La sala comune sembrava identica a quella che aveva appena visto ma si accorse di non riuscire a riconoscere gli studenti che la affollavano. Avevano appena finito chi di giocare a scacchi, chi a gobbiglie  e chi come Hermione leggeva isolato come se tutto il mondo circostante non esistesse. Harry con Ron cercava di distinguere una figura che risultasse familiare tra gli studenti della scuola. Agli occhi di quegli studenti, Harry appariva un ragazzo dalla capigliatura strana e Ron uno con la testa tra le nuvole che guardava la scuola e gli studenti con aria curiosa e stupefatta, come se non fosse fai stato prima in quel luogo. Era infatti così. Harry intuendo che Hermione non avrebbe acconsentito, le aveva sottratto furtivamente il giratempo e aveva proposto a Ron di accompagnarlo in un viaggio nel passato per vedere almeno una volta in vita i propri genitori. Ron accettò entusiasta all' idea di poter visitare la sua stessa scuola e i grifondoro di molti anni prima. Era per questo, dunque, che Ron aveva perso di vista l'obbiettivo principale di quel viaggio così importante per Harry. Harry, ormai stanco dopo aver camminato a lungo tra quei corridoi, finalmente fu felice di vedere in lontananza una chioma rossa e corse verso la giovane studentessa pensando a come potesse essere il volto giovane di sua madre visto per la prima volta. Harry euforico trascinò di fretta Ron verso la ragazza. Toccandole la spalla avrebbe deciso di presentarsi chiedendole se sapesse dove fosse il prefetto dei grifondoro. Appena lei si voltò Harry non riconobbe nel suo volto gli occhi dolcissimi di sua madre che aveva tanto contemplato nelle foto. Decise di tornare nel proprio tempo e si girò verso Ron per dirglielo. Harry si volse verso il suo compagno e lo vide come pietrificato. ''Cosa ti prende Ron? Non ti senti bene? Ron rispondi.'' 

''Miseriaccia Harry, ci credo bene che quella non è tua madre!'' 
''Cosa intendi?''
''Harry, Harry quella è mia madre... È già inquietante il fatto che l' abbia vista da ragazza, immagina se si stesse intrattenendo con qualche compagno!''
''Ma non è successo vero? Quindi dacci un taglio!''
Ron notò che l'espressione entusiasta sul volto del compagno aveva lasciato il posto ad un'espressione di rabbia e delusione e decise di non rispondere. ''Adesso torniamo Ron.'' 
''Harry io devo andare... In bagno.'' Harry non rispose ma a passo veloce fece strada verso il bagno più vicino. Lily e James erano come nascosti vicino alla porta del bagno e bisbigliavano l'uno nell'orecchio dell'altra ridendo. Ron entrò ed Harry rimase lì come incantato ad osservarli finché in due innamorati non si accorsero di essere osservati e continuando a ridere si incamminarono insieme nel grande corridoio. Harry continuò a fissare quel punto in cui li ava visti come se stesse fissando l'ombra dimenticata da loro per cercare di catturarla e conservarla. Ma in quel punto non c'era nessun' ombra se non la sua e quella di Ron che lo aveva raggiunto. Sapeva di non poter restare ma era consapevole che quello sarebbe stato il ricordo più bello che potesse utilizzare per proteggersi anche da un esercito di dissennatori. Era come se sentisse il suo cuore più leggero e le gambe cedere e così decise, dopo aver riposto il giratempo, di riposare e sognare ancora quel momento così insignificante forse per chiunque, ma così intenso per un ragazzo con l'animo di un bambino con una cicatrice sulla fronte.