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Autore: oblivionC    07/01/2015    0 recensioni
In quel momento, l’idea che Hogwarts esistesse per davvero le sembrò così reale da riuscire a farle mettere da parte il suo scetticismo e credere in quella piccolissima possibilità... In fondo niente è impossibile.
Genere: Avventura, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Il trio protagonista | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Hermione Jean Granger -
 
Con questa Fan Fiction
voglio dar voce ai pensieri della giovane Grifondoro;
della strega più brillante della sua età.
Dar spazio alle sue emozioni,
ritornare all’inizio per raggiungere l’epilogo.

 
All’inizio, la mia idea era quella di scrivere un diario, il suo.
Ma non ero sicura che questa fosse la scelta migliore. Insomma, non mi sembrava “da Hermione”.
Descrivere, interpretare ed entrare in sintonia con il personaggio di Hermione non è un’impresa facile, eppure voglio riuscirci.

Ogni capitolo riguarderà un momento importante della vita della giovane strega.
Il tutto narrato esclusivamente dal suo punto di vista.
Premetto di essere un'inguaribile romantica, di adorare la coppia Ron e Hermione e di voler dedicare a loro uno "spazio" particolarmente dettagliato.

Chiudo questa breve introduzione del mio “progetto” con una piccola citazione:
 
« Prima di dare inizio al nostro banchetto, vorrei dire qualche parola. E cioè: pigna, pizzicotto, manicotto, tigre! »
 
Buona lettura,
Oblivion.
 

Nota dell'autrice:
Il nome della madre di Hermione non viene citato nei libri della Rowling.
Il secondo nome di Hermione è Jean, e siccome nella saga molti primogeniti hanno come secondo nome quello della madre o del padre, a seconda del sesso,  ho scelto di chiamare la madre Jean.
In questo capitolo verrà citata spesso, quindi mi sembrava giusto mettere una nota a riguardo.

 

Capitolo 1. Niente posta la domenica


L’anno 1991 fu per tutta la famiglia Granger un anno indimenticabile.
Si poteva dire che quel giorno era una classica giornata estiva. Nessuna nube ostacolava i caldi raggi solari. L’aria era limpida e secca. Un clima perfetto per uscire dalla propria dimora e godersi quel calore sulla propria pelle.
Nel tardo pomeriggio, si sentivano ancora  le urla dei bambini che correvano per le strade, nemmeno il caldo sole di Luglio riusciva a fermarli.

Una di loro, invece, preferì trascorrere quella splendida giornata tra le mura domestiche.
Seduta di fronte al tavolo della sala da pranzo, la piccola era impegnata a leggere un libro dalla copertina un po’ ingiallita. Non si trattava dei classici compiti estivi, quelli che si iniziano pochi giorni prima del ritorno a scuola e, spesso, non si portano nemmeno a termine. Quelli li aveva già conclusi.
La lettura trattava di argomenti non proprio adatti ad una bambina di soli undici anni. Non tanto per le tematiche, ma per la complessità degli argomenti.
Eppure la piccola era talmente presa da quel libro da non far caso allo strano rumore proveniente dall’esterno. Un verso, o forse uno sbattere di ali.
Solo quando la madre la richiamò, Hermione alzò gli occhi.

« Tesoro, stai ancora leggendo? Non vorrei che sforzassi troppo gli occhi, la vista è preziosa. »
« Finisco questo capitolo e chiudo. Promesso! »
« D’accordo, cara. » Acconsentì la madre. Poi diede uno sguardo al pendolo.
« Tuo padre dovrebbe già essere a casa … ». Aggiunse, e nel dirlo si diresse verso l’ingresso.

In quel momento, dalla sottile fessura sulla porta sbucò una lettera.

« Posta a quest’ora del giorno? ». Si domandò la signora Granger.
Per giunta era domenica; niente posta la domenica.

La meraviglia della giovane donna aumentò quando raccolse la busta.
Con una calligrafia impeccabile ed elegante e a grandi lettere, si leggeva il destinatario:
Alla signorina Hermione Jean Granger.
Chi mai poteva aver scritto una lettera a sua figlia? Forse si trattava di uno scherzo di qualche bambino del quartiere.
C’era anche il loro indirizzo.

« Hermione! ». Urlò.

La bambina aveva quasi terminato di leggere il suo volume quanto sentì la voce di sua madre. C’era un filo di preoccupazione in quel tono. Velocemente, posò il suo segnalibro sulla pagina non conclusa e ripose il libro sullo scaffale della libreria.

« Mamma, cosa è successo? »
« Tesoro è arrivata questa. E’ per te.. »
« Per me? Forse è da parte di zia Mary, aspettavo una sua risposta! »
« No, cara, non è la zia che te la manda … Non l’ho ancora aperta, forse è giusto che sia tu a farlo. » E nel porgerla a sua figlia, la mano della signora Granger tremò .

Ad Hermione non sfuggì quel particolare.

« Mamma, stai tranquilla, sarà certamente qualche parente. L’aprirò adesso, così non dovrai preoccuparti. »
Sua madre sorrise.

Sul davanti vi era uno stemma.

« Hogwarts? » borbottò Hermione.
« Cosa cara? »
« C’è uno stemma, guarda! »
« Hogwarts?.. Non ho mai sentito nulla del genere.. »’ l’apprensione della madre era evidente.

Anche Hermione cominciava ad esserlo. Vedere sua madre così preoccupata fece vacillare la sicurezza mostrata qualche istante prima.
Fissò per qualche secondo quello stemma, poi, finalmente, l’aprì.
Inizio a leggere il contenuto. Gli occhi si aprivano sempre di più dallo stupore, finchè non lanciò un urlo.

« Oddio, non è possibile!! »
« Tesoro, che c’è scritto? Che succede? Chi è il mittente? »

Hermione non rispose, si limitò a porgerle il foglio di pergamena, ancora incredula .



SCUOLA DI MAGIA E STREGONERIA DI HOGWARTS.
Direttore: Albus Silente.
(Ordine di Merlino, Prima Classe, Grande Esorcista, Stregone Capo, Supremo Pezzo Grosso, Confed.Internaz. dei Maghi)


Cara signorina Granger,
siamo lieti di informarla che lei ha diritto a frequentare la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Qui accluso troverà l'elenco di tutti i libri e delle attrezzature necessarie.
I corsi avranno inizio il primo settembre. Restiamo in attesa della Sua risposta via gufo entro e non oltre il 31 luglio p.v.

Con ossequi,
Minerva McGranitt
Vicedirettrice



«… I corsi avranno inizio.. Restiamo in attesa della sua risposta … entro e non oltre il 31 luglio … »
Il tono di voce si andava ad abbassare man mano che proseguiva con la lettura.

Dopo averla riletta per la terza volta,  guardò sua figlia. Hermione era completamente paralizzata.

« Mia figlia.. Una strega.. » bisbigliò, sapendo che la bambina riusciva a sentirla.
Hermione si limitò a muovere il capo. Poi dischiuse le labbra.
« No-non è .. Non può essere, io, una .. La magia .. L’unica magia che abbia visto è stato quando zio Matthew tentò di far uscire una banconota di venti sterline dall’orecchio di papà .. »
Non c’era molta logica in ciò che stesse dicendo, ma in quel momento nulla le parve avere un senso.



La sera, dopo che sua madre aveva informato il padre di ciò che fosse successo nel pomeriggio -quando era venuto il suo turno, Hermione non era riuscita a spiccicare una parola -, cadde un silenzio imbarazzante nella cucina dei Granger. Poi, all’improvviso, Hermione tirò fuori la pergamena dalla tasca del pigiama e la porse a suo padre, ancora incredulo sull’accaduto. Dopo aver riletto al lettera con attenzione, osservò sua figlia e, finalmente, parlò.

« Una strega, chi l’avrebbe mai detto! In fondo, se ci penso bene, non mi sorprende più di tanto. »
A quelle parole sia Hermione che la madre lo guardarono perplesse.
« Ricordate il Natale scorso, quando alla qui presente signorina venne rovinato il regalo da parte del cane di zio Albert? Saltò sul tavolo e rovesciò tutta la bottiglia di vino sulla copertina del suo nuovo romanzetto e lei andò su tutte le furie. Lo fulmino con lo sguardo e fu proprio in quel mome— »
« Che al povero Charlie gli si drizzarono tutti i peli del corpo! » aggiunsero insieme Hermione e sua madre.
« Magari era un segno… Chissà. »
« Beh, io comunque rimango dell’idea che finchè non vedo non credo. » Rispose la signora Granger.
« Lo scopriremo presto.. Qui c’è scritto che oltre alla lettera di ammissione c’è una lista dell’occorrente di cui avrai bisogno, Hermione. Dov’è? »
Hermione lo guardò per qualche istante senza rispondere, troppo assorta dai suoi pensieri.
« E’ in camera mia. Vado subito a prenderla! »
Così dicendo, corse verso le scale all’ingresso e raggiunse la porta della sua stanza. Da sotto si sentivano le voci dei genitori. Suo padre aveva aggiunto qualcosa di incomprensibile e l’unica cosa che riuscì a capire fu la risposta della madre. “L’importante è che lei sia sicura, non diamole troppi pensieri, ne avrà già la testa piena.”
Era proprio così, la mente di Hermione non aveva smesso un secondo di elaborare, riflettere e ragionare da quando era arrivata la lettera.
Aprì la porta e cercò la lista.
“Io, una strega.”
Continuava a ripetersi, mentre si dirigeva verso la libreria.
“Non è logico, com’è possibile! Si, è vero, alcuni avvenimenti potrebbero dire il contrario, ma è altamente improbabile, oserei dire impossibile!... E, se fosse vero… Analizziamo un attimo la situazione, con calma. Magari è uno scherzo di qualche vicino, ma gli indirizzi, le informazioni, la lista dei libri con autore e tutto! E’ troppo ben organizzato, ci vorrebbe troppa fantasia ed impegno per mettere su uno scherzo simile. E poi, perché a me? Non ho nemici, almeno credo.. Sì, c’è stato qualche discussione con alcuni compagni di classe, ma nessuno di loro possiede una calligrafia elegante e perfetta come quella nella lettera.”
Aveva percorso la stanza almeno quattro volte, quando la voce del padre la riportò al mondo reale.

« Hermione! Va tutto bene? Hai trovato quella lista? »
« Si papà, arrivo subito! Sta—Stavo cercando una cosa! »
“Ok Hermione, adesso scendi giù e ti comporti in maniera del tutto normale. Magari è tutto un sogno, oppure è vero, oppure .. Oppure sto impazzendo. Santo cielo, io..” diede uno sguardo alla pergamena che teneva in mano, ma nei suoi occhi c’era un velo di speranza; speranza che fosse reale.
“Magia, Maghi, Streghe.. E’ tutto vero..”
In quel momento, l’idea che Hogwarts esistesse per davvero le sembrò così reale da riuscire a farle mettere da parte il suo scetticismo e credere in quella piccolissima possibilità.
In fondo niente è impossibile.

 
   
 
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