontami tutto, non risparmiare particolari. Potrebbero esserci utili." mi lasciò la parola.
"Allora... Eravamo in classe e lui dormiva. Poi è suonata la campanella ed è corso via, secondo me doveva andare in bagno. Basta, non so altro.. la professoressa mi ha attaccato ed è arrivata lei." indicai con un cenno del capo Selene.
Rimasimo tutti per un pò in silenzio quando la "frega-noci" si alzò di scatto in piedi.
"Una cosa non mi torna però... a quanto sapevo le manticore non possono prendere sembianze umane no? Beh perchè quella manticora lì  l'ha fatto!" iniziò a mangiarsi le unghie.
Chirone camminò per la stanza e dopo quella che sembrò una lunga riflessione disse a Selene di andare a dormire.
"Posso andare pure io?" chiesi o meglio implorai. Ero alquanto stanca.
"Ti prego di aspettare ancora poco Isabelle. Come sai tutto è molto strano e non solo per te. Ho visto centinaia di mezzosangue ma tu hai qualcosa di diverso"- mi studiò con lo sguardo- ti devo far consultare l'oracolo. Siamo in un caso estremo perciò credo sia la cosa giusta. Non chiedere, vai solo su in soffitta. E non spaventarti." mi accompagnò fino alle scale e una volta lì proseguì da sola aprendo la porta.
Avevo paura, decisamente. Non mi aveva dato la possibilità di chiedere perciò non avevo la più pallida idea di cosa mi sarei potuta trovare davanti.
Salii le scalette.
La soffitta era maleodorante ed ogni oggetto era impolverato.
C'erano armi, uno strano foulard ed altre cose altrettanto ambigue. Poi, in fondo, una donna con un abito stampato, con dei lunghi capelli neri ed un buon numero di collane al collo. L'unico problema? Era una mummia.
La pelle, ormai putrefatta, si stava rinsecchendo sempre di più e gli occhi erano delle biglie bianche.
Mi salirono i brividi ma poi, appena mi spostai vicino a lei per vedere meglio (ero una persona audace), mi prese il braccio.
Inizia ad urlare e a cercare di scappare ma la presa di quella mummia era salda.
Appena vidi attaccato al muro un artiglio di falco usai la mano che mi rimaneva per prenderlo. Avevo intenzione di rompere il braccio di quello strano scheletro ma una nebbiolina verde partì da sotto il treppiede su cui era poggiato e quando arrivo alla bocca, la mummia, iniziò a parlare.

La nuova entrata e due veterani partiranno,
un satiro e un futuro forse salveranno.
Con un inaspettato ed oscuro avvenimento,
Scoprirà e darà fine al suo tormento.
Sceglierà se rinunciare 
o il ricordo vivido e pericoloso preservare.


La nebbia sparì e quando iniziai a domandarmi se fosse quello l'oracolo e se quella fosse una delle famose profezie di cui i semidei parlavano spessso una luce viola irrradiò la mummia che mi strinse ancora più forte il braccio.

Unico oracolo non credere io sia.
Una notizia dall'altro lato ha già dato il via.
Forze malvagie ambo i lati partiranno,
per una missione sbagliata che troppo tardi scopriranno.


Finalmente mi mollò e tornò a sembrare una normale mummia.
Se quella era la risposta a ciò che stava succedendo, beh ero messa male.







Angolino Autrice:
Ciao, sono riuscita ad aggiornare!
Beh, come avete visto le cose si stanno facendo (credo e spero) interessanti!
Sono contentissima di avere così tante persone che seguono questa storia, un mega abbraccio.
Se ho fatto errori è per colpa della mia agitazione: non voglio tornare a scuola domani.
Sono sicura che nessuno lo vuole perciò *alza le tre dita e le bacchette* che la fortuna possa sempre essere a vostro favore.
Alla prossima!
Baci :)
Ps: Le recensioni sono sempre gradite!

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: MelissaMclean