la vita, è come una sigaretta.
Già, paragone un pochino triste, ma, del resto, abbastanza veritiero.
La prima volta che tiri, non sai cosa succede, o cosa sentirai.
Ma arriva il primo respiro, subito sei calmo, tutti i problemi svaniscono, ti senti bene, e ne vuoi ancora, il secondo tiro ti rende strano, inizia a girarti la testa, come il primo amore, e prima che tu possa rendertene conto, ne sei dipendente.
Poi arriva il giorno in cui decidi di farla finita, reduce di tutte le disavventure e del male che ti ha procurato.
Ma pensi, pensi a tutto quello che ti ha regalato, e desisti, ne vuoi ancora, stanco della monotonia e delle lacrime versate. D'altronde, quasi ogni male genera del bene, no?
Così finisci ad accenderne un altra, la stringi fra le dita, poi la avvicini alle labbra, riempi la bocca di quell'amaro e disgustoso fumo, e respiri, te la godi come mai prima d'ora, inizi a comprendere che del resto, non è poi così male.
Arrivi alla fine, ormai non resta altro che un filtro bruciacchiato, tutto il resto è cenere, il fuoco che prima bruciava, ora è spento, estinto, finito...
Così tiri le somme, su quel letto, sdraiato, senza più possibilità di continuare.
L'amaro boccone è scivolato giù, ora non puoi continuare, quante occasioni hai sprecato? Quante belle opportunità hai colto?
la vita, è come una sigaretta, ogni tiro che fai, la accorcia, solo che con le sigarette, arrivati alla fine, puoi comunque accenderne ancora una.