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Autore: PersephoneAm    06/01/2015    1 recensioni
' -Mi fai incazzare!-urlai,-Buonanotte!-.
Mi girai per andarmene, ma lui mi afferrò il polso e lo strinse saldamente.
-Ma quale buonanotte! Tu rimani qui!-. '
PS. Primi tre capitoli in revisione(:
Genere: Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Era arrivata la settimana dello spettacolo, seguendo le tendenze del momento io e Stefania ci saremmo messe a ballare un pezzo strafigo twerkando. Ci trovavamo sul palco per le prove e il ballerino era seduto sulla sedia e gli stavo spiegando di rimanere fermo in quella posizione.

«Durante il ballo non dovrai fare nulla.»gli dissi, mentre Stefania metteva il pezzo. «Ti ballerò quasi in faccia, scusami in anticipo per questo.»

Lui rise, girando la testa verso destra. «Non mi metterò a piangere di certo, anzi...»

Arrossii. «Rob, per favore! Concentrati piuttosto sul ballo.»

«Ma non dovrò fare molto, no? L'hai detto tu.»ammiccò, sorridendo quasi come un pervertito.

Ma li beccavo tutti io? Madonna.

Alzai gli occhi al cielo e iniziai a eseguire i passi della coreografia sulle note di "Up Down" di T-Pain, muovendo i miei glutei verso Robert e guardando gli spalti vuoti, immaginando di guardare il pubblico. Poi mi passai la mano sui capelli, come da coreografia.

Al passo di "Up Down" mi stesi a terra e alzai il sedere in aria con l'aiuto dei muscoli dorsali e ripresi a twerkare, proprio mentre entravano Alex e Ste. Continuai a eseguire la coreografia e Tommy entrò con Sara, una delle sue amiche più strette.

Apposto! Ditemi se non dovevo prenderlo a sberle?! Sapeva che lei non mi piaceva e la portava addirittura alle mie prove? Le sberle che lo aspettavano non erano nulla in confronto alla rabbia che stava salendo nel vederla muoversi come se cercasse di ballare, anche se l'unico movimento che le usciva era "la morte dell'anatra in forno"!

Robert mi toccò la coscia e mi fermai a guardarlo male, mentre sghignazzava come un idiota. «E dai! Che male c'è?»

«Non devi muoverti!»lo rimproverai. «Ora dobbiamo riprendere da capo!»

«Ma tu guarda che peccato.»scherzò lui.

«Piantala.»mi lamentai, facendo segno a Stefania di rimettere il pezzo da capo.

«Aspetta.»la fermò lui, guardandomi. «Ma se tipo a un certo punto tu mi twerkassi addosso?»

Mi guardava quasi leccandosi le labbra e io spalancai gli occhi spaventata. «Ma sei ubriaco?»

Scoppiò a ridere e continuò. «Provaci.»

Lui si sedette e io lo guardai con la mano sul fianco, pensando a come muovermi. Gli sorrisi furba e mi avvicinai a lui, scuotendo i capelli e sculettando. In fondo il twerking non era questo? Mi voltai, arretrando verso di lui e buttando i capelli indietro. Girai la testa verso di lui, muovendo i glutei. Robert avvicinò le mani ai miei fianchi, senza però toccarmi e dovevo ammettere che l'insieme stava venendo magnificamente!

Verso la fine della canzone mi allontanai da lui, lasciandolo disperarsi come Drake faceva alla fine del video di "Anaconda", la canzone di Nicky Minaj. Col silenzio che aleggiava nel teatro esultai, saltellando come una pazza e abbracciai Robert, che sorrideva.

«Te lo avevo detto che avrebbe fatto più scena.»esclamò.

«Si, si.»dissi. «Per una volta che hai avuto ragione...»

Scendemmo dal palco e solo allora vidi lo sguardo assolutamente straincazzatissimo di Tommy.

Geloso piccolo? Così impari a portarti dietro il chihuahua col rossetto!

Sara era tutto ciò che non ero io:strafiga, bassa e magrolina(anoressica quasi! Almeno io ero magra in maniera giusta!)... Ehi aspetta! Ma io ero più figa di lei! Vaffanculo cervello, non mi fotti: mi piaccio come sono, grazie, prego, ciao!

«Vado in camerino a cambiarmi.»dissi, sapendo già che lui mi avrebbe seguita. «Torno subito.»

Percorsi il corridoio e arrivai al camerino, girando la porta per chiuderla, ma un piede la bloccò prima.

«Ti diverti con il tuo amico, lì?»mi chiese Tommy.

«Cosa?»feci io, inarcando le sopracciglia. «Ma ti senti bene?»

«Sembrava foste motlo affiatati.»

«Siamo compagni di ballo, stupido.»lo presi in giro, baciandogli il mento. «Tu, piuttosto, che cazzo ti prende? Perchè hai portato qui Sara?»

Alzò gli occhi al cielo. «Come è andata?»mi domandò, facendo un cenno a Robert.

«E' tutto apposto.»risposi con un sorriso. «Secondo me sarà strafigo.»

«Spero che ti andrà tutto bene.»mormorò al mio orecchio, mordicchiandomi poi il lobo.

Sospirai e sorrisi. «Oh, non immagini chi mi aiuterà...»

«Chi? Uno street-dancer?»

«No. Lo vedrai domani.»ammiccai, guardando Robert, che mi fece l'occhiolino.

«Devo avvisarlo che sei mia?»chiese, indicando il mio collega con la testa.

«Ma smettila.»mi lamentai, tirandogli uno schiaffo sul petto.

Tommy si piegò in due dal dolore, tossendo. «Cretina! Vuoi uccidermi?»

«Cavolo!»esclamai, toccandomi la fronte con la mano. «Mi hai scoperta! E ora? Come farò a far passare la tua morte come un incidente?»

«Ammetti che ti annoieresti senza di me, Alice!»sussurrò.

Brividi. Lungo. La. Schiena. Non potete neanche immaginare che effetto mi provochi sentire il mio nome pronunciato da lui! Con quel tono roco e da uomo delle caverne dell'epoca antidiluviana!

«Sai, non offenderti, ma hai bisogno di una doccia.»disse a un certo punto. Stavo per ucciderlo, quando continuò con: «Magari un bagno con dentro la vasca anche me, che dici?»

Sbaaaaaaammmmm! "Alice chiama ter..." no aspetta! Ho sbagliato: "terra chiama Alice! Alice, ci sei?".

No, è morta.

Sentivo i battiti del mio cuore nelle orecchie e rimbombavano nel cervello, sembravo una malata/depravata, ma ragazzi! Chi cavolo avrebbe potuto resistergli? A parte le suore... Stavo impazzendo.

Fortunatamente riuscii ad annuire e lui, con la scusa di tornare a casa per ordinare la pizza per la sera stessa, disse a tutti quanti che saremmo andati a casa.

«Non fate cazzate, belli.»urlò Stefania, ridendo.

Risi nervosa e gli strizzai l'occhio, seguendo Tommy nella Fiat 500 che gli aveva dato il carrozziere come auto di ricambio e partimmo in direzione di casa sua.
   
 
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