Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: Sheella    07/01/2015    0 recensioni
La testa che scoppia, il cuore che batte, le mani che tremano e le labbra che sanguinano.
Adele guarda la porta di casa con il petto che si abbassa e si alza in maniera irregolare, la schiena appoggiata al muro, il pavimento freddo a contatto con i pantaloni della tuta, i gomiti sulle ginocchia e gli occhi fissi davanti a sè.
Aspetta che torni.
Genere: Drammatico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
So di essere stata assente per lungo tempo, chiedo umilmente perdono.
Questa cosa, l’ho scritta ieri sera alle 20:00, spero sia uscito qualcosa di accettabile.
Tanto amore. E grazie, a chiunque decidesse di leggere e recensire.
PS: come al solito, se qualcuno vuole un opinione sulle proprie storie, non fatevi problemi a chiedere  <3


BLEEDING LOVE


La testa che scoppia, il cuore che batte, le mani che tremano e le labbra che sanguinano.
Adele guarda la porta di casa con il petto che si abbassa e si alza in maniera irregolare, la schiena appoggiata al muro, il pavimento freddo a contatto con i pantaloni della tuta, i gomiti sulle ginocchia e gli occhi fissi davanti a sè.
Ormai sono le 7 e sta iniziando a imbrunire, le grandi pareti vetrate danno un colore dorato a tutta la casa, fanno brillare i vetri rotti sul pavimento e l’acqua sembra luccicare.
Adele continua a fissare la porta, in attesa che si presenti, ricorda vagamente quel che è successo e con aspetta, aspetta in quella posizione da ormai due ore, e non ha perso la cognizione del tempo solo perche il grande orologio sopra la parete della televisione glielo ricorda.
Guarda la porta in legno scuro, proprio davanti, vicino alla mensola ci sono tutti i vetri rotti, il vaso dei girasoli e le cornici delle loro foto, la poltrona è rovesciata, i cuscini sono per terra e persino la cuccia del cane è rovesciata.
ll piccolo labrador le sta vicino, la pelliccia bianca, gli occhi chiusi e il respiro regolare, aspetta anche lui, con calma, che ritorni.
Il grosso quadro che sta sopra il divano, in bianco e nero, l’hanno scelto insieme, erano alla mostra di un artista emergente, quelli che Adele ama tanto.
Juliette e Harry, li avevano accompagnati e dopo erano andati a mangiare al mec.
Adesso, invece, i continui messaggi di Jul in segreteria, le mettono solo tanta tanta tristezza addosso, non fa altro che pensare che lei, alla fine era felice, ma davvero felice, e che quei sette mesi con lui, sono davvero stati i più belli della sua vita.
“Ti prego, ti scongiuro, dimmi come stai. Io e Harry siamo preoccupati” Piangeva Jul, e Adele si sentiva tremendamente in colpa.. intanto si domandava se LUI però, quando si era portato a letto una stronza, si era sentito in colpa.
Un altra cosa, che al momento le da tremendamente fastidio, è l’”io e Harry”, perchè lei una cosa così, ora, non può più dirla, forse.
Il mascara, orami asciugato sulle guancie e le lacrime non scendono più, le mani però ancora sanguinano, proprio sulle sue calze rosa, macchie di sangue che continua a caderne, i tagli profondi che si è fatta non le permettono di muovere nemmeno più le dita, eppure non vuole proprio curarsi le ferite. In questo momento, ci sono ferite che le fanno ancora più male.
Decide di alzarsi, guarda con attenzione le sue mani e capisce che è lei il problema, i suoi occhi scuri, e il suoi capelli neri. E’ lei e la su taglia 40, lei e le sue labbra, i suoi modi di fare, lei, lei, lei, lei e ancora lei.
Quando lui l’ha visto la prima volta era in pizzeria, aveva una birra e una pizza con le patatine davanti, era proprio con Jul, e si stava lamentanto perchè il Manchester stava perdendo, mangiava con la bocca aperta e di tanto in tanto imprecava, un atteggiamento poco consono a una ragazza insomma.
I capelli erano legati in modo incredibimente disordinato e la felpa rosa con un unicorno alato la rendevano ancora più brutta del solito.
Jul invece aveva i capelli rigorosamene lisci, i grandi occhi marroni contornati da un lieve strato di matita e un po’ di mascara, mangiava e ogni tanto rideva a causa della sua migliore amica, la felpa nera con il logo dei 5 seconds of summer e i jeans chiari la rendevano ancora più bella, e forse è proprio per quello che Harry le si è avvicinato, il solito sorriso, i jeans neri, la t-shirt bianca e il capello che lo rendevano temendamente attraente.
Quasi senza farlo apposta Adele aveva esultato e aveva rovesciato la birra adddosso a Harry, il che non la preoccupava affatto perchè Il manchester aveva segnato e lei doveva a tutti i costi esultare, la cosa che però divertiva Jul era che lei nemmeno se n’era accorta che era quell’Harry.
La sua migliore amica non sapeva se ridere o piangere, e mentre Adele ancora guardava la tv lei si era fiondata tra le braccia di Harry, perchè, CAZZO, quello era il suo eroe.
Solo dopo parecchi secondi, Adele aveva riconosciuto la SUA risata.
Il suono inconfondibile della risata di Niall Horan.
Allora si era girata, con gli occhi sgranati, ed eccolo lì, allora, lei ha piegato la testa di lato, gli angoli della bocca si sono curvati all’ingiù e ha iniziato a piangere, in modo talmente composto e silenzioso che nessuno se non Niall che la stava guardando avrebbe potuto notare.
E allora lei, lo aveva guardato, come si guardano le cose belle, che si sa, non dureranno per sempre, e lei pensava che lui sarebbe durato solo pochi istanti, o minuti se le andava bene.

A sette mesi di distanza però, si maledice, perchè lei lo sapeva, non sarebbe durata, perchè lui è troppo e lei troppo poco, perchè lui aveva tutto l’amore del mondo..
Anche adesso, mentre si siede sul divano e aspetta, sente che lui, non potrà mai smettere di amarlo, perchè nonostante tutto, lei le cose che ama non può smettere di amarle. Fine.
Succede con le canzoni, con i libri, con i cantanti, con i cibi, con tutto.
La serratura scatta e Adele non si muove, Rik invece si alza immediatamente, e si avvicina alla sua padrona, si siede proprio vicino a lei sul divano e Niall entra nella semi oscurità.
Accende la luce e la vede, è seduta sul divano, lui tenta di non schiacciare i vetri rotti e si ferma a guardare la loro foto, Parigi, due mesi prima, proprio per il suo compleanno, e allora si chiede perchè?

Adele alza gli occhi e lo guarda, dopo ore, lo guarda e allora le lacrime ricominciano a scendere copiose sul suo volto, piange ancora, in modo silenzioso, nessun singhiozzo, solo lacrime.
Niall la guarda e abbassa in modo impercettibile le spalle, come se fosse stato colpito da un macigno enorme, lei lo sta distruggendo, come lui ha distrutto lei.
“Dimmi perchè?” sussurra, piegando la testa di lato, come la prima volta che si sono visti, Niall, prima di rispondere, scorre con lo sguardo il suo abbigliamento, ha la sua tuta da corsa, quella che

“Amore la metto quando sei via perchè profuma di te”
“Ma puzza, non profuma”
“Allora la tua puzza è il mio profumo preferito”

E allora pensa,  che forse non lo odia.

Allora Niall si sofferma sulle mani, il sangue che sta seccando, e lei che trema, si avvicina, un passo, due passi, lei non si muove, aspetta, perchè comunque lo ama, e allora inizia a respirare in modo affannoso, guarda i jeans strappati, la canotta nera e la camicia che gli ha comprato lei, lui è sempre così bello.
Niall è a un passo da lei, le tocca la mano, proprio sopra la sua, il palmo rivolto verso l’alto, e i tagli che bruciano sotto le labbra di Niall.
“E’ colpa mia..”
“Non lo è, lo sai, sono così stupido, ti giuro, ti amo più di quanto tu possa immaginare. Lo giuro. E odio quando ti odi. Pensavo avessi smesso. E odio me stesso perchè mi ero ripromesso che questi qui- e guardava le cicatrici e i polsi- non sarebbero più tornati. Io ti avevo promesso che sarei rimasto, ma ci sono, non me ne sono andato, ti prego, Adele, ti prego.”


Quando le erano arrivate le foto di Niall che entrava in una stanza d’albergo con una ragazza lei non aveva più ragionato.
Prima il vaso, la poltrona, poi le foto, le tende, i vestiti sparsi, la sua valigia pronta, e tanto dolore.
Aspettava solo che Niall confermasse, e ora, stava facendo proprio quello, le stava infilando il coltello nel cuore, come si deve, uno, due, tre colpi.

Lei allora si è fatta accarezzare le mani da Niall, con infinita dolcezza, e ha chiuso gli occhi, beandosi, per l’ultima volta del dolce tocco di colui che l’ha uccisa.
Niall, dopo averla medicata, l’ha guardata, “Resta”
“La mia valigia è in camera nostra, ora chiamo un taxi.”
“Non puoi andartene”
“Lo sai, Niall.. lo sai.”

Allora, si è messa le sue converse grigie, la giacca blu, ed è andata in camera, ha trascinato la valigia fino in salotto “Scusa il disordine, non sono stata molto bene oggi..”
Ha fermato la valigia nel mezzo del salone, si è avvicinata, gli ha messo una mano sulla spalla, ed è salita fino al collo, le dita, rigorosamente fredde in contrasto con il collo caldo di Niall, entrambi con la consapevolezza che sarebbe stata l’ultima volta, allora Niall  piange, calde lacrime gli rigano il volto, una dopo l’altra, con una lenta corsa che ha come traguardo la sue labbra, Adele, gli lascia un dolce bacio, chiude gli occhi e piange anche lei.
Stacca lentamente la fronte da quella di Niall, abbassa i talloni a terra e lo guarda, con gli occhi appannati, Niall, intanto ha ancora gli occhi chiusi, e piange.
Adele si gira lentamente, e lui, quasi come una supplica l’abbraccia da dietro, e non sono più lacrime, sono singhiozzi, perchè lo sanno solo loro quello che hanno passato.
Ti prego..” lei, non sarebbe rimasta perchè “non posso perdonarti questo, ti prego, capiscimi”
Si stacca con una forza disarmante.
Prende la sua valigia e chiude per l’ultima volta la prota di quella che era casa sua.



 
Grazie di essere arrivata/o fin qui 
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Sheella