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Autore: alex0792    09/01/2015    2 recensioni
Alex era un ragazzo come tutti gli altri, aveva vissuto una vita maledettamente noiosa e normale fino al giorno in cui ricevette la visita di Lydia, una strana ragazza che gli salvò la vita.
Lydia sapeva teletrasportarsi con un semplice "POOF"= Portable Object Of Freedom; un semplice oggetto che teneva in mano come una pietra preziosa.
[...]
La città si stagliava sotto il suo sguardo vigile, mentre con aria nostalgica osservava ammutolito la città che cominciava a mettersi in moto all’alba di un nuovo giorno, e il Sole stendeva i suoi raggi abbracciando gli abitanti di EastValley.
-Eccoti!- gridò la ragazza comparsa all’improvviso con un sonoro “POOF” –Pensavo non mi avresti dato ascolto-.
[...]
-No, non sei pazzo Alex. E capisco la tua perplessità,ti stai chiedendo in questo istante anche il perchè sei così arrabbiato vero? Non sei arrabbiato, affatto.. Sei spaventato, sei disperato.. E non in questo istante, ma tra pochi minuti, stai ereditando emozioni che sfoceranno in te dopo l’attacco, dopo la scomparsa dell’EastValley fra esattamente 2 minuti. Mi dispiace molto, ma devi assistere a questo-
Un capitolo ogni settimana :) Spero vi piaccia e fatemi sapere cosa ne pensate ;)
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il vento sfiorava il suo viso, scivolando dolcemente sui suoi lineamenti ancora troppo giovanili per tutto quello a cui stava andando incontro..
Alex era un ragazzo come tutti gli altri, aveva vissuto una vita maledettamente noiosa e normale prima di qualche giorno fa, quando ricevette la visita di Lydia.
 
La città si stagliava sotto il suo sguardo vigile, mentre con aria nostalgica osservava ammutolito la città che cominciava a mettersi in moto all’alba di un nuovo giorno, e il Sole stendeva i suoi raggi abbracciando gli abitanti di EastValley.
-Eccoti!-  gridò la ragazza comparsa all’improvviso con un sonoro “POOF” –Pensavo non mi avresti dato ascolto-.
-Cosa vuoi da me? Perchè mi hai fatto venire qui sopra la collina del Monte Punzo?- chiese Alex con un filo di voce, tra lo spaventato e lo stupefatto.
Lydia rappresentava il suo ideale di ragazza, quel tipo di ragazza per cui Alex avrebbe fatto di tutto,anche fuggire da casa sua nel cuore della notte per salire all’alba del tredicesimo giorno di Settembre sopra una collina aspettando il suo arrivo.
Quando la notte Lydia sbucò dentro la stanza di Alex, lui non riusciva a crederci; era sicuro che fosse solo la sua immaginazione, troppo tempo passato ai videogame, ma comunque aveva chiacchierato con lei tutta la notte, parlando del più e del meno; anche del suo POOF che le permetteva di teletrasportarsi in giro per il mondo , diminutivo di Portable Object Of Freedom, un oggetto fantastico pensò lui.
-Mi dispiace molto per ciò a cui dovrai assistere.. Ho studiato tutti i parametri alfanumerici sul tuo conto alla nostra base nel Polo Nord, dai dati che ho mandato durante tutta la tua crescita e scannerizzando tutti i profili che avevamo durante il tempo conosciuto della Terra, tu sei l’unico che soddisfa i parametri per la salvezza di tutto il Creato, presente e futuro-.
-Che cosa?? Ma che stai dicendo? Presente e futuro, base al Polo Nord,hai mandato dati durante tutta la mia crescita??... Che cazzo! Lo sapevo che non era una buona idea dare retta a una pazza che si materializza in camera mia. Sto diventando pazzo, neanche sei reale ne sono sicuro!..- gridò, con tutta la rabbia che aveva in corpo.. Troppa rabbia però, sfociata senza nessun motivo apparente.
-No, non sei pazzo Alex. E capisco la tua perplessità,ti stai chiedendo in questo istante anche il perchè sei così arrabbiato vero? Non sei arrabbiato, affatto.. Sei spaventato, sei disperato.. E non in questo istante, ma tra pochi minuti, stai ereditando emozioni che sfoceranno in te dopo l’attacco, dopo la scomparsa dell’EastValley fra esattamente 2 minuti. Mi dispiace molto, ma devi assistere a questo-
Detto ciò Lydia fece girare Alex verso la città: dal cielo al centro della città un bagliore immenso, che durò solo un istante, e un fulmine viola si schiantò nella piazza centrale della città, provocando una violentissima esplosione, così violenta che il vento generato dall’impatto arrivò con ferocia fin sopra la collina, frustando con rabbia ora i lineamenti giovani di Alex, che barcollò sbigottito.
Guardava spaventato tutto il fumo che si diramava dal luogo dell’impatto, e tutta quella distruzione che aveva causato, ma non udiva le grida delle persone, lì era troppo distante.
-I miei genitori! Che cazzo sta succedendo?! Devo andare da loro cazzo!- gridò mentre correva in direzione della città scivolando dal fianco della collina.
-Non arriverai in tempo Alex! Mi dispiace!-
Altri 2..3..4, decine di  bagliori improvvisi in altri punti della città, e altri fulmini viola che colpirono le zone sottostanti con ferocia, portando solo distruzione e fiamme.
Nonostante le forti ventate provocate dalle esplosioni Alex correva in direzione della città, forse i suoi genitori erano ancora vivi, forse stava solo immaginando tutto..
Stava per arrivare, le lacrime agli occhi gli oscuravano la visuale, quando accadde.
Un bagliore immenso lo accecò, illuminando tutta la città, e un attimo dopo era tutto scomparso,rimpiazzato da una fredda landa desolata.
   
 
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