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Autore: Arianna di Cnosso    08/01/2015    3 recensioni
Intervista immaginaria che Luna Lovegood, neo-direttrice del Cavillo, fa a Sibilla Cooman.
L'intento reale è quello di entrare un po' più a fondo nella psicologia del personaggio. Cosa ha portato la Cooman ad essere così come è descritta nei libri?
(In realtà come personaggio lo ho sempre trovato veramente insulso... volevo vedere se riesco a farmelo piacere, o almeno sopportare, tentando di capire quali potrebbero essere le cause della sua "inettitudine" e del suo completo "svampitismo". Non so che vuol dire. :D Buona lettura!)
Genere: Comico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hermione Granger, Luna Lovegood, Sibilla Cooman
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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IL CAVILLO: INTERVISTE STREGATE




Hermione Granger, si lasciò cadere su una sedia in giardino. Per la prima volta riusciva a rilassarsi. Fece un profondo respiro, gustandosi la bella giornata e il singolare silenzio che regnava alla Tana. Per fortuna ogni tanto c'erano i nonni, i signori Weasley, che si occupavano di Hugo e Rose. Per quanto amasse i suoi figli, Hermione, come ogni mamma, amava godersi quei piccoli attimi di solitudine che riusciva a ritagliarsi ogni tanto.
Sistemandosi meglio sulla sedia, spiegò il giornale che si era preparata lì accanto e cominciò a leggere con un sorriso divertito sulle labbra.


 

IL CAVILLO, 27 giugno 2014

Pagina 1: Interviste stregate: Sibilla Cooman
Pagina 3: Usi e curiosità sullo Snorticolo Cornuto
Pagina 4: Dossier sugli Animagi più famosi della storia
Pagina 8: Indagine sui fantasmi
Pagina 10: Metodi per addomesticare un'acromantula (a cura di Rubeus Hagrid)
Pagina 11: I pericolosi Podicoli
Pagina 13: Speciale Quidditch (a cura di Ginny Weasley)
Pagina 17: Gli ultimi ritrovati dal negozio di “Tiri Vispi Weasley”
Pagina 20: La verità su Rita Skeeter

Pagina 24: Gli animali magici più strani d'Inghilterra

& molto altro!

 

Hermione aprì alla prima pagina.

 

Continua la serie “Interviste Stregate” presentata dalla neo-direttrice Luna Lovegood.
Dopo i numeri record ottenuti con l'intervista al fantasma del professor Rüf, ecco un'altra impertinente chiacchierata con una delle insegnanti più controverse della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts: Sibilla Cooman.


 

Scrive Luna Lovegood.
Sibilla Cooman, insegnante di Divinazione alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, è pronipote della famosissima strega Cassandra Cooman.

Dalla bisnonna ha ereditato il dono della Preveggenza, anche se ad Hogwarts molti nutrono ancora seri dubbi al riguardo. Personalmente, ho sempre trovato interessante la materia, nonostante tutte le sfere utilizzate e i fondi del tè attirino molti Podicoli (articolo a pag. 11).

Ma parliamone direttamente con la professoressa Cooman.

 

L. L.: “Professoressa, è al corrente del fatto che la Divinazione e i fondi di tè attirano le creature magiche note con il nome di “Podicoli”?”

S. C.: “Come cara? Non ne so nulla...”

L. L.: “Non importa... in fondo non sono pericolosi, basta spargere del sale in aria quando si ha finito la Divinazione. Ma parliamo del suo Dono... Quando ha scoperto di essere dotata della Vista?”

S. C.: “Ne sono consapevole da sempre, cara. È una cosa che ci si sente, come la febbre o la stanchezza. Come saprà ho ereditato il dono dalla mia bisnonna, Cassandra. Purtroppo anche lei come me... hem... beh, vedi cara, non tutti sono disposti ad ammettere che noi abbiamo un Dono superiore al loro. La maggior parte si dimostra scettica, perchè è difficile ammettere a se stessi la mancanza di qualcosa che qualcun altro ha”.

L. L.: “La capisco... anche io sono sempre stata presa di mira. Mi facevano sparire ogni cosa. Credo per invidia, perchè ho molte conoscenze su argomenti che di solito non sono trattati approfonditamente, come i Nargilli o i Podicoli...”


S. C.: “Certo certo cara, come ti dicevo la mia bisnonna aveva la Vista. Tuttavia si dice che un potente mago, invidioso del suo Dono e del fatto che lei non si concedesse a lui, la maledì. Aspetta cara, prendo qualcosa da bere. Dove ho messo la bottiglia di Sherry? Ah ecco qua. Dicevo... Purtroppo la maledizione costrinse la mia bisnonna a fare sempre profezie negative e così per lo più gli altri la evitavano, perchè era una grande Veggente, e ciò che divinava si avverava sempre.
Io ho ereditato il dono, ma la gente non accetta facilmente di essere a conoscenza delle terribili sventure che li colpiranno. A proposito cara, il 2 luglio potrebbe essere un giorno traumatico per te”.

L. L.: “In effetti è orribile. Se sapessero che per tenere a bada la sfortuna basta tenere in tasca un nocciolo di ciliegia scura...”

S. C.: “Sì cara. Non bevi nulla? Oh che smemorata, non ti ho dato il bicchiere. Di solito sono io, e così... basta la bottiglia... NO! Oh Merlino, no cara! Mai, MAI prendere il bicchiere con la mano sinistra. Oddio... Tremende sventure si abbatteranno sulla tua famiglia e...”

L. L.: “Ma sono rimasta sola, professoressa. Mio padre è morto poco dopo la guerra...”

S. C.: “Oh! Beh cara... Stai attenta lo stesso, ciò che fai potrebbe ricadere sui tuoi figli. Pensa che anche io ho subito le conseguenze della maledizione della mia bisnonna Cassandra. I miei genitori non furono affatto felici quando scoprirono che avevo ereditato il Dono. Oh no, affatto felici.
Erano già vecchi, i miei poveri genitori, quando mi hanno avuta. Ricordo che quando hanno scoperto che ero dotata della Vista, mi hanno intimato di non farne parola con nessuno. Non che potessi, mi hanno chiusa in casa. Sono cresciuta senza contatti esterni e senza amici, ma non mi è mai pesato. Credo che volessero proteggermi, vista la fine della mia antenata. Poi, a undici anni mi è arrivata la lettera di iscrizione ad Hogwarts. È stato magnifico. Lì ho scoperto che la mia abilità era molto ricercata tra i maghi e moltissimi erano sprovvisti dell'Occhio Interiore. Per questo cercavo di sfruttarlo il più possibile, per farmi degli amici. Tuttavia per qualche motivo, i ragazzi cominciarono presto ad evitarmi.”

L. L.: “Mi dispiace, conosco la sensazione professoressa”.


S. C.: “Oh sì... Ma cara, è stato ugualmente bello... quella scuola è stata sempre come una casa. In fondo lì stavo bene”.

L. L.: “Per questo motivo ha deciso di lavorare ad Hogwarts? Si sentiva più accettata?”

S. C.: “Oh ma io non ho DECISO di lavorare ad Hogwarts. Silente... Oh il povero Silente. Silente mi ha voluta a tutti i costi.
Beh ecco, non è che fosse convinto all'inizio. A dire la verità non si è mai interessato a me. Pensa, perfino per un mago saggio come lui è difficile accettare di non avere la Vista. Per questo non mi voleva. Poi però si è reso conto del suo sbaglio ed ha cambiato idea. Tutto in colpo... Prima che venisse attaccato Harry Potter... Oh, quel caro ragazzo... Tremendamente negato per la Divinazione, ma con un destino così pieno di Predizioni sventurate... Ecco, ho avuto una visione su Potter. Così ha detto Silente, io sinceramente non ricordo molto. Ecco sì, non era niente di che... qualcosa su qualcuno che nasce, qualcuno che muore o sopravvive, che lo ha tre volte sfidato... ho fatto di meglio.
Comunque a quanto pare è bastato a convincerlo, e Silente mi ha subito voluta ad Hogwarts.
Oh cara, sono stati anni terribili. Pochissimi sono portati per la mia materia. La maggior parte usa la mia ora per fare altro. Quella tassorosso del primo anno, mi ha rovinato un sacco di Carte perchè si metteva lo smalto in classe! Per non parlare di quella Grifondoro... Granger... Ha abbandonato il corso. Ero sdegnata. Un affronto.

Paciock mi ha rotto quasi un intero armadio di tazzine. Gli altri per lo più svolgevano i compiti di pozioni...”

L. L.: “Mi dispiace, professoressa...”

S. C.: “Sì, è stato un incubo. Io a un certo punto volevo andarmene da quella scuola, ma Silente era così contento di me che non voleva lasciarmi andare per nessun motivo”.

L. L.: “Harry ha detto che è per via delle Profezie... potevano cadere in mani sbagliate...”

S. C.: “Cosa? No cara, quali Profezie? Comunque sarebbe stato difficile per me andare via da Hogwarts, ormai era la mia casa. Non avrei avuto altro posto. Vuoi ancora un bicchierino, cara? Ah, non hai bevuto neanche prima? Peccato, è uno Sherry di ottima marca. Lasciami dare un sorsetto e vado avanti. Ecco. Dicevo? Attenta! Grandi sventure sono in agguato...”


L. L.: “Non si preoccupi, professoressa, ho tutte le precauzioni adatte”.

S. C.: “Oh... Se lo dici tu cara. Ah già. Dicevo... Ricordo l'anno in cui quella del Ministero voleva sbattermi fuori. Quella sciatta megera senza un briciolo di sensibilità per la materia. Per fortuna è intervenuta Minerva. Su ordine di Silente ovviamente. Minerva, quella strega... mi odiava, non sopportavo tutta la sua arroganza. Si credeva superiore a tutti perchè insegnava Trasfigurazione. Comunque quel giorno l'ho ringraziata, non so cosa sarebbe successo se non fosse intervenuta. Non lo ha fatto per me, ma sai... Le vie del destino sono infinite. È tutto scritto nelle stelle...”

L. L.: “Le dispiace avere lasciato Hogwarts? Ora che è in pensione di cosa si occupa?”

S. C.: “Oh niente di che cara... Ho comprato casa a Diagon Alley, mi occupo dei miei gatti... Quando fanno il mercato del sabato ci vado anche io, con la mia tenda, e leggo la mano a qualche passante interessato a scoprire il suo futuro.
Ho scoperto che anche i Babbani sono attratti da quest'Arte e di certo hanno più rispetto di qualsiasi mago... Loro hanno la giusta fiducia e il giusto timore adatti per la corretta riuscita delle Profezie.
È stata dura, ma in fondo è stato un bene lasciare Hogwarts. Pensa che il Consiglio Scolastico sta pensando di eliminare la materia. In fondo non mi dispiace, così pochi studenti erano portati... è giusto che i segreti di quest'Arte restino accessibili solo ai pochi che sanno apprezzarli”.

L. L.: “Anche Fiorenzo, suo collega per qualche tempo, conosceva i segreti della Divinazione. Ed era così affascinante...”

S. C.: “Quello stupido ronzino! Se sapessi che caratteraccio, non lo ricorderesti con quello sguardo sognante. Un obbrobrio! Un disonore per tutta la nostra Arte! Non so cosa sia passato per la mente a Silente, ma è sempre stato strano... Silente, con quelle sue manie di strafare.
Sinceramente cara, credo che volesse compensare la mancanza della Vista con azioni eccentriche, credendo di apparire più misterioso. Comunque era un brav'uomo.
Non come quel cavallo, sporco! Il suo odore mi impediva perfino di concentrarmi quando dovevo aprire l'Occhio Interiore. Non è possibile lavorare in certe condizioni. Ma Silente proprio non voleva sentire. Ho dovuto sopportare quella belva tutto l'anno. Poi finalmente se n'è andato galoppando con quei suoi zoccoli pieni di terra.
Ho visto i segni che ha lasciato sul pavimento. Lasciavano chiaramente presagire il destino oscuro che lo aspetta. D'altra parte se lo merita”.

L. L.: “Come mai crede che Silente lo abbia voluto ad insegnare Divinazione con lei?”

S. C.: “Oh cara davvero non saprei. Forse non era più contento delle mie lezioni. Ammetto che qualche volta ho invent... ho sbagliato a fare Premonizioni. Ma con Potter ci ho sempre azzeccato. Quel ragazzo è tormentato dal malocchio.
Altre volte ho sbagliato. Sai quanto è difficile l'Arte Divinatoria? E quel clima... Credi che fosse facile lavorare in quel clima? Nessuno dei colleghi aveva fiducia in me... è facile sbagliare in quelle condizioni. Ho fatto di tutto, davvero di tutto, per dare del mio meglio. Ho invent... avuto Premonizioni quasi ogni giorno, proprio come voleva Silente. Mi impegnavo a fondo per entrare in sintonia con le vibrazioni della Divinazione... speravo di fare qualche Profezia ogni giorno, mi davo da fare per rendermi utile.
Ma sono tutti degli ingrati. Mi guardavano male, mi deridevano e mi evitavano.
Cosa credi, che sia facile lavorare quando sei lo zimbello della scuola? Concentrarmi mi risultava sempre più difficile...”


L. L.: “Ha parlato con il Preside delle sue difficoltà lavorative?”

S. C.: “No ma cara, che dici... Silente era davvero gentile, mi ha offerto un lavoro, mi ha ospitata nel castello, ma non amava essere disturbato.
Non ha mai detto nulla, ma credo di averlo intuito. Anche se non ne sono sicura, non ho mai avuto Premonizioni al riguardo. In effetti è sempre stato strano, non gli importava nulla delle mie Previsioni di ogni giorno, mentre invece altre volte in cui mi sono scappate delle futili e inspiegabili Profezie, le ha ritenute di massima importanza. Comunque è sempre stato un brav'uomo, Silente”.

L. L.: “Grazie professoressa Cooman per questa splendida e illuminante chiacchierata. Le spedirò una copia del Cavillo, così potrà tenerla per ricordo. Ora la lascio al suo Sherry, la vedo accaldata, e vedo che l'emozione le ha anche appannato gli occhiali. Si ricordi di spargere il sale!”

S. C.: “Grazie cara Lavinia, torni presto a trovarmi, se le fa piacere. Sono sempre sola, è così bello parlare con qualcuno senza pregiudizi...”

L. L.: “Sono Luna, professoressa. Lo farò sicuramente!”


Dal Cavillo è tutto, vi ricordo l'intervista esclusiva al Barone Sanguinario, nel prossimo numero!


La direttrice, Luna Lovegood



 

Hermione posò il giornale con un sorrisetto stampato in viso. Era l'intervista più assurda che avesse mai letto: d'altra parte, sia l'intervistatrice che l'intervistata erano due tra le persone più strambe che conoscesse.
Tuttavia non potè fare a meno di sentirsi vagamente in colpa. Aveva sempre disprezzato sia la materia che la professoressa Cooman. Non aveva mai perso tempo a domandarsi come mai quella donna fosse così matta.
Di sicuro non brillava per intelligenza, ma un'infanzia da reclusa non aveva certo aiutato. Poteva quasi capirla ora: il bisogno di farsi degli amici, la scoperta del suo Dono, la necessità di usarlo e addirittura inventare per fare colpo sui suoi coetanei... Certo, con una gioventù così, cosa mai sarebbe potuta diventare se non una vecchia pazza impostora, che non riusciva a rendersi conto nemmeno di quali fossero le sue Profezie veramente importanti? Era completamente inconsapevole del proprio Dono. Perchè effettivamente la Vista la aveva. Tuttavia si sentiva in dovere di inventare assurdità, quando invece sarebbe bastato stare in silenzio...
Il sorriso di Hermione si fece amaro, quante volte aveva infierito su una persona debole, che in fondo non aveva molte colpe, se non quella di ricercare un contatto umano, come tutti.
Si ripromise di cercarla e rimediare. Era assurdo notare come un'intervista inconcludente tra due persone assolutamente scriteriate fosse riuscita a mettere in luce alcuni aspetti a cui lei non avrebbe mai pensato.
Hermione pensò: 'Forse Luna è veramente brava come direttrice, o forse il caso aiuta... di sicuro  l'ottica da cui di solito si osservano le cose non è sempre l'unica giusta, né l'unica possibile, come si tende a credere'.

   
 
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