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Autore: Tony Stark    06/01/2015    3 recensioni
Dopo la "Battaglia di Racoon City" si credeva che tutto fosse finito che l'orrore fosse scomparso, ma ora a cinque anni di distanza, l'incubo sta tornando e vuole vendetta.
(Per capire questa storia è strettamente necessario aver letto You are Infected)
Genere: Angst, Horror, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chris Redfield, Claire Redfield, Leon Scott Kennedy, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'You are Infected Series'
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  You are Infected 2: Il ritorno dell’Incubo

                       Capitolo 8: Un incubo da dimenticare

Il Tyrant moro era completamente immobile di fronte a loro, gli occhi ancora aperti pieni di stupore. Wesker si avvicinò a Chris, sollevandolo e avvicinandosi al baccello che si trovava nel centro della sala, il tentacolo dalla punta a stella all’interno di esso si ritirò chiudendo le punte in un'unica punta avvitata, sentiva la presenza del Tyrant per cui era stato programmato…
-Rifornimento di benzina Stagla, Racoon City
I tre T-103 li inseguivano con veemenza senza mai perderli di vista, a nulla era valso sparargli, i colpi non li rallentavano per niente, anche se in compenso Piers era riuscito ad accecare un occhio del T-103R che nonostante ciò non aveva rallentato minimamente. Con la sua carica uno dei T-103 aveva danneggiato una delle pompe di benzina, quello era un punto a loro favore. Finn aveva solo una possibilità di riuscire ad eliminare quei mostri, lanciò la granata incendiaria verso la pompa di benzina danneggiata e assieme a Piers e Jensen si allontanarono correndo dal rifornimento di benzina Stagla e quando la granata esplose, l’intero rifornimento esplose in un'unica nuvola infuocata con un boato che risuonò nelle strade. I T-103 vennero inglobati nell’esplosione e gli agenti riuscirono ad allontanarsi abbastanza dal raggio d’azione dell’esplosione evitando quindi di venire uccisi a loro volta. In quell’esatto momento la tempesta che ore aveva dato i segni della sua presenza cominciò, le gocce di pioggia sfrigolavano al contatto con le lingue di fuoco nate dall’esplosione del rifornimento Stagla. I fulmini illuminavano le nuvole grigie come lunghe crepe luminose, i boati lontani dei tuoni parevano essere il ruggito di una qualche creatura furiosa. Gli Strelats volanti precipitavano al suolo appesantiti dall’acqua che cristallina scendeva dal cielo, mescolandosi col cremisi del sangue che macchiava l’asfalto lavandolo via in rigagnoli che scorrevano placidi fino ad arrivare al tombino a grata. Le gocce d’acqua picchiettavano sul metallo delle auto abbandonate e gli incendi che avviluppavano la città cominciavano a spegnersi, le volute di fumo così sviluppatisi salivano verso il cielo mescolandosi alle nuvole anche se le folate di vento ne disperdevano parte nel aria umidificata dal vento di tempesta.
<< Mancava solo questa >> disse Jensen sarcastico, mentre la divisa cominciava ad inzupparsi d’acqua così come la divisa dei suoi compagni.
-Complesso di appartamenti della Euston Street, 345 a, Racoon City
L’ennesimo tuono spezzò il silenzio che campeggiava nell’appartamento inframmezzato solo dal continuo battere degli orsi-gorilla contro la porta blindata, il generatore ausiliario che continuava a dare energia al complesso saltò per un eccesso di tensione, e tutte le luci che illuminavano anche se sfarfallando l’appartamento si spensero con una pioggia di schegge di vetro visto che tutte le lampadine erano saltate. Adesso tutto veniva illuminato dai fulmini, si sentiva come se fosse tornato a quella notte nella foresta degli Arklay quando come un codardo aveva abbandonato i suoi compagni dopo aver sentito Joseph urlare rifletté Brad mentre stringeva convulsamente la presa sulla pistola. Anche Brandon di per sé era preoccupato, ma tentava di mantenere la calma. All’improvviso sentirono il rumore che simboleggiava la loro fine, la porta blindata era stata strappata dai suoi cardini e gli orsi-gorilla inarrestabili non ci avrebbero messo molto a trovarli. Dovevano solo sperare che qualcuno stesse per raggiungerli…
-St.Michael Clock Tower, Racoon City
Le creature che avevano assaltato la torre dell’orologio erano più di quanto Nicolas si aspettasse, fra: Drain Deimos, Brain Sucker, G-infant, Hunter α, β, γ c’erano più di un centinaio di creature e loro avevano dovuto bloccare tutti gli ingressi alla torre dell’orologio per evitare di finire divorati o massacrati da quelle creature… Era strano pensare come anche loro che erano membri dei Primi Tredici si erano trovati sommersi da quelle creature senza possibilità di scampo, erano senza nemmeno un proiettile e i mostri tentavano di irrompere all’interno da ogni parte. Dovevano solo sperare che in qualche modo tutte quelle creature morissero.
-Ema Street, pressi della Euston Street, Racoon City
Qualcuno lassù doveva starli aiutando, perché sennò quante possibilità potevano avere di trovare la teleferica di Racoon City ancora funzionante? Così avevano raggiunto la Ema Street in men che non si dica, ora dovevano raggiungere Brad e Brandon prima che quella creatura o qualunque cosa essa fosse li uccidesse, la tempesta che imperversava nella città era una sfortuna, i lampi li accecavano permettendo alle creature anche se col loro passo barcollante e caracollante di avvicinarsi e di attaccarli. Comunque il percorso verso il complesso di appartamenti era abbastanza libero e semplice, quando come un meteorite un enorme Strelats volante si schiantò di fronte a loro, le grosse ali si spalancarono mentre la belva si rimetteva in piedi, il suo aspetto ricordava quello dei draghi delle leggende nordiche, il corpo coperto da squame triangolari color terra di Siena, la lunga coda sferzava l’aria e terminava con una sorta di mazza ferrata ossea. La pioggia non sembrava infastidire la creatura più di tanto e presumibilmente si era schiantata a causa della ferita che gli squarciava la membrana dell’ala che già cominciava a guarire. La belva ruggì spalancando le possenti fauci, i denti aguzzi dai profili storti e spezzati, una lunga lingua serpentina color carne si mosse appena oltre la chiostra di denti aguzzi come se assaggiasse l’aria, uno dei due occhietti verdastri era del tutto cieco e azzurrino senza l’ombra di pupilla. La ferita sull’ala era già guarita, agitando le ali spiccò il volo, sparendo fra le nuvole, quando i due agenti si convinsero che la belva non sarebbe più tornata, la creatura si lanciò in picchiata verso di loro piegando le ali e spalancando le fauci per ghermirli con una presa fatale, riuscirono ad evitare appena in tempo di essere catturati dalle fauci della creatura e di essere colpiti dalle scudisciate della lunga coda spinata che però colpirono alcuni zombie i cui corpi rimasero impigliati negli aculei e quelli non colpiti alla testa continuavano a muoversi e a tendere le braccia spellate verso di loro. La pioggia impediva ai due agenti di mirare tanto era fitta e l’acqua gli aveva incollato le divise addosso, impacciando i loro movimenti. Gli unici colpi che raggiungevano lo Strelats volante rimbalzavano sulle spesse squame dal colore opaco, quella cosa non pareva per niente essere un semplice Strelats troppo forte, veloce e intelligente per essere una lucertola spara-aculei con le ali.
-Vicolo dietro il Kendo’s Gun Shop, Racoon City
Tre Uroboros Mkono, li stavano inseguendo. Lone Wolf non aveva più granate incendiare tutte erano state utilizzate per eliminare il primo Mkono che si era presentato, provare a colpirlo col fucile era inutile era riuscito a stento a sfargli saltare un braccio. Il fatto che Mr. Morte e Nighthawk non riuscissero a liberarsi di tre mostri era un indicatore di quanto Racoon City fosse un inferno in terra. Erano arrivati alla Fower Street, quando i tre Mkono si erano fusi, Lone non credeva nemmeno lo potessero fare, in un enorme Uroboros Aheri che inglobava nei suoi grovigli tentacolari alcuni edifici all’uscita del vicoletto dei lunghi tentacoli che si protendevano verso l’alto terminavano in globi color ambra protetti da spicchi viscidi di un colore nerastro
- Complesso di appartamenti della Euston Street, 345 a, Racoon City
Sentirono i versi degli orsi-gorilla che rimbombavano nell’appartamento vuoto e il rombare potente dei tuoni fece sobbalzare i poveri agenti che erano tesi e preoccupati. Speravano che gli orsi-gorilla non li trovassero, il pesante rumore prodotto dai loro passi si faceva sempre più vicino. Una di quelle creature lanciò un verso acuto e stridente mentre cominciava a battere le sue enormi zampe contro la porta che resistette fino a che venne spaccata dalla forza della belva. Brad e Brandon puntarono le armi contro la creatura, quando questa tentò di avvicinarsi i due cominciarono a sparare i proiettili affondarono nei muscoli della belva senza che però ella s’indebolisse, i tredici colpi della Browning HP 9mm si scaricarono in fretta, i due si pentirono di aver portato con se solo le Browning e i coltelli a serramanico con la lama seghettata e non la sua Magnum per Brandon e la sua doppietta per Brad. L’altro orso-gorilla si diresse verso di loro dando man forte all’altra creatura, i due schivarono la carica di uno dei due orsi-gorilla con una scivolata, un bagliore bianco causato da un lampo accecò tanto gli agenti quanto le creature. Brad e Brandon tentarono nonostante ancora accecati di allontanarsi dalla stanza diretti verso l’uscita dell’appartamento, i mostri riuscirono però a seguirli senza fatica, grazie al loro fiuto. Brad e Brandon scesero le scale correndo e tentando anche di non cadere a causa del buio pesto, gli orsi-gorilla li seguivano riuscivano a sentire i loro passi e i loro grugniti, arrivati all’uscita dal complesso di appartamenti trovarono la porta bloccata, approfittando del fatto che i mostri fossero lontani tentarono di abbattere la porta a spallate ma quella non si smuoveva nemmeno di un paio di millimetri
<< Posso accettare zombie, mostri e virus. Ma una fottuta porta che non si sblocca, no! Cazzo, non ci credo! Sono sopravvissuto a quello psicopatico col cervello fottuto di Chris Redfield per finire ammazzato per una cazzo di porta bloccata?! Non è possibile! >> urlò con un tono isterico Brad, mentre il fratello tentava di calmarlo e di convincerlo a fuggire prima che le creature arrivassero. Avevano bisogno di qualcosa per vedere al buio perché i lampi non li aiutavano anzi li accecavano e li rendevano facili prede. Riuscì a convincere il fratello a cercare un uscita laterale o sul retro
<< Siamo finiti in Outlast1, non può essere fottutamente vero! >> stavolta era stato Brandon ad urlare non poteva essere che tutte le fottute porte di quel posto fossero bloccate e non si smovessero nemmeno se tentavano di sfondarle. Quei mostri si facevano sempre più vicini e loro erano in trappola, sapevano che erano a qualche metro da loro non li vedevano ma sentivano il rumore provocato dal muoversi di quei corpi enormi
- Ema Street, pressi della Euston Street, Racoon City
Lo Strelats volante non si fermava e attaccava continuamente e rapidamente, non dandogli il tempo di prendere fiato. Gli artigli della creatura stridevano contro l’asfalto ogni volta che essa volava a raso terra mentre tentava di afferrarli, le squame rilucevano mentre le gocce d’acqua scivolavano via sinuose percorrendo in rivoletti cristallini e gelati le squame della creatura. Lo Strelats volante resisteva ad ogni colpo, non rallentava, non atterrava poi Nicolas ricordò la ferita nella membrana dell’ala e di come quella fosse l’unica parte non coperta da quelle squame
<< Lorelai, mira alle ali! >> le urlò per sovrastare il ruggito lacerante della creatura, mentre lui cambiava obiettivo puntarono entrambi le armi contro l’ala destra del mostro mentre questo virava proprio in quella direzione, riuscivano a vedere la membrana tesa color terra senza difficoltà nonostante la pioggia e i lampi. Bastarono una decina di colpi perché un nuovo squarcio si aprisse nell’ala del mostro che lanciò un acutissimo stridio mentre perdeva rapidamente quota scontrandosi con l’asfalto scivoloso e scivolando per qualche metro lungo la strada in direzione opposta agli agenti. Dimenava la coda nel tentativo di rimettersi in piedi, colpì un semirimorchio lanciandolo oltre la sua testa, con la forza dell’impatto le lamiere del mezzo si contorsero e si ripiegarono creando aguzze e taglienti lame e la testa della belva puntava proprio contro esse, tentò la creatura di evitarle ma nel tentativo di girarsi le sue ali si piegarono in modo davvero strano e innaturale mentre strisciavano contro le facciate di alcuni edifici rallentando l’inesorabile corsa ma non abbastanza un rumore secco e umido risuonò all’improvviso nella strada, una delle lame d’acciaio contorto si era conficcata nel cranio della creatura tagliando quasi a metà la testa, un ultimo spasmo contrasse i muscoli della creatura prima che il corpo collassasse del tutto. I due non avevano altro tempo da perdere, dovevano raggiungere Brad e Brandon prima che fosse troppo tardi sempre che loro non fossero già morti.
-Black Jack’s Bar, Jack Street, Racoon City
Erano riusciti ad allontanare la ragazza appena in tempo dal uomo che era morto poco tempo prima. L’uomo venne riportato in vita dal virus dopo qualche secondo, l’oramai zombie si alzò dal suo posto e lentamente si voltò verso gli agenti, gli occhi luccicavano di rosso senza pupilla, Vector non diede tempo alla creatura di avvicinarsi che lo colpì alla testa, il colpo fece saltare un lato del viso il destro. Delle volute di fumo biancastro dall’odore aspro e pungente, come quello del disinfettante, si levarono dal corpo che prese una colorazione rossastra, un sibilo acuto si liberò dallo zombie che in nemmeno un paio di attimi divenne qualcos’altro, pareva una versione distorta di un Liker, i muscoli esposti lucidi coperti da una patina viscida, gli artigli biancastri poco più corti di quelli di un Liker standard, aveva un andatura bipede la testa umana e dei denti aguzzi storti e di un bianco lucido erano ben in mostra dalla bocca senza labbra, quel fumo biancastro continuava a sollevarsi dal corpo del mostro che Vector identificò immediatamente un Bloodshot, gli occhietti rossi e malvagi della creatura fissi sulla cameriera Cindy Lennox.
<< Aspetta che balzi e usa le tue mine adesive >> disse Vector rivolto a Beltway. E così aspettarono che la creatura agisse, ma quella rimaneva ferma e ritta nella sua posizione senza muovere un passo o spiccare un balzo. Per costringere il Bloodshot a muoversi, Vector prese la mira con la pistola d’ordinanza della UBCS e sparo contro la creatura che dopo essere stata colpita un paio di volte, si piegò sulle zampe posteriori come una rana e spiccò un balzo verso l’ex-membro USS
<< Adesso! >> disse Vector che scartò di lato evitando l’attacco della bestia mentre Beltway le applicava la mina su un fianco. La creatura atterrò scivolando sul pavimento piastrellato quasi arrivando contro le doppie porte del bar. Il Bloodshot si preparò ad attaccare nuovamente Vector, ma la mina esplose in quell’istante portando con la sua esplosione parte del fianco destro della creatura e danneggiando il cuore posizionato al centro del petto del mostro che però non si accasciò a terra morto, ma dopo aver come scosso la testa un paio di volte, si risollevò sulle zampe posteriori mentre la ferita cominciava a rimarginarsi e più volute di fumo si liberarono dai muscoli rossi della creatura. Il cuore era però esposto adesso, Beltway caricò il fucile a pompa e sparò contro il cuore della belva che si accasciò al suolo morta. L’outbreak causato dal Redfield pareva essere più complesso e preoccupante di quanto si supponeva, il Chrysalis Virus era nell’aria così come forse lo erano molti altri virus creati dalla Umbrella e migliorati da Chris. Era assurdo credere che qualcuno che un tempo lottava per evitare che quei virus si diffondessero era diventato egli stesso un promotore del bioterrorismo.
-St.Michael Clock Tower, Racoon City
Un Hunter della serie γ era riuscito a sfondare uno dei vetri rinforzati dell’atrio della torre piombando all’interno di esso, il rumore dei vetri infranti fece voltare gli agenti in quella direzione. L’Hunter Gamma aveva l’aspetto di un grosso rospo dalla pelle azzurrina e l’addome beige, la bocca sproporzionata rispetto al corpo e da essa colavano fili di bava trasparente che picchettavano sul pavimento di marmo lucido, le mani palmate esse però proporzionate rispetto al corpo, ringhiò col suo verso bizzarramente acuto. Lorelai e Nicolas spararono contro l’essere prima che esso si avvicinasse e tentasse di divorarli. I colpi che arrivavano a colpire il corpo dell’essere affondavano nella carne fragile, ma nonostante ciò il mostro non rallentava la sua avanzata al contrario pareva aumentare la velocità del proprio andamento, come se ad ogni ferita infertagli la sua voglia di divorarli aumentasse esponenzialmente. Un altro Hunter giunse nel atrio sfondando un'altra vetrata, l’Hunter era, al contrario del primo, un Hunter della serie α, la testa incassata nelle possenti spalle coperte da piatte e larghe squame di un lucido verde, le lunghe braccia muscolose, le mani e i piedi artigliati e dei piccoli occhietti lucidi da rettile fissi in loro direzione. I mostri riuscirono a sfondare il portone d’ingresso alla St. Michael Clock Tower, nonostante la barricata eretta proprio per impedire ciò, una fiumara di mostri invase l’atrio. I Brain Sucker furono i primi ad entrare seguiti dai Drain Deimos e poi dai Web Spinner di varie dimensioni e un unico Black Tiger, vari zombie vennero dopo i mostri, con alcuni Crimson Head e un paio Liker Alpha. I due agenti decisero di ritirarsi ai piani superiori per evitare che la folla di creature li circondasse, nonostante il ritirarsi in un luogo senza vie di fuga non era la cosa più intelligente da fare in via strategica ma era l’unica possibilità che avevano a meno che non volessero tentare la fortuna e sperare che andasse tutto bene. Salirono le scale in fretta e furia giungendo in una piccola stanza che possedeva una doppia porta verde in legno di noce, i pomelli erano dorati aprirono la porta e se la richiusero alle spalle. Stranamente adesso la torre dell’orologio pareva essere più grande di quanto lo sembrasse prima ma questa doveva essere una loro impressione, una distorsione percettiva. I Web Spinner cominciarono ad arrampicarsi sulle pareti del edificio per raggiungerli seguiti dai Liker che sentito il rumore emesso dai passi dei ragni cominciarono a seguirli però non riconobbero in essi delle creature create da un virus tanto che li attaccarono affondando gli enormi artigli nei corpi oblunghi dei ragni cominciando a sventrarli mentre questi si lamentavano e sputavano getti velenosi e acidi verso i Liker che però con la loro agilità li evitavano. Due dei ragni caddero all’indietro a causa dei danni, mentre ritiravano le zampette pelose, spiaccicandosi al suolo colpendo come pesanti massi le creature che si trovavano sotto di loro
<< Siamo fottuti >> disse, più a sé stesso che ad altri, Nicolas. Ci voleva un miracolo per salvarsi dal attacco dei mostri. Un vero miracolo.
- Vicolo dietro il Kendo’s Gun Shop, Racoon City
L’Uroboros Aheri agitava i suoi immensi tentacoli, fendendo l’aria e tentando di ucciderli. Ogni volta che uno di quegl’immensi tentacoli si schiantava al suolo, mentre tentava di colpirli, il terreno tremava gli zombie che si trovavano in quella strada erano inglobati dall’infinita fame del mostro Uroboros. Liberando almeno l’agente della GAAB e l’ex-agente della USS della piaga degli zombie, visto che già dovevano occuparsi dell’Uroboros Aheri, gli enormi tentacoli che si contorcevano e che tentavano di afferrarli o di schiacciarli e niente pareva poter fermare la creatura che li generava e controllava.
-Sala centrale del UM-01 “Root of Hell”, Foresta degli Arklay, Racoon City
Non appena Chris fu abbastanza vicino al baccello criostatico, il tentacolo scattò piantandosi alla base del collo del Tyrant che non poté reagire a causa del neurobloccante, l’unica cosa che mostrò una reazione fu il fatto che le pupille rettiliane si dilatarono a causa del dolore. Il tentacolo si ritirò di scatto trascinando il Tyrant con sé, strappandolo dalla presa di Wesker e portandolo all’interno del baccello che come un fiore di bella di notte si richiuse, solo in quell’istante un urlo risuonò nell’aria, Claire riconobbe immediatamente la voce del fratello e come se dimentica di Leon, di Birkin o di Wesker si lanciò correndo verso il baccello. Cosa stava succedendo a suo fratello perché aveva urlato in quel modo. Per un solo momento smise di pensare a Chris come al mostro che aveva fatto soffrire lei e i suoi compagni e tutti gli abitanti di Racoon City, in quel singolo istante era tornato suo fratello Chris e lei voleva solo proteggerlo come lui aveva sempre fatto con lei. Era tremendamente preoccupata, suo fratello stava soffrendo e lei non sapeva che fare. Wesker e Birkin si erano detti qualcosa, lei non sapeva cosa ma d’improvviso vedendo Wesker atteggiarsi in quel suo solito modo indifferente sentì l’odio montargli dentro voleva ucciderlo, non le importava se, anche se per qualche secondo, era stato un loro alleato. Doveva morire perché tutto quello era causa sua, se lui non avesse infettato Chris niente di tutto questo sarebbe successo. E’ il momento di morire Wesker pensò la rossa puntando la Silver Viper contro il biondo che si voltò verso di lei, con il suo solito ghigno arrogante sul viso, ma non disse una parola. Leon si diresse verso di lei impedendole di sparare
<< Che diavolo fai Claire?! Lui ci ha salvati da Chris >> esclamò, il ghigno di Wesker si face più ampio come a dire che lui si aspettava quella reazione repentina da parte di Leon. Quello fece infuriare ulteriormente la Redfield accrescendo il suo odio verso Wesker.
<< Dovresti ringraziarmi Redfield. Grazie al mio intervento Racoon City è salva >> disse il biondo, in un modo tale da farla sembrare una semplice constatazione
<< In che modo avresti salvato Racoon City? Sentiamo >> disse sarcastica la rossa
<< Il loro Re non è più in grado di controllarli, presto moriranno tutti. La loro mente alveare li ucciderà >> le rispose, sapendo che quella sarebbe stata l’unica verità che le avrebbe mai detto.
- Complesso di appartamenti della Euston Street, 345 a, Racoon City
Gli orsi-gorilla erano oramai vicinissimi tanto che riuscivano a sentire il loro fiato caldo che puzzava di morte e putrefazione, d’improvviso lanciarono un urlo e crollarono al suolo completamente esanimi. I due agenti fissavano interdetti i mostri che erano morti così senza una reale ragione
<< Ma che diavolo è successo? >> chiese Brad scioccato, anche se in fin dei conti la situazione andava migliorando visto che i mostri erano morti e quindi non erano più in pericolo. Erano salvi anche se non sapevano che cosa avesse causato quella morte improvvisa.
- St.Michael Clock Tower, Racoon City
Tutte le creature che invadevano la torre caddero d’improvviso morte, dopo aver lanciato un terribile urlo. Anche i mostri che si stavano arrampicando per le pareti, lasciarono la presa poiché esse erano morte improvvisamente. Pure la tempesta che imperversava sull’intera città cominciò ad affievolirsi, i fulmini si facevano sempre più rari e le nuvole scure cominciavano a diradarsi, il vento di tempesta si ridusse ad una lieve brezza invernale, che trasportava lontano il puzzo di morte dalla città. Portandovi invece il delicato odore della neve che cominciava nuovamente ad imbiancare gli Arklay.
- Vicolo dietro il Kendo’s Gun Shop, Racoon City
Il mostro Uroboros si afflosciò su se stesso, dopo aver lanciato un tremendo stridio acutissimo che aveva fatto esplodere molti vetri, il tentacoli che avevano avvinghiato gli edifici si ritrassero rimescolandosi alla massa che andava a liquefarsi, finché di essa non rimase null’altro che una pozza liquefatta ribollente e oramai inerme e del tutto morta, la pioggia si mescolava a quegli oleosi resti portandoli con sé lungo la piccola stradina dall’asfalto lercio.
-Racoon City
Numerose grida si levarono verso il cielo ancora rannuvolato, mentre tutti i mostri che avevano invaso Racoon City e dintorni si accasciavano a terra morti. La ridente cittadina montana di Racoon era nuovamente tornata la città dei morti, solo che nessun mostro si sarebbe più rialzato. Gli infetti erano morti e il loro Re era ormai sopito nell’oscuro oblio e forse non si sarebbe mai risvegliato.
-Luogo sconosciuto
Il misterioso uomo con l’anello di drago camminava lungo un bianco corridoio accompagnato da due ragazzi, due gemelli. Entrambi biondi, entrambi vestiti in modo regale. L’uomo stava dicendo qualcosa ai due, la ragazza sorrise in modo lugubre
<< Fra tre anni sarà tutto pronto per il ritorno del drago >> disse la ragazza con voce armoniosa << Fra tre anni, il mondo s’inginocchierà ai noi >>
Una porta si chiuse alle loro spalle con un sibilo, un grosso drago spiccava sul bianco accecante dello sfondo, un drago nero con larghe ali che si aprivano ai lati, gli occhi brillavano come punti rossi e la sua coda s’avviluppava attorno al mondo
 
 
 
 
 
Note dell’Autore
E questo è l’ultimo capitolo di You are Infected 2: Il ritorno dell’Incubo il prossimo sarà un capitolo extra.
Spero che anche questa storia vi sia piaciuta. Ringrazio Mattalara e Esperanza per le loro recensioni grazie mille ragazze. Ringrazio inoltre Cardy e Aurora Garcia per averla messe fra le ricordate e nuovamente Esperanza per averla messa fra: Seguite, ricordate e preferite.
Piccole Note:
1)= “Outlast”, un videogioco indie horror in cui si è un reporter bloccato in un manicomio abbandonato pieno di psicopatici mutati da un qualcosa(ora non ricordo esattamente saranno passati un paio di mesi da quando non ci gioco) e in cui l’unica cosa che puoi fare è fuggire ed evitarli
Alle vostre recensioni e sono felice che vi sia piaciuto
-Anthony Edward Stark
   
 
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