INSONNIA
Mi
sveglio piano, un freddo improvviso mi prende alle spalle. Sono nuda e
senza un
lenzuolo che mi copra, accanto a me Rufy, rido pensando a quello che
è
successo, al suo imbarazzo, ai suoi baci prima timidi, poi ardenti di
passione,
alle lenzuola buttate sotto il letto con i vestiti… Superata
la paura di
sbagliare è stato subito sì… Dove
credeva di andare in ogni caso? Mi ha preso e
per la prima volta ho respirato, ho preso fiato con il respiro mozzato,
tagliato dalla passione, ma per la prima volta mi sono sentita viva.
È diversa
dalla sensazione di essere libera questa, è
stato… un battito. Mio e tuo. Solo
questo, aldilà della fiducia, della testardaggine,
dell’orgoglio, dell’amicizia,
della felicità, dei consigli, della ragione, della
rassegnazione, della
speranza, della libertà c’eravamo noi,
c’era quel ritmo a volte malinconico, a
volte gioioso, ma c’era comunque quella melodia che spiegava
noi, che prendeva
solo le piccole importanti cose che ci rappresentavano. Una sferzata di
vento
gelido fra i gemiti caldi della nostra corsa, ecco, questo è
stato. Un battito
senza catene.Mi rigiro tentando di riaggrapparmi alla mia fonte di calore: si è spostato, è per questo che ora ho così maledettamente freddo. Rannicchiandomi fra le sue spalle forti respiro il suo odore, lo sento ancora e ancora fino a non stancarmi mai… Impulsi forti, animali nel mio cuore, un cielo di possibilità infinite per me, un profumo che mi appartiene. Accidenti a te, Monkey D. Rufy! Vivo nell’immenso desiderio di te, però mi hai svegliata… Idiota! Poteva trovare un momento migliore per spostarsi… Stavo facendo un sogno bellissimo. Ti pensavo capitano, nell’estasi del mio ricordo, all’apoteosi del mio essere, mi hai privato del tuo calore ed è stato come perderti. Ah, ma me la pagherai, eccome!
Comincio a soffiare nel suo orecchio. Niente…
Mi appoggio alle sue spalle e poso lievi baci sul suo collo, fino alla guancia.
-Mmm…-
Una reazione! Che donna fortunata che sono… Lo spintono un po’, lui si volta e inaspettatamente mi prende per i fianchi facendomi finire sotto il suo corpo caldo. Mi abituerei volentieri a questo… Pregustando già una situazione che mi piace parecchio, gli sorrido complice, poi lo vedo ricadere sul cuscino accanto a me. Tipico.
-Perché mi hai svegliato?- mugugna da sotto il cuscino.
-Perché tu ti sei spostato!-
Mi guarda ora, non penso abbia afferrato la gravità della situazione.
-Avevo freddo!!- continuo imperterrita.
-Ci credo, sei nu…- si blocca.
Mi guarda da capo a piedi e io arrossisco un poco, che ha sorridere adesso? Mi avvicina a lui, facendomi appoggiare la testa sul suo torace e copre entrambi con le lenzuola.
-Contenta? Ora lasciami dormire…-
No, non sono contenta.
-Rufy…-
-Dimmi- mi sussurra ad occhi chiusi.
Mi sento tanto bambina in questo momento, è come se i ruoli si fossero invertiti, però…
-Ecco…Pensavo…- farfuglio leggermente imbarazzata.
Lui apre un occhio, poi un altro: è assonnato e ha delle occhiaie molto profonde. Non abbiamo dormito molto stanotte…
-Sai no?- continuo pregando che capisca.
-No-.
Lapidario come al solito. Ma tu guarda con chi dovevo andare a finire io… Lo guardo supplicante, fin quando finalmente non gli si illuminano gli occhi. Ha capito!!!
Sta scendendo lentamente verso di me, verso le mie labbra e penso che assaggiarlo sarà, ancora una volta, una scoperta, la sensazione più bella che possa provare. Più vicino ancora, così da aderire completamente a lui, da fargli capire che lo voglio. Sembra una bugia, ma è così. Tremo, non riesco a fermarmi, prepotentemente il desiderio di lui si fa strada in me, è come un’esplosione. Più vicino ancora, tanto da poter sentire il nodo alla gola stringersi e pregustare il fuoco che ci sarà dopo che le sue labbra si saranno staccate dalle mie. Chiudo gli occhi e mi perdo nell’infinito di un attimo…
Sento le sue labbra che si posano leggere sulla mia fronte, spalanco gli occhi giusto in tempo per vederlo rimettersi a ronfare.
Dire che sono allibita è un eufemismo.
Gli do un pugno in testa e lui si sveglia di botto, fissando la mia schiena.
-Che ho fatto?- domanda con le lacrime agli occhi per il dolore.
-Che cosa non hai fatto vorrai dire!- sbotto inviperita. Accidenti a me e lui!
Mi abbraccia da dietro e il calore del suo corpo torna a sciogliermi il cuore, ma devo restare lucida.
-Dai… Non mi tenere il broncio. Per favore…. Per favore…-
Accompagna ogni parola con un bacio, la situazione si sta dirigendo dove avevo sperato. Gli accarezzo una guancia, mi stringo più a lui. Le sue labbra…mordono?
-Va bene- rispondo con finta rassegnazione.
Non posso aspettarmi molto da lui in questo campo, al massimo dirà che gli ho fatto venire fame.
-Mi hai fatto venire fame-
Ecco…
-Fame di te…- conclude la frase.
-Davvero?- chiedo provocante, questa è una svolta inaspettata.
-Sì…- mi risponde -Però ora mi fa sonno-.
-Baka!!!- grido mentre gli do un altro pugno in testa.
Non so come, ma abbiamo cambiato posizione: ora sono a cavalcioni su di lui, intenta a dargliele di santa ragione. Le sue mani fermano le mie, trasciandomi sul suo petto. Mentre mi lascio cadere piano penso a quanto sarebbe bello rimanere per sempre così, in bilico fra le sue braccia e il suo amore, per sempre… e sempre riavvolgere tutto e rivedere la stessa scena fino a rovinare il nastro, ma imprimersi nella mente ogni gesto, ogni sguardo, ogni carezza, ogni odore, ogni maledetta sensazione di questa notte. Dormire… No, non voglio perdere questo, non voglio lasciare andare tutto, chiudere gli occhi e al risveglio scoprire che era tutto un sogno? No, svegliarmi ancora con i brividi e nessuno accanto a me, come poco fa? No, non voglio. Però anche così va bene, se posso rimanere qui, vicino a lui…
-Se mi fai dormire almeno un’altra ora poi ti do il permesso di svegliarmi…- dice accondiscendente, tenendomi ferma su di lui -Questa volta non mi sposto- promette ricadendo nel sonno.
Ma mi ha preso per una bambina? Però non mi dispiace stare così…
Sembra così fragile, innocente... Il suo respiro è regolare e io mi lascio cullare dai suoi movimenti. Avvicino le mie labbra al suo orecchio:
-Ti amo…-
Sorride. Mi ha sentito.
Callie33