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Autore: LittleChildOfMemories    09/01/2015    1 recensioni
" Cos'è è rimasto in te, se non quel vuoto che provoca dolore? E più di cerchi di dimenticarlo, più si allarga. Ti occupa tutto lo stomaco, sale in gola, e allora partono le lacrime. Le lacrime che cerchi di trattenere, che ti pizzicano gli occhi, che spingono per uscire e che ogni volta scivolano sulle guance, senza che tu possa farci niente. "
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non ci avevi mai pensato, a tutto questo.
Non avevi mai pensato - nemmeno minimamente immaginato - che potesse succedere una cosa del genere.
E come facevi? Come facevi a pensare al peggio quando eri felicissima così? 
La tua vita non era delle migliori, questo sì. 
Ma grazie a loro ti svegliavi ogni mattina, grazie a loro la noia per la scuola passava, perché per quanto potevi odiare lo studio l'avresti sopportato anche per sempre pur di vederli tutti i giorni. 
Loro non erano solo amici. Loro erano - voi eravate - come fratelli. Familiari con cui fare e dire quello che si vuole, senza vergognarsi. Familiari con cui fare i pazzi, senza aver paura di essere giudicati. 

E ora invece, cos'è rimasto di voi?
Un bel niente.
Sono rimasti solo gli sguardi subito distolti, come se guardare l'altro potesse uccidere all'istante.
Cos'è è rimasto in te, se non quel vuoto che provoca dolore? E più di cerchi di dimenticarlo, più si allarga. Ti occupa tutto lo stomaco, sale in gola, e allora partono le lacrime. Le lacrime che cerchi di trattenere, che ti pizzicano gli occhi, che spingono per uscire, e che ogni volta scivolano sulle guance, senza che tu possa farci niente.
Lacrime buttate per loro che se ne fregano. 
Per loro che ormai ti hanno dimenticato. Come se non ti avessero mai conosciuto. 
"Per quelli non esisti più, non piangere!" ti dici sempre, ma per quanto lo speri non riuscirai mai a farlo davvero. Perché lo sai, non riuscirai mai a essere come loro.

Eppure credevi di conoscerli, credevi di sapere che non avrebbero mai dimenticato tutto quello che avete passato.
Credevi che sì, vi sareste lasciati, ma avreste continuato a vedervi, a parlarvi, ad essere amici.
E invece no. Nemmeno uno sguardo.

E allora la nostalgia si trasforma in rabbia, che si trasforma in tristezza, in disperazione, in odio verso di loro, verso di loro che hanno già cancellato dalla memoria te.
Che hanno dimenticato tutto. 
Tutte le risate, i sorrisi, i pianti e le litigate; loro che hanno dimenticato i giochi, le scemenze, i divertimenti; loro che hanno dimenticato il passato, hanno dimenticato le promesse, hanno dimenticato i segreti sussurrati, hanno dimenticato il vero significato della frase che sempre ripetevano: "Amici per sempre".
Loro che hanno dimenticato quella scritta sulla soglia dell'aula, "5F". Loro che hanno dimenticato di aver detto che quella era la classe migliore di tutte e che non sarebbe mai morta davvero. Loro hanno dimenticato le mattine sugli scivoli dell'asilo, le corse in aula, il vostro inno, i patti fatti ad alta o bassa voce, le canzoni e le note stonate.
Loro hanno dimenticato quella scuola, il suo profumo, i suoi rumori, le emozioni che ancora custodisce; hanno dimenticato le scale da cui ogni volta cadeva qualcuno, la macchia sul pavimento della palestra; hanno dimenticato i muri colorati, la lavagna da pulire ogni mattina; hanno dimenticato le finestre che talvolta vi permettevano di gettare un'occhiata fuori. Ma di fuori non ve ne importava, perché a voi bastava stare nella vostra classe, nel vostro piccolo mondo, e restare insieme. Solo questo. 

Non come ora. 

E qui torna la nostalgia. E le lacrime scendono -per l'ennesima volta. 



Angolo autrice.
Buonasera!
Prima di presentarmi, vorrei ringraziarvi per aver letto fin qui. 
Mi chiamo Giulia (ma preferisco di gran lunga Lia) e sono una ragazzina di 12 anni. Mi sono appena iscritta su EFP, anche se lo frequento già da molti anni seppur solo come lettrice.
La storia parla della mia vecchia classe delle elementari. Dal testo credo abbiate capito il problema, insomma. L'ho scritto per un piccolo sfogo, tutto qui, e spero vi sia piaciuto. Mi farebbe davvero piacere conoscere un vostro parere su questa piccola one-shot, e anche qualche consiglio per scrivere meglio. Se ho sbagliato qualcosa riguardo alla grammatica, o alle ripetizioni, fatemelo presente, perché voglio imparare.
Spero di non avervi annoiato! 
Credo che pubblicherò qualcos'altro, dal momento che ho molte cose su cui scrivere, molti pensieri in testa. Questo argomento forse potrà riapparire in altre one-shot - sempre se le pubblicherò - e forse anche più approfondito, non lo so ancora. 
Perciò,
ciao ciao e alla prossima!

LittleChildOfMemories. 
 
   
 
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