Anime & Manga > Fairy Tail
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Autore: Amane    07/01/2015    7 recensioni
Fairy Tail è in festa... Non che di solito non passino il tempo a bere e fare a botta ma stavolta il consiglio ha scelto Fairy Tail come gilda ospite per la festa del pic nic... Mira e Gray formeranno una stramba alleanza per aiutare Cana a conquistare il ragazzo che le piace mentre Gray userà a suo vantaggio la situazione... Se vi incuriosisce vedere cosa combinano leggete questa storia! :)
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gerard, Lluvia, Natsu
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Mira fece battere il martelletto per tre volte di fila dichiarando che l'asta se l'era aggiudicata Bixlow in quel turno.

Rassegnata guardó la sua sorellina aprire piano il sipario e venire fuori, un passo incerto dopo l'altro. Se da un lato il demone si domandava che cosa mai avesse fatto di male per dover sopportare Bixlow e Lisanna insieme, visto che già presi separatamente erano una spina nel fianco sempre pronti a dare il tormento a lei e Laxus... ed insieme diventavano incontrollabili, dall'altro lato non poteva fare a meno di sorridere perché che la sua sorellina si fosse presa una potente cotta per quel cavaliere linguacciuto lei già lo aveva notato da tempo: Lisanna era sempre stata piuttosto attenta e organizzata, mentre di recente l'aveva beccata più e più volte con la testa tra le nuvole a sospirare o ridacchiare, mentre riponeva le scarpe sul ripiano del frigorifero o a lavarsi i denti con la pasta tonnata al posto del dentifricio...  

 

Mira guardó Freed che spingeva il mago delle anime verso il palco incitandolo a darsi una mossa, Lisanna scese il primo dei due scalini ma incespicó nei suoi piedi. Bixlow fu fulminio nell'acchiapparla al volo mentre le bamboline volteggiavano ripetendo "presa presa presa"

 

Il volto della piccola Strauss allora si distese in un sorriso "grazie" mormoró

 

Bixlow non aveva idea di cosa dire o cosa fare così propose a Lisanna di uscire dalla gilda, come al solito li c'erano sempre un sacco di occhi indiscreti e poi con il putiferio scatenato da Gajeel c'era più delirio del solito e per quello che aveva deciso (almeno ci avrebbe provato se prima non gli fosse venuto un attacco di panico) di dire a Lisanna aveva bisogno di calma....

 

Lisanna annuì e silenziosa lo segui fuori dalla Gilda.

Tutto questo silenzio per loro era strano.

In genere non facevano altro che pianificare malefici piani e ridacchiare dei risultati, persino le bamboline svolazzavano quiete attorno ai due.

Senza pensarci iniziarono a camminare in direzione di una piccola grotta nascosta tra i cespugli, 

un posto tranquillo, uno dei rifugi in cui si rintanavano quando Laxus e  Mira li cercavano per vendicarsi, c'erano così tante bacche profumate davanti all'ingresso che persino il drago di fulmine non riusciva a fiutare il loro odore così potevano starsene tranquilli.. In genere trascorrevano il tempo a giochicchiare a qualcosa o a chiacchierare aspettando che tornasse la calma e Laxus e Mira avessero sbollito la rabbia...

Stranamente però quando Lisanna si sedette nel suo solito angolino si sentiva tutt'altro che tranquilla, era agitata, silenziosa, attenta ad ogni suo piccolo movimento.

Quando anche Bixlow sprofondo al suolo e il suo ginocchio sfioró la sua gamba Lisanna sussultó.

-che diavolo mi prende?- pensó cercando di concentrare la sua attenzione su qualunque altro pensiero che non riguardasse il suo attuale stato d'animo o il mago seduto di fronte a lei, che per la cronaca non faceva altro che inumidirsi le labbra sfregandole tra loro e passarsi la mano tra i capelli disordinati.

Bixlow dal canto suo non era messo poi tanto meglio, continuava a fissare un punto tra i suoi piedi incrociati e le gambe di Lisanna cercando disperatamente un modo per iniziare a parlare

"Freed mi ha messo delle rune sotto la sedia per costringermi a fare un'offerta, quel bastardo, bello scherzo mi ha fatto!" Disse tutto d'un fiato. Per qualche strana ragione si sentiva in dovere di giustificare a Lisanna il fatto che avesse comprato il suo cesto però quando alzo gli occhi l'espressione della maga sembrava quasi delusa infatti emise solo un flebile "oh" mentre continuava a giocherellare con il lembo della sua gonna

Bixlow si accorse solo in quel momento di come era vestita, aveva un abito chiaro senza spalline e  una gonna leggermente ampia che proprio non riusciva a restare del tutto giù. Certo una pietra in una grotta non era il posto più adatto per una ragazza in quell'abito. Lisanna doveva anche avere freddo dal modo in cui si sfregava  le mani e le sue guance erano arrossate

 Il manipolatore di anime si senti un idiota e istintivamente si tolse la mantellina per avvolgerla intorno alla ragazza.

Lisanna si voltò di scatto e Bixlow si ritrovò davanti a lei, in ginocchio, a fissare come un ebete i suoi occhi troppo azzurri.

"Ti ha dato fastidio che abbia preso il tuo cesto? È stato strano vero? Magari avresti preferito qualcun altro, tipo Natsu?" Domandó Bixlow tutto d'un fiato, maledicendo un secondo dopo la sua linguaccia lunga

 

Lisanna sgranó gli occhi "che ti viene in mente?"

 

"Guarda che lo so che hai sempre avuto una cotta per lui. Da quando eravamo piccoli.."ammise Bixlow e il suo tono di voce sembrava patetico anche alle sue stesse orecchie

 

"Tutti con questa storia!" Sbuffó  Lisanna "eravamo bambini! E sinceramente anche se non fossi andata su Edolas e fossi rimasta non credo affatto mi sarebbe piaciuto ancora!" Disse quasi petulante. Quante cavolo di volte doveva spiegare a tutti che era solo una cotta tra ragazzini?!

 

"E perché?" Domandó curioso Bix

 

"Perché..." Lisanna non rispose e gonfio le guance invece. Probabilmente si stava comportando come una bambina ma non le importava. Non voleva rispondere a quella domanda, non voleva dire a Bixlow che non le sarebbe piaciuto Natsu perché le piaceva un altro... Un altro ragazzo che ora la fissava con quegli occhi ipnotici di cui non faticava a capire come potessero catturare le anime. Se non avesse fatto attenzione avrebbero preso anche la sua di anima e per quanto la cosa la spaventasse da un lato, dall'altro sapeva che sarebbe stata lei stessa a concedergliela e dopo sarebbe stata sua per sempre, totalmente e avrebbe solo potuto sperare che lui se ne prendesse cura..

 

Bixlow aspettava una risposta ma capì che non sarebbe arrivata però la notizia che Lisanna non provasse più nulla per Natsu gli fece provare una strana ondata di euforia. In qualche modo era sempre stato convinto di non poter competere con il primo amore di Lisanna. D'altronde lei era il suo primo amore e nessuna mai aveva potuto competere con lei, neppure quando l'aveva creduta persa per sempre.

 

Probabilmente qualcosa nel suo sguardo doveva aver fatto trasparire una parte di quello che stava pensando perché l'espressione di Lisanna era improvvisamente cambiata, da corrucciata a curiosa e aveva gli occhi fissi nei suoi.

"Troppo azzurri" disse ad alta voce e con un gesto infiló il suo elmo a Lisanna

 

La maga squitti in modo incomprensibile non riuscendo bene a capire cosa stesse succedendo

 

"Senti Lis, devo dirti una cosa!"

 

Si fece coraggio il mago. Ora che l'aveva praticamente avvolta nel mantello e coperta con l'elmo magari era più facile parlare senza quei giganteschi occhi che lo fissavano facendolo sentire nervoso.  Era adesso o mai più

 

"Tu mi piaci!" Disse d'un fiato "mi sei sempre piaciuta! Conservo ancora la conchiglia che mi regalasti quando eravamo bambini, dicesti che aveva la forma dei miei piccoli totem ma che non ti piaceva la loro espressione sempre triste così disegnasti un sorriso sulla conchiglia e poi mi spingesti in acqua ridendo, mi piaci da allora..."

 

"Bix è stato 8 anni fa" disse incredula Lisanna e Bixlow si accorse di che grosso errore fosse stato metterle l'elmo perché lasciava scoperte le sue labbra rossissime che risaltavano in contrasto con la pelle chiara.

"Sei sempre stata la ragione per cui rido tanto, quando ho creduto che fossi andata via per sempre io..." Il mago abbassó lo sguardo ripensando alla ribellione e ai problemi che lui ed il suo team avevano creato a Fairy tail nel periodo in cui,senza di lei, riusciva solo ad essere arrabbiato

 

Lisanna si liberó dell'elmo. Inspirò "anche tu"  disse soltanto poi con un gesto rapido posó le labbra su quelle di Bixlow in un contatto leggero

 

Il manipolatore di anime si rese conto di essere ancora in ginocchio e afferró Lisanna per i polsi continuando incredulo a guardarla arrossire. "Davvero?" Domandó sentendosi stupido nel farlo ma doveva essere sicuro che lei  non stesse solo cercando di non ferire i suoi sentimenti. Lisanna liberó una mano e raggiunse il suo cesto da pic nic scoprendolo e  tirando fuori i suo biscotti, sepolti sotto uno strato di animaletti da take over c'erano altri biscotti tutti a forma di bamboline "non avrei accettato nessun altro" disse la maga alzando lo sguardo verso Bixlow.

Il manipolatore di anime allora afferró il polso di Lisanna più saldamente e la tiró a sè bloccandola in un abbraccio stretto.

Lisanna strinse le braccia attorno al suo torace affondando la testa nel suo petto e ascoltando il ritmo frenetico del suo cuore. Era davvero vicino il giorno in cui gli avrebbe lasciato prendere tutto di lei o forse quel giorno era già arrivato.

 

 

 

"Signori ecco a voi gli ultimi due cesti! Non ci saranno altre occasioni per le vostre offerte quindi datevi da fare!!" Annunció Mira scoprendo gli ultimi due contenitori in vimini, uno piuttosto sobrio con un fiocchetto azzurro in cima ed una piccola farfalla ed il secondo con una bandierina che riportava la scritta "save water-drink beer!"

 

Non ci voleva un genio per capire di chi fossero ma la folla taceva. Sting era tornato a casa con il serpente..ehm la coda tra le gambe, i Blue Pegasus avevano capito che se volevano conservare tutti i denti ed il loro aspetto da modelli di Abercrombie dovevano lasciar perdere le ragazze di Fairy Tail ed i membri della Gilda davvero non avevano intenzione di fare una mossa rischiando

 A) di comprare il cesto di Cana, sapendo che avrebbe finito per trascinarli in qualche bar a fare una gara di bevute che non potevano vincere o

B) di comprare il cesto di Juvia e finire con il sedere congelato o comunque perdersi la possibilità di assistere alla mossa di Gray... Si sarebbe deciso?

 

Così restavano solo due concorrenti davvero in gara che si scrutavano silenziosi dai due capi della Gilda..bianco contro nero, galanteria contro istinto, ghiaccio contro ghiaccio.

 

Gray fissó Lyon e senza abbassare lo sguardo si scrocchió le dita della mano destra.

 

Lyon fissó Gray e senza abbassare lo sguardo stiracchio i muscoli del collo

 

La tensione tra loro si poteva tagliare a fette e qualcuno degli ospiti giuro di aver sentito in sottofondo la colonna sonora di mezzogiorno di fuoco.

 

Gray fu rapido nell'alzare la paletta ma Lyon fu più rapido nel lanciare un'aquila di ghiaccio dritta nello stomaco di Gray

 

"20000 Jewel per il cesto con la bandierina" disse "fratello ringraziami più tardi" aggiunse facendo l'occhiolino a Gray

 

Il mago di Fairy Tail restó un attimo in silenzio, sopraffatto dalla botta allo stomaco: Lyon aveva comprato il cesto con la bandierina? Quello che gridava Cana da tutti gli scacchi. Ma per via dello scherzetto messo a punto da lui e Mira, quel cesto non era quello di Cana, era quello di Juvia!!!

Dannazione!!

 

"Come diavolo lo sapevi??" urló Gray lanciandosi a passi spediti verso il suo eterno rivale

 

Lyon stava per domandarsi di che diavolo stesse parlando ma quando Mira battè il martelletto e Juvia venne fuori dal sipario con l'espressione più smarrita e tenera che avesse mai visto Lyon capì...

 

"Juvia?" Esclamó "sei un incanto"

 

Gray si bloccó e giró la testa verso la maga ma avrebbe preferito non averlo fatto.

Juvia si era cambiata e aveva indossato un semplice tubino blu con un paio di tacchi alti, il vestito aderiva tanto al suo corpo da non lasciare nulla all'immaginazione e allo stesso tempo da fargli immaginare tutto, i tacchi argentati facevano sembrare le sue gambe infinite e la sua pelle sembrava fatta di latte. La vide avanzare incerta e tendere in apprensione,  la mano a Lyon, mentre con gli occhi gli chiedeva aiuto, Lyon si era aggiudicato il suo cesto e si era guadagnato un appuntamento.

 

Quando il mago di Lamia scale, stordito, prese la mano di Juvia il mostro verde addormentato sotto la superficie di calma apparente di Gray urló, era geloso marcio e regole del consiglio o no non avrebbe permesso che qualcuno gli portasse via Juvia!

 

Con un singolo passo Gray si frappose tra la maga di acqua ed il mago di Ghiaccio facendo scivolare, possessivo, un braccio attorno alla vita di Juvia

 

"Non osare prendere ciò che è mio!" Urló e ricordó di aver già pronunciato quella frase ma all'epoca non gli era ancora chiaro cosa davvero intendesse, nel profondo forse lo aveva sempre saputo ma non ci aveva fatto ancora i conti mentre adesso gli era chiaro come il sole!

 

La maga squitti qualcosa di incomprensibile e il braccio di Gray attorno alla sua vita era praticamente l'unica cosa che la teneva ancora in piedi.

 

Senza rifletterci Gray roteó con Juvia tra le braccia spingendola contro il bancone del bar, al centro della Gilda, di fronte a tutti "Juvia è mia!" disse rivolto a Lyon o a chiunque altro avesse indugiato troppo a lungo nel guardare il suo vestito

 

"Gray sama Juvia credeva che tu non volessi..." Comporre una frase intera era troppo per Juvia in quel momento con il corpo di Gray premuto contro il suo, le sua mani sulla vita ed il suo sguardo così infuocato

"Non c'è nessun motivo per cui dobbiamo tenerlo nascosto, più persone lo sanno meglio è" rispose Gray lanciando un'ulteriore occhiataccia a suo fratello "onestamente non sono mai stato più sicuro e serio di così su una decisione"aggiunse solo per le orecchie di Juvia posandole un piccolo bacio dietro l'orecchio.

La maga era praticamente ridotta ad una gelatina con gli occhi a forma di cuore e le gambe molli ma il colpo di grazia arrivó quando Gray annunció  "tanto perché tutti lo sappiate, Juvia è la mia ragazza, noi stiamo insieme!" e per rafforzare il concetto la bació come se non avesse aspettato altro.

 

La Gilda esplose in un boato, Lucy ed Erza si ritrovarono a saltellare mani nelle mani.

Gajeel, finalmente tornato in sè sollevó Levy per aria e la baciò.

 

 "Gray ha finalmente avuto il coraggio

 di confessare a Juvia il suo amore!

 Spero non spezzi il suo cuore

 o affronterà il suo peggior pestaggio!"

  

Beh magari non era ancora tornato in sè al 100% ma stava ancora attraversando gli strascichi della sua fase romantica in rima.

 

 

Lyon era rimasto di sasso ma poco dopo riprese ad avanzare verso Gray e sollevó entrambe le mani, con un gesto repentino.

Erza sollevó la spada, non voleva un'altra rissa nel giorno dell'alleanza tra gilde.

Lucy si coprì gli occhi

Gray fece scudo a Juvia nascondendola dietro di sè

Mira trattenne il respiro e bang!!

Lyon diede una raffica di schiaffetti sulle spalle del fratello "brutto bastardo ti sei deciso finalmente!!"

 

"Eh?" Esclamó Gray

 

"Mi chiedevo quanto ancora ci avresti messo a dire a Juvia che sei cotto di lei come una pera!" rise il mago di Lamia scale

 

"Cosa?che?quando? Non sono una pera!!" Si difese Gray con le guance in fiamme e l'espressione di un ragazzino cocciuto

 

"Quando durante i giochi di magia vi ho visti ho capito cosa davvero sentivi per Juvia e quanto idiota tu fossi, così ho deciso di farmi da parte ma di restare nei paraggi per darti una piccola..come dire..spintarella!" Spiegó il mago di ghiaccio

 

"Vuoi dire che per tutto questo tempo hai solo cercato di urtarmi i nervi facendo il cascamorto con Juvia?"ff

 

"Beh non che sia stato particolarmente difficile continuare a fingere di voler conquistare Juvia.. Lei è fantastica sai?! E osservare le tue espressioni mentre eri geloso davvero non aveva prezzo!" Lyon proruppe in una risata fragorosa reggendosi la pancia

 

"Brutto idiota" Urló Gray tirandogli un cazzotto in pieno petto

 

Lyon gli fece l'occhiolino "i fratelli maggiori devono occuparsi dei loro fratellini sciocchi"

 

Gray mugugnó qualcosa di incomprensibile facendo roteare gli occhi all'indietro

 

"A questo punto" disse Lyon " vorrei davvero cambiare la mia offerta! Il pacco a cui ero interessato non era quello di Juvia chan"

 

Mira fissó Lyon per un momento e tutte le tesserine del suo quadretto amoroso iniziarono ad incasellarsi nella sua mente "quindi tu volevi il pacco di Cana e volevi costringere Gray a prendere quello di Juvia?"

 

"Già" annuì Lyon "lo avrei costretto anche con la forza ma a quanto pare avevo sottovalutato il mio fratellino"

 

"E noi abbiamo fatto tutto questo casino per nulla" aggiunse Gray rivolto a Mira "truccare i pacchi e tutto il resto... Se avessi saputo che sarebbe finita così..."

 

Gray si rese immediatamente conto di che grossa stupidaggine avesse appena detto, quando Erza gli puntó la spada alla gola nella sua posa da giustiziere: "chiedo scusa..ho sentito male o hai detto di aver truccato i pacchi??? È contro le regole!!!" abbaió  e Gray deglutendo inizió a correre a gambe levate mentre Tirania lo inseguiva e Juvia inseguiva Erza pregandola di non uccidere il suo ragazzo (le piaceva davvero dirlo ad alta voce)

 

Cana si portó accanto a Lyon ridacchiando per la scenetta "è stato carino quello che hai fatto per Gray" disse

 

Lyon sorrise e porgendole il braccio aggiunse "in realtà non ho fatto nulla, tutto è bene quel che finisce bene comunque... . ora posso avere l'onore di un appuntamento?"

 

Cana lo guardò indecisa, il suo cuore non la smetteva di fare le capriole, stupido bellissimo viso e stupida voce profonda. Sembrava il modello di una dannata pubblicità sui profumi

"Tranquillo, non ce n'è alcun bisogno" disse "hai comprato il mio cesto per aiutare Gray. Lo capisco,non siamo costretti ad uscire davvero!"

 

Lyon guardó Cana come se avesse bevuto ed invece era molto più che sobria. Le strane sensazioni che provava quando lui le era vicino erano difficile da gestire quanto una sbornia epica e non aveva bisogno di ubriacarsi davvero.

 

"Cana mi hanno detto che è stupido scommettere contro di te ma io voglio scommettere che non hai davvero capito nulla riguardo ai motivi per cui ho preso il tuo pacco ma scommetto anche  che troverò il modo di dimostrartelo se accetti di uscire con me!"

Cana sgranó gli occhi mentre le mani le iniziavano a sudare..questo voleva forse dire che Lyon?? Per zeref, anche lei poteva fare una scommessa...ci avrebbe scommesso che questo stato di ebrezza in cui il mago la faceva sentire non le sarebbe passato tanto presto.. E così sorridendo, prese il suo braccio.

 

 

.................

 

Mira chiuse la Gilda con tre mandate fischiettando contenta: Gray e Juvia, Gajeel e Levy, Lucy e Natsu, Lisanna e Bixlow, Lyon e Cana,  persino Freed alla fine aveva deciso di accettare l'invito ad un appuntamento con Rufus che a detta sua sarebbe stato "memorabile"! Tutto era andato esattamente come aveva sperato.

La bella barista si voltò e poggiato al muro e con le braccia incrociate sul petto si stagliava la figura di un muscoloso drago del fulmine

"Eehi Laxus, mi hai quasi messo paura" sospiró Mira

"Scusa" commentó lui asciutto

"Volevi...uhm chiedermi qualcosa?"

"Per la verità si!" Rispose il drago "come mai tu non hai partecipato all'asta?"

"Ooh beh ecco io.. Ho preparato il pacco di Cana,che in realtà era di Juvia..insomma..ero presa da altro e non ho fatto il mio..."ammise Mira con un sorrisetto, senza riuscire a contenere la soddisfazione per i suoi piani ben riusciti

"Capisco,sempre prima gli altri uh?" Comnentô il drago "beh d'altronde è uno dei motivi per cui tu..."

"Laxus non capisco!" Lo interruppe il demone "cosa stai cercando di dire?"

 

Laxus fissó Mira negli occhi e per qualche millesimo di secondo la sua aria da duro sembró vacillare "sto cercando di dire che mi ero preparato ma tu non fai mai andare le cose come io penso che vadano e quindi temo mi toccherà farlo alla vecchia maniera!"

 

"Che cosa vu..??" Tentó di dire la barista ma la sua domanda venne interrotta da un paio di labbra che si scontrarono con le sue e da un paio di mani che le circondarono delicatamente la vita, Mira senza riflettere alzó le braccia portandole attorno alle spalle del drago e ricambió il bacio schiudendo le labbra e inclinando il viso. "Esci con me?" Domandó Laxus qualche minuto dopo, a corto d'aria e Mira non potè far altro che annuire e pensare che ora il suo quadro fosse davvero al  completo.

 

 

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