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Autore: Avery95    09/01/2015    0 recensioni
HARRY'S POV
Era davvero esausta di questa situazione glielo leggevo negli occhi.
Quella storia l'avrebbe tormentata per tutta la vita.
"Non puoi rovinarti in questo modo lo sai vero?" dissi alla ragazza asciugandole la fronte con un panno leggermente umidificato.
Dopo poco riuscì ad alzare la testa dalle mie gambe e guardandomi negli occhi disse "saresti disposto ad accettare un disastro di ragazza come me?" mi guardava negli occhi in attesa della mia risposta che non tardò ad arrivare "Si, meriti il meglio Avery e io sono disposto a dartelo" conclusi lasciandole un bacio delicato sulle sue labbra vellutate.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Mi feci coraggio e suonai il campanello.
Una voce femminile rispose “Si?”.

Ero nel panico più totale, ero indecisa tra lo scappare e il dire di aver sbagliato campanello. Optai per la seconda.

 “Mi scusi, ho sbagliato” dissi con voce quasi tremolante.
La signora non aggiunse altro e attaccò, ma mentre me ne stavo andando qualcuno aprì la porta di scatto e non riuscii a fare a meno di girarmi.
Lui era li. Sulla soglia della porta con aria interrogativa e indeciso su cosa dire.

“Emh.. ciao. Sono qui.. ecco per.. io..” cosa mi stava succedendo? Avevo ripassato a memoria il discorso che avrei voluto fare ma all’improvviso dimenticai tutto.

Rimanemmo a fissarci per qualche secondo dopodiché si decise a parlare, spezzando il clima gelido che si era creato.

“Cosa ci fai qui?” disse con tono arrogante.
Feci un bel respiro e finalmente dalla mia bocca uscì qualcosa di sensato “so che non dovrei essere qui, so che non vuoi vedermi e che non hai la minima intenzione di ascoltarmi, ma lasciami parlare, dopodiché potrai anche riempirmi di insulti e mandarmi al diavolo" dissi tutto d’un fiato.

Feci un altro respiro e continuai “dunque sono qui per chiederti scusa per tutto ciò che ho fatto, non avrei dovuto risponderti in quel modo ma semplicemente capirti e starti vicino.
o so me ne sono accorta troppo tardi, ma credimi me ne pento ogni santissimo giorno di quello che ho fatto, sono stata una completa idiota, ho rovinato la mia vita senza neanche accorgermene, come ho potuto allontanare da me l’unica persona sulla faccia della terra in grado di capirmi, l’unica che riesce a farmi sorridere anche in un giorno di merda, l’unica che è stata in grado di farmi sentire unica, speciale e importante”.

Feci una pausa e ricominciai “ecco, questo è tutto ciò che ho da dirti, non ho alcuna intenzione di mettermi in ginocchio e pregare affinché tu mi perdoni, ma sentivo davvero la necessità di dirti queste faccia a faccia, perché sai una persona può fraintendere le tue parole dietro uno stupido schermo. Questo è tutto.” terminai con  voce incrinata.

Mi girai e mi incamminai verso la fermata dell’autobus.

Una mano mi sfiorò il braccio. Mi fermai e con molta calma mi voltai. Lui era ad un centimetro dal mio naso, il suo braccio mi circondava la vita e in un secondo ci ritrovammo a fissarci l’uno negli occhi dell’altra.
I suoi occhi color nocciola mi guardavano con tenerezza, il suo sguardo si addolcì e la sua bocca si alzò in un meraviglioso sorriso.

“io mi fidavo di te, non ho mai dubitato sul fatto che un giorno tra di noi ci sarebbe potuto essere qualcosa. Ma ecco, dopo quella litigata, ci ho ripensato e mi sono detto che mi sbagliavo, che ero stato preso in giro ancora una volta e la mia fiducia nei tuoi confronti è scesa vertiginosamente. Non avrei mai pensato che saresti arrivata fin qui a dirmi queste cose.”  disse non smettendo mai di fissare i miei occhi.

“Dovresti darmi del tempo, sono passati alcuni mesi e io..beh ho bisogno di riflettere su quello che mi hai detto” continuò.

“Hai gli occhi più belli che abbia mai visto.” disse sorridendo di nuovo. Sorrisi.

“Quindi cosa pensi di fare? Cioè.. ecco.. emh..” okay, ero ufficialmente nel panico più totale.

“Sei davvero tenera quando entri nel panico sai?” disse accarezzandomi il viso.

Cosa avrei dovuto rispondere? Grazie? O magari mi sarei dovuta allontanare da lui, raccogliere le ultime informazioni e cercare di rispondere nel modo più naturale del mondo. Contai fino a tre e mi decisi a rispondere.

“Dicevo, vogliamo restare così per tutto il giorno o potremmo andare a fare una passeggiata, o magari non so, ci vediamo un altro giorno per parlare ancora, dimmi tu.” dissi cercando di guardare altrove e fingendomi forte e non ipnotizzata dal suo sguardo a dir poco eccentrico.

“ti da fastidio che io ti tenga tra le mie braccia?” mi domandò tirandomi ancora di più a lui.

“o che io ti guardi e ti accarezzi il viso?” continuò fissando prima gli occhi poi la bocca.

“o che ti tocchi questa meravigliosa bocca carnosa?” concluse sfiorando con delicatezza il contorno delle mie labbra.
Stava cercando di provocarmi. Mi stava mettendo alla prova. Voleva vedere fino a quanto sarei riuscita a resistere alla tentazione di saltargli addosso. Il mio corpo necessitava di abbandonarsi sotto le sue mani agili, mentre il mio cervello cercava di non perdere il controllo.

“se non mi sbaglio sei fidanzato. Non darebbe fastidio alla tua ragazza sapere che in questo momento la stai tradendo con una perfetta sconosciuta?” dissi cercando di cambiare discorso e facendo attenzione a non dire stupidaggini. 

"beh, la mia ragazza non è qui e.. poi è una cosa da poco, non è una tipa da relazioni serie, non la stò prendendo in giro sia chiaro, però non mi prende come..” dimmi che non sta per dire quelle due letterine “te” concluse.

E fu in quel preciso momento che il mio cervello si spense completamente. Dalla mia bocca non uscì nulla. Rimasi a fissarlo per due interminabili minuti fino a che lui non decise di prendere in mano la situazione imbarazzante che lui stesso aveva creato.

“okay, forse avrei dovuto tenermele ancora per me queste cose” disse vedendo la mia espressione alquanto nervosa.
Si esatto, avresti dovuto.

“però, sei qui e non posso fare a meno di guardarti, accarezzarti e muoio dalla voglia di baciarti.” non ebbi il tempo di realizzare le ultime parole che mi ritrovai completamente sommersa dalle sue braccia forti.

Le sue labbra desideravano quel bacio più di qualsiasi altra cosa. Lo sentivo. Sentivo il suo bisogno di baciarmi. Le nostre labbra si cercavano, si accarezzavano e si mordevano con tenerezza. Molto lentamente mi guidò fino al muro senza mai staccare le sue labbra dalle mie. Mi fece appoggiare con delicatezza contro di esso e continuò a baciarmi, le labbra, il naso, il collo. Era una sensazione divina.

Si staccò per un secondo senza aprire gli occhi.
“mi fai impazzire, ti giuro che non ho mai provato tutta questa attrazione per una ragazza, mi fai un effetto a dir poco meraviglioso e non posso fare a meno di te” sussurrò alle mie labbra.

Gli saltai in braccio e continuai a baciarlo,passandogli le dita tra i capelli.
Una delle sue mani mi teneva sul fondoschiena mentre l’altra mi accarezzava il viso e i capelli. Spinse una porta dietro di lui ed entrò senza mai staccarsi dalle mie labbra.
Mi appoggiò sul divano come se fossi un oggetto di cristallo e si mise sopra di me. Sentivo i nostri corpi desiderarsi l’un l’altro, ma dentro di me qualcosa mi costrinse a staccarmi da lui alla velocità della luce.

“Non voglio rovinare tutto, ma non credi che stiamo esagerando? Insomma, ci conosciamo da così poco tempo e già mi vuoi portare a letto? Per chi mi hai preso?” dissi con il fiato corto.

“Ei, non ti stò portando a letto, ti stò solo facendo capire cosa provo quando ti ho vicina, e per quanto difficile fosse, non riesco ad ammettere che sei la ragazza giusta per me” disse guardandomi con aria sincera.

“Sei sicuro di quello che dici? Non so, magari lo stai dicendo per non farmi pensare a chissà cosa o magari sei in carenza di affetto e hai bisogno di coccole!” ma cosa stavo dicendo?

“non ho carenze d’affetto piccola, ho semplicemente bisogno dei tuoi baci, delle tue carezze, dei tuoi discorsi senza senso, del tuo corpo, della tua bocca, ho bisogno di te” mi sussurrò sulle labbra.

Mi sentivo come una gelatina.
Com’è possibile che questo ragazzo mi faccia questo effetto? Perché proprio lui! Insomma ce ne sono a milioni di ragazzi sulla faccia della terra, non potevano sceglierne un altro per me? Perché lui sarebbe quello giusto per me? Perché?

“ti ho mai detto che amo quanto mi chiami piccola e che i tuoi discorsi sdolcinati mi fanno letteralmente perdere la testa?” dissi senza pensare.

Bene, l’ho detto, usando altre parole, ma ho comunque ammesso che quello che sento quando sono con lui.
Mi baciò con tutta la forza che aveva in corpo e io risposi al suo bacio tirandolo a me.

Salve ragazze! 
Vi è piaciuto il 1 capitolo della mia fanfiction?
Ditemi cosa ne pensate commentando qua sotto!
Un bacio :*

 
   
 
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