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Autore: carlikiller    07/01/2015    2 recensioni
Mash e la sua gang sono all'ultimo anno di liceo e sono i re incontrastati della scuola, amano uscire e far casino tutti insieme. Stanno talmente bene tutti insieme che continuano ad essere amici anche se per farlo sono convinti di dover nascondere se stessi. Tutto cambia il primo giorno dell'ultimo anno di liceo, quando uno di loro sparisce nel nulla. Ora loro devo reagire e arginare il problema.
Che fine ha fatto Mirko?
E cosa faranno gli altri ragazzi ora che lui non c'è più?
La sparizione dell'amico si intreccerà con i loro problemi personali portando i ragazzi a riflettere e forse a dire finalmente la verità.
La storia è sempre la stessa, "l'ultimo anno di un branco di idioti", ho cambiato il titolo perché credo che questo renda di più l'idea.
Genere: Comico, Mistero, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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Mash detective (detto anche Prendiamo in giro Mash tutti insieme)
È passato più di un mese dalla scomparsa di Mirko e la situazione si sta pian piano assestando. Ora il mio problema più grande è l’avvicinarsi del ballo d’inverno che io considero uno strazio.
Questo ballo, idealmente, nasce per permettere lo scambio di ruoli, infatti in questi balli sono le ragazze che invitano i ragazzi mentre tradizionalmente, come in quello di fine anno, è il contrario. Purtroppo però, quella che per tutte le ragazze è un occasione stupenda diventa per me un supplizio.
Christie comincia, più o meno un mese prima, ad inseguirmi per chiedermi di accompagnarla ed io un po’  mi nascondo e un po’ invento scuse per non dover andare a questo ballo con lei.
Quest’anno ovviamente non fa eccezione e Christie mi sta già perseguitando ma io non ho più voglia di scappare. Così appena la vedo cercarmi la aspetto e la saluto come se niente fosse.
- Ehilà Christie -
- Charlie oggi sei stranamente cordiale con me. Come mai? -
- Non ne posso più temerti -
- Non devi. Non ti sto cercando per ucciderti ma per invitarti al ballo -
- Oh lo so, mi perseguiti tutti gli anni in questo periodo. Ma quest’anno ho deciso di accettare - Christie mi getta le braccia al collo e io cerco di divincolarmi - Ti prego Christie io verrò al ballo d’inverno con te ma questo non vuol dire che stiamo insieme. Ci andremo come amici, balleremo, rideremo e berremo come spugne -
- Ok, prometto che non ti starò addosso e che mi renderò decente per il ballo -
- Christie non mi interessa come ti conci, l’importante è che non mi stressi troppo -
Mi libero di lei ed entro in classe dove vedo Mash aspettarmi seduto al nostro banco con i piedi su di esso. Appena mi vede Mash sogghigna e mi fa l’occhiolino. Fantastico! Mash ha sentito e ora mi prenderà per il culo a vita!
 
 
Mash P.O.V.
Non so perché ma da quando Mirko è scomparso mi sembra che tutti mi stiano nascondendo qualcosa, forse lo facevano anche prima ma avevo il mio vice che si occupava di tutto mentre ora sono solo.
Charlie passa molto tempo con Meggie per farle compagnia e ora sembra anche che andrà al ballo con quella straccia balle del giornalino scolastico. E più lui sta con loro meno sta con me e mi manca molto, cosa non molto da uomo lo so, ma è così.
Noah è sempre stato vicino solo a Mirko e ora si è completamente isolato dal resto di noi, Wes è a terra, ma quello è colpa di quella troia di Belle e Ollie poi è quasi scomparso, nessuno sa dove passi il tempo quando non è a scuola, e a volte nemmeno quando è a scuola. Non so se preoccuparmi.
E infine c’è Devon, il quale povero sta per avere un figlio con la peggiore delle arpie. Questa storia lo ha giustamente stravolto ed io non so come aiutarlo, anche se vorrei fare tanto per lui.
Più il tempo passa più ho la sensazione che mi manchino dei tasselli per unire tutti i puntini e venire a capo di questo mistero. Perché mi sembra che tutti mi nascondano qualcosa e che mi prendano in giro? Tutto è cominciato con la scomparsa di Mirko quindi partiamo da lì.
 
La scomparsa di Mirko è avvenuta subito dopo l’incidente Costant Noble così come prima cosa decido di andare da lui, secondo me quel coglione sa qualcosa perciò è mio compito farglielo sputare.
Dopo le lezioni vado a casa per far credere ai miei genitori che passerò il pomeriggio in camera a studiare. Da qui sgattaiolo fuori dalla finestra e attraverso il giardino fino al muro che separa le due tenute, lo scavalco poi mi arrampico su per il pergolato fino alla finestra di Costant.
Da ragazzi lo facevamo sempre, per far credere alle nostre madri che eravamo in camera a fare i compiti uscivamo dalla finestra e ci arrampicavamo fino a quella dell’altro. Prima che cercasse di toccarmi eravamo davvero molto legati.
Entro dalla finestra e vedo subito Costant sollevare la testa dal suo computer per guardare chi è entrato. È sul letto ma sembra essersi ripreso dalle percosse di quella sera e io ovviamente infierisco.
- Vedo che ti sei ripreso … La prossima volta vedrò di dartele più forte -
Costant fissa me poi la finestra, poi di nuovo me. Sembra quasi come se non riuscisse a capire qualcosa.
- Sai che ci sono le porte? - Sinceramente non so nemmeno dove sia la porta di casa sua, non l’ho mai usata.
- Se hai ancora voglia di scherzare vuol dire che te ne ho date davvero troppo poche -
- Che vuoi da me? Ho già chiesto scusa a Oliver da tempo per quanto è accaduto quella sera, quindi non capisco tu che ci fai qui -
- Risposte Costant -
- Visto che tu sai il mio nome che ne dici di presentarti così almeno siamo sullo stesso piano -
Io mi giro verso la finestra  e comincio a capire cosa non capiva. Non mi ha riconosciuto quindi non ha capito perché sono entrato dalla finestra. Avrà capito che c’entro con il casino Oliver perché parlavo di averlo picchiato.
- Cazzo ti sei scopato talmente tanta gente che non riesci a riconoscere uno a cui hai toccato il pacco? Idiota sono il tuo vicino! -
- Marky? -
- Cazzo quanto non mi mancava questo soprannome! -
- Cavolo è da prima del liceo che non ci si vede! Come stai? - Credo di avere lo sguardo sconvolto perché lui si mette a ridere e mi passa una sedia - Siediti. Che hai? -
- Per te è come se non fosse successo nulla! -
- Te l’ho detto con Oliver ho già risolto, se mi ha perdonato lui puoi farlo anche tu. Ora che mi ricordo mi aveva detto che fra i suoi amici c’eri tu ma sinceramente quando parla non è che io poi lo ascolti così tanto -
- Nessuno lo ascolta davvero, comunque lui non c’entra con il mio sconquassamento. Costant tu fai come se nulla fosse accaduto ma non so se te lo ricordi nell’estate prima della seconda media tu mi ha toccato il pacco -
- Tu eri in seconda media, io dovevo cominciare il liceo -
- Cosa cambia? -
- Avevo quattordici anni Marky! Ero eccitato e avevo voglia di toccarti -
- Perché io? -
- Perché eri il mio ragazzo - Mi bloccai.
Ok, che mi sono perso? Non ricordavo questa parte.
- Costant … io non ero il tuo ragazzo … eravamo solo amici … o almeno lo eravamo per me -
- Ma eri sempre con me … ti facevi coccolare … a scuola mi offrivi sempre il tuo pezzo di dolce … -
- Costant sono allergico alle noci ecco perché ti davo sempre il mio  dolce, non volevo rischiare. E in quanto al resto, ho due genitori emotivamente costipati e rompiscatole. Fuggivo sempre qui perché tu mi abbracciavi e mi dicevi che ero il migliore, venivo qui perché qui mi sentivo apprezzato -
- Merda! Tu cercavi un fratello ed io ho frainteso tutto. Cazzo Marky, mi dispiace … -
- Scusa se non credevi di aver sbagliato perché sei sparito dalla mia vita? Come per altro ti avevo chiesto -
- Beh, dopo che tu mi ha sbattuto a terra e sei corso via ho pensato che ti servisse un po’ di tempo per razionalizzare l’accaduto. Purtroppo non sapevo che i miei genitori mi avevano iscritto in un collegio fuori città e che sarei dovuto partire entro pochi giorni. Quando sono tornato l’estate dopo non sapevo se avvicinarti o no, tu sembravi stare così bene senza di me che non ho avuto il coraggio di dire nulla -
- Ecco perché non ti ho più visto! -
- Sì fra collegio e viaggi, sono anche stato per un anno in giro per il mondo, sono più di cinque anni che non mettevo piede in città! -
- Sei stato in viaggio per il mondo? -
- Sì, dopo il diploma io e la mia fiamma del momento abbiamo fatto un giro intorno al mondo conclusosi con lui fra le braccia di una drag queen -
- Perché era un lui? -
- Mash, io so da quando ho 14 anni di essere gay, altrimenti non avrei mai pensato che stessimo insieme -
- Gah - dico con la faccia più schifata del mio repertorio e lui scoppia a ridere.
- Comunque Marky perché sei qui? Non so perché ma non credo che il motivo della tua visita sia il nostro passato comune -
- No infatti. Non so se ti ricordi quanto è avvenuto la sera del casino con Oliver … -
- Sì, e come ti ho già detto ho già chiarito con lui la situazione -
- Bene ma non è questo il motivo per cui sono qui. Quella sera con noi c’era anche un ragazzo dai capelli biondo slavato semi lunghi, non so se lo hai notato. Mirko non è un tipo che passa inosservato ma quella sera è stato l’unico a non mettersi in mezzo quindi potresti non averlo visto -
- Mash io ero ubriaco fradicio l’unico di cui mi ricordo è Oliver, e solo perché il tuo amico soffre del complesso della crocerossina -
Solo in quel momento mi accorgo che il suo cellulare sta vibrando per qualcosa come la ventesima volta da quando sono qui e visto che quell’aggeggio mi da sui nervi gli chiedo educatamente di rispondere.
- Pensi di rispondere o posso direttamente lanciarlo giù dalla finestra? Questo vibrare incessante mi sta dando ai nervi e non vuoi sul serio vedermi incazzato -
Costant ride e digita qualcosa sul telefono che si ammutolisce ed io lo guardo male. Solo io ci metto ore per convincere la gente a lasciarmi vivere?
- Come hai fatto? -
- Ho detto al mio ragazzo che sono troppo impegnato al farmi un bel manzo per occuparmi di lui e che perciò non doveva rompere -
- Che? Io non verrò mai a letto con te! -
- Potrà sembrarti strano ma lo avevo intuito e infatti stavo scherzando. Era un mio amico e gli ho semplicemente scritto che stavo lavorando. Cosa che stavo davvero facendo prima che tu entrassi -
- Scusa, ho capito, arrivo al dunque in un attimo. Quel ragazzo biondo che ti dicevo, Mirko, è scomparso subito dopo quanto è accaduto quella notte, nel senso che poche ore dopo è partito per l’Europa senza dirci nulla, ed io ho la sensazione che centri tu -
- Sensazione errata. Sul serio Marky io non conosco il tuo amico, non so perché sia scomparso e non credo di centrare con la scomparsa, almeno non direttamente. Non è che il tuo amico si sia spaventato scoprendo quanto sei violento? -
- Chi? Mirko? quello che provocava apposta dei ragazzini innocenti così che loro lo attaccassero e Noah, sempre al suo fianco per difenderlo, li pestasse a sangue? Questo è il tipo di ragazzo che dovrei aver spaventato? -
- Wow, cos’è il tuo amico è eccitato dalla violenza? Nel caso presentamelo lo violento io! -
- Lo trovassi! -
- Comunque io non centro ma visto che avete detto che ama la violenza forse centra il motivo per cui non ha partecipato al picchia Costant quella notte. Sai mi sembra strano che un tipo che ama tanto provocare risse non partecipi ad una in difesa di un suo amico -
- La cosa è strana ma giustificata, quella sera dopo la nostra festa di fine vacanza Mirko doveva finalmente perdere la verginità con la sua ragazza. Non ha partecipato per non avere dei lividi o dei tagli per la loro prima volta -
Costant mi guarda con la tipica faccia di chi ha capito tutto e vuole che ci arrivi da solo ed io ci arrivo sul serio.
- Cazzo! La notte con Meggie! -
- Direi che non deve essere stata un granché come prima volta se lo ha portato a fuggire in Europa -
- Grazie Costant, mi sei stato stranamente utile. Ora so da chi andare -
Do un bacio sui capelli di Costant, come faceva sempre lui con me da bambino, poi me ne vado saltando giù dalla finestra da cui ero entrato.
- Ci sono sempre le porte! - Lo sento urlarmi dietro ed io gli rispondo come facevamo da bambini quando le nostre madri ci sgridavano.
- Non per noi -
Lo so che probabilmente me ne pentirò presto ma mi mancava il nostro rapporto e mi piacerebbe provare a ricostruirlo. Anche se coccole per coccole posso sempre chiedere a Charlie!
 
Il giorno successivo a scuola cerco Meggie per chiederle con il tono più gentile ed educato che conosco che cazzo è successo quella notte che ha portato Mirko a fuggire in Europa. Ok, forse è meglio se chiedo aiuto a qualcuno che almeno finga di avere un po’ di buone maniere. Così passo a cercare Charlie!
È normale che un uomo perfettamente etero passi metà del suo tempo libero a cercare un suo compagno e a pensare a delle scuse per passare del tempo con lui? Charlie è unico, è gentile e raffinato, ha un profumo fiorito e un sorriso dolcissimo.
Come si fa a non pensare sempre ai suoi occhi verdi o ai suoi riccioli morbidi? E quel culetto che sembra scolpito per essere toccato? Alla vista sembra meglio di quello di Belle!
- Charlie … Charlie … - giro per i corridoi della scuola alla ricerca del mio amico e lo trovo dopo un po’ appoggiato agli armadietti che guarda la porta del bagno degli uomini come se volesse nascondercisi e lo capisco.
Fra lui e la porta c’è Christie che sta sproloquiando sul ballo, sulla sua organizzazione e sull’articolo che ha intenzione di scrivere su di esso. Rido e acchiappo Charlie tirandomelo contro.
- Christie sparisci, ho bisogno di parlare con Charlie da solo -
- Si Mash vado - Christie si sporge per dare a Charlie un bacio sulla guancia - Noi, Charles ci vediamo più tardi -
Charlie le fa un gesto di saluto e si appoggia completamente contro il mio petto - Perché ho la sensazione di essere caduto dalla padella alla brace? -
- Ehi, io sono una compagnia migliore della sua -
- Non lo so, a te devo ascoltarti con lei posso fingere -
- Non rompere! Ho bisogno di te per la questione Mirko. Ho pensato molto al motivo della sua partenza e sono arrivato ad una conclusione sensata ma ho bisogno di te per raccogliere la prova che mi serve per assicurarmi di aver ragione -
- E a quale grande e saggia conclusione sei giunto? -
- Che con la partenza improvvisa di Mirko centra la nottata con Meggie. Quella sera quei due dovevano fare sesso insieme per la prima volta, la prima in assoluto per il nostro biondino, e la mattina dopo invece di fare i piccioncini lui sparisce? Quella nottata deve centrare! -
- Credi che qualcosa non sia andato per il verso giusto? -
- Esatto! Ora ho bisogno che mi aiuti a interrogarla perché io ho il tatto di un elefante e non vorrei farla piangere -
CHerlie sbuffa una risata - Ok andiamo, ma ti prego comportati come se avessi un cuore. Mirko potrebbe essere scappato per qualcosa accaduto quella notte ma non dobbiamo fare sentire in colpa Meggie per questo. Ricorda che mezza scuola la chiama ancora mantide religiosa non mettiamoci anche noi a fargli credere che sia colpa sua -
- Giuro che posso farcela -
- Ne dubito ma andiamo -
Troviamo Meggie poco lontano che sta chiacchierando con Oliver e Wes i quali la ignorano anche se lei non sembra essersene accorta. Il primo sta messaggiando con chissà chi mentre Wes è ancora in crisi depressiva per Belle.
- Meggie potremmo parlarti? -
- Certo, forse almeno voi mi ascolterete! - Ok, si era accorta di essere ignorata.
Ci allontaniamo con lei diretti in mensa per fregare qualcosa di ciò che le cuoche stanno preparando per il pranzo.
- Meggie stavamo pensando a Mirko e alla sua scomparsa e ci siamo ricordati che la sera prima doveva essere una serata importante per voi e ci siamo chiesti come sia andata -
- Come ogni prima volta, un casino adorabile - sorride lei.
- Meggie posso farti una domanda senza che tu ne rimanga sconvolta? -
- Vai Mash! Non preoccuparti per me ti conosco e so che non sei scontroso apposta, sei solo … Mash -
- Bene. Secondo te quella notte potrebbe essere successo qualcosa che possa averlo spaventato abbastanza da farlo scappare? -
- Io ricordo che la mattina dopo sembravi molto spaventata per la sua assenza come se sapessi che qualcosa poteva non andare -
- Ok, qualcosa di strano c’è stato … in realtà non è così strano … solo … -
- Meggie? -
- Diciamo che è stata una prestazione un po’ faticosa perché qualcosa non faceva la sua parte -
- La prima volta un po’ di ansia da prestazione ci sta -
- E quello che gli ho detto io ma … si credo che potrebbe essere fuggito per l’umiliazione -
- Grazie Meggie mi dispiace per tutto questo -
- Charlie non è colpa vostra. Credo che Mirko nascondesse qualcosa a tutti noi, e che in realtà la nasconda ancora … -
Freghiamo delle crocchette di patate dalle cucine e scappiamo di corsa mentre gli urli delle cuoche ci inseguono per i corridoi.
 
Una volta da solo mando un messaggio a Mirko fregandomene di dove sia e del costo del messaggio, ho i soldi per pagare.
“ Idiota a noi non ce ne frega un emerito piffero se la tua prima volta hai fatto cilecca, capita a tutti, ma se non torni per il prossimo semestre io ti trovo e te ne do tante che aver fatto cilecca non sarà più il tuo più grande problema. Anche perché dovrai mangiare con una cannuccia.
Mirko sai che io non scherzo se non torni te la faccio pagare. Non mi importa cosa ci nascondi ma ci manchi perché, stupido idiota, sei un nostro amico!”
 

 
Credo che sia giunto il momento che tiriate le somme delle bugie che i nostri protagonisti si stanno dicendo a vicenda. Ognuno racconta la sua versione della verità come è normale nella vita, qui forse l’unica a dire le cose come stanno sul serio è Meggie.
Ditemi cosa ne pensate dei nostri sette bugiardi soprattutto del bugiardo per eccellenza, quello che le bugie riesce a raccontarle anche senza esserci. Mirko!
   
 
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